La Provincia: ecco i nostri
tre esperti
di LETIZIA LARICI
FALCONARA Patrizio Bianchi,
Giovanni Marsili e Stefano Pareglio: tre nomi illustri
proposti dalla Provincia per la composizione del pool di
esperti chiamati ad occuparsi della riconversione del sito
Api, nell'ambito dell'intesa con Regione e Comune di
Falconara. Le candidature e relativi curricula sono stati
inviati ieri dal presidente Giancarli all'assessore
regionale all'Ambiente Marco Amagliani. Una rapida risposta
all’«ultimatum» di quest'ultimo. Anche se Amagliani precisa
che la lettera con cui invitava Provincia e Comune a fargli
pervenire entro la giornata di ieri le proprie indicazioni,
considerando altrimenti quelle raccolte dalla Regione
tacitamente accettate, non conteneva alcun ultimatum: «Era
solo un modo per velocizzare l'iter, ovvio che avremmo
deciso di comune accordo» dice. Ad ogni modo la Provincia si
è subito affrettata a dire la sua. «A dimostrazione -
osserva Giancarli - del nostro impegno verso un'intesa nella
quale crediamo fermamente. A questo punto credo sia
necessario un incontro anche per fissare i criteri di scelta
degli esperti. Noi ad esempio ci siamo basati sulle
competenze nella trasformazione degli impianti industriali a
vasto impatto socio-economico ed ambientale. Competenze che
riteniamo vadano tenute in maggior conto rispetto a quelle
giuslavoristiche». In quest'ottica la scelta di Patrizio
Bianchi, rettore dell'Università di Ferrara, che ad Ancona
ha presieduto il ventottesimo convegno nazionale della
rivista l' “Industria” su ”Strategie e politiche per la
competitività dell'industria italiana, le cui conclusioni
sono state affidate a Prodi e Amato. A cui si aggiungono le
altre due professionalità eccellenti: Giovanni Marsili, dal
2002 primo ricercatore presso il Dipartimento Ambientale e
connessa prevenzione primaria dell'Istituto Superiore della
Sanità, e Stefano Pareglio, docente di economia ambientale
all'Università Cattolica del Sacrocuore (sede di Brescia).
Quanto alle sue proposte, invece, la Regione non si
sbilancia. Anche se da tempo circola il nome di Tiziano Treu.
Tra gli altri esperti individuati dall'assessore Amagliani
pare poi ci siano due docenti universitari, di cui uno
anconetano. Pool a parte, di Api nei prossimi giorni si
continuerà inevitabilmente a parlare. Rifondazione comunista
ad esempio ha organizzato per dopodomani alle 21 un'incontro
al circolo Arci “Leopardi” di Falconara. Che si preannuncia
più caldo del previsto. Per questa mattina comitati
cittadini e associazioni ambientaliste hanno indetto una
conferenza stampa, nel corso della quale pare siano
intenzionati a rispondere per le rime ad alcune scelte fatte
dai leader di Rifondazione.
Niente TIR, Comitato in
festa
di Marco Catalani
FALCONARA Sono contenti i
cittadini del comitato Città Viva per l'esito della riunione
di lunedì in Prefettura sulla proposta spalma-tir. Nessuno
“spalmamento” a Falconara e nessuna deviazione del traffico
leggero lungo la Flaminia. «Siamo soddisfatti - commenta
Nino Chiesi, presidente del comitato - e ci congratuliamo
con l'Amministrazione che ha tenuto duro, nonostante le
richieste di Ancona». Sembra, infatti, che, in due ore di
riunione si sia più volte tentato di proporre a Falconara
almeno per un giorno la settimana il transito dei tir o
perlomeno il passaggio dei mezzi leggeri, cosa che avviene
già ora per scelta autonoma degli automobilisti che si
trovano davanti gli ingorghi di Torrette. «Noi - conclude
Chiesi - eravamo pronti a scendere in strada. Falconara non
si può permettere un aggravio di inquinamento, siamo sopra
le soglie stabilite dalle direttive europee: solo lo scalo
ferroviario, con i suoi mezzi di manovra diesel, per non
parlare di Api e Sanzio, porta inquinamento acustico e
dell'aria tutti i giorni, festivi compresi». |
Nasce il pool di esperti per
riconvertire l’Api
La Provincia forma il gruppo
di lavoro
Sono il professor Patrizio
Bianchi, Rettore dell'Università di Ferrara, il dottor
Giovanni Marsili, primo ricercatore presso il Dipartimento
Ambiente e prevenzione primaria dell'Istituto Superiore di
Sanità e il professor Stefano Pareglio, titolare del corso
di Economia ambientale presso l'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, i tre esperti scelti dalla Provincia
per il gruppo di lavoro che dovrà proporre delle ipotesi per
la riconversione degli impianti dell’Api . “In coerenza con
lo spirito che ha portato all'intesa del 21 settembre scorso
- spiega il presidente Giancarli - riteniamo opportuno, per
l'avvio degli studi necessari, tener conto di più esigenze
che postulano il coinvolgimento di preclare competenze ed
esperienze specifiche riguardanti la trasformazione di
impianti industriali a vasto impatto socio-economico ed
ambientale piuttosto che competenze giuslavoristiche”.
