RASSEGNA STAMPA 15.10.2004

 

MESSAGGERO
Filtro in tilt, nuovo incendio all’Api

Fiamme alla raffineria, scatta il piano d’emergenza, treni fermi: nessun ferito. Allarme alle 20, 45: il fuoco si sprigiona da un impianto di distillazione. Paura finita dopo mezz’ora

(Ha collaborato Marco Catalani)

FALCONARA Ancora fiamme, ancora fumo, ancora paura. Ieri alla raffineria Api è scattato di nuovo l’allarme rosso. Il bilancio finale, per fortuna, non è grave, almeno per quanto riguarda le persone: nessuno è rimasto ferito. Ma il ricordo dell’8 settembre, quando un’esplosione nella raffineria causò la morte di un camionista e altre tre persone restarono ustionate, è ancora troppo fresco e quando dall’Api si è visto un fumo denso alzarsi e coprire la ferrovia, in molti hanno pensato al peggio. Erano le 20.45 quando si è guastato un filtro di una colonna dell’impianto Vacuum 1 in cui si raffinano benzina e prodotti pesanti, nell’area della raffineria verso Ancona. Non c’è voluto molto perchè dall’impianto si levassero le fiamme e, soprattutto, una pesante coltre di fumo. Scattato l’allarme, sul posto è arrivata a sirene spiegate una task force: vigili del fuoco (con quattro mezzi e quattordici persone) polizia, carabinieri, ambulanze del 118. Intanto scattava il piano di emergenza, con l’interruzione della linea ferroviario durata comunque solo una decina di minuti. L’emergenza “vera” è durata una mezz’oretta, poi i pompieri sono riusciti a mettere la situazione sotto controllo. Intanto neppure gli operai del turno di notte venivano fatti entrare nella raffineria e sono rimasti fuori per diverso tempo. Bloccato ai cancelli anche il ragazzo che portava otto pizze ordinate dai lavoratori. Sul posto sono arrivati anche il prefetto Giulio Maninchedda («un incendio di per sè non particolarmente rilevante - dice - Forse lo spiegamento di forze è stato eccessivo ma in questi casi è meglio così»), il sindaco di Falconara Giancarlo Carletti e gli assessori Fausto Api (Urbanistica) e Giancarlo Scortichini (Ambiente). E davanti alla raffineria è subito esplosa la polemica. I residenti di Villanova giurano di aver telefonato all’Ufficio ambiente del Comune alle 21.10 per scoprire che nessuno sapeva niente dell’incidente. E gli amministratori confermano: l’Api ha avvisato il Comune alle 21.15, con un ritardo giudicato inaccettabile. Da pare sua la raffineria in una nota specifica che «si è sviluppato un incendio di lieve entità innescato da una limitata perdita di prodotto caldo. L’incendio è stato circoscritto nel giro di mezz’ora e alle 21.30 definitivamente sedato». Il piano di emergenza, aggiunge la nota, «è scattato puntualmente con l’intervento della squadra di primo soccorso e l’arrivo immediato dei vigili del fuoco di Ancona. Nell’incendio non sono state coinvolte persone».

Sottopasso chiuso

Chiuso il sottopassaggio di Villanova (nella foto) e traffico diretto a nord deviato in via Marconi per l’eliminazione delle acque meteoriche. Il traffico viene deviato verso la variante. I lavori non stanno creando eccessivi disagi a parte le ore di punta, quando si verificano code e rallentamenti.

Metrò di superficie, arriva un’altra fermata

Nuova fermata per la metropolitana di superficie. Il 15 dicembre verrà inaugurata la stazione Falconara-Stadio. A disposizione per gli utenti anche un ampio parcheggio. Si tratta della seconda linea nuova dopo quella di Jesi che serve anche Ancona Città. Dunque saranno quattro le nuove corse che effettueranno Fabriano Ancona e viceversa. Considerando anche che dallo scorso settembre sono tre i treni a transitare da Senigallia, Jesi, Civitanova e percorso contrario. Attualmente sono 14 i treni che quotidianamente fermano a Torrette. Quelli diretti verso Jesi potranno in futuro effettuare la sosta presso Falconara-Stadio. «In 15 minuti si arriverà da Falconara ad Ancona marittima – afferma l’assessore D’Alessio – sfido chiunque a far meglio».

