RASSEGNA STAMPA 30.07.2004

 

MESSAGGERO
Amagliani: «Sulla bonifica Api occorre vigilare»

Dura reazione dell’assessore regionale dopo la chiusura delle indagini sui presunti trucchi nello studio di bonifica. L’ipotesi è prevista nel “patto di fiducia” con l’azienda. Montesi (assessore provinciale dei Verdi): «La concessione va sospesa»

di GIAMPAOLO MILZI

FALCONARA Un bluff tra Api e Remedia per ingannare le istitituzioni sul reale stato di salute del sito contaminato della raffineria nella partita "pre-bonifica"? La domanda posta dalla chiusura d'inchiesta da parte del pm Sottosanti - ipotesi di concorso in falso e violazione del decreto Ronchi per cinque alti funzionari dell'Api e della ditta incaricata delle procedure di risanamento, accusati di aver elaborato e comunicato dati sottostimati sull'inquinamento - suscita la reazione dell'assessore regionale all'Ambiente Marco Amagliani e del collega a Trasporti e Turismo in Provincia, Luciano Montesi, che firma però la sua dura nota come presidente Federazione regionale Verdi. Una conferma che la «bonifica è il problema dei problemi, e occorre vigilare», arriva da Amagliani, regista del rinnovo della concessione petrolifera fino al 2020; mentre Montesi, «vista la maggiore presenza di tumori a Falconara rispetto al resto del territorio (studio epidemiologico Arpam, ndr ) e visto che studi e azioni precise per la bonifica del sito erano nel protocollo d'intesa firmato da Api, Regione e Provincia per il rinnovo della concessione», a nome dei Verdi chiede «l'immediata messa in campo da parte delle istituzioni degli atti di autotutela e salvaguardia, non esclusa l'ipotesi di sospendere la concessione fino all'avvenuta bonifica». Un'ipotesi, prevista nelle carte della convenzione in caso di rottura del patto di fiducia con l'azienda, che il sindaco di Falconara Giancarlo Carletti aveva chiesto di concretizzare subito all'indomani dell'apertura dell'inchiesta. Allora il coinvolgimento dell'Api come "mandante" dell'eventuale "depistaggio" di Remedia era solo sullo sfondo delle indagini di Noe ed Arpam. Che ha da dire Amagliani all'Api ora che la procura ha avvisato (art.415 bis) il direttore di raffineria Bellucci e il suo braccio destro all'ambiente Falaschi della sua probabile intenzione di chiederne il rinvio a giudizio col presidente e i tecnici di Remedia Sardi, Tomassoni e Baldini? «Non siamo ancora al punto di una revoca o sospensione della concessione, ma se l'Api ha problemi le va ricordato che il suo impegno per la bonifica è tutto scritto nei documenti (protocollo d'intesa, ndr;). Ora ognuno deve fare il suo lavoro, la procura il suo, noi il nostro, quello che abbiamo fatto bene coi professionisti Arpam che hanno collaborato alle indagini. Del resto eravamo già intervenuti (il 5 febbraio la Regione, su consiglio Arpam, aveva bocciato i primi risultati del piano-caratterizzazione trasmessi dall'Api, ndr.) in conferenza ministeriale servizi». Già, quella bloccata "sine die" quando scattò l'inchiesta, col rischio che lo stop romano blocchi "sine die" anche le "inquiste" procedure di bonifica... «La Regione farà tutto ciò che le compete, solleciteremo il Ministero affinché si riparta col piede giusto». Come? Per Montesi, «sconcertato per il venir meno della credibilità dell'Api ma soddisfatto per l'autonomia dimostrata dalla magistratura, se esistono dati truccati sull'inquinamento e se, come i Verdi pensano, era un fatto scontato e sottovalutato da Regione e Provincia che l'Api inquinasse aria, terra e acque, è necessario che questi enti chiedano ad Api e Remedia i dati effettivi. E si costituiscano parte civile in un eventuale processo come enti di tutela ambientale».

