Pronto da tempo il progetto
per rifare l'area bitume
Un anno fa l'annuncio
dell'Api
di Alessandra Pascucci
FALCONARA - Sarebbero partiti
a breve, al massimo entro la fine del 2004. i lavori per il
rinnovo del parco di caricazione bitumi, un'arca definita
dagli addetti «tecnologicamente vetusta» perché risalente ai
primi anni Settanta. L'azienda aveva già pronto un progetto
(annunciato circa un anno fa e per il quale era stata già
stanziata la relativa copertura finanziaria) per lo
spostamento delle sei pensiline di carico attualmente
esistenti, che sarebbero state allontanate dai serbatoi. Uno
scherzo del destino: se la ristrutturazione fosse stata già
completata, probabilmente per I'Api non ci sarebbe stato un
8 settembre da ricordare. Il piano di ristrutturazione
partiva dalla demolizione di una palazzina adibita ad
uffici, un intervento imminente. tanto che personale ed
attrezzature stavano già traslocando in altre sedi; era
previsto inoltre lo smantellamento di una serie di vecchie
officine ormai in disuso, localizzate sempre nell'area sud
dello stabilimento, nella parte più antica dell'Api, a circa
trecento metri dal parco attuale. Qui, sul lato Villanova,
avrebbero quindi trovato posto le nuove baie di carico, che
ora si trovano a ridosso dei serbatoi: non sarebbe stato
possibile spostarle ulteriormente, data la densità del
prodotto trattato, ma il trasferimento avrebbe comunque
permesso di incrementare le distanze di sicurezza tra i
container e gli operatori. In pratica, sarebbe stato
realizzato quanto già fatto per il sistema di caricazione
del L'accorgimento avrebbe inoltre evitato che le
autocisterne arrivate per l'approvvigionamento si
addentrassero troppo nel cuore della raffineria, limitandosi
ad attraversare il piazzale. Un processo di
razionalizzazione esteso a tutto lo stabilimento di
Falconara ed avviato all'indomani dei rogo del 1999. Nel
caso specifico del parco bitume, nonostante l'obsolescenza
dell'area, erano state apportate continue migliorie, spesso
su indicazione della commissione di sicurezza interna:
inizialmente era stata potenziata l'illuminazione, per
agevolare le operazioni di carico anche di notte; quindi con
un investimento di circa 600milioni di lire, era stata
realizzata una rampa di colaggio; recentemente,
infine, l'azienda aveva provveduto a mettere a punto una
rete di vie di fuga, le stesse utilizzate dagli
autotrasportatori scampati all'incendio. Da un paio di mesi,
inoltre, gli addetti alla sicurezza dell'azienda avevano
avviato un censimento di tutti i serbatoi presenti in
raffineria, portando avanti un'ispezione ad ultrasuoni per
accertare lo spessore delle lamiere. La rilevazione aveva
sinora interessato una trentina di serbatoi, ma quelli del
parco bitume non erano stati ancora esaminati. Intanto il
tragico incidente alI' Api sarà al centro del consiglio
regionale di mercoledì prossimo. |