 
CORRIERE ADRIATICO
Incendio all’Api, mezz’ora di paura

Allarme ieri sera a Falconara alle 20 e 40 Treni bloccati per più di un’ora, accorrono anche il sindaco e il prefetto Tornano le polemiche sulla sicurezza dell’impianto e sul rinnovo della concessione Molto fumo dalla pompa di un serbatoio, ma i vigili del fuoco hanno spento subito le fiamme

di EDOARDO DANIELIE e MARINA MINELLI

FALCONARA - Incendio in raffineria, ma stavolta per fortuna non si piangono vittime e la paura di un disastro è rientrata in fretta. L’allarme è scattato ieri sera intorno alle 20 e 40, con il consueto carico di paure e timori. Fantasmi di tragedie vicine - come quella dell’8 settembre - o più lontane - quella del 25 agosto del 1999, ma comunque ben presenti davanti agli occhi di tutti i falconaresi. L’allarme ha coinvolto tutto l’apparato di sicurezza: dai vigili del fuoco alla capitaneria di porto; dalle forze dell’ordine alle centrali sanitarie del 118 e degli ospedali. Una mezz’ora di tensione che s’è poi allentata. Quando s’è chiarito che non c’erano persone coinvolte. E che il principio d’incendio, che aveva provocato poche fiamme e tanto fumo, era sotto il controllo dei vigili del fuoco. Spento l’incendio, divampano subito le polemiche: e il tema della presenza della raffineria a Falconara. L’incendio s’è sviluppato nei pressi di un serbatoio di olio pesante. Una sorta di greggio non convenzionale tristemente noto perché ha inondato le coste della Galizia dopo il naufragio della petroliera Prestige. Difficile, dalle prime notizie, sapere che cosa esattamente sia andato a fuoco: le prime ipotesi parlano di un filtro di una pompa a fondo colonna nella zona “Vacuum 1”, tra la ferrovia e l’impianto di raffinazione vero e proprio. Secondo l’azienda, il tutto è stato innescato da una “limitata perdita di prodotto caldo”. Alle fiamme che sono divampate, ha fatto seguito una densa colonna di fumo. Le squadre antincendio della raffineria, assieme ai vigili del fuoco di Ancona e del distaccamento Porto. Allertati, e pronti a partire, anche gli equipaggi dei vigili del fuoco di stanza all’aeroporto: per fortuna il loro intervento non si è reso necessario. Le fiamme sono state domate in poco tempo; poi l’opera dei vigili del fuoco è proseguita per raffreddare il serbatoio e scongiurare guai peggiori. L’allarme è cessato dopo circa una mezz’ora anche se l’opera di raffreddamento è terminata intorno alle 21 e 30. L’incendio ha fatto scattare, alle 20 e 55, il blocco automatico della linea ferroviaria Adriatica. Ad Ancona è stato fermato l’Eurostar diretto a Bologna e Milano; a Pesaro i treni - un Intercity e un interregionale - diretti a sud. Il traffico è ripreso circa un’ora dopo il blocco con pesanti disagi per i viaggiatori. Non si segnalano invece problemi per i voli del Sanzio che sono andati avanti come in occasione dell’incidente del mese scorso: in quella occasione si rese necessario invertire le rotte dei velivoli in arrivo e in partenza. Nella fase calda dell’emergenza di ieri sera però anche lo scalo aeroportuale è stato messo in pre-allerta. Massiccio lo schieramento di mezzi di soccorso giunti in raffineria: un’ambulanza e l’auto medica della Croce Gialla di Falconara hanno presidiato l’area anche dopo la fine dell’allarme. L’incidente è stato classificato di categoria 2, come, nei momenti iniziali, quello dell’8 settembre. Sul posto è giunto anche il prefetto Giulio Maninchedda che ha fatto un sopralluogo accompagnato da alcuni dirigenti dei vigili del fuoco e della azienda. Le forze dell’ordine hanno tenuto sotto controllo la situazione all’esterno della raffineria dove, però, non s’è reso necessario la chiusura del traffico veicolare della statale. Quando l’allarme era appena cessato, già s’alimentavano nuove polemiche sul versante politico. Il capogruppo dei Verdi in consiglio regionale, Marco Moruzzi, parlava già ieri sera di una ”nuova dimostrazione che la sicurezza all’Api non è garantita e che il protocollo d’intesa non è idoneo a dare sufficienti garanzie. Si pone di nuovo con forza il problema del rinnovo della concessione dato troppo in fretta per scontato”.

