MESSAGGERO |
In mille firmano la richiesta
di un altro studio sui tumori
di MARCO CATALANI
FALCONARA Raggiunge quota
1000 dopo appena un mese la petizione che chiede
l'approfondimento dello studio sullo stato di salute della
popolazione di Falconara. «Un risultato eccellente -
commenta Franco Budini, del comitato di quartiere di
Fiumesino, tra i promotori della petizione - se si pensa che
con soli cinque giorni di raccolta siamo riusciti a
raggiungere questa quota ragguardevole». Numerose copie
dell’indagine redatta dall'Istituto nazionale per lo studio
e la cura dei tumori di Milano sono state già consegnate
gratuitamente a cittadini e medici di base che ne hanno
fatto specifica richiesta. Prossimi appuntamenti per la
raccolta delle firme sono sabato 4 al centro commerciale Le
Ville di Palombina Vecchia e lunedì 6 al mercato di
Falconara, ma già dai prossimi giorni l'intero rapporto sarà
disponibile sul sito dei Comitati. L'Amministrazione
falconarese aveva dato la sua adesione alla raccolta fino al
punto che lo stesso sindaco Giancarlo Carletti e l'assessore
all'Ambiente Giancarlo Scortichini avevano sottoscritto
l'iniziativa. «Sono stato tra i firmatari - spiega
Scortichini - perché trovo giusto, sia negli interessi dei
cittadini, sia in quelli degli stessi lavoratori, che si
faccia luce sulla faccenda. Se ci fosse la possibilità di
accelerare i tempi ci adopereremmo in questo senso perché
ritengo questo studio anche tardivo rispetto all'entità del
problema». Intanto anche la Lega AntiVivisezione ed il
Centro Sociale Kontatto si sono uniti agli altri portando a
14 le associazioni che si stanno allineando alla richiesta
lanciata dai Comitati sul tema salute che, come si legge in
una nota, «assolutamente non dovrebbe essere subordinata a
diffidenze o, peggio, a calcoli di parte». L'obiettivo è
quello di raggiungere per ottobre, termine ultimo per la
consegna della petizione, la quota di 6000 firme già
raggiunta per il Denox. «Unico rammarico - confida Budini -
è al momento per la risposta di alcune persone che parlano
del problema tumori come di un'invenzione. Mi è venuto in
mente il libro di Oriana Fallaci dove sostiene che del male
non si vuole parlare per evitare di pensarci. La gente ha
paura di questo tipo di chiarezze, del confronto. Se
Falconara fosse un'isola felice, tanto meglio: noi però
vogliamo che questi dubbi siano fugati. Fortunatamente sono
più coloro che mettono la firma di quelli che voltano le
spalle o nascondono la testa sotto la sabbia».
Il Comune avvia corsi e
ricerche per l’abbattimento delle barriere architettoniche
di MARCO CATALANI
FALCONARA Il Comune contro le
barriere architettoniche. La Giunta avvierà un corso di
formazione e un piano di abbattimento delle barriere
architettoniche. Il corso, destinato ai tecnici comunali che
svolgono attività di progettazione e direzione lavori nella
manutenzione ordinaria e straordinaria e a liberi
professionisti che collaborano con l'Amministrazione, sarà
suddiviso in seminari con l'obiettivo di fornire gli
strumenti teorici per una buona prassi metodologica nella
progettazione. Il piano di abbattimento delle barriere
architettoniche prevede invece l'individuazione di un gruppo
di lavoro, il reperimento di una base cartografica del
territorio e il conseguente studio che volga particolare
attenzione agli spazi aperti, all'uso dei luoghi e dei
percorsi dei cittadini oltre all'analisi degli edifici
pubblici e privati aperti al pubblico per verificarne la
percorribilità. In seguito sarà la volta di una
progettazione di itinerari che permettano la fruibilità
della città ad un'utenza ampliata anche in relazione ai
parcheggi, alle fermate dei bus e alla stazione ferroviaria.