Il nuovo sagrato della
chiesa si è arenato
Stanziati più di 250 mila
euro, ma il rifacimento del piazzale non è ancora iniziato
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Il Comune stanzia
più di 250 mila euro per il rifacimento del piazzale della
chiesa della Beata Vergine del Rosario, ma dopo un anno i
lavori non sono ancora iniziati e nessuno sembra ne voglia
parlare. L'enorme piazzale antistante la grande chiesa del
centro di Falconara a quanto pare è ormai in pessime
condizioni e sono in tanti ad avere notato una situazione
molto difficile che rende arduo il percorso dei fedeli dalla
porta dell'edificio alle due scalinate collegate
direttamente le con vie Bixio e don Baldoni. Dal Comune
però, che nel bilancio 2003 aveva inserito la previsione di
spesa per il risanamento di quella che è quasi una piazza
per il centro della città, sull'argomento non ci sono novità
e il responsabile del procedimento, architetto Fantozzi,
dirigente ai lavori pubblici, passa la palla al direttore
del Cam Rocchi visto che proprio l'azienda dovrebbe eseguire
i lavori. Da parte sua il parroco, don Roberto Pavan ha poco
da dire, lui aspettava l'inizio dei lavori per la fine del
2003, poi non se ne è fatto più nulla. "Credo ci siano dei
problemi con il mutuo - spiega - ma non so altro". Unica
certezza lo stato di cose non crea problemi al resto della
struttura perché le sale dell'oratorio che si trovano al
livello di via Leopardi non arrivano fino alla parte
rovinata del piazzale, quindi le attività di quella che è
una delle parrocchie più grandi ed animate di Falconara, può
proseguire senza problemi. Sulla questione a suo tempo, cioè
in fase di discussione del bilancio preventivo del 2003,
erano intervenuti i due consiglieri comunali di Rifondazione
Comunista i quali con un emendamento avevano chiesto di
stralciare la spesa. "Una cifra assurda - osserva ancora
oggi il capo gruppo, Massimo Marcelli Flori - per un lavoro
su un edificio di proprietà della curia, sarebbe stato molto
più logico intervenire con un contributo, poi al resto
avrebbe dovuto provvedere la stessa parrocchia o la
diocesi". Marcelli Flori ed il collega di partito, Maurizio
Amagliani avevano parlato di massimo 16 mila euro per non
ripetere l'exploit dell'altro intervento dedicato ad un
edificio sacro, la chiesetta della Madonna di Loreto a
Barcaglione, il cui restauro era stato quasi interamente
pagato dall'amministrazione cittadina. "Fra l'altro -
prosegue Marcelli Flori - mi chiedo se c'è un progetto
esecutivo per questa opera, chi l'ha fatto e chi l'ha
pagato. Lo stanziamento invece era passato senza problemi al
momento dell'approvazione del bilancio e quindi in teoria
l'intenzione di pagare il restauro ancora c'è".
Mercato: il progetto va, i
lavori sono fermi
La fase esecutiva della sala
multiuso approvata dalla giunta, ma la ditta ha sospeso
l’intervento di ristrutturazione
FALCONARA - Quasi 22 mila
euro sono la somma stanziata dal Comune per la realizzazione
di un locale polifunzionale presso il mercato coperto di via
Bixio. Il progetto esecutivo approvato di recente dalla
giunta consiste nella realizzazione di un locale pluriuso
all'interno del vecchio mercato delle erbe mediante la
costruzione di una parete divisoria in cemento intonacata e
tinteggiata in modo da ottenere una stanza con superficie
libera di circa 140 metri quadrati. “La parete - precisa
l'amministrazione cittadina - considerata l'altezza
particolarmente consistente, dovrà essere rinforzata
mediante il posizionamento di rompitratta in cemento
armato”. L'accesso a questo nuovo spazio che ospiterà
mostre, incontri e riunioni, avverrà attraverso l'ingresso
principale di via Bixio, mentre una seconda entrata sarà
realizzata mediante una porta in alluminio e vetro
all'interno del mercato la cui ristrutturazione però
iniziata nell'aprile scorso è ancora ad un punto fermo. I
lavori (il progetto era stato deliberato dalla giunta nel
mese di marzo) sarebbero dovuti durare tre al massimo
quattro mesi, secondo modalità operative “concordate - come
aveva specificato il Comune - con gli stessi commercianti ai
quali verrà consentito di svolgere la propria attività
grazie alla realizzazione di opere murarie e di isolamento
del cantiere tali da garantire gli standard igienici nella
zona di vendita”. L’intervento di “manutenzione
straordinaria” (per il rifacimento della copertura della
pescheria, il ripristino degli infissi, l'installazione di
vetri oscuranti e di zanzariere e per il risanamento della
pavimentazione) era stato affidato alla Edil Millennium che
a giugno, dopo avere realizzato il muro provvisorio di
divisione e rotto il pavimento della prima metà, sospende i
lavori. Il Comune ne prende atto solo alla fine dell'estate
e il 7 ottobre manda un geometra ad avvisare gli operatori
del mercato che la ditta è in difficoltà e i lavori sono
sospesi “sine die”. |