RASSEGNA STAMPA 12.09.2004

 

CORRIERE ADRIATICO
Mare sporco, balneazione vietata

Trovati nuovi residui di semilavorato in acqua, il Comune corre ai ripari. Carletti ringrazia Senigallia

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Balneazione vietata su tutto il litorale falconarese, dal confine con Montemarciano a quello con Ancona. La decisione è stata presa dal sindaco Carletti dopo un sopralluogo effettuato venerdì dai tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune i quali hanno rilevato la presenza di “idrocarburi solidi e sospesi localizzati sulle scogliere frangiflutti ed in prossimità delle stesse”, inoltre sempre secondo il rapporto di servizio dei Vigili Ambientali il tratto di mare a ridosso delle scogliere e anche più a largo presenterebbe una colorazione anomala. Il divieto è temporaneo e ieri nelle prime ore della mattinata il Cam ha provveduto ad installare la segnaletica apposita (e a ripulire per quanto possibile la spiaggia dalle chiazze di bitume ancora visibili). “Siamo preoccupati – ammette Gianluca Guazzarotti, presidente del consorzio dei bagnini Falcomar – perché qui c’è gente che ha investito, e tanto, sul futuro turistico di Falconara”. Guazzarotti ci tiene ad esprimere tutta la sua solidarietà ai lavoratori della raffineria, “molti dei quali sono amici e clienti”, ma precisa, “adesso pensiamo alla sicurezza del territorio sotto tutti i punti di vista”. Chiazze di bitume, spiaggiate e in alto mare, erano state avvistate fin dalla sera di venerdì da alcuni pescatori della Rocca che hanno subito avvisato i comitati cittadini. “Abbiamo percorso tutto l’arenile della Rocca fino al confine con Montemarciano – spiega Loris Calcina, presidente del comitato di Villanova – e le chiazze rinvenute, di varie grandezze, da pochi centimetri ad alcuni decimetri, sono del tutto simili a quelle trovate a Falconara centro”. Poco dopo sul posto sono intervenuti anche i Vigili Ambientali del Comune. “Probabilmente – prosegue Calcina – non sapremo mai esattamente quanto bitume sia stato sversato in mare in conseguenza dell’incidente dell’8 settembre scorso, soprattutto perché le parti più pesanti potrebbero essersi adagiate sul fondale marino. Di sicuro non crediamo alla dichiarazione della dirigenza dell’azienda che ha ammesso la presenza di un ‘modesto quantitativo’. Ed è altrettanto sicuro che il mare restituirà alle nostre coste parte di quel bitume, ‘rateizzandolo’ con le mareggiate invernali”. Anche contro questo “disastro ambientale” hanno deciso di manifestare i comitati cittadini, lunedì sera a partire dalle 21 con un raduno silenzioso. In questa direzione va inserito anche il ringraziamento del sindaco Carletti all’indirizzo del consiglio comunale di Senigallia, che dopo l’ incidente ha approvato un ordine del giorno per chiedere la revoca della concessione a operare dello stabilimento.

 
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