Amagliani: «Sulla bonifica
Api occorre vigilare»
Dura reazione dell’assessore
regionale dopo la chiusura delle indagini sui presunti
trucchi nello studio di bonifica. L’ipotesi è prevista nel
“patto di fiducia” con l’azienda. Montesi (assessore
provinciale dei Verdi): «La concessione va sospesa»
di GIAMPAOLO MILZI
FALCONARA Un bluff tra Api e
Remedia per ingannare le istitituzioni sul reale stato di
salute del sito contaminato della raffineria nella partita "pre-bonifica"?
La domanda posta dalla chiusura d'inchiesta da parte del pm
Sottosanti - ipotesi di concorso in falso e violazione del
decreto Ronchi per cinque alti funzionari dell'Api e della
ditta incaricata delle procedure di risanamento, accusati di
aver elaborato e comunicato dati sottostimati
sull'inquinamento - suscita la reazione dell'assessore
regionale all'Ambiente Marco Amagliani e del collega a
Trasporti e Turismo in Provincia, Luciano Montesi, che firma
però la sua dura nota come presidente Federazione regionale
Verdi. Una conferma che la «bonifica è il problema dei
problemi, e occorre vigilare», arriva da Amagliani, regista
del rinnovo della concessione petrolifera fino al 2020;
mentre Montesi, «vista la maggiore presenza di tumori a
Falconara rispetto al resto del territorio (studio
epidemiologico Arpam, ndr ) e visto che studi e azioni
precise per la bonifica del sito erano nel protocollo
d'intesa firmato da Api, Regione e Provincia per il rinnovo
della concessione», a nome dei Verdi chiede «l'immediata
messa in campo da parte delle istituzioni degli atti di
autotutela e salvaguardia, non esclusa l'ipotesi di
sospendere la concessione fino all'avvenuta bonifica».
Un'ipotesi, prevista nelle carte della convenzione in caso
di rottura del patto di fiducia con l'azienda, che il
sindaco di Falconara Giancarlo Carletti aveva chiesto di
concretizzare subito all'indomani dell'apertura
dell'inchiesta. Allora il coinvolgimento dell'Api come
"mandante" dell'eventuale "depistaggio" di Remedia era solo
sullo sfondo delle indagini di Noe ed Arpam. Che ha da dire
Amagliani all'Api ora che la procura ha avvisato (art.415
bis) il direttore di raffineria Bellucci e il suo braccio
destro all'ambiente Falaschi della sua probabile intenzione
di chiederne il rinvio a giudizio col presidente e i tecnici
di Remedia Sardi, Tomassoni e Baldini? «Non siamo ancora al
punto di una revoca o sospensione della concessione, ma se
l'Api ha problemi le va ricordato che il suo impegno per la
bonifica è tutto scritto nei documenti (protocollo d'intesa,
ndr;). Ora ognuno deve fare il suo lavoro, la procura il
suo, noi il nostro, quello che abbiamo fatto bene coi
professionisti Arpam che hanno collaborato alle indagini.
Del resto eravamo già intervenuti (il 5 febbraio la Regione,
su consiglio Arpam, aveva bocciato i primi risultati del
piano-caratterizzazione trasmessi dall'Api, ndr.) in
conferenza ministeriale servizi». Già, quella bloccata "sine
die" quando scattò l'inchiesta, col rischio che lo stop
romano blocchi "sine die" anche le "inquiste" procedure di
bonifica... «La Regione farà tutto ciò che le compete,
solleciteremo il Ministero affinché si riparta col piede
giusto». Come? Per Montesi, «sconcertato per il venir meno
della credibilità dell'Api ma soddisfatto per l'autonomia
dimostrata dalla magistratura, se esistono dati truccati
sull'inquinamento e se, come i Verdi pensano, era un fatto
scontato e sottovalutato da Regione e Provincia che l'Api
inquinasse aria, terra e acque, è necessario che questi enti
chiedano ad Api e Remedia i dati effettivi. E si
costituiscano parte civile in un eventuale processo come
enti di tutela ambientale».