L’azienda: “Perdita limitata”

Emergenza subito rientrata. Maninchedda: “Non c’era motivo di preoccuparsi”

“Si è trattato di un piccolo incendio, quanto all’allarme forse c’è stata una sopravvalutazione, meglio così, per una maggiore precauzione”. Intorno alle 22 e 30 il Prefetto di Ancona Giulio Maninchedda esce dalla raffineria dopo un sopralluogo con l’amministratore delegato Brunetti, il direttore Bellucci e l’ingegner Cleri. Prima di lui era arrivato il sindaco Carletti, avvisato verso le 21 e 15 e scortato dal comandante della Polizia Municipale Cipolletti e dagli assessori Api e Scortichini. Da lui nessun commento. Fuori sotto la pioggia gli operai evacuati, i componenti della Rsu, fra cui Andrea Fiordelmondo che ha dato le prime notizie sull’incendio, il segretario provinciale della Cisl Stefano Mastrovincenzo arrivato subito per parlare con i dipendenti, e sull’altro lato della strada alcuni residenti di Fiumesino che verso le 21 si erano accorti della densa colonna di fumo. “Abbiamo sentito le sirene dei vigili del fuoco e abbiamo visto il fumo - dice Franco Budini, presidente del comitato dei residenti - ma anche questa volta l’ufficio ambiente del Comune era all’oscuro di tutto”. Alle 22 e 40 la nota ufficiale dell’azienda, secondo cui il tutto è stato innescato da una “limitata perdita di prodotto caldo” e non “sono state coinvolte persone”. “Il Piano di Emergenza Interno - prosegue la nota - è scattato puntualmente con l’intervento della squadra di primo soccorso e l’arrivo immediato dei vigili del fuoco di Ancona. Sono state allertate le autorità competenti come previsto dalle procedure. E’ stata interrotta la linea ferroviaria, riattivata alle 21 e 50, ed è stato preallertato anche l’aeroporto.

Dopo Carletti, la Margherita punta sul segretario della Cisl Mastrovincenzo in pole

Per la corsa al Comune circolano anche i nomi dei Ds Scortichini e Pesaresi. La Cimarelli sarebbe il primo sindaco in gonnella di Falconara

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Ancora 18 mesi e poi il Comune si dovrà trovare un altro primo cittadino visto che Giancarlo Carletti, sindaco del centro-sinistra dal 1997, è al suo secondo mandato quindi non più eleggibile. Elezioni non vicinissime quelle della primavera 2006 (che coincidono con il rinnovo del comune di Ancona), ma di un futuro possibile candidato alla poltrona di sindaco già si parla da tempo nei circoli politici e non. Nel centrosinistra per il principio dell’alternanza il posto dovrebbe toccare alla Margherita e a quanto pare il partito che in consiglio regionale ha eletto il falconarese Marco Luchetti, vorrebbe proporre il giovane ed agguerrito segretario provinciale della Cisl, Stefano Mastrovincenzo. Poco più che quarantenne, sposato con figli, impegnato da sempre nel mondo sindacale e molto conosciuto a Falconara dove ha sempre abitato ed ha frequentato il liceo scientifico, Mastrovincenzo, ha grinta e soprattutto non ha teme il confronto diretto ed immediato con la gente. Sempre in casa Margherita potrebbero essere in molti ad aspirare al prestigioso incarico e fra questi gli attuali presidente del consiglio comunale, Marco Salustri e lo stesso vice sindaco Antonio Graziosi. Intanto, in attesa ed in previsione delle elezioni, la Margherita sta aprendo circoli nei quartieri e nei diversi rioni ed organizzando iniziative pubbliche di dibattito e di confronto. Pensionato Carletti (a meno che nel frattempo il Parlamento non vari una modifica delle legge elettorale che consenta il terzo mandato) i Ds falconaresi tacciono anche se qualche nome è già filtrato, da Roberto Pesaresi, assessore al bilancio Giancarlo Scortichini, segretario comunale del partito e assessore all’ambiente fino all’assessore all’immigrazione, alle politiche giovanili e ai nomadi, Susanna Cimarelli che sarebbe il primo sindaco donna nella storia di Falconara. Nel 2001 Verdi e Rifondazione Comunista sono andati alle elezioni con un proprio candidato, Massimo Binci e Carla Amadi De’ Fanis a causa di contrasti e diversità di vedute molto nette con la coalizione di centrosinistra. “E’ un po’ presto – dice Massimo Marcelli Flori, capo gruppo di RC in consiglio comunale – sarebbe auspicabile essere uniti, ma dopo gli incontri e le verifiche dell’estate scorsa non abbiamo saputo più nulla”. Un lungo silenzio che secondo Marcelli Flori “non è una buona premessa per un dialogo futuro”. “Noi però siamo sempre disponibili a qualsiasi tipo di discussione – prosegue il capo gruppo di RC – e c’è di più, siamo anche disposti a parlare di un eventuale sostegno ad un autorevole candidato della Margherita”. Il centrodestra e nel caso specifico Alleanza Nazionale di candidati non parla, ma il capo gruppo Matteo Astolfi assicura che il partito sta già lavorando per “aprire la discussione e il dibattito politico alla società civile ed alle associazioni”.

