I sindacati
proclamano lo sciopero generale
Si fermano anche i lavoratori
dell’indotto
di LUCA FREZZOTTI
FALCONARA - Dopo “l’ennesimo
e gravissimo incidente” di ieri all’Api, un morto e tre
feriti, le Rsu della Raffineria, dell’Api-Soi-Service e i
sindacati di categoria e confederali Cgil, Cisl e Uil hanno
proclamato uno sciopero generale per l’intera giornata di
domani, che coinvolgerà i dipendenti del gruppo Api e le
ditte appaltratrici. Nello stesso giorno è anche convocata
un’assemblea di tutto il personale a Falconara. Il pensiero
di tutti i lavoratori è andato in primo luogo ai famigliari
della vittima: nei loro confronti un pensiero di cordoglio e
di vicinanza. In una nota congiunta, inoltre, i sindacati
esprimono “sconcerto, rabbia e preoccupazione” e confermano
“pieno e totale impegno sul versante della sicurezza”
dell’impianto. Auspicano poi che la magistratura “svolga nel
più breve tempo possibile tutti gli accertamenti necessari,
perchè sia fatta piena luce sulle cause dell’incidente e
siano accertate eventuali responsabilità”.
I sindacalisti sono stati tra
i primi ad accorrere nei pressi della raffineria per avere
un quadro della situazione. “Questo incidente ha avuto
modalità anomale, dato che il bitume non presenta
caratteristiche di particolare pericolosità e incendiabilità”.
Lo ha detto - parlando con i giornalisti all’esterno dello
stabilimento - il segretario regionale della Cgil Marche
Gianni Venturi. Secondo Venturi, stanti le caratteristiche
del bitume, tra le ipotesi sulle cause dell’incidente
potrebbe esservi quella di un “colaggio di altre sostanze”.
“Certamente - ha aggiunto il sindacalista - è tutto da
verificare”. Venturi ha tuttavia ricordato che il
rappresentante della sicurezza “aveva già segnalato la
particolare criticità e debolezza del settore per lo
stoccaggio e il caricamento del bitume”, dove è scoppiato il
rogo.
“Esprimiamo, innanzitutto, il
nostro cordoglio alla famiglia di Sebastiano Parisse ed
aspettiamo di conoscere gli esiti delle indagini della
magistratura sulle dinamiche dell’incidente”. Giovanni
Serpilli, segretario generale della Cisl Marche, interviene
sulla questione della Raffineria Api, sottolineando che il
problema “va considerato con lucidità, cercando una sintesi
tra tutti gli aspetti coinvolti, quello della sicurezza e
del lavoro in primis”. “L’emozione del momento può portare a
conclusioni affrettate - aggiunge -. Sono dell’opinione che
le istituzioni dovrebbero operare con prudenza in questo
contesto, con una visione d’insieme. Sulla Raffineria Api
assistiamo troppo spesso a prese di posizione che rispondono
a motivazioni ideologiche o politiche. Credo - è la
conclusione di Serpilli - che l’interesse generale vada
coltivato con maggiore equilibrio”. All’assemblea di domani
partecipano anche le segreterie nazionali di Filcem-Cgil,
Femca-Cisl e Uilcem-Uil per “impostare una comune strategia
in grado di coinvolgere azienda, istituzioni ed enti
locali”. Le categorie e le confederazioni esprimono
“profondo cordoglio per il grave incidente”. |