«Il Comune colpevole di
disastro ambientale»
I comitati ipotizzano di
creare un collegio di legali per presentare un esposto in
procura
di MARCO CATALANI
FALCONARA Un esposto in
procura per disastro ambientale. E’ l’ipotesi emersa al
termine della riunione dell’altro giorno dei Comitati 25
Agosto, Fiumesino e Villanova con le altre dodici sigle che
si sono unite in nome della petizione popolare che chiede
l'approfondimento dello studio sullo stato di salute della
popolazione di Falconara. L'idea sarebbe quella di affidare
ad un pool di avvocati tutto il materiale raccolto dalle
varie associazioni e di procedere - passando anche
attraverso i ministeri di Ambiente, Grazia e giustizia e il
Consiglio superiore della magistratura - fino ad arrivare a
mettere sul banco degli imputati tutte le amministrazioni
comunali che negli anni si sono succedute alla guida del
territorio con l'accusa di aver permesso una crescita
indiscriminata di realtà ad alto impatto ambientale nel
territorio comunale. Si parlerebbe non solo, quindi, di
raffineria ma anche dello scalo merci ferroviario, del
traffico aeroportuale e, non ultima, della via Flaminia con
il suo passaggio intenso e quotidiano di automezzi che,
assieme, avrebbero concorso a generare l'aumento del tasso
di mortalità rilevato anche dal Rapporto di fattibilità
dello studio Micheli. Si tratta, è bene chiarirlo, solo di
un’ipotesi e i primi a gettare ettolitri di acqua sul fuoco,
che se divampasse metterebbe in discussione l'intera storia
politico-amministrativa di Falconara dal dopoguerra a oggi,
sono gli stessi responsabili dei Comitati. «Assolutamente
niente di ufficiale - spiega Loris Calcina del Comitato 25
Agosto - La proposta è partita dal responsabile di una delle
associazioni presenti alla riunione, ma non è stata presa
nessuna decisione definitiva in merito». Anche per Massimo
De Paolis, del Comitato di Fiumesino, quello dell'esposto
per ora è «un discorso prematuro». Quel che al momento è
certo è che durante la riunione, soprattutto dopo il
conteggio delle firme, le associazioni si sono ritrovate più
forti alla luce dei buoni risultati ottenuti (le adesioni
hanno abbondantemente superato quota 2000) ed hanno deciso
di proseguire con i presidi per la raccolta delle adesioni
sull'approfondimento dello studio epidemiologico. La
raccolta sarà allargata anche ai Comuni di Chiaravalle e
Montemarciano ma, secondo Franco Budini del Comitato di
Fiumesino, «operando una raccolta che lasci le firme
diversificate per zone. Pensiamo di riuscire a
sensibilizzare anche i Comuni limitrofi dato che dallo
studio esce fuori lo stesso trend di crescita». Il prossimo
appuntamento per firmare la petizione è per domani mattina
lungo via Bixio in occasione del mercato del lunedì.
Ulteriori banchi saranno organizzati il primo e il 6
novembre.
Sul pool di esperti
Amagliani striglia Comune e Provincia
di LETIZIA LARICI
FALCONARA Mentre l'Api
rientra in possesso di parte degli impianti, i sindacati
chiedono le dimissioni dei suoi vertici. «E'necessario
rivalutare le posizioni di alcuni dirigenti, che negli
ultimi tempi hanno adottato scelte strategiche sbagliate a
discapito della sicurezza», hanno commentato i
rappresentanti delle organizzazioni l'altro ieri al termine
di un'assemblea dei lavoratori. Un chiaro messaggio che
l'azienda, per ora, non intende raccogliere preferendo
trincerarsi dietro un secco no comment. L'ultima settimana è
stata fin troppo convulsa, dicono dalla raffineria, meglio
rimandare ulteriori dichiarazioni a un secondo momento. No
comment anche sull'intesa Regione, Provincia e Comune di
Falconara per dar vita a un progetto di riconversione del
sito. Che prosegue, seppur con qualche intoppo. Per impegni
(riunione di Giunta) del primo cittadino di Falconara
Giancarlo Carletti, infatti, venerdì è saltato l'atteso
summit con Giancarli e D'ambrosio per la composizione del
pool di esperti a cui affidare il piano di riconversione. Un
imprevisto d cui l'assessore regionale all'Ambiente Marco
Amagliani prende nota con disappunto: «Ho già pronti i
nominativi della Regione - osserva - tutti di grande
spessore. Se entro un paio di giorni Provincia e Comune non
presenteranno le loro proposte, considereremo le nostre
tacitamente accettate».
Falconara diventa
aeroporto civile
FALCONARA - Quindici
aeroporti fino ad oggi facenti capo al Demanio Difesa e
quindi considerati “militari”, tra cui il “Raffaello Sanzio”
di Falconara, verranno trasferiti all'Aviazione Civile. Lo
ha reso noto l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac)
a seguito del protocollo d'intesa stipulato tra il ministro
della Difesa, il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti ed il ministro dell'Economia. Lo scalo dorico da
oggi dunque sarà definito aeroporto civile. |