M.Cat. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Ambiente e salute in mille
firmano la petizione
La raccolta continua
di Marina Minnelli
FALCONARA - Sono già 1000 le
firme raccolte a sostegno della petizione popolare, promossa
dalle associazioni ambientaliste e dai comitati cittadini,
per l’approfondimento dello studio sullo stato di salute
della popolazione di Falconara e per scongiurare aggravi
alla situazione ambientale sul territorio de Comune. “In più
– spiega il portavoce Loris Calcina – all’iniziativa hanno
aderito altre due associazioni, la Lega Anti Vivisezione e
il Centro Sociale Contatto, che daranno il loro prezioso
contributo per il raggiungimento degli obiettivi di una
petizione firmata, nei giorni scorsi anche dal sindaco
Carletti e dall’assessore all’ambiente Scortichini”. A tutt’oggi,
dunque, sono quattordici le associazioni falconaresi
impegnate e secondo Calcina questo “è un importante segnale
di unità di intenti sulla problematica della salute che,
assolutamente, non dovrebbe essere subordinata a diffidenze
o, peggio, a calcoli di parte”. I promotori sottolineano
inoltre che la copia del Rapporto di Fattibilità dello
Studio redatto dal dottor Andrea Micheli, responsabile
dell’Unità operativa di Epidemiologia Descrittiva
dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori
di Milano, è stata già consegnata a numerosi cittadini e
medici di base. Inoltre nei prossimi giorni l’intero
Rapporto sarà disponibile sul sito dei Comitati
www.comitati-cittadini.net. I prossimi appuntamenti ai
tavoli per la raccolta delle firme sono oggi al Centro
commerciale Le Ville e lunedì 6 Settembre al mercato di
Falconara, dalle 09,30 alle 12,30.
Protezione civile si cercano
i volontari
Nasce gruppo comunale
FALCONARA - Si è costituito a
Falconara il gruppo comunale di volontariato di protezione
civile, di cui possono far parte i cittadini domiciliati o
residenti nel Comune. L’attività di questo gruppo che si
occuperà in primis di formazione e di prevenzione è
disciplinata da un regolamento approvato dal Consiglio
comunale. Formazione e prevenzione saranno le due direttrici
verso le quali si orienterà l’attività principale di questo
gruppo di volontari, tuttavia , non si tratterà solo di
questo. I volontari saranno istruiti sul come predisporre
interventi sul posto in casi di calamità o di eventi
naturali imprevedibili, tuttavia il loro ruolo sarà di
supporto all’attività degli organismi istituzionalmente
preposti allo svolgimento di compiti e di attività di
protezione civile. Possono essere ammessi al gruppo comunale
di volontariato di protezione civile (le iscrizioni
termineranno lunedì 20 settembre) coloro che sono iscritti
ad associazioni di volontariato, coloro che fanno parte di
gruppi di volontariato e coloro che non fanno parte né di
gruppi, né di associazioni di questo tipo. Le domande di
ammissione al gruppo comunale di volontariato di protezione
civile, vanno presentate compilando appositi moduli da
ritirare presso l’Ufficio Ambiente di via Cavour, 3. |
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RESTO DEL CARLINO |
Maxi mutuo del Comune, il
verde pubblico al primo posto
FALCONARA - Un nuovo,
consistente finanziamento per il Comune di Falconara
Marittima, che intende contrarre un mutuo da oltre 2milioni
e mezzo di euro per fare fronte alle uscite relative al
verde pubblico, impianti sportivi, adeguamento degli edifici
scolastici, acquisti immobiliari e finanziamenti
all'Istituto Visintini, cui va ad aggiungersi un
trasferimento in conto capitale a Cam Spa. La Giunta ha
infatti dato il via libera all'accensione di un mutuo con la
Banca Opi: l'importo complessivo è di 2.644.068 euro da
destinare agli interventi previsti dal Piano degli
investimenti 2004-2006. La fetta più consistente è quella
assegnata alla riqualificazione del verde pubblico per il
2004, pari a 818.604 euro. Cifra tonda, 800mila euro, è
invece l'ammontare del conferimento in conto capitale al Cam
Spa. Seguono, con 355mila euro, i fondi destinati agli
interventi strutturali sugli edifici scolastici: 250mila
euro verranno utilizzati per l'adeguamento alle normative
sicurezza ed antincendio delle scuole Alighieri (195mila) e
L'Aquilone (55mila); 105mila serviranno invece per la
manutenzione straordinaria degli immobili presenti sul
territorio falconarese (35mila euro per opere edili, 25mila
per opere da fabbro ed altrettanti per quelle elettriche,
oltre a 20mila euro per interventi di pitturazione). Di poco
inferiore l'importo previsto per lo stadio Amadio: le spese
che l'amministrazione intende sostenere per il 2004
ammontano infatti 225mila euro, di cui 160mila per la
realizzazione di un nuovo fondo in erba sul campo 2 (34mila
500 per il primo lotto e 125mila 500 per il secondo), 65mila
per la realizzazione di un nuovo spogliatoio. Consistente
anche la voce relativa alla fondazione Istituto medaglia
d'oro «Licio Visintini», cui verranno trasferiti in conto
capitale ben 207.976 euro. Per l'acquisto di un immobile in
via Flaminia 531, in cui il Comune intenderebbe realizzare
alloggi d'emergenza, il budget stanziato è invece di 170mila
euro. Si scende quindi bruscamente a 47.488 euro, importo
che servirà a coprire il ripiano del disavanzo Conerobus Spa
per l'esercizio 1998. Di appena 20mila euro è infine
l'ammontare dei fondi stanziati per i lavori di sistemazione
e recupero del campo da tennis del quartiere Stadio. |
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LA SICILIA |
Controlli in campagna di Asl
e ambientalisti
Per le emissioni della
raffineria
di m.c.g.
