RASSEGNA STAMPA 28.10.2004

 

MESSAGGERO
Api, Edo Ronchi tra i saggi

di L.Lar.

FALCONARA - Sarà l'ex ministro dell'Ambiente Edo Ronchi l'incaricato a far parte, per il Comune di Falconara, del gruppo di esperti sulla riconversione dell'Api. Lo ha designato ieri la giunta comunale, comunicandolo al presidente della Regione, D'Ambrosio, e al presidente della Provincia, Giancarli. Ronchi è docente di Legislazione dell'ambiente all'università di Bologna; è stato portavoce nazionale dei Verdi arcobaleno e, dopo, presidente del Gruppo parlamentare Verdi-La Rete del Senato e quindi, dal 1996 al 2000 ministro dell'Ambiente. Attualmente è portavoce della Sinistra ecologista. Intanto i Comitati cittadini, le associazioni ambientaliste e i centri sociali del territorio ricusano pubblicamente l'invito di Rifondazione a partecipare all'iniziativa di domani(ore 21 al circolo Arci Leopardi) sul tema raffineria Api. «Perché - hanno spiegato ieri i portavoce - non intendiamo interloquire con gli amministratori attraverso il partito al quale appartengono. Piuttosto ci rivolgiamo alle istituzioni affinché ci coinvolgano direttamente nei progetti che riguardano la città (studio epidemiologico e riconversione Api). Rappresentiamo una realtà che va tenuta in considerazione, non solo in periodo elettorale». E secondo i rappresentanti delle associazioni locali «la conferenza di Rc sarebbe una mossa elettorale». «La posizione ufficiale del partito sulla questione Api è molto ambigua. Quando anni fa proponemmo un progetto di riconversione Rifondazione ci accusò di essere visionari; al contrario oggi promuove proprio questa strategia». Le associazioni infine si definiscono "indignate" dalle accuse dirette da Massimo Marcelli Flori (Rc) «a tutti coloro che con diritto non condividono le scelte politiche della Regione», dunque anche alle associazioni. Nel tardo pomeriggio di ieri sono scattate le ricerche di una Peugeot 806 che secondo alcuni testimoni sarebbe passata davanti alla raffineria filmandola con una telecamera. Le ricerche non hanno poi dato esito.

Conferenza stampa consiglieri di opposizione

di M.Cat.

FALCONARA - «Un appello per far ritornare il Consiglio comunale come organo politico principale maggiormente rappresentativo dei cittadini». Questi i temi sui quali sono ruotati gli interventi dei consiglieri di opposizione durante la conferenza stampa di ieri in merito alla vicenda dell'Odg contestato. Il documento, approvato con 15 voti e subito contestato per mancanza di numero legale, era apparso nei giorni scorsi con i consiglieri di Rc, verbalizzati come presenti. «Questo - evidenzia Massimo Marcelli Flori di Rc - è l'ultimo atto, esplicativo di una prassi, che ha tolto nel tempo le prerogative ai consiglieri. Un progetto, questo, deciso da qualcuno, il sindaco, e avallato da altri, maggioranza e presidente del consiglio». E' una protesta globale, quella delle opposizioni, dall'inaccessibilità agli atti all'eliminazione del giornale comunale con gli spazi dedicati ai gruppi consiliari. Sul metodo della protesta i gruppi non hanno però ancora un'idea comune. Si va dalla richiesta di parere all'Anci proposto da Sergio Badialetti (Verdi), all'ora di protesta con entrata ritardata di Nunzio Proto (Chiari e coerenti), tra le posizioni più morbide. «Noi - dice Matteo Astolfi di An - proponiamo l'abbandono dei lavori del Consiglio». Anche Fi non esclude una proposta del genere, mentre Rc è avviata sulla strada dell'esposto. "Andremo dal Prefetto - annuncia Maurizio Amagliani - anche per il comportamento non consono del segretario comunale».

 
CORRIERE ADRIATICO
Associazioni, gran rifiuto a Rc

No all’incontro, Calcina: “Confronti solo con i referenti istituzionali”

“Non ci interessano gli incontri di partito, noi il confronto sui problemi legati alla presenza della raffineria Api sul territorio di Falconara lo vogliamo con i referenti istituzionali”. Nonostante l’invito ufficiale, pubblicizzato anche sul volantino informativo, le quattordici associazioni ambientaliste di Falconara, hanno deciso di non prendere parte all’iniziativa organizzata domani sera da Rifondazione Comunista al circolo Leopardi per fare il punto sulla questione Api. “Associazioni e comitati - spiega Loris Calcina, portavoce di tutto il gruppo - prediligono gli incontri istituzionali diretti e non intendono interloquire con gli amministratori attraverso il partito al quale appartengono e in più non concordano assolutamente con le scelte politiche adottate in merito alla questione Api dall’assessore all’Ambiente della Regione Marche e sostenute da Rifondazione Comunista”. Ma non basta, associazioni e comitati si dicono anche “indignati e non più disposti a tollerare accuse infamanti come quella di ‘sciacallaggio’ (nell’organo d’informazione comunale di Rifondazione Comunista) rivolte a tutti coloro che non condividono e, con diritto, criticano le scelte politiche in merito al problema Api adottate dalla Regione Marche e, dunque anche dal suo assessore all’Ambiente”.

