“Sbarramenti
per il bitume”
L’Api tra indagine interna e
magistratura: “Ora recuperiamo il materiale sversato”
FALCONARA - A disposizione
della magistratura, con un occhio all’indagine interna e
l’altro al recupero del bitume sversatosi nello scoppio.
Alla raffineria Api è ripresa l’attività lavorativa al di
fuori dell’area coinvolta nell’incidente di mercoledì (ora
sotto sequestro), ma naturalmente l’attenzione è focalizzata
sui tre temi principali che assorbono il day after dello
scoppio.
Quanto alle indagini sulle
cause e la dinamica dell’ incidente, l’azienda ripone la
“massima fiducia nell’operato della magistratura”. “Agli
inquirenti - sottolinea - è stata offerta e verrà sempre
fornita massima collaborazione e piena disponibilità. Anche
il comitato di indagine interno, istituito secondo le
procedure previste, sta vagliando attentamente le diverse
ipotesi, facendo tutti gli accertamenti necessari”.
L’altro nodo della questione
riguarda “tutte le misure di messa in sicurezza per il
contenimento del modesto quantitativo di bitume fuoriuscito
in direzione del Fosso Rigatta”, che attraversa l’area di
raffineria in prossimità del luogo dell’incendio. L’azienda
(nella foto Tifi, l’Ad Brunetti) informa di aver applicato
strutture fisse in funzione di barriera nella parte
terminale del fosso, e di aver allestito “squadre che stanno
presidiando la zona e recuperando eventuale materiale
all’interno e nelle aree immediatamente adiacenti alla
raffineria. Dal mare collaborano all’operazione due natanti
attrezzati”. L’Api inoltre è disponibile “a collaborare o a
provvedere allo smaltimento delle tracce di bitume che gli
organismi incaricati stanno raccogliendo all’ esterno”.
L’Api rinnova ovviamente sentimenti di profondo cordoglio
per la morte di Sebastiano Parisse, e aggiunge un sentito
ringraziamento a tutti gli enti e le autorità che hanno
operato mercoledì. |