“Città viva”: niente tir da
queste parti o saremo costretti a bloccare la Flaminia
di MARCO CATALANI
FALCONARA Falconara ancora
contro i tir. Stavolta in campo non c’è l’Amministrazione,
ma cittadini del comitato Città viva che giurano battaglia a
suon di blocchi stradali. Andiamo per ordine. Per risolvere
il nodo traffico di Torrette il Prefetto a luglio aveva
avanzato la proposta “spalma-tir” per diluire il passaggio
dei camion verso tre direzioni, Pinocchio, Torrette e
Falconara. Il sindaco Carletti, forte della sua delibera
“anti-bisonti” che vieta l’accesso ai camion su tutti gli
ingressi sud del Comune, aveva sempre risposto picche
all’eventuale passaggio di mezzi pesanti sul suolo
falconarese. E lo stallo s’è protratto fino ad oggi. Anche
venerdì scorso sono stati 21 i tir rispediti al mittente dal
contro-blocco falconarese. «Falconara – sbotta Nino Chiesi,
presidente di Città viva – vive una realtà più grave di
Torrette con strutture ad alto rischio ambientale come
l’Api, il Sanzio e lo scalo merci ferroviario. Se non se ne
tenesse conto, saremo costretti a effettuare blocchi agli
ingressi sud, variante e A14». Per stamattina è previsto un
vertice in Prefettura tra i Comuni interessati, Falconara e
Ancona, con lo spalma-tir in agenda. «Diffidiamo – attacca
Chiesi – l’assessore Terranova, che sarà presente alla
riunione e al quale però va il nostro plauso per l’opera
finora portata nel rispetto dell’ordinanza, a non accettare
ulteriori passaggi di auto, tanto meno di tir lungo la
Flaminia, vessata già da un traffico di 30.000 mezzi».
Chiesi snocciola dati Arpam del febbraio 2000: «Abbiamo un
PM 10 superiore di ben quattro volte la tollerabilità umana:
punte di 192 mg/mc, quando le direttive fissano un massimo
di 41,6». Insomma, in città i consensi a Carletti, con la
sua posizione sui tir, continua a crescere. «Ringraziamo –
conclude Chiesi - il sindaco per la sua ordinanza anche se
dovrebbe considerare maggiormente la Flaminia, inglobandola
nel centro storico, nel rispetto che merita sia dal punto di
vista architettonico, sia a difesa delle attività». |