RASSEGNA STAMPA 11.08.2004

 

MESSAGGERO
Falconara, sosta giornaliera più cara nelle strisce blu

FALCONARA Caro sosta: in aumento la tariffa giornaliera per posteggiare nelle zone blu della città, passata da 2.50 euro a 3 euro. Lo ha deciso la Giunta. «La modifica - spiega l'assessore alla viabilità Fausto Api - è legata a inconvenienti tecnici verificatisi con i nuovi parchimetri. In pratica la taratura per l'emissione dei tagliandi da 1.50 euro, prezzo per il posteggio di mezza giornata, era stata fatta solo per il mattino. Quindi non si poteva beneficiare dello stesso servizio nella fascia pomeridiana. La questione è stata sollevata da alcuni cittadini, che si sono peraltro lamentati della sproporzione tra il costo dell'abbonamento per la mezza giornata e quello per l'intero giorno. Abbiamo optato per una soluzione equa, così da far corrispondere la tariffa giornaliera alla somma delle due tariffe per la mezza giornata».

 
CORRIERE ADRIATICO
I banchetti della petizione oggi a Castelferretti Falconara, la salute viene raccogliendo firme

FALCONARA - I cittadini non mollano e anzi si mobilitano ulteriormente per la petizione popolare per l’approfondimento dello Studio sullo stato di salute della popolazione di Falconara e per scongiurare aggravi alla situazione ambientale sul territorio. La raccolta di firme è stata avviata congiuntamente da numerose associazioni del territorio alle quali si è unita e sta dando la sua preziosa collaborazione - si legge in una nota del comitato promotore dell’iniziativa - anche l’associazione Pionieri Rocca Mare di Falconara Marittima. Intanto, lunedì, altri due tavoli per la raccolta firme sono stati installati per due ore, dalle 10.30 alle 12.30, lungo il mercato di Falconara totalizzando oltre duecento adesioni. I promotori sottolineano la particolare importanza delle numerose richieste dei cittadini di poter avere copia del Rapporto di fattibilità dello studio redatto da Andrea Micheli, responsabile dell’Unità operativa di epidemiologia descrittiva dell’Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano. A tale proposito, le Associazioni comunicano che, su specifica richiesta dei cittadini, si faranno carico delle copie del Rapporto che verrà consegnato gratuitamente ai richiedenti. Inoltre nei prossimi giorni, l’intero Rapporto sarà disponibile sul sito dei Comitati www.comitati-cittadini.net. Altro aspetto verso il quale i cittadini stanno dimostrando attenzione è la richiesta, contenuta nella Petizione, dell’attivazione da parte della Regione Marche di forme di partecipazione con la creazione di un organismo che includa anche rappresentanti della popolazione interessata e delle Associazioni portatrici di interessi diffusi sul territorio falconarese. E oggi la raccolta firme della petizione si sposterà a Castelferretti.

La raffineria Api affidata all’Esercito

Da mesi i militari sorvegliano l’intera area

di V.OL.

E’ da sempre tra quelli che vengono definiti “obiettivi sensibili”, perciò vedere circolare lungo il perimetro esterno della raffineria Api di Falconara e nei parcheggi destinati alle autobotti, lo “scarrafone” telonato dell’Esercito con a bordo militari in tuta mimetica e giubbetto antischegge è un fatto consueto. Una sorveglianza che va avanti da mesi, in maniera se vogliamo più discreta rispetto al passato, quando ad esempio in un punto della strada che costeggia gli impianti della raffineria sul lato nord, lungo la sponda destra del fiume Esino, era stata installata addirittura una torretta fissa. La struttura in quella occasione serviva per tenere sotto controllo non solo la raffineria Api, ma anche la ferrovia. Ora invece il dispositivo di sorveglianza ha cambiato modulo: pattuglie che nell’arco delle ventiquattro ore sorvegliano in maniera specifica l’esterno della raffineria, integrandosi con quelle di carabinieri e polizia per le quali il raggio d’azione e gli obiettivi sono naturalmente in numero superiori. Modalità cambiate da diversi mesi e pertanto non legate in modo specifico alle minacce di attentati rimbalzate in questi ultimi giorni. Di certo quello che in questi ultimi giorni è cambiato per i militari addetti alla sorveglianza sono le cosidette “consegne”, cioè le regole da osservare durante i servizi di guardia, oggi caratterizzate da una maggiore severità, da una maggiore attenzione verso il minimo sospetto che potrebbe sempre rivelarsi un pericolo. Aspetti impercettibili dalle decine di dipendenti della raffineria e ancor più dai cittadini di Falconara, ormai abituati a vedere i mezzi grigioverdi percorrere a passo d’uomo il tratto di statale Adriatica che costeggia il perimetro dell’Api. Una presenza discreta, che richiama l’attenzione di qualche automobilista di passaggio solo quando i militari sono a terra, con il fucile d’assalto Ar 40/70 imbracciato. Figure insolite, immagini che sembrano appartenere ad altre zone del mondo, che nelle nostre case entrano soltanto attraverso la televisione. Immagini che per tutti costituiscono il segnale di quanto estesa sia oramai l’intera rete di controlli sul territorio, nella quale rientrano non soltanto luoghi-simbolo, come possono essere sedi di istituzioni o edifici di culto, ma anche infrastrutture essenziali come appunto da sempre è considerata la raffineria Api di Falconara.