Il personale dell'Igiene
pubblica dell'Ausl 2, unitamente ai componenti
dell'associazione Aria Nuova Saverio Di Blasi, Andrea
Virdiano e Paolo Scicolone hanno effettuato ieri e l'altro
ieri dei sopralluoghi nelle campagne gelesi per prelevare
campioni di frutta e foglie che, secondo quanto denunciato
dall'associazione, sono gravemente danneggiati pagando lo
scotto delle emissioni del petrolchimico. Fatto questo che
gli ambientalisti hanno più volte denunciato alla
magistratura facendo scattare procedimenti, uno dei quali è
stato archiviato. Di Blasi ed il suo gruppo di ambientalisti
non molla però la battaglia nella convinzione che le
attività industriali hanno effetti malefici sulle produzioni
agricole. Perciò ha ottenuto dall'Ausl 2 di effettuare dei
controlli in un periodo ben preciso dell'anno, quando ad
esempio l'uva è prossima alla vendemmia. Gli stessi
ambientalisti hanno indicato le modalità con cui andavano
fatti i campionamenti su foglie e frutta. Per due giorni
dunque si è operato in alcune contrade di campagna, come
Bulala e Mignechi, che si trovano non molto distanti dal
petrolchimico. «Noi ci battiamo per dimostrare che i danni
all'agricoltura ci sono - dice Saverio Di Blasi presidente
di Aria nuova - e che derivano dall'industria. Nel corso dei
sopralluoghi è stata trovata uva con macchie nere e foglie
perforate». Dietro insistenza degli ambientalisti i campioni
prelevati saranno trasferiti in un laboratorio altamente
specializzato di Roma che dovrà dare il responso sulle cause
di quanto riscontrato nella frutta. E' la prima volta che
gli ambientalisti riescono a far effettuare campioni ed
analisi con le modalità a loro gradite. Perciò il gruppo che
fa capo a Di Blasi si dichiara soddisfatto del lavoro svolto
con l'Ausl. |
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CORRIERE ROMAGNA |
Ravenna punta all’idrogeno
Primi contatti con l’Enea
di m.m.
Ravenna - La città come
protagonista della “rivoluzione dell’idrogeno”. L’assessore
all’Industria Roberto Gualandi è intervenuto sulla questione
della “nuova energia”: Ravenna deve candidarsi per diventare
un “sito ideale” per le sperimentazioni. Sono già avvenuti
contatti informali con l’Enea: l’obiettivo è dare vita ad un
centro in città.“L’idrogeno - dice Gualandi - è il più
abbondante degli elementi chimici. Riuscire a sfruttarlo
efficacemente potrebbe significare per l’umanità una
sorgente energetica virtualmente illimitata a inquinamento
zero, non contenendo nessun atomo di carbonio. Oggi -
prosegue - il sistema più vantaggioso è quello di produrlo
dal metano come avviene nel petrolchimico di Ravenna. Il
futuro sta nella produzione da fonti rinnovabili, come la
fotovoltaica e l’eolica”.“Credo che la nostra città debba
proporsi come sito ideale per attuare sperimentazioni
nell’utilizzo dell’idrogeno, perché possiamo contare sulla
presenza di una grande cultura sui gas tecnici e
sull’opportunità di produzione nel petrolchimico; c’è Hera
che produce e distribuisce energia; c’è il porto con la
nautica, c’è un parco autobus con Atm e auto su cui iniziare
la sperimentazione sul trasporto, immagazzinamento e
utilizzo dell’idrogeno come combustibile al fine di
combattere l’inquinamento. Per far questo è indispensabile
che si crei una cultura, che crede e non ha paura di questa
nuova fonte di energia pulita. E bisogna mettere in
comunione industriali e centri di ricerca specializzati come
Enea, Cnr e privati, perché si possa iniziare un dialogo su
questo argomento”. Il dialogo - spiega Gualandi - è già
iniziato con l’Enea. Potrebbero aprirsi scenari
interessanti: l’organismo è un ente pubblico che opera a
supporto delle politiche di competitività e di sviluppo
sostenibile del Paese. Il dibattito sulle nuove energie è
strettamente legato a quello sul futuro della chimica.
