RASSEGNA STAMPA 09.09.2004

 

CORRIERE ADRIATICO
“Pensavo che fosse uno sciopero”

Alla stazione di Ancona il rammarico dei numerosi viaggiatori costretti ad interrompere il viaggio

di GILBERTO MASTROMATTEO

Caos e disagi tra i binari, dopo l’incendio in raffineria. Pesanti le ripercussioni sulla linea ferroviaria adriatica: il blocco del tratto ferroviario è scattato automaticamente alle 7,25, pochi minuti dopo la deflagrazione, attivando la segnaletica d’emergenza in entrambi i sensi di marcia. Semaforo rosso presso la stazione di Senigallia per i treni provenienti da nord, in particolare i due regionali 12009, proveniente da Rimini e atteso ad Ancona alle ore 8.44, e il 7013 delle 9.41, proveniente da Pesaro per Ancona Marittima. Per i circa 100 passeggeri di entrambi i convogli si è reso necessario il trasbordo sul mezzo autosnodato reso disponibile dall’azienda Bucci di Senigallia che ha condotto, lungo la linea autostradale A14, i passeggeri presso la stazione di Ancona per riprendere il viaggio verso sud. Stesso discorso in direzione opposta, dove i due mezzi approntati da Conerobus hanno svolto lo stesso servizio per i passeggeri dell’Intercity 564 “D’Annunzio”, bloccati in piazza Rosselli sin dalle ore 8.17. Il treno a lunga percorrenza, proveniente da Pescara, è stato quindi dirottato, nei pressi della stazione falconarese, lungo la linea ferroviaria Terontola, per Foligno, Firenze e quindi Bologna, dove è giunto con circa due ore e mezzo di ritardo.

“Il disagio ha interessato in totale quattro treni regionali ed un rapido – spiega Dario Recubini, di Trenitalia - per il successivo intercity 714 è invece bastato un ritardo di circa 30 minuti per attendere che la linea ritornasse agibile già dalle ore 10.46”.

“Proseguirò verso nord con altri mezzi – testimonia la viaggiatrice Paola Piattella, attesa a Modena da un appuntamento di lavoro – non so ancora bene cosa sia accaduto, pensavo ad una proroga dello sciopero di martedì”. “Un disagio notevole per chi, come me, è diretto a Milano – conviene pure Roberto De Angelis – ora vedremo di raggiungere Senigallia con le navette per poi proseguire questo viaggio”. Disagio che ha colto di sorpresa anche coloro che alla stazione lavorano, come l’edicolante Andrea Frittella: “Per chi, come me, viene da Collemarino questa mattina è stata dura raggiungere Ancona – spiega – bloccata la Flaminia, abbiamo dovuto proseguire per Posatora, con la nube di fumo che si affacciava minacciosa alle nostre spalle. Qui in stazione, tuttavia, i passeggeri non sembravano preoccupati. Molti non sapevano neppure cosa fosse accaduto”. “L’ho saputo solo ora – conferma la studentessa Manuela Sardana – spero non sia nulla di grave e che il viaggio riprenda il prima possibile”.

 
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