MESSAGGERO |
Api, Edo Ronchi tra i saggi
di L.Lar.
FALCONARA - Sarà l'ex
ministro dell'Ambiente Edo Ronchi l'incaricato a far parte,
per il Comune di Falconara, del gruppo di esperti sulla
riconversione dell'Api. Lo ha designato ieri la giunta
comunale, comunicandolo al presidente della Regione,
D'Ambrosio, e al presidente della Provincia, Giancarli.
Ronchi è docente di Legislazione dell'ambiente
all'università di Bologna; è stato portavoce nazionale dei
Verdi arcobaleno e, dopo, presidente del Gruppo parlamentare
Verdi-La Rete del Senato e quindi, dal 1996 al 2000 ministro
dell'Ambiente. Attualmente è portavoce della Sinistra
ecologista. Intanto i Comitati cittadini, le associazioni
ambientaliste e i centri sociali del territorio ricusano
pubblicamente l'invito di Rifondazione a partecipare
all'iniziativa di domani(ore 21 al circolo Arci Leopardi)
sul tema raffineria Api. «Perché - hanno spiegato ieri i
portavoce - non intendiamo interloquire con gli
amministratori attraverso il partito al quale appartengono.
Piuttosto ci rivolgiamo alle istituzioni affinché ci
coinvolgano direttamente nei progetti che riguardano la
città (studio epidemiologico e riconversione Api).
Rappresentiamo una realtà che va tenuta in considerazione,
non solo in periodo elettorale». E secondo i rappresentanti
delle associazioni locali «la conferenza di Rc sarebbe una
mossa elettorale». «La posizione ufficiale del partito sulla
questione Api è molto ambigua. Quando anni fa proponemmo un
progetto di riconversione Rifondazione ci accusò di essere
visionari; al contrario oggi promuove proprio questa
strategia». Le associazioni infine si definiscono
"indignate" dalle accuse dirette da Massimo Marcelli Flori (Rc)
«a tutti coloro che con diritto non condividono le scelte
politiche della Regione», dunque anche alle associazioni.
Nel tardo pomeriggio di ieri sono scattate le ricerche di
una Peugeot 806 che secondo alcuni testimoni sarebbe passata
davanti alla raffineria filmandola con una telecamera. Le
ricerche non hanno poi dato esito.
Conferenza stampa
consiglieri di opposizione
di M.Cat.
FALCONARA - «Un appello per
far ritornare il Consiglio comunale come organo politico
principale maggiormente rappresentativo dei cittadini».
Questi i temi sui quali sono ruotati gli interventi dei
consiglieri di opposizione durante la conferenza stampa di
ieri in merito alla vicenda dell'Odg contestato. Il
documento, approvato con 15 voti e subito contestato per
mancanza di numero legale, era apparso nei giorni scorsi con
i consiglieri di Rc, verbalizzati come presenti. «Questo -
evidenzia Massimo Marcelli Flori di Rc - è l'ultimo atto,
esplicativo di una prassi, che ha tolto nel tempo le
prerogative ai consiglieri. Un progetto, questo, deciso da
qualcuno, il sindaco, e avallato da altri, maggioranza e
presidente del consiglio». E' una protesta globale, quella
delle opposizioni, dall'inaccessibilità agli atti
all'eliminazione del giornale comunale con gli spazi
dedicati ai gruppi consiliari. Sul metodo della protesta i
gruppi non hanno però ancora un'idea comune. Si va dalla
richiesta di parere all'Anci proposto da Sergio Badialetti
(Verdi), all'ora di protesta con entrata ritardata di Nunzio
Proto (Chiari e coerenti), tra le posizioni più morbide.
«Noi - dice Matteo Astolfi di An - proponiamo l'abbandono
dei lavori del Consiglio». Anche Fi non esclude una proposta
del genere, mentre Rc è avviata sulla strada dell'esposto.
"Andremo dal Prefetto - annuncia Maurizio Amagliani - anche
per il comportamento non consono del segretario comunale».
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CORRIERE ADRIATICO |
Associazioni, gran rifiuto a
Rc
No all’incontro, Calcina:
“Confronti solo con i referenti istituzionali”
“Non ci interessano gli
incontri di partito, noi il confronto sui problemi legati
alla presenza della raffineria Api sul territorio di
Falconara lo vogliamo con i referenti istituzionali”.
Nonostante l’invito ufficiale, pubblicizzato anche sul
volantino informativo, le quattordici associazioni
ambientaliste di Falconara, hanno deciso di non prendere
parte all’iniziativa organizzata domani sera da Rifondazione
Comunista al circolo Leopardi per fare il punto sulla
questione Api. “Associazioni e comitati - spiega Loris
Calcina, portavoce di tutto il gruppo - prediligono gli
incontri istituzionali diretti e non intendono interloquire
con gli amministratori attraverso il partito al quale
appartengono e in più non concordano assolutamente con le
scelte politiche adottate in merito alla questione Api
dall’assessore all’Ambiente della Regione Marche e sostenute
da Rifondazione Comunista”. Ma non basta, associazioni e
comitati si dicono anche “indignati e non più disposti a
tollerare accuse infamanti come quella di ‘sciacallaggio’
(nell’organo d’informazione comunale di Rifondazione
Comunista) rivolte a tutti coloro che non condividono e, con
diritto, criticano le scelte politiche in merito al problema
Api adottate dalla Regione Marche e, dunque anche dal suo
assessore all’Ambiente”.
