RASSEGNA STAMPA 04.09.2004

 

MESSAGGERO
In mille firmano la richiesta di un altro studio sui tumori

di MARCO CATALANI

FALCONARA Raggiunge quota 1000 dopo appena un mese la petizione che chiede l'approfondimento dello studio sullo stato di salute della popolazione di Falconara. «Un risultato eccellente - commenta Franco Budini, del comitato di quartiere di Fiumesino, tra i promotori della petizione - se si pensa che con soli cinque giorni di raccolta siamo riusciti a raggiungere questa quota ragguardevole». Numerose copie dell’indagine redatta dall'Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano sono state già consegnate gratuitamente a cittadini e medici di base che ne hanno fatto specifica richiesta. Prossimi appuntamenti per la raccolta delle firme sono sabato 4 al centro commerciale Le Ville di Palombina Vecchia e lunedì 6 al mercato di Falconara, ma già dai prossimi giorni l'intero rapporto sarà disponibile sul sito dei Comitati. L'Amministrazione falconarese aveva dato la sua adesione alla raccolta fino al punto che lo stesso sindaco Giancarlo Carletti e l'assessore all'Ambiente Giancarlo Scortichini avevano sottoscritto l'iniziativa. «Sono stato tra i firmatari - spiega Scortichini - perché trovo giusto, sia negli interessi dei cittadini, sia in quelli degli stessi lavoratori, che si faccia luce sulla faccenda. Se ci fosse la possibilità di accelerare i tempi ci adopereremmo in questo senso perché ritengo questo studio anche tardivo rispetto all'entità del problema». Intanto anche la Lega AntiVivisezione ed il Centro Sociale Kontatto si sono uniti agli altri portando a 14 le associazioni che si stanno allineando alla richiesta lanciata dai Comitati sul tema salute che, come si legge in una nota, «assolutamente non dovrebbe essere subordinata a diffidenze o, peggio, a calcoli di parte». L'obiettivo è quello di raggiungere per ottobre, termine ultimo per la consegna della petizione, la quota di 6000 firme già raggiunta per il Denox. «Unico rammarico - confida Budini - è al momento per la risposta di alcune persone che parlano del problema tumori come di un'invenzione. Mi è venuto in mente il libro di Oriana Fallaci dove sostiene che del male non si vuole parlare per evitare di pensarci. La gente ha paura di questo tipo di chiarezze, del confronto. Se Falconara fosse un'isola felice, tanto meglio: noi però vogliamo che questi dubbi siano fugati. Fortunatamente sono più coloro che mettono la firma di quelli che voltano le spalle o nascondono la testa sotto la sabbia».

Il Comune avvia corsi e ricerche per l’abbattimento delle barriere architettoniche

di MARCO CATALANI

FALCONARA Il Comune contro le barriere architettoniche. La Giunta avvierà un corso di formazione e un piano di abbattimento delle barriere architettoniche. Il corso, destinato ai tecnici comunali che svolgono attività di progettazione e direzione lavori nella manutenzione ordinaria e straordinaria e a liberi professionisti che collaborano con l'Amministrazione, sarà suddiviso in seminari con l'obiettivo di fornire gli strumenti teorici per una buona prassi metodologica nella progettazione. Il piano di abbattimento delle barriere architettoniche prevede invece l'individuazione di un gruppo di lavoro, il reperimento di una base cartografica del territorio e il conseguente studio che volga particolare attenzione agli spazi aperti, all'uso dei luoghi e dei percorsi dei cittadini oltre all'analisi degli edifici pubblici e privati aperti al pubblico per verificarne la percorribilità. In seguito sarà la volta di una progettazione di itinerari che permettano la fruibilità della città ad un'utenza ampliata anche in relazione ai parcheggi, alle fermate dei bus e alla stazione ferroviaria. M.Cat.

