Chiazza di petrolio davanti air Albania
Lo sversamento in Adriatico a 20 chilometri dalla costa
ANCONA — «Ennesimo sversamento di petrolio in mare nel
pomeriggio dell'altro ieri di fronte alle coste albanesi,
che ha provocato la formazione di una chiazza di petrolio
lunga 20 Km». A denunciarlo e l'esponente dei Verdi Marco Moruzzi che chiede al Governo italiano di adoperarsi
«immediatamente per fronteggiare l'emergenza»,
richiamandosi alla «dichiarata impossibilità del governo
albanese di intervenire per recuperare il petrolio in mare
limitando i danni ambientali ed economici». La chiazza -
rileva Moruzzi - «minaccia l'integrità ambientale delle
coste albanesi». Di fronte a quest'ennesimo scem-pio
ambientale, che avviene lungo le coste di uno dei mari a
più a vocazione turistica, è urgente — conclude l'
esponente verde — attivare subito un sistema di controllo
satellitare delle petroliere». |
Entusiasmo a Villanova La festa d’estate fa centro
Tanto divertimento alla terrazza dell’ex tiro a volo
di Marina Minnelli
FALCONARA - “Siamo riusciti a far rivivere una struttura
fino ad oggi quasi dimenticata e ad aggregare in allegria
quasi tutto il quartiere”. Soddisfatto per quello che
definisce “un esperimento molto riuscito”, il comitato dei
residenti a Villanova per la festa d’estate ha messo insieme
oltre 130 persone sulla terrazza dell’ex tiro a volo, per
una cena con la musica di due fisarmonicisti locali e
l’animazione di Stefano Ranucci “Rana”, e adesso ha già in
programma molte altre iniziative. “Si è trattato di un
momento di aggregazione fondamentale per un quartiere un po’
problematico – commenta il presidente del comitato, Loris
Calcina – che ha ritrovato il piacere di stare insieme”.
Tanti i volontari che hanno contribuito alla riuscita della
festa (organizzata anche grazie all’istituzione sportiva
“Jessie Owens”) a cui, dopo la cena in parte realizzata
grazie ad alcune signore della zona che per un giorno intero
sono state impegnate nella realizzazione di tipici piatti
estivi, hanno preso parte anche molti dei bagnanti della
vicina spiaggia. “Siamo entrati in un meccanismo per cui non
dobbiamo più dimostrare quanta gente si raduna alle
iniziative – prosegue Calcina – ma il livello di gradimento
e di coinvolgimento delle persone. Il lavoro è notevole, ma
ne vale la pena”.
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