Carletti “sfida” Anconambiente e Gorgovivo

di LETIZIA LARICI

FALCONARA «Continuiamo la discussione in Consiglio comunale, riservandoci di valutare al momento l'opportunità di andare o meno al voto». L'invito è arrivato ieri dal sindaco Giancarlo Carletti a conclusione dei lavori delle tre commissioni convocate per approfondire un tema decisamente "caldo": il pacchetto societario inserito all'odg della seduta di lunedì. Tre gli istituti di cui si chiede l'approvazione: la Esino spa alla quale verrebbero affidati i servizi di igiene ambientale, attualmente in gestione al Cam, in un contesto d'ambito territoriale (che per ora non si intravvede: il Comune di Falconara partirebbe come socio unico), la S.S. spa, cui sarebbero assegnati i servizi sociali e una fondazione pubblico-privata per la cultura. «Queste ultime due - ha precisato il primo cittadino - si occuperebbero solo della gestione funzionale delle tante strutture che stiamo aprendo». Un chiarimento che non ha convinto l'opposizione e non solo. Molti i dubbi, tanto da indurre Nunzio Proto (Chiari e coerenti) ad invitare il sindaco a rinviare la questione considerata «l'assenza di una larga condivisione» e soprattutto l'«impossibilità da parte dei cittadini di affrontare per ora ulteriori spese dopo la stangata Tarsu». Invito inascoltato: lunedì se ne discuterà, nonostante le obiezioni di Liano Barchiesi, preoccupato, tra l'altro, per il futuro dei dipendenti pubblici (da parte del primo cittadino l'assicurazione che verrà applicato il contratto più vantaggioso), di Rc, di Fi e An. Per il consigliere azzurro Goffredo Brandoni «le tre società rappresentano solo l'ennesima mossa per distribuire poltrone». Non c'è fretta e soprattutto motivo, visto che l'articolo 113 bis del Testo unico che sembrava imporre l'assegnazione dei servizi a rilevanza non economica a specifici organismi è stato proprio ieri dichiarato incostituzionale». Ma per Carletti i tempo stringe. Motivo? La fretta per quanto riguarda la Esino - ha ammesso - è legata a questioni di concorrenza a Gorgovivo e Anconambiente».

 
CORRIERE ADRIATICO
Pax politica Perplesso Amagliani

Ancora tensioni

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Rimandata per motivi tecnici la riunione di oggi pomeriggio fra maggioranza e Rinfondazione Comunista, organizzata riuscire ad arrivare alla ricuciture dello “strappo a sinistra”, l’assessore regionale Marco Amagliani ci tiene a precisare alcuni punti emersi in questi giorni. “Le dichiarazioni di Scortichini e Salustri – commenta – a proposito della nostra conferenza stampa di martedì mi sono sembrate alquanto inopportune. Siamo noi a decidere cosa fare o non fare e quel chiarimento era necessario”. L’assessore regionale all’ambiente va avanti ricordando che lo stesso sindaco Carletti aveva parlato di una definizione della questione entro il 13 giugno scorso (data delle elezioni europee) e che nel documento unitario firmato un mese prima “c’era un impegno preciso”. “Poi nessuno ci ha fatto sapere più niente – spiega Amagliani – sembrava che tutto si fosse congelato. La riunione la vogliamo anche noi, ma domani (oggi n.d.r.) è impossibile per impegni assunti in precedenza e non modificabili, però la prossima settimana va bene qualsiasi giorni a partire da lunedì”. L’assessore però è ancora un po’ perplesso perché ha la sensazione che Marco Salustri, coordinatore comunale della Margherita, “abbia già messo numerosi paletti”. “Con una mano dà – dice Amagliani – e con l’altra toglie. Mah, vedremo se c’è davvero una disponibilità piena verso di noi ed il nostro ingresso in maggioranza”.

