RASSEGNA STAMPA 12.09.2004

 

RESTO DEL CARLINO
Pronto da tempo il progetto per rifare l'area bitume

Un anno fa l'annuncio dell'Api

di Alessandra Pascucci

FALCONARA - Sarebbero partiti a breve, al massimo entro la fine del 2004. i lavori per il rinnovo del parco di caricazione bitumi, un'arca definita dagli addetti «tecnologicamente vetusta» perché risalente ai primi anni Settanta. L'azienda aveva già pronto un progetto (annunciato circa un anno fa e per il quale era stata già stanziata la relativa copertura finanziaria) per lo spostamento delle sei pensiline di carico attualmente esistenti, che sarebbero state allontanate dai serbatoi. Uno scherzo del destino: se la ristrutturazione fosse stata già completata, probabilmente per I'Api non ci sarebbe stato un 8 settembre da ricordare. Il piano di ristrutturazione partiva dalla demolizione di una palazzina adibita ad uffici, un intervento imminente. tanto che personale ed attrezzature stavano già traslocando in altre sedi; era previsto inoltre lo smantellamento di una serie di vecchie officine ormai in disuso, localizzate sempre nell'area sud dello stabilimento, nella parte più antica dell'Api, a circa trecento metri dal parco attuale. Qui, sul lato Villanova, avrebbero quindi trovato posto le nuove baie di carico, che ora si trovano a ridosso dei serbatoi: non sarebbe stato possibile spostarle ulteriormente, data la densità del prodotto trattato, ma il trasferimento avrebbe comunque permesso di incrementare le distanze di sicurezza tra i container e gli operatori. In pratica, sarebbe stato realizzato quanto già fatto per il sistema di caricazione del L'accorgimento avrebbe inoltre evitato che le autocisterne arrivate per l'approvvigionamento si addentrassero troppo nel cuore della raffineria, limitandosi ad attraversare il piazzale. Un processo di razionalizzazione esteso a tutto lo stabilimento di Falconara ed avviato all'indomani dei rogo del 1999. Nel caso specifico del parco bitume, nonostante l'obsolescenza dell'area, erano state apportate continue migliorie, spesso su indicazione della commissione di sicurezza interna: inizialmente era stata potenziata l'illuminazione, per agevolare le operazioni di carico anche di notte; quindi con un investimento di circa 600milioni di lire, era stata realizzata una rampa di colaggio;  recentemente, infine, l'azienda aveva provveduto a mettere a punto una rete di vie di fuga, le stesse utilizzate dagli autotrasportatori scampati all'incendio. Da un paio di mesi, inoltre, gli addetti alla sicurezza dell'azienda avevano avviato un censimento di tutti i serbatoi presenti in raffineria, portando avanti un'ispezione ad ultrasuoni per accertare lo spessore delle lamiere. La rilevazione aveva sinora interessato una trentina di serbatoi, ma quelli del parco bitume non erano stati ancora esaminati. Intanto il tragico incidente alI' Api sarà al centro del consiglio regionale di mercoledì prossimo.

 
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