Carletti “sfida”
Anconambiente e Gorgovivo
di LETIZIA LARICI
FALCONARA «Continuiamo la
discussione in Consiglio comunale, riservandoci di valutare
al momento l'opportunità di andare o meno al voto». L'invito
è arrivato ieri dal sindaco Giancarlo Carletti a conclusione
dei lavori delle tre commissioni convocate per approfondire
un tema decisamente "caldo": il pacchetto societario
inserito all'odg della seduta di lunedì. Tre gli istituti di
cui si chiede l'approvazione: la Esino spa alla quale
verrebbero affidati i servizi di igiene ambientale,
attualmente in gestione al Cam, in un contesto d'ambito
territoriale (che per ora non si intravvede: il Comune di
Falconara partirebbe come socio unico), la S.S. spa, cui
sarebbero assegnati i servizi sociali e una fondazione
pubblico-privata per la cultura. «Queste ultime due - ha
precisato il primo cittadino - si occuperebbero solo della
gestione funzionale delle tante strutture che stiamo
aprendo». Un chiarimento che non ha convinto l'opposizione e
non solo. Molti i dubbi, tanto da indurre Nunzio Proto
(Chiari e coerenti) ad invitare il sindaco a rinviare la
questione considerata «l'assenza di una larga condivisione»
e soprattutto l'«impossibilità da parte dei cittadini di
affrontare per ora ulteriori spese dopo la stangata Tarsu».
Invito inascoltato: lunedì se ne discuterà, nonostante le
obiezioni di Liano Barchiesi, preoccupato, tra l'altro, per
il futuro dei dipendenti pubblici (da parte del primo
cittadino l'assicurazione che verrà applicato il contratto
più vantaggioso), di Rc, di Fi e An. Per il consigliere
azzurro Goffredo Brandoni «le tre società rappresentano solo
l'ennesima mossa per distribuire poltrone». Non c'è fretta e
soprattutto motivo, visto che l'articolo 113 bis del Testo
unico che sembrava imporre l'assegnazione dei servizi a
rilevanza non economica a specifici organismi è stato
proprio ieri dichiarato incostituzionale». Ma per Carletti i
tempo stringe. Motivo? La fretta per quanto riguarda la
Esino - ha ammesso - è legata a questioni di concorrenza a
Gorgovivo e Anconambiente». |
Pax politica Perplesso
Amagliani
Ancora tensioni
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Rimandata per
motivi tecnici la riunione di oggi pomeriggio fra
maggioranza e Rinfondazione Comunista, organizzata riuscire
ad arrivare alla ricuciture dello “strappo a sinistra”,
l’assessore regionale Marco Amagliani ci tiene a precisare
alcuni punti emersi in questi giorni. “Le dichiarazioni di
Scortichini e Salustri – commenta – a proposito della nostra
conferenza stampa di martedì mi sono sembrate alquanto
inopportune. Siamo noi a decidere cosa fare o non fare e
quel chiarimento era necessario”. L’assessore regionale
all’ambiente va avanti ricordando che lo stesso sindaco
Carletti aveva parlato di una definizione della questione
entro il 13 giugno scorso (data delle elezioni europee) e
che nel documento unitario firmato un mese prima “c’era un
impegno preciso”. “Poi nessuno ci ha fatto sapere più niente
– spiega Amagliani – sembrava che tutto si fosse congelato.
La riunione la vogliamo anche noi, ma domani (oggi n.d.r.) è
impossibile per impegni assunti in precedenza e non
modificabili, però la prossima settimana va bene qualsiasi
giorni a partire da lunedì”. L’assessore però è ancora un
po’ perplesso perché ha la sensazione che Marco Salustri,
coordinatore comunale della Margherita, “abbia già messo
numerosi paletti”. “Con una mano dà – dice Amagliani – e con
l’altra toglie. Mah, vedremo se c’è davvero una
disponibilità piena verso di noi ed il nostro ingresso in
maggioranza”.
Le società non decollano
Dubbi in commissione: “Questa
non è democrazia”. Carletti prova a spiegare: “Così avremo
servizi più snelli”
di MARINA MINELLI
FALCONARA - E’ stato il
sindaco in persona ieri pomeriggio a spiegare, nel corso di
un’affollata seduta della commissione consiliare competente,
i motivi “politici” della creazione di “Esino spa”, “Servizi
Sociali spa” e della Fondazione dei servizi culturali i cui
atti costitutivi dovrebbero essere approvati dal consiglio
comunale nella seduta di lunedì 2 agosto, ma sui quali forse
ci sarà una “pausa di riflessione”. “Dobbiamo gestire
strutture e servizi in modo snello e non burocratizzato,
continuando a garantire la qualità delle prestazioni – ha
spiegato Carletti – ma tutto questo non inciderà, se non in
modo positivo, sul welfare. Anzi gli interventi sul
territorio saranno ancora più incisivi”. Numerosi però i
dubbi espressi dai componenti della commissione (Barchiesi,
Brandoni, Frullini, Amagliani, Astolfi, Proto e Badialetti)
in particolare sulla “Servizi Sociali” e sulla “Esino” che
dovrebbero nascere come società di ambito vasto, ma nelle
quali, per adesso, c’è dentro solo il comune di Falconara.
