Mare sporco,
balneazione vietata
Trovati nuovi residui di
semilavorato in acqua, il Comune corre ai ripari. Carletti
ringrazia Senigallia
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Balneazione
vietata su tutto il litorale falconarese, dal confine con
Montemarciano a quello con Ancona. La decisione è stata
presa dal sindaco Carletti dopo un sopralluogo effettuato
venerdì dai tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune i quali
hanno rilevato la presenza di “idrocarburi solidi e sospesi
localizzati sulle scogliere frangiflutti ed in prossimità
delle stesse”, inoltre sempre secondo il rapporto di
servizio dei Vigili Ambientali il tratto di mare a ridosso
delle scogliere e anche più a largo presenterebbe una
colorazione anomala. Il divieto è temporaneo e ieri nelle
prime ore della mattinata il Cam ha provveduto ad installare
la segnaletica apposita (e a ripulire per quanto possibile
la spiaggia dalle chiazze di bitume ancora visibili). “Siamo
preoccupati – ammette Gianluca Guazzarotti, presidente del
consorzio dei bagnini Falcomar – perché qui c’è gente che ha
investito, e tanto, sul futuro turistico di Falconara”.
Guazzarotti ci tiene ad esprimere tutta la sua solidarietà
ai lavoratori della raffineria, “molti dei quali sono amici
e clienti”, ma precisa, “adesso pensiamo alla sicurezza del
territorio sotto tutti i punti di vista”. Chiazze di bitume,
spiaggiate e in alto mare, erano state avvistate fin dalla
sera di venerdì da alcuni pescatori della Rocca che hanno
subito avvisato i comitati cittadini. “Abbiamo percorso
tutto l’arenile della Rocca fino al confine con
Montemarciano – spiega Loris Calcina, presidente del
comitato di Villanova – e le chiazze rinvenute, di varie
grandezze, da pochi centimetri ad alcuni decimetri, sono del
tutto simili a quelle trovate a Falconara centro”. Poco dopo
sul posto sono intervenuti anche i Vigili Ambientali del
Comune. “Probabilmente – prosegue Calcina – non sapremo mai
esattamente quanto bitume sia stato sversato in mare in
conseguenza dell’incidente dell’8 settembre scorso,
soprattutto perché le parti più pesanti potrebbero essersi
adagiate sul fondale marino. Di sicuro non crediamo alla
dichiarazione della dirigenza dell’azienda che ha ammesso la
presenza di un ‘modesto quantitativo’. Ed è altrettanto
sicuro che il mare restituirà alle nostre coste parte di
quel bitume, ‘rateizzandolo’ con le mareggiate invernali”.
Anche contro questo “disastro ambientale” hanno deciso di
manifestare i comitati cittadini, lunedì sera a partire
dalle 21 con un raduno silenzioso. In questa direzione va
inserito anche il ringraziamento del sindaco Carletti
all’indirizzo del consiglio comunale di Senigallia, che dopo
l’ incidente ha approvato un ordine del giorno per chiedere
la revoca della concessione a operare dello stabilimento.
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