Falconara sceglie Ronchi

Consulente sull’Api

FALCONARA - E’ Edo Ronchi, ex Ministro dell’Ambiente, oggi docente all’Università di Bologna l’esperto che il Comune di Falconara propone alla Regione Marche per il team di esperti che dovrà proporre nuovi scenari per l’area della raffineria Api. “Al fine di contribuire alla formazione del gruppo di esperti – spiega il sindaco Carletti – con l’esclusivo criterio dell’alta professionalità, con personalità che possano fornire le risposte più avanzate ai problemi che si intendono risolvere, abbiamo deciso di scegliere il prof. Ronchi”. Ronchi è docente di legislazione dell'ambiente all'Università di Bologna, e autore di «Uno sviluppo capace di futuro» e coautore di altri volumi sui rifiuti, le acque e il futuro sostenibile per l'Italia.

L’opposizione si ribella

Contestato il voto sulla raffineria, mistero sul numero legale

di MARINA MINELLI

FALCONARA - “Adesso come adesso il nostro ruolo è stato privato di qualsiasi significato, quindi potremmo anche scegliere di non presentarci in aula”. L’ipotesi è del capo gruppo di Alleanza Nazionale, Matteo Astolfi, ma anche gli altri consiglieri di minoranza che ieri hanno aderito ad una conferenza stampa “trasversale e di denuncia” ci stanno pensando seriamente. Nunzio Proto, di “Chiari e Coerenti” ha già informato che per protesta entrerà sempre in aula, (“se quel salone inospitale dove non si sentono neanche le voci può essere definito aula consiliare”), con un’ora di ritardo e intanto già da un anno ha sospeso interrogazioni ed interventi. Forza Italia è sulla linea di AN e propende per l’assenza di protesta, visto che, come fa notare il capo gruppo Luigi Conte “noi adesso non siamo più in grado di rappresentare i nostri elettori, ma loro ogni tanto hanno problemi a chiamare a raccolta tutti gli eletti per avere il numero legale”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha convinto l’opposizione compatta a convocare l’incontro di ieri, è stato un ordine del giorno sulla raffineria Api (sul quale tutti erano sostanzialmente d’accordo, ma che necessitava di alcune modifiche) che durante l’ultima seduta del consiglio comunale (il 15 ottobre scorso) è passato con quindici voti, (il numero legale è sedici) e con i consiglieri di Rifondazione Comunista registrati come presenti mentre, in effetti, avevano abbandonato l’aula. “Quanto accaduto - dice il capo gruppo di RC, Massimo Marcelli Flori - è esplicativo di una prassi ormai consolidata. Ci viene negato o limitato l’accesso agli atti, il consiglio è stato privato di ogni potere, le pratiche arrivano già predisposte per il voto senza nessuna possibilità di discussione, per non parlare poi del giornalino comunale da cui la nostra voce è stata totalmente eliminata”. Secondo Marcelli Flori all’interno dell’assise cittadina, “non c’è più dialettica democratica”, uno stato di cose di cui sarebbe responsabile, per il forzista Amos Benni, “oltre al sindaco Carletti anche il presidente del consiglio comunale, Marco Salustri”. Intanto sulla questione della ripetuta mancanza del numero legale Marcelli Flori e il collega Maurizio Amagliani prospettano un coinvolgimento del Prefetto. “Abbiamo anche intenzione di denunciare - dicono - il comportamento non consono del segretario comunale, Gracco Vittorio Mattioli che dovrebbe garantire la legalità degli atti”. Goffredo Brandoni di Forza Italia ha poi ricordato che lo svilimento del consiglio sarà ancora più pesante quando saranno costituite ufficialmente anche la “Esino spa” e la fondazione per la cultura, mentre il Verde Sergio Badialetti ha ribadito la necessità di trovare una sede consona al consiglio comunale che oggi in via provvisoria si riunisce nella sala convegni del Castello di Falconara Alta. “Non abbiamo neanche i microfoni personali - ha spiegato - e quello che ci passiamo è di qualità molto scadente e, più importante, lo spazio legale del consiglio non è stato mai delimitato”.

 
RESTO DEL CARLINO
Ora i Comitati boicottano Rifondazione

FALCONARA - I Comitati cittadini, con l'appoggio di altre 12 associazioni locali ed extracomunali, boicottano l'iniziativa del gruppo consiliare regionale di RC, che per domani ha organizzato un incontro pubblico dal titolo «Api: quello che abbiamo fatto, quello che facciamo e... quello che faremo». Alla conferenza, indetta per le 21 al Circolo Leopardi, sono stati invitati sindacati, consiglieri comunali, provinciali e regionali, oltre, appunto, alle associazioni locali, che però annunciano forfait: «La questione della raffineria - spiegano - va discussa nelle sedi istituzionali, non strumentalizzata a fini politici». Ciò non toglie che i portavoce delle varie associazioni apprezzino l'annunciato avvio di uno studio di riconversione per il sito Api. Su questo fronte, anche il Comune di Falconara ha deciso di rendere noto il nome dell''esperto proposto per andare a comporre il gruppo di lavoro che si occuperà della fase di ricerca: è l'ex ministro all'Ambiente Edo Ronchi, ora docente di legislazione dell'ambiente all'Università di Bologna, che coordinerà un pool di ricercatori dell'Issi (Istituto Sviluppo Sostenibile Italia). La proposta del Comune e stata comunicata ieri a Vito D'Ambrosio ed Enzo Giancarli.

 
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