Fra i problemi, la questione dei lavoratori i cui contratti
dovranno per forza di cose cambiare e poi la richiesta
incompatibilità fra cariche che però il sindaco Carletti ha
cancellato, permettendo così ai consigliere comunali di
essere anche componenti dei consiglio di amministrazione
delle costituende società e della fondazione. Timori sono
stati espressi anche per la possibile esautorazione del
consiglio comunale che perderebbe il suo potere decisionale
su molte materie. “Non è possibile creare solo dei
contenitori giuridici – ha fatto notare il Verde Frullini –
va bene fare una politica di ambito, ma prima bisogna
crearlo questo ambito e qui ancora non c’è. E poi la
democrazia si fa dal basso all’alto, altrimenti non è
democrazia”. Niente di definito, comunque, perché il 2
agosto, secondo quanto ha dichiarato Carletti, non è detto
che si arriverà ad una votazione definitiva, potrebbe anche
esserci solo una discussione preliminare.
Le priorità di Pietrucci
“Riciclaggio e verde”
“Nel nuovo Prg vasta
pianificazione ma salvaguardiamo anche l’esistente” Il nuovo
responsabile del Cam di Falconara
FALCONARA - Un paio di mesi
per ambientarsi, visto che da qualche tempo è già componente
effettivo del consiglio di amministrazione e poi dal 1°
ottobre la poltrona sarà ufficialmente sua. Aldemaro
Pietrucci (nella foto), diessino, 59 anni, ex assessore al
bilancio (dal ’99 al 2002 e le dimissioni furono motivate
dagli impegni di lavoro), ex dipendente del Cnr ed anche ex
falconarese visto che da un po’ ha scelto vivere a
Montemarciano, alla presidenza del Cam arriva a seguito di
un evento drammatico, l’improvvisa scomparsa di Gianni
Marescia, ma il suo impegno è totale. “Avevo dato la mia
disponibilità al sindaco Carletti – dice – certo è un
orizzonte nuovo, però si tratta di una carica importante in
un settore che per me è anche molto interessante ed in una
struttura complessa. Cercherò di lavorare bene affinché il
Cam cresca e si consolidi”. Fra gli obiettivi del nuovo
presidente oltre allo sviluppo dell’azienda servizi
falconarese anche l’ampliamento delle aree di intervento e,
tra l’altro, fra meno di una settimana il consiglio comunale
trasferirà proprio al Cam tutta la gestione dei servizi
cimiteriali. “Con la contemporanea costituzione della ‘Esino
spa’ – prosegue Pietrucci – la raccolta e lo smaltimento dei
rifiuti dovrebbe andare a questa nuova società per una
gestione più ampia, non più di comune, ma di ambito, come è
giusto che sia”. Fondamentale infatti, secondo Pietrucci,
guardare alla gestione dei servizi “in un’ottica
sovracomunale, di area vasta per mettere insieme tutte le
energie e le risorse necessarie”. Appassionato di musica
(dal jazz al soul, passando per quella folk del cugino
Gastone Pietrucci, leader e fondatore de “La Macina”), il
neo presidente del Cam fa sapere che guarderà con
particolare attenzione al problema del riciclo dei rifiuti
ed alla questione della tutela del verde pubblico. “E’ una
questione di impegno politico – assicura – e infatti a
Falconara con il nuovo Prg sull’argomento c’è stata una
vasta pianificazione, ma bisogna anche pensare a
salvaguardare l’esistente”. Intanto da ottobre in consiglio
comunale al posto di Pietrucci, dimissionario per
incompatibilità con il nuovo incarico, arriverà il primo dei
non eletti della lista Ds e al Cam con il passaggio del
consigliere alla presidenza si libererà un posto, pare
ambitissimo, per il quale già si fanno diversi nomi, fra cui
sembra ci sia anche l’avvocato Michele Di Monaco, eletto
nell’assemblea civica come indipendente nelle file dello Sdi,
passato prima al gruppo misto e poi ai Ds.
