I DANNI - Sei
Tir distrutti dalla colata di bitume ANCONA I circa 400
autotrasportatori che operano nel settore petrolifero sono
sicuramente «estranei alle cause dell' incidente
verificatosi alla raffineria Api di Falconara». Lo afferma
la Confartigianato, ricordando che «purtroppo sono i soli
che hanno pagato, uno con la vita ed altri con danni fisici,
la “fatalità” di un incidente imprevedibile». Sei, conferma
il segretario regionale della Cgiai Gilberto Gasparoni, sono
gli automezzi andati distrutti ieri perchè erano in fila
sulle piste di carico.
IL BUSINESS - Infuriano le
polemiche sull'incidente avvenuto in uno dei 463 impianti ad
alto rischio in Italia, a cui era stata rinnovata poco più
di un anno fa la concessione fino al 2020. L'Api rappresenta
tra dipendenti e indotto 2.500 posti di lavoro. Nel sito
produttivo di Falconara Marittima sono presenti tre società
facenti capo al Gruppo Api: Api raffineria di Ancona spa,
proprietaria degli impianti di raffinazione; Api Energia spa,
proprietaria dell' impianto IGCC che produce energia
elettrica; ApiSoi spa, che fornisce servizi di manutenzione
e aggiornamento tecnico per impianti industriali in Italia e
all'estero. La raffineria di Falconara opera in regime di
concessione ed ha una capacità di lavorazione di 3,9
tonnellate l' anno. Ecco la scheda delle attività Prodotti:
benzine, gpl, gasoli, bitumi, energia elettrica. Area
occupata: 700.000 mq. Fatturato: oltre 165 milioni di euro.
Certificazioni: Iso 9002 per il Laboratorio; Iso 14001 per
l'ambiente e OHSAS 18001 per la sicurezza. |