Falconara sceglie Ronchi
Consulente sull’Api
FALCONARA - E’ Edo Ronchi, ex
Ministro dell’Ambiente, oggi docente all’Università di
Bologna l’esperto che il Comune di Falconara propone alla
Regione Marche per il team di esperti che dovrà proporre
nuovi scenari per l’area della raffineria Api. “Al fine di
contribuire alla formazione del gruppo di esperti – spiega
il sindaco Carletti – con l’esclusivo criterio dell’alta
professionalità, con personalità che possano fornire le
risposte più avanzate ai problemi che si intendono
risolvere, abbiamo deciso di scegliere il prof. Ronchi”.
Ronchi è docente di legislazione dell'ambiente
all'Università di Bologna, e autore di «Uno sviluppo capace
di futuro» e coautore di altri volumi sui rifiuti, le acque
e il futuro sostenibile per l'Italia.
L’opposizione si ribella
Contestato il voto sulla
raffineria, mistero sul numero legale
di MARINA MINELLI
FALCONARA - “Adesso come
adesso il nostro ruolo è stato privato di qualsiasi
significato, quindi potremmo anche scegliere di non
presentarci in aula”. L’ipotesi è del capo gruppo di
Alleanza Nazionale, Matteo Astolfi, ma anche gli altri
consiglieri di minoranza che ieri hanno aderito ad una
conferenza stampa “trasversale e di denuncia” ci stanno
pensando seriamente. Nunzio Proto, di “Chiari e Coerenti” ha
già informato che per protesta entrerà sempre in aula, (“se
quel salone inospitale dove non si sentono neanche le voci
può essere definito aula consiliare”), con un’ora di ritardo
e intanto già da un anno ha sospeso interrogazioni ed
interventi. Forza Italia è sulla linea di AN e propende per
l’assenza di protesta, visto che, come fa notare il capo
gruppo Luigi Conte “noi adesso non siamo più in grado di
rappresentare i nostri elettori, ma loro ogni tanto hanno
problemi a chiamare a raccolta tutti gli eletti per avere il
numero legale”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e
ha convinto l’opposizione compatta a convocare l’incontro di
ieri, è stato un ordine del giorno sulla raffineria Api (sul
quale tutti erano sostanzialmente d’accordo, ma che
necessitava di alcune modifiche) che durante l’ultima seduta
del consiglio comunale (il 15 ottobre scorso) è passato con
quindici voti, (il numero legale è sedici) e con i
consiglieri di Rifondazione Comunista registrati come
presenti mentre, in effetti, avevano abbandonato l’aula.
“Quanto accaduto - dice il capo gruppo di RC, Massimo
Marcelli Flori - è esplicativo di una prassi ormai
consolidata. Ci viene negato o limitato l’accesso agli atti,
il consiglio è stato privato di ogni potere, le pratiche
arrivano già predisposte per il voto senza nessuna
possibilità di discussione, per non parlare poi del
giornalino comunale da cui la nostra voce è stata totalmente
eliminata”. Secondo Marcelli Flori all’interno dell’assise
cittadina, “non c’è più dialettica democratica”, uno stato
di cose di cui sarebbe responsabile, per il forzista Amos
Benni, “oltre al sindaco Carletti anche il presidente del
consiglio comunale, Marco Salustri”. Intanto sulla questione
della ripetuta mancanza del numero legale Marcelli Flori e
il collega Maurizio Amagliani prospettano un coinvolgimento
del Prefetto. “Abbiamo anche intenzione di denunciare -
dicono - il comportamento non consono del segretario
comunale, Gracco Vittorio Mattioli che dovrebbe garantire la
legalità degli atti”. Goffredo Brandoni di Forza Italia ha
poi ricordato che lo svilimento del consiglio sarà ancora
più pesante quando saranno costituite ufficialmente anche la
“Esino spa” e la fondazione per la cultura, mentre il Verde
Sergio Badialetti ha ribadito la necessità di trovare una
sede consona al consiglio comunale che oggi in via
provvisoria si riunisce nella sala convegni del Castello di
Falconara Alta. “Non abbiamo neanche i microfoni personali -
ha spiegato - e quello che ci passiamo è di qualità molto
scadente e, più importante, lo spazio legale del consiglio
non è stato mai delimitato”. |
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RESTO DEL CARLINO |
Ora i Comitati boicottano
Rifondazione
FALCONARA - I Comitati cittadini, con l'appoggio di altre 12
associazioni locali ed extracomunali, boicottano
l'iniziativa del gruppo consiliare regionale di RC, che per
domani ha organizzato un incontro pubblico dal titolo «Api:
quello che abbiamo fatto, quello che facciamo e... quello
che faremo». Alla conferenza, indetta per le 21 al Circolo
Leopardi, sono stati invitati sindacati, consiglieri
comunali, provinciali e regionali, oltre, appunto, alle
associazioni locali, che però annunciano forfait: «La
questione della raffineria - spiegano - va discussa nelle
sedi istituzionali, non strumentalizzata a fini politici».
Ciò non toglie che i portavoce delle varie associazioni
apprezzino l'annunciato avvio di uno studio di riconversione
per il sito Api. Su questo fronte, anche il Comune di
Falconara ha deciso di rendere noto il nome dell''esperto
proposto per andare a comporre il gruppo di lavoro che si
occuperà della fase di ricerca: è l'ex ministro all'Ambiente
Edo Ronchi, ora docente di legislazione dell'ambiente
all'Università di Bologna, che coordinerà un pool di
ricercatori dell'Issi (Istituto Sviluppo Sostenibile
Italia). La proposta del Comune e stata comunicata ieri a
Vito D'Ambrosio ed Enzo Giancarli. |
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