RASSEGNA STAMPA 20.08.2004

 

RESTO DEL CARLINO
Il cavalcavia di via Roma tornerà agibile

Autorizzati i lavori. Ma c'è chi reclama interventi per i sottopassi

FALCONARA — Approvati gli interventi per ripristinare l'agibilità della rampa nord del cavalcavia di via Roma. La rampa era stata chiusa ai pedoni a causa di recenti distacchi di intonaco, che ne hanno messo a rischio la sicurezza (l'accesso alla spiaggia resta garantito dalla rampa sud). Sulla base di una relazione dell'ufficio tecnico, la Giunta ha deciso di affidare la manutenzione a una ditta esterna. Intanto gli operatori balneari chiedono al Comune un intervento urgente per l'adeguamento dei sottopassi, che in molti casi mantengono le caratteristiche del primo Novecento: cunicoli angusti a cui è possibile accedere solo in fila indiana, realizzati seguendo la traccia del sistema fognario che scarica a mare. E' il caso, ad esempio, del sottopasso di via Mameli, cui si accede ai bagni Azzurro '84. «Il Comune — dichiara Rosalia Pisa, titolare dello stabilimento — progetta la riqualificazione del litorale sud, ricreando le palafitte presenti a Falconara negli anni Trenta, ma molti sottopassi, che risalgono appunto alla stessa epoca, rimangono tali e quali. Non siamo contrari al fatto che il Comune investa in nuove strutture, prima, pero, occorre ammodernare quelle esistenti».

 
CORRIERE ADRIATICO
Villanova riscopre l’allegria

Molta aggregazione

FALCONARA - “Siamo riusciti a far rivivere una struttura fino ad oggi quasi dimenticata e ad aggregare in allegria quasi tutto il quartiere”. Soddisfatto per quello che definisce “un esperimento molto riuscito”, il comitato dei residenti a Villanova per la festa d’estate ha messo insieme oltre 130 persone sulla terrazza dell’ex tiro a volo, per una cena con la musica di due fisarmonicisti locali e l’animazione di Stefano Ranucci “Rana”, e adesso ha già in programma molte altre iniziative. “Si è trattato di un momento di aggregazione fondamentale per un quartiere un po’ problematico – commenta il presidente del comitato, Loris Calcina – che ha ritrovato il piacere di stare insieme anche in situazioni non di crisi”. Tanti i volontari che hanno contribuito alla riuscita della festa (organizzata anche grazie all’istituzione sportiva “Jessie Owens”) a cui, dopo la cena in parte realizzata grazie ad alcune signore della zona che per un giorno intero sono state impegnate nella realizzazione di tipici piatti estivi, hanno preso parte anche molti dei bagnanti bagnanti della vicina spiaggia di Villanova. “Siamo entrati in un meccanismo per cui non dobbiamo più dimostrare quanta gente si raduna alle iniziative – prosegue Calcina – ma il livello di gradimento e di coinvolgimento delle persone”.

Il vialetto della discordia

Badialetti: “Non si tocca, ci vuole più verde”. La vecchia passeggiata a mare possibile spazio per nuovi posti auto?

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Passeggiata dei falconaresi tra gli anni ’50 e ’60, il vialetto a mare progressivamente dimenticato a favore di altri luoghi meno carichi di traffico, è oggi una delle zone a verde pubblico più trascurate della città e proprio per questo di recente si è parlato di un suo ridimensionamento onde ricavare nuovi posti auto. “E’ vero avrebbe bisogno di maggiori cure – dichiara il capo gruppo dei Verdi Sergio Badialetti - ma il vialetto non si tocca, neanche a parlarne di eliminare le piante lato strada per fare un parcheggio a spina di pesce. E’ assurdo, questa città ha bisogno di più verde e non di veder diminuire il poco esistente”. Siepi cresciute senza nessun controllo, erba alta, pitosfori e oleandri bellissimi soprattutto nei periodi di fioritura, ma raramente potati e regolati. Insieme a cartacce e rifiuti vari, fanno si che questa barriera naturale contro lo smog della Flaminia e il rumore della ferrovia sia adesso un luogo decisamente poco frequentato e conosciuto, ma secondo Badialetti basterebbe poco per migliorare la situazione. Il caso vialetto non è l’unico, tutto il verde del centro di Falconara, nonostante le dichiarazioni di intenti dell’amministrazione comunale e del CAM (cui spettano la manutenzione e gli interventi ripristino), appare abbandonato e molto di rado le piante abbattute perché malate o pericolanti sono sostituite con altre. “In genere – osserva Badialetti che più volte ha sollecitato provvedimenti in questo senso – si procede con l’asfaltatura e sul luogo dell’albero compare un bel posto auto, mentre ovunque è in atto la politica del recupero del verde per abbassare la temperatura delle città, perché, è noto, gli alberi sono dei condizionatori d’aria naturali”. A Falconara, dove da due anni è stata anche cancellata la manifestazione “un albero per ogni neonato”, in pochi decenni sono spariti il vialetto di pitosfori in via IV Novembre e molti alberi di via Marsala, dove i residenti hanno contato, negli ultimi anni, la perdita per varie cause (e la mancata sostituzione) di almeno 20 grandi piante. In via De’ Bosis, via Mameli, via della Repubblica, via Gobetti, via Galliano, ed altre strade del centro a sette anni dall’abbattimento di una lunga serie di pini marittimi in precarie condizioni, non si parla di avviare il recupero ambientale di una zona un tempo ricca di verde. Caso a parte via Leopardi dove nella scorsa primavera il CAM ha ripristinato piccoli arbusti nelle aiuole rimaste vuote, nonostante queste fossero state inserite negli spazi blu per la sosta delle auto. A Palombina Vecchia dove più fitta è la concentrazione di nuovi insediamenti abitativi il problema è stato risolto all’origine, infatti l’alberatura lungo le strade è praticamente inesistente e anche l’area verde di via Sardegna vive con molte difficoltà e a oltre quindici anni dall’inaugurazione ufficiale sembra più un prato con cespugli che un parco vero e proprio. Situazione al limite del paradosso a Villanova dove sono i cittadini, che chiedono da anni spazi verdi, a garantire la manutenzione (con potature ed annaffiature regolari) dell’unica piazzetta alberata situata a ridosso dello scalo merci. Dimenticata anche la lunga via pedonale che taglia tutta la collina e, partendo dal vecchio Municipio, arriva fino sotto il balcone del golfo a Falconara Alta, un percorso suggestivo, fra vecchi pini (ed erbacce) utilizzabile oggi solo da chi ha dimestichezza col trekking.

 
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