“Pensavo che
fosse uno sciopero”
Alla stazione di Ancona il
rammarico dei numerosi viaggiatori costretti ad interrompere
il viaggio
di GILBERTO MASTROMATTEO
Caos e disagi tra i binari,
dopo l’incendio in raffineria. Pesanti le ripercussioni
sulla linea ferroviaria adriatica: il blocco del tratto
ferroviario è scattato automaticamente alle 7,25, pochi
minuti dopo la deflagrazione, attivando la segnaletica
d’emergenza in entrambi i sensi di marcia. Semaforo rosso
presso la stazione di Senigallia per i treni provenienti da
nord, in particolare i due regionali 12009, proveniente da
Rimini e atteso ad Ancona alle ore 8.44, e il 7013 delle
9.41, proveniente da Pesaro per Ancona Marittima. Per i
circa 100 passeggeri di entrambi i convogli si è reso
necessario il trasbordo sul mezzo autosnodato reso
disponibile dall’azienda Bucci di Senigallia che ha
condotto, lungo la linea autostradale A14, i passeggeri
presso la stazione di Ancona per riprendere il viaggio verso
sud. Stesso discorso in direzione opposta, dove i due mezzi
approntati da Conerobus hanno svolto lo stesso servizio per
i passeggeri dell’Intercity 564 “D’Annunzio”, bloccati in
piazza Rosselli sin dalle ore 8.17. Il treno a lunga
percorrenza, proveniente da Pescara, è stato quindi
dirottato, nei pressi della stazione falconarese, lungo la
linea ferroviaria Terontola, per Foligno, Firenze e quindi
Bologna, dove è giunto con circa due ore e mezzo di ritardo.
“Il disagio ha interessato in
totale quattro treni regionali ed un rapido – spiega Dario
Recubini, di Trenitalia - per il successivo intercity 714 è
invece bastato un ritardo di circa 30 minuti per attendere
che la linea ritornasse agibile già dalle ore 10.46”.
“Proseguirò verso nord con
altri mezzi – testimonia la viaggiatrice Paola Piattella,
attesa a Modena da un appuntamento di lavoro – non so ancora
bene cosa sia accaduto, pensavo ad una proroga dello
sciopero di martedì”. “Un disagio notevole per chi, come me,
è diretto a Milano – conviene pure Roberto De Angelis – ora
vedremo di raggiungere Senigallia con le navette per poi
proseguire questo viaggio”. Disagio che ha colto di sorpresa
anche coloro che alla stazione lavorano, come l’edicolante
Andrea Frittella: “Per chi, come me, viene da Collemarino
questa mattina è stata dura raggiungere Ancona – spiega –
bloccata la Flaminia, abbiamo dovuto proseguire per Posatora,
con la nube di fumo che si affacciava minacciosa alle nostre
spalle. Qui in stazione, tuttavia, i passeggeri non
sembravano preoccupati. Molti non sapevano neppure cosa
fosse accaduto”. “L’ho saputo solo ora – conferma la
studentessa Manuela Sardana – spero non sia nulla di grave e
che il viaggio riprenda il prima possibile”. |