Solaria e Comune, ci
risiamo
La multa diventa un caso: si
torna ai ferri corti
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Diventa un
piccolo caso la multa che il Comune avrebbe inflitto al
“Solaria Beach Village”, il locale (nuovo ma ormai cult)
della spiaggia di Falconara nei pressi del sottopasso di via
Goito. A quanto sembra una pattuglia di vigili ambientali,
guidata dal dirigente all’ambiente Paolo Angeloni, giovedì
scorso avrebbe effettuato una lunga serie di controlli a
seguito dei quali sarebbe stato riscontrato un superamento
di 9 decibel rispetto ai limiti imposti dalla più recente
ordinanza del sindaco Carletti che prevedeva una soglia
massima di 65. Della sanzione (che si aggirerebbe intorno ai
500 euro) ancora però da “Solaria” non c’è traccia, insomma,
non è mai stata ufficialmente notificata a nessuno dei tre
proprietari, mentre già martedì scorso Angeloni ha reso
pubblico il fatto parlandone, fra gli altri, con il capo del
gruppo di Rifondazione Comunista, Massimo Marcelli Flori che
fin dalle prime serate di musica aveva chiesto maggiori
verifiche a causa di una situazione, a suo dire,
“intollerabile per gli abitanti della zona”. “Il controllo
di giovedì scorso – avrebbe spiegato il dirigente
all’ambiente (ma anche alla sicurezza ed alla Polizia
Municipale) – si è reso necessario a seguito delle lamentele
più volte avanzate dai residenti nelle abitazioni vicine.
Con due agenti mi sono appostato tutta la notte nella vicina
casa cantoniera per le rilevazioni fonometriche, dalle quali
è emerso un superamento della soglia di decibel consentita,
registrando un picco massimo di 74”. Una multa, quindi,
annunciata però mai arrivata a destinazione tanto è vero che
ieri pomeriggio il sindaco Carletti ha chiesto alla sua
segreteria di prendere informazioni sulla vicenda. Qualche
telefonata di approfondimento e verifica ha permesso di
stabilire, in modo quasi certo, che la sanzione è stata sì
notificata (anche se non si conosce la data esatta di questa
notifica), ma presso la sede legale della società che
gestisce lo stabilimento e quindi ad Agugliano dove risiede
uno dei tre titolari. A questo punto ci sarebbe stato il
problema dei tempi tecnici per il passaggio del verbale da
un comune ad un altro il che avrebbe complicato un po’ le
cose. Intanto da “Solaria Beach Village”, dove il mercoledì
con la serata house ed il giovedì grazie all’appuntamento
con il dij di Radio Arancia, si radunano centinaia di
persone provenienti da tutta la regione e anche oltre,
nessuno vuole fare commenti onde evitare di inasprire
ulteriormente la situazione. Sembra però che si sia
l’intenzione di approfondire una situazione insolita e
abbastanza paradossale e che al di là dei valori rilevati il
problema sia oggi quello del modo di gestire tutta la
questione. Insomma le dichiarazioni di Angeloni (il quale ha
anche precisato che una recidiva potrebbe essere il motivo
per una chiusura degli impianti sonori fino a 30 giorni)
prima che la multa fosse effettivamente notificata ai
diretti interessati hanno sollevato un vero e proprio
vespaio e a quanto pare i titolari di “Solaria” adesso
avrebbero deciso di far valutare il caso ai propri legali
per capire se ci sia stata una violazione del diritto alla
privacy.