 
CORRIERE ADRIATICO
Ambiente e salute in mille firmano la petizione

La raccolta continua

di Marina Minnelli

FALCONARA - Sono già 1000 le firme raccolte a sostegno della petizione popolare, promossa dalle associazioni ambientaliste e dai comitati cittadini, per l’approfondimento dello studio sullo stato di salute della popolazione di Falconara e per scongiurare aggravi alla situazione ambientale sul territorio de Comune. “In più – spiega il portavoce Loris Calcina – all’iniziativa hanno aderito altre due associazioni, la Lega Anti Vivisezione e il Centro Sociale Contatto, che daranno il loro prezioso contributo per il raggiungimento degli obiettivi di una petizione firmata, nei giorni scorsi anche dal sindaco Carletti e dall’assessore all’ambiente Scortichini”. A tutt’oggi, dunque, sono quattordici le associazioni falconaresi impegnate e secondo Calcina questo “è un importante segnale di unità di intenti sulla problematica della salute che, assolutamente, non dovrebbe essere subordinata a diffidenze o, peggio, a calcoli di parte”. I promotori sottolineano inoltre che la copia del Rapporto di Fattibilità dello Studio redatto dal dottor Andrea Micheli, responsabile dell’Unità operativa di Epidemiologia Descrittiva dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano, è stata già consegnata a numerosi cittadini e medici di base. Inoltre nei prossimi giorni l’intero Rapporto sarà disponibile sul sito dei Comitati www.comitati-cittadini.net. I prossimi appuntamenti ai tavoli per la raccolta delle firme sono oggi al Centro commerciale Le Ville e lunedì 6 Settembre al mercato di Falconara, dalle 09,30 alle 12,30.

Protezione civile si cercano i volontari

Nasce gruppo comunale

FALCONARA - Si è costituito a Falconara il gruppo comunale di volontariato di protezione civile, di cui possono far parte i cittadini domiciliati o residenti nel Comune. L’attività di questo gruppo che si occuperà in primis di formazione e di prevenzione è disciplinata da un regolamento approvato dal Consiglio comunale. Formazione e prevenzione saranno le due direttrici verso le quali si orienterà l’attività principale di questo gruppo di volontari, tuttavia , non si tratterà solo di questo. I volontari saranno istruiti sul come predisporre interventi sul posto in casi di calamità o di eventi naturali imprevedibili, tuttavia il loro ruolo sarà di supporto all’attività degli organismi istituzionalmente preposti allo svolgimento di compiti e di attività di protezione civile. Possono essere ammessi al gruppo comunale di volontariato di protezione civile (le iscrizioni termineranno lunedì 20 settembre) coloro che sono iscritti ad associazioni di volontariato, coloro che fanno parte di gruppi di volontariato e coloro che non fanno parte né di gruppi, né di associazioni di questo tipo. Le domande di ammissione al gruppo comunale di volontariato di protezione civile, vanno presentate compilando appositi moduli da ritirare presso l’Ufficio Ambiente di via Cavour, 3.

 
RESTO DEL CARLINO
Maxi mutuo del Comune, il verde pubblico al primo posto

FALCONARA - Un nuovo, consistente finanziamento per il Comune di Falconara Marittima, che intende contrarre un mutuo da oltre 2milioni e mezzo di euro per fare fronte alle uscite relative al verde pubblico, impianti sportivi, adeguamento degli edifici scolastici, acquisti immobiliari e finanziamenti all'Istituto Visintini, cui va ad aggiungersi un trasferimento in conto capitale a Cam Spa. La Giunta ha infatti dato il via libera all'accensione di un mutuo con la Banca Opi: l'importo complessivo è di 2.644.068 euro da destinare agli interventi previsti dal Piano degli investimenti 2004-2006. La fetta più consistente è quella assegnata alla riqualificazione del verde pubblico per il 2004, pari a 818.604 euro. Cifra tonda, 800mila euro, è invece l'ammontare del conferimento in conto capitale al Cam Spa. Seguono, con 355mila euro, i fondi destinati agli interventi strutturali sugli edifici scolastici: 250mila euro verranno utilizzati per l'adeguamento alle normative sicurezza ed antincendio delle scuole Alighieri (195mila) e L'Aquilone (55mila); 105mila serviranno invece per la manutenzione straordinaria degli immobili presenti sul territorio falconarese (35mila euro per opere edili, 25mila per opere da fabbro ed altrettanti per quelle elettriche, oltre a 20mila euro per interventi di pitturazione). Di poco inferiore l'importo previsto per lo stadio Amadio: le spese che l'amministrazione intende sostenere per il 2004 ammontano infatti 225mila euro, di cui 160mila per la realizzazione di un nuovo fondo in erba sul campo 2 (34mila 500 per il primo lotto e 125mila 500 per il secondo), 65mila per la realizzazione di un nuovo spogliatoio. Consistente anche la voce relativa alla fondazione Istituto medaglia d'oro «Licio Visintini», cui verranno trasferiti in conto capitale ben 207.976 euro. Per l'acquisto di un immobile in via Flaminia 531, in cui il Comune intenderebbe realizzare alloggi d'emergenza, il budget stanziato è invece di 170mila euro. Si scende quindi bruscamente a 47.488 euro, importo che servirà a coprire il ripiano del disavanzo Conerobus Spa per l'esercizio 1998. Di appena 20mila euro è infine l'ammontare dei fondi stanziati per i lavori di sistemazione e recupero del campo da tennis del quartiere Stadio.