Alcuni indirizzi sono emersi dal congresso organizzato a
Venezia in occasione del decennale del Consorzio
interuniversitario nazionale “La chimica per l’ambiente”.
Nell’incontro è stato fatto il punto sulla situazione della
chimica sostenibile in Italia e nel mondo, e sono state
premiate scuole e aziende - come l’Endura di Ravenna - che
si sono distinte nel settore. E’ stato Michele Vianello,
presidente della commissione parlamentare sul ciclo dei
rifiuti, a rilanciare un tema scottante. Il convegno, ha
sottolineato, cade in un momento critico per il comparto,
che si appresta a effettuare una svolta decisa. “Deve essere
chiaro per tutti che l’unica frontiera percorribile è la
chimica verde. L’epoca della petrolchimica è finita, perché
le riserve di oro nero (giunto peraltro a prezzi non più
accettabili) si esauriranno presto”. Insomma, per Vianello
si tratta “di un pezzo di storia che finisce”.Il
parlamentare cita come esempio la linea intrapresa dalla Dow
chemical, che ha in funzione uno stabilimento per creare
plastica dagli amidi di mais. “In Italia non abbiamo ancora
imboccato le nuove frontiere - sottolinea -, è un problema
di investimenti, territoriale e politico allo stesso tempo”.
Ma non sarà facile intraprendere la strada, ha commentato il
vicepresidente dell’Inca Pietro Canepa, che ha comunque
ribadito che “di chimica abbiamo bisogno, perché tutto ciò
con cui viviamo è chimica”.“Parliamo di prospettive a lungo
termine - rimarca Gualandi - alle quali è giusto cominciare
a pensare. Ma non è assolutamente vero che la petrolchimica
è finita. E noi a Ravenna oggi abbiamo il compito di fare
innovazione tecnologica, di perseguire il risparmio
energetico e di continuare a produrre quello che produciamo,
come le gomme: il mercato è in espansione”. Sulla fine del
“pezzo di storia”, Giorgio Graziani, segretario provinciale
della Femca Cisl, ha idee precise. La chimica verde?
“Guardi, siamo disponibili a verificare tutto: ma ho bisogno
di essere più realista. Insomma, va bene guardare al futuro
ma io dico che prima di tutto va consolidato e reso
compatibile con l’ambiente ciò che abbiamo. Non possiamo
abbandonare questa realtà, facendo in modo che gli altri
decidano per noi. Perché, sia chiaro, chi avrà le redini del
mercato chimico ci governerà”. Per quanto riguarda
l’idrogeno, Graziani ritiene il ragionamento di Gualandi
“lungimirante”. Il sindacato però si prepara a sfide più
prossime: a ottobre avrà luogo la verifica dell’accordo
siglato nel novembre scorso con la direzione di Polimeri
Europa, che sta comportando anche una riorganizzazione
all’interno dello stabilimento. “Il sindacato ha fatto
responsabilmente la sua parte, ci aspettiamo che l’azienda
faccia altrettanto”. Graziani rileva che comunque dal punto
di vista della ricerca, in particolare legata alle gomme, i
tecnici stanno lavorando alacremente. E’ un tassello
fondamentale per il futuro del polo ravennate, che -
commenta il sindacalista - “in un periodo di grande crisi
tiene. E non è poco”. |
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