Le società non decollano

Dubbi in commissione: “Questa non è democrazia”. Carletti prova a spiegare: “Così avremo servizi più snelli”

di MARINA MINELLI

FALCONARA - E’ stato il sindaco in persona ieri pomeriggio a spiegare, nel corso di un’affollata seduta della commissione consiliare competente, i motivi “politici” della creazione di “Esino spa”, “Servizi Sociali spa” e della Fondazione dei servizi culturali i cui atti costitutivi dovrebbero essere approvati dal consiglio comunale nella seduta di lunedì 2 agosto, ma sui quali forse ci sarà una “pausa di riflessione”. “Dobbiamo gestire strutture e servizi in modo snello e non burocratizzato, continuando a garantire la qualità delle prestazioni – ha spiegato Carletti – ma tutto questo non inciderà, se non in modo positivo, sul welfare. Anzi gli interventi sul territorio saranno ancora più incisivi”. Numerosi però i dubbi espressi dai componenti della commissione (Barchiesi, Brandoni, Frullini, Amagliani, Astolfi, Proto e Badialetti) in particolare sulla “Servizi Sociali” e sulla “Esino” che dovrebbero nascere come società di ambito vasto, ma nelle quali, per adesso, c’è dentro solo il comune di Falconara. Fra i problemi, la questione dei lavoratori i cui contratti dovranno per forza di cose cambiare e poi la richiesta incompatibilità fra cariche che però il sindaco Carletti ha cancellato, permettendo così ai consigliere comunali di essere anche componenti dei consiglio di amministrazione delle costituende società e della fondazione. Timori sono stati espressi anche per la possibile esautorazione del consiglio comunale che perderebbe il suo potere decisionale su molte materie. “Non è possibile creare solo dei contenitori giuridici – ha fatto notare il Verde Frullini – va bene fare una politica di ambito, ma prima bisogna crearlo questo ambito e qui ancora non c’è. E poi la democrazia si fa dal basso all’alto, altrimenti non è democrazia”. Niente di definito, comunque, perché il 2 agosto, secondo quanto ha dichiarato Carletti, non è detto che si arriverà ad una votazione definitiva, potrebbe anche esserci solo una discussione preliminare.

Le priorità di Pietrucci “Riciclaggio e verde”

“Nel nuovo Prg vasta pianificazione ma salvaguardiamo anche l’esistente” Il nuovo responsabile del Cam di Falconara

FALCONARA - Un paio di mesi per ambientarsi, visto che da qualche tempo è già componente effettivo del consiglio di amministrazione e poi dal 1° ottobre la poltrona sarà ufficialmente sua. Aldemaro Pietrucci (nella foto), diessino, 59 anni, ex assessore al bilancio (dal ’99 al 2002 e le dimissioni furono motivate dagli impegni di lavoro), ex dipendente del Cnr ed anche ex falconarese visto che da un po’ ha scelto vivere a Montemarciano, alla presidenza del Cam arriva a seguito di un evento drammatico, l’improvvisa scomparsa di Gianni Marescia, ma il suo impegno è totale. “Avevo dato la mia disponibilità al sindaco Carletti – dice – certo è un orizzonte nuovo, però si tratta di una carica importante in un settore che per me è anche molto interessante ed in una struttura complessa. Cercherò di lavorare bene affinché il Cam cresca e si consolidi”. Fra gli obiettivi del nuovo presidente oltre allo sviluppo dell’azienda servizi falconarese anche l’ampliamento delle aree di intervento e, tra l’altro, fra meno di una settimana il consiglio comunale trasferirà proprio al Cam tutta la gestione dei servizi cimiteriali. “Con la contemporanea costituzione della ‘Esino spa’ – prosegue Pietrucci – la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dovrebbe andare a questa nuova società per una gestione più ampia, non più di comune, ma di ambito, come è giusto che sia”. Fondamentale infatti, secondo Pietrucci, guardare alla gestione dei servizi “in un’ottica sovracomunale, di area vasta per mettere insieme tutte le energie e le risorse necessarie”. Appassionato di musica (dal jazz al soul, passando per quella folk del cugino Gastone Pietrucci, leader e fondatore de “La Macina”), il neo presidente del Cam fa sapere che guarderà con particolare attenzione al problema del riciclo dei rifiuti ed alla questione della tutela del verde pubblico. “E’ una questione di impegno politico – assicura – e infatti a Falconara con il nuovo Prg sull’argomento c’è stata una vasta pianificazione, ma bisogna anche pensare a salvaguardare l’esistente”. Intanto da ottobre in consiglio comunale al posto di Pietrucci, dimissionario per incompatibilità con il nuovo incarico, arriverà il primo dei non eletti della lista Ds e al Cam con il passaggio del consigliere alla presidenza si libererà un posto, pare ambitissimo, per il quale già si fanno diversi nomi, fra cui sembra ci sia anche l’avvocato Michele Di Monaco, eletto nell’assemblea civica come indipendente nelle file dello Sdi, passato prima al gruppo misto e poi ai Ds.