 
LA SICILIA
Controlli in campagna di Asl e ambientalisti

Per le emissioni della raffineria

di m.c.g.

Il personale dell'Igiene pubblica dell'Ausl 2, unitamente ai componenti dell'associazione Aria Nuova Saverio Di Blasi, Andrea Virdiano e Paolo Scicolone hanno effettuato ieri e l'altro ieri dei sopralluoghi nelle campagne gelesi per prelevare campioni di frutta e foglie che, secondo quanto denunciato dall'associazione, sono gravemente danneggiati pagando lo scotto delle emissioni del petrolchimico. Fatto questo che gli ambientalisti hanno più volte denunciato alla magistratura facendo scattare procedimenti, uno dei quali è stato archiviato. Di Blasi ed il suo gruppo di ambientalisti non molla però la battaglia nella convinzione che le attività industriali hanno effetti malefici sulle produzioni agricole. Perciò ha ottenuto dall'Ausl 2 di effettuare dei controlli in un periodo ben preciso dell'anno, quando ad esempio l'uva è prossima alla vendemmia. Gli stessi ambientalisti hanno indicato le modalità con cui andavano fatti i campionamenti su foglie e frutta. Per due giorni dunque si è operato in alcune contrade di campagna, come Bulala e Mignechi, che si trovano non molto distanti dal petrolchimico. «Noi ci battiamo per dimostrare che i danni all'agricoltura ci sono - dice Saverio Di Blasi presidente di Aria nuova - e che derivano dall'industria. Nel corso dei sopralluoghi è stata trovata uva con macchie nere e foglie perforate». Dietro insistenza degli ambientalisti i campioni prelevati saranno trasferiti in un laboratorio altamente specializzato di Roma che dovrà dare il responso sulle cause di quanto riscontrato nella frutta. E' la prima volta che gli ambientalisti riescono a far effettuare campioni ed analisi con le modalità a loro gradite. Perciò il gruppo che fa capo a Di Blasi si dichiara soddisfatto del lavoro svolto con l'Ausl.

 
CORRIERE ROMAGNA
Ravenna punta all’idrogeno Primi contatti con l’Enea

di m.m.