Treni e bus, la nuova mappa del pendolare

Nel 2005 attiva la metropolitana di superficie, anche se all’Aspio i lavori sono indietro

di AL. CAM.

Sarà pronta per l’inizio del prossimo anno la nuova fermata ferroviaria di Falconara stadio e già a dicembre potrebbe essere possibile una sperimentazione. Ma per completare la mappa della metropolitana di superficie bisognerà attendere ancora un po’. In particolare, il completamento della fermata Aspio-Camerano, i cui lavori sono piuttosto indietro. E, da contratto, vanno collaudati insieme a quelli della fermata di Passo Varano, che però stanno procedendo in maniera più spedita. “Da contratto - spiega Roberto Panariello, dirigente ai trasporti della Provincia - entrambe le opere devono essere consegnate entro il primo trimestre del 2005. Al più saranno comunque pronte per il primo semestre. Si può verificare la possibilità di aprire prima la fermata di Passo Varano, per ragioni di sicurezza, visto che è la fermata dello stadio e che anche la prefettura aveva sollecitato i lavori”. L’attivazione del metrò di superficie fa parte del progetto di integrazione autobus-treno coordinato dalla Provincia e che prevede una riorganizzazione dei collegamenti su ferro e su gomma della linea Adriatica, in modo da eliminare doppioni tre treni e corriere e da ridisegnare il viaggio dei pendolari verso Ancona (e ritorno). Il progetto fa il paio con l’attivazione di un bus navetta, da parte del Comune, da Tavernelle a piazza Cavour. I tempi della riorganizzazione, però, non dipendono solo dal completamento dei lavori alle nuove fermate del metrò, ma anche dalla Regione che ha in mano i contratti di servizi per il trasporto su gomma. La materia passerà prima o poi in mano alla Provincia, pronta ad attuare il piano. La stazione di Torrette (nella foto) è attiva da tempo. A Castelferretti si lavora per alzare la banchina. E si aggiungerà anche la fermata di Cesano di Senigallia.

L’invasione delle alghe rosse

I controlli dell’Arpam e dei carabinieri escludono rischi per le persone La chiazza scura estesa per oltre un chilometro tra Palombina e Torrette

C’è chi ha pensato a uno sversamento tossico ma per fortuna era solo un’alga non tossica. Sul litorale davanti a Torrette , ieri mattina, i bagnanti hanno avuto l’amara sorpresa di trovarsi davanti una enorme chiazza rossa. Lunga circa un chilometro e larga almeno cento metri. Sono partite diverse telefonate preoccupate alla centrale operativa dei carabinieri della compagnia di Ancona che hanno girato la segnalazione al nucleo elicotteri di Falconara e al nucleo ecologico specializzato in interventi sull’ambiente. Il velivolo dell’Arma ha sorvolato la zona mentre a terra tecnici dell’Arpam e carabinieri hanno iniziato a prelevare campioni in acqua per verificarne la qualità. Il mistero si è subito chiarito: niente di tossico ma la comparsa, in dosi massicce, dell’alga rossa, un’alga giapponese, probabilmente portata nel nostro mare dalle petroliere, che in Adriatico ha trovato un ottimo habitat naturale. Chiarito che non c’era nulla di tossico, non è stato disposto alcun divieto di balneazione. Il fenomeno dell’alga rossa era già comparso nel tratto pesarese del litorale marchigiano. A parte il disagio quando si fa il bagno, l’alga non crea alcun problema. L’unico rimedio per neutralizzarla è un bell’acquazzone. Un po’ come la mucillagine è il segno del deterioramento del nostro mare, troppo sfruttato, e che alla fine chiede il conto. Peccato che ce se ne accorga solo quando dobbiamo fare il bagno.

 
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