Polveri sottili, nuova
emergenza
Nel primo semestre valori
oltre il limite
di MASSIMO FOGHETTI
E’ una cambiale che prima o
poi gli automobilisti fanesi dovranno pagare, così come i
ristoratori, i piccoli imprenditori, i commercianti in
genere, specie quelli che svolgono la loro attività nel
centro storico, ma forse anche i residenti di una zona più
ampia. Stanno infatti peggiorando i dati rilevati dalle
centraline per quanto riguarda l'inquinamento prodotto dalle
polveri sottili. L'allarme viene dalla Regione che ha posto
Fano, dove è in funzione la centralina validata dall'Arpam
di via Montegrappa, tra le località più problematiche del
territorio. Tra le località, cioè, i cui valori hanno
superato quelli consentiti dalla legge, non in misura così
rilevante come quelli registrati in provincia di Ancona,
dove è in testa Montemarciano con 86 superamenti nell'arco
dei primi sei mesi, seguita da Ancona città con 71 e dalla
zona urbana di Senigallia con 64, ma secondo un esito
ugualmente preoccupante. A Fano, infatti, nei primi sei mesi
dell'anno in corso il valore di 55 microgrammi al metro
cubo, calcolato come media giornaliera nell'arco di 12 mesi,
è stato superato in 51 giorni. "Siamo dunque - come ha
dichiarato l'assessore regionale Marco Amagliani - ancora
molto lontani dal rispetto dei limiti imposti dalla
normativa europea e pertanto occorre proseguire con tenacia
nella lotta all'inquinamento da polveri sottili". Al momento
i provvedimenti assunti dall'amministrazione comunale
riguardano l'entrata in vigore del bollino blu a partire dal
prossimo autunno, ma il provvedimento (che doveva entrare in
funzione già l'anno scorso, tanto è vero che molti
automobilisti fanesi in concomitanza con la revisione del
loro autoveicolo hanno fatto controllare anche le emissioni
dei gas di scarico) è stato dilazionato. Ancora non si sa la
data precisa in cui entrerà in vigore e soprattutto non si
conosce l'estensione dell'area interessata dal
provvedimento: se sarà un'area ristretta limitata al centro
storico oppure più ampia estesa a tutta la periferia urbana.
Al momento sembra che il sole estivo abbia fatto impallidire
il problema, ma il risultato delle centraline non è affatto
consolante e, vista l'insufficiente risposta dei cittadini
agli inviti di limitare l'uso dell'auto privata,
l'assessorato all'ambiente non potrà rinunciare a prendere
provvedimenti di carattere limitativo. Il dato delle Polveri
Sottili che si riferiva all’altro giorno era ancora al di
sotto del livello di guardia: 40,7 microgrammi per metro
cubo, ma basta sfogliare i dati di qualche giorno indietro
per verificare come i grafici indichino valori decisamente
superiori ai 60. |
Cultura, la Fondazione ai
privati Ieri
commissione per il nodo privatizzazioni che riguarda anche
servizi sociali ed economici
FALCONARA - Sfuma l'urgenza
di costituire la Servizi Sociali Spa, mentre torna alla
carica la Esino Spa e la Fondazione cultura miete consensi.
Le esternalizzazioni ipotizzate dalla Giunta restano al
centro del dibattito politico, come ha dimostrato
l'affluenza alla commissione di ieri pomeriggio,
"presieduta" dallo stesso sindaco Carletti e che ha visto
spettatori dirigenti ed assessori, oltre ai rappresentanti
della Rsu dei dipendenti comunali. Un confronto partecipato,
che ha rinviato al Consiglio di lunedì ulteriori
approfondimenti. Dall'incontro di ieri è emerso come la
Servizi Sociali Spa non sia più un obbligo per il Comune:
come rilevato dal consigliere azzurro Brandoni, la Corte
costituzionale, martedì scorso, ha "bocciato" l'articolo
113bis del Testo unico sugli Enti locali, concedendo alle
amministrazioni di gestire in proprio i servizi a rilevanza
non economica. Più incalzante la questione della Esino Spa,
che dovrà gestire i servizi economici di tutto l'ambito
territoriale in concorrenza con Anconambiente e Gorgovivo.
Fretta giustificata dall'atteggiamento «attendista» dei
Comuni d'ambito, che preferiscono considerare l'ipotesi di
adesione in un secondo momento, dopo aver valutato l'operato
dei pionieri falconaresi. E' quanto emerso da una serie di
contatti tra Carletti ed i sindaci dei Comuni dell'ambito,
dove sono in scadenza i contratti per l'appalto della
nettezza urbana. Già tenuti incontri diretti con Agugliano e
Chiaravalle (il sindaco Montali aveva proposto di entrare
nel Cam, Falconara ha risposto riproponendo la Esino),
posticipati rispettivamente a settembre e dicembre quelli
con Montemarciano e Camerata. Quanto alla Fondazione
cultura, I'unica che prevede partecipazioni private,
sembrano gia interessati Aerdorica, Interporto e Rotary, e
l'idea non è osteggiata dai consiglieri d'opposizione, che
comunque, in generate, chiedono maggiori approfondimenti,
evidenziando le spese connesse alla gestione di tre
organismi di tali dimensioni. Costi che, senza l'adesione di
altri Comuni, rimarrebbero a carico della sola Falconara.
Ancora da chiarire il destino dei dipendenti comunali che
verrebbero "assorbiti" dalle nuove società. La Rsu ha
un'opzione sulla scelta del contratto, oltre ad un periodo
di comando. |