La mensa è a domicilio

Nuovo servizio per gli anziani di Falconara

FALCONARA - Il Comune ha stipulato in questi giorni con l’Auser una convenzione per il servizio di trasporto pasti a domicilio a favore della popolazione anziana. Il Centro con sede in Via Rosselli fornirà ai Servizi Sociali del Comune di Falconara Marittima quattro autisti per cinque giorni alla settimana che trasporteranno il pranzo dalla mensa centralizzata alle abitazione degli utenti che ne hanno fatto richiesta. A tal fine, il Comune utilizzerà l’auto Fiat Doblò Cargo JTD 1900, a due posti, con rivestimento in vetroresina, recentemente inaugurata.

Associazioni a scuola

Alle ex “Lorenzini” corsi e cultura per tutti

FALCONARA - La giunta comunale ha votato l’atto di indirizzo che prevede l’utilizzo dell'ex scuola elementare "Lorenzini" di via Campanella a Villanova per finalità educative e culturali. L’utilizzo dell’ex scuola per l’anno scolastico 2004 - 2005 è stato così definito: a piano terra spazi per le associazioni Artemusica e Acchiappasogni; nelle aree mensa, refettorio e palestra saranno ospitate l’Associazione Aviatori, l’Iride e l’Isola. Al primo piano il Comune ha assegnato tre aule all'Unitre e un locale al comitato dei residenti a Villanova; nelle altre si svolgeranno i corsi comunali per adulti.

 
RESTO DEL CARLINO
Fiamme, paura e treni bloccati

E' scattata di nuovo l'emergenza, ieri sera, alla raffineria di Falconara. Il fuoco sprigionato dal filtro di una pompa.

FALCONARA — Torna la paura alla raffineria Api. Un principio d'incendio si è verificato ieri sera attorno alle 20.40 nel «Vacuum uno», un impianto di distillazione di olio combustibile situato nel cuore dello stabilimento. Il rogo si è sprigionato nel filtro di una pompa di questo impianto «innescato — come ha riferito l'Api in serata in una nota — da una limitata perdita di prodotto caldo» provocando subito molto fumo ben visibile da tutta la zona circostante. E' subito scattato il piano di emergenza di livello due. E' stata bloccata la linea ferroviaria in entrambe le direzioni: il fumo si stava spostando verso mare. Non è stato invece necessario interrompere la circolazione stradale e non sono stati neppure posti limiti al traffico del vicino aeroporto che è stato comunque messo in preallerta. Nessuna persona e rimasta ferita o intossicata. L'incendio ha comunque richiamato subito l'attenzione di tutti gli enti interessati e delle forze preposte al controllo. Sui posto, oltre alla squadra di primo soccorso, vigili del fuoco da Ancona, carabinieri, polizia, agenti della municipale, guardia di finanza, ambulanze del 118. Si e subito accertato che non c'erano persone ferite: non c'erano operai nelle vicinanze. «Il piano d'emergenza interno ha funzionato» ha dichiarato I'Api. L'impianto è stato subito isolato. Attorno alle 21.30 i vigili del fuoco avevano gia domato il rogo. La circolazione ferroviaria e ri-presa alle 21.50. Si è poi proceduto al raffreddamento delle parti interessale dalle fiamme. L'apprensione tra i residenti, alla luce anche del tragico incidente dello scorso 8 settembre, quando a seguito di uno scoppio mori il camionista Sebastiano Parisse, è stata elevata. Alcuni rappresentanti dei comitati si sono riuniti davanti alla caserma Saracini. Il Sindaco di Falconara Carletti ha monitorato la situazione sui posto insieme al prefetto Maninchedda. Quest'ultimo, insieme al direttore della raffineria Bellucci e all'amministratore delegato Brunetti hanno effettuato un'ispezione. Il prefetto ha dichiarato che l'incidente «è stato sopravvalutato. Era circoscritto e di lieve entità. Ma dopo l'8 settembre, l'attenzione è rimasta molto alta. Quest'industria e definita a rischio d'incidente rilevante ed è importante che vengano predisposti piani e mezzi per una pronta reazione anche al più piccolo incidente».

«Abbassate gli estimi lci»

FALCONARA - Forza Italia presenta due emendamenti all'odg del Consiglio di oggi, chiamato a votare sull'eventualità di chiedere alla Regione la revoca della concessione all' Api. Gli azzurri invitano l'amministrazione a non assumere decisioni che non abbiano avuto prima un passaggio in Consiglio; chiedono la revisione al ribasso degli estimi catastali in un territorio ad alto rischio ambientale. A copertura delle mancate entrate, Fi propone di attenuare «la sua fervente attività immobiliare», o di pretendere dalla Regione parte delle accise sui carburanti prodotti a Falconara.

 
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