Bitume
raggrumato finisce sulla spiaggia
Fra l’ex piattaforma Bedetti
e la zona Disco chiazze spesse e appiccicose. Sopralluogo
dei vigili ambientali
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Al pericolo di
inquinamento del fosso della Rigata, il piccolo corso
d’acqua che dal depuratore passando sotto lo svincolo della
superstrada attraversa il lato verso Ancona della raffineria
per sboccare in mare, qualcuno aveva pensato fin dalle prime
ore della mattina. E infatti nel tardo pomeriggio di ieri i
residui dell’esplosione del serbatoio di bitume sono finiti
direttamente in mare e grazie alla corrente sono arrivati
fino alla zona ex piattaforma Bedetti. Una verifica della
situazione è stata effettuata verso le 18 e 30 da una
pattuglia dei vigili ambientali che hanno raccolto campioni
di materiali eh hanno scattato molte foto lungo l’arenile.
“Il dubbio è sorto nel
momento in cui ci siamo resi conto della zona dell’incidente
– spiega Franco Budini, portavoce del comitato di Fiumesino
– il fosso è proprio lì e il timore è diventato, purtroppo,
realtà quando siamo stati avvisati che il bitume addensato
in grumi anche corposi, era arrivato fino a Falconara
centro”. Nel tratto fra la ex piattaforma Bedetti e la zona
Disco la riva, nel tardo pomeriggio di ieri, era punteggiata
di chiazze nere, spesse ed appiccicose che molti passanti
hanno osservato con curiosità. Molto bitume galleggiava
anche in alto mare e si stava lentamente avvicinando alla
costa, come hanno ampiamente documentato i vigili ambientali
arrivati per il sopralluogo. “Sembra di essere tornati
indietro di 30 anni – dice Budini – quando la spiaggia era
spesso sporca di catrame, ma adesso vorremmo sapere quali
provvedimenti saranno presi”. Scarse le reazioni degli
operatori balneari visto che quasi tutti gli stabilimenti
sono ormai in via di chiusura e lungo la spiaggia i bagnanti
sono pochissimi anche se non del tutto assenti visto che
anche ieri mattina, nel bel mezzo della tragedia, c’erano
gli appassionati che camminavano lungo il litorale.
“Se tutto questo fosse
accaduto quindici-venti giorni fa con il mare ancora
affollatissimo e la stagione ancora in corso – prosegue il
portavoce di Fiumesino – forse ci sarebbero potute essere
reazioni forti, ma anche così è necessario prendere
coscienza di un problema che a Falconara potrebbe costare
davvero molto”. |