Ravenna - La città come protagonista della “rivoluzione dell’idrogeno”. L’assessore all’Industria Roberto Gualandi è intervenuto sulla questione della “nuova energia”: Ravenna deve candidarsi per diventare un “sito ideale” per le sperimentazioni. Sono già avvenuti contatti informali con l’Enea: l’obiettivo è dare vita ad un centro in città.“L’idrogeno - dice Gualandi - è il più abbondante degli elementi chimici. Riuscire a sfruttarlo efficacemente potrebbe significare per l’umanità una sorgente energetica virtualmente illimitata a inquinamento zero, non contenendo nessun atomo di carbonio. Oggi - prosegue - il sistema più vantaggioso è quello di produrlo dal metano come avviene nel petrolchimico di Ravenna. Il futuro sta nella produzione da fonti rinnovabili, come la fotovoltaica e l’eolica”.“Credo che la nostra città debba proporsi come sito ideale per attuare sperimentazioni nell’utilizzo dell’idrogeno, perché possiamo contare sulla presenza di una grande cultura sui gas tecnici e sull’opportunità di produzione nel petrolchimico; c’è Hera che produce e distribuisce energia; c’è il porto con la nautica, c’è un parco autobus con Atm e auto su cui iniziare la sperimentazione sul trasporto, immagazzinamento e utilizzo dell’idrogeno come combustibile al fine di combattere l’inquinamento. Per far questo è indispensabile che si crei una cultura, che crede e non ha paura di questa nuova fonte di energia pulita. E bisogna mettere in comunione industriali e centri di ricerca specializzati come Enea, Cnr e privati, perché si possa iniziare un dialogo su questo argomento”. Il dialogo - spiega Gualandi - è già iniziato con l’Enea. Potrebbero aprirsi scenari interessanti: l’organismo è un ente pubblico che opera a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile del Paese. Il dibattito sulle nuove energie è strettamente legato a quello sul futuro della chimica. Alcuni indirizzi sono emersi dal congresso organizzato a Venezia in occasione del decennale del Consorzio interuniversitario nazionale “La chimica per l’ambiente”. Nell’incontro è stato fatto il punto sulla situazione della chimica sostenibile in Italia e nel mondo, e sono state premiate scuole e aziende - come l’Endura di Ravenna - che si sono distinte nel settore. E’ stato Michele Vianello, presidente della commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, a rilanciare un tema scottante. Il convegno, ha sottolineato, cade in un momento critico per il comparto, che si appresta a effettuare una svolta decisa. “Deve essere chiaro per tutti che l’unica frontiera percorribile è la chimica verde. L’epoca della petrolchimica è finita, perché le riserve di oro nero (giunto peraltro a prezzi non più accettabili) si esauriranno presto”. Insomma, per Vianello si tratta “di un pezzo di storia che finisce”.Il parlamentare cita come esempio la linea intrapresa dalla Dow chemical, che ha in funzione uno stabilimento per creare plastica dagli amidi di mais. “In Italia non abbiamo ancora imboccato le nuove frontiere - sottolinea -, è un problema di investimenti, territoriale e politico allo stesso tempo”. Ma non sarà facile intraprendere la strada, ha commentato il vicepresidente dell’Inca Pietro Canepa, che ha comunque ribadito che “di chimica abbiamo bisogno, perché tutto ciò con cui viviamo è chimica”.“Parliamo di prospettive a lungo termine - rimarca Gualandi - alle quali è giusto cominciare a pensare. Ma non è assolutamente vero che la petrolchimica è finita. E noi a Ravenna oggi abbiamo il compito di fare innovazione tecnologica, di perseguire il risparmio energetico e di continuare a produrre quello che produciamo, come le gomme: il mercato è in espansione”. Sulla fine del “pezzo di storia”, Giorgio Graziani, segretario provinciale della Femca Cisl, ha idee precise. La chimica verde? “Guardi, siamo disponibili a verificare tutto: ma ho bisogno di essere più realista. Insomma, va bene guardare al futuro ma io dico che prima di tutto va consolidato e reso compatibile con l’ambiente ciò che abbiamo. Non possiamo abbandonare questa realtà, facendo in modo che gli altri decidano per noi. Perché, sia chiaro, chi avrà le redini del mercato chimico ci governerà”. Per quanto riguarda l’idrogeno, Graziani ritiene il ragionamento di Gualandi “lungimirante”. Il sindacato però si prepara a sfide più prossime: a ottobre avrà luogo la verifica dell’accordo siglato nel novembre scorso con la direzione di Polimeri Europa, che sta comportando anche una riorganizzazione all’interno dello stabilimento. “Il sindacato ha fatto responsabilmente la sua parte, ci aspettiamo che l’azienda faccia altrettanto”. Graziani rileva che comunque dal punto di vista della ricerca, in particolare legata alle gomme, i tecnici stanno lavorando alacremente. E’ un tassello fondamentale per il futuro del polo ravennate, che - commenta il sindacalista - “in un periodo di grande crisi tiene. E non è poco”.

 
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