Solaria e Comune, ci risiamo

La multa diventa un caso: si torna ai ferri corti

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Diventa un piccolo caso la multa che il Comune avrebbe inflitto al “Solaria Beach Village”, il locale (nuovo ma ormai cult) della spiaggia di Falconara nei pressi del sottopasso di via Goito. A quanto sembra una pattuglia di vigili ambientali, guidata dal dirigente all’ambiente Paolo Angeloni, giovedì scorso avrebbe effettuato una lunga serie di controlli a seguito dei quali sarebbe stato riscontrato un superamento di 9 decibel rispetto ai limiti imposti dalla più recente ordinanza del sindaco Carletti che prevedeva una soglia massima di 65. Della sanzione (che si aggirerebbe intorno ai 500 euro) ancora però da “Solaria” non c’è traccia, insomma, non è mai stata ufficialmente notificata a nessuno dei tre proprietari, mentre già martedì scorso Angeloni ha reso pubblico il fatto parlandone, fra gli altri, con il capo del gruppo di Rifondazione Comunista, Massimo Marcelli Flori che fin dalle prime serate di musica aveva chiesto maggiori verifiche a causa di una situazione, a suo dire, “intollerabile per gli abitanti della zona”. “Il controllo di giovedì scorso – avrebbe spiegato il dirigente all’ambiente (ma anche alla sicurezza ed alla Polizia Municipale) – si è reso necessario a seguito delle lamentele più volte avanzate dai residenti nelle abitazioni vicine. Con due agenti mi sono appostato tutta la notte nella vicina casa cantoniera per le rilevazioni fonometriche, dalle quali è emerso un superamento della soglia di decibel consentita, registrando un picco massimo di 74”. Una multa, quindi, annunciata però mai arrivata a destinazione tanto è vero che ieri pomeriggio il sindaco Carletti ha chiesto alla sua segreteria di prendere informazioni sulla vicenda. Qualche telefonata di approfondimento e verifica ha permesso di stabilire, in modo quasi certo, che la sanzione è stata sì notificata (anche se non si conosce la data esatta di questa notifica), ma presso la sede legale della società che gestisce lo stabilimento e quindi ad Agugliano dove risiede uno dei tre titolari. A questo punto ci sarebbe stato il problema dei tempi tecnici per il passaggio del verbale da un comune ad un altro il che avrebbe complicato un po’ le cose. Intanto da “Solaria Beach Village”, dove il mercoledì con la serata house ed il giovedì grazie all’appuntamento con il dij di Radio Arancia, si radunano centinaia di persone provenienti da tutta la regione e anche oltre, nessuno vuole fare commenti onde evitare di inasprire ulteriormente la situazione. Sembra però che si sia l’intenzione di approfondire una situazione insolita e abbastanza paradossale e che al di là dei valori rilevati il problema sia oggi quello del modo di gestire tutta la questione. Insomma le dichiarazioni di Angeloni (il quale ha anche precisato che una recidiva potrebbe essere il motivo per una chiusura degli impianti sonori fino a 30 giorni) prima che la multa fosse effettivamente notificata ai diretti interessati hanno sollevato un vero e proprio vespaio e a quanto pare i titolari di “Solaria” adesso avrebbero deciso di far valutare il caso ai propri legali per capire se ci sia stata una violazione del diritto alla privacy.

Polveri sottili, nuova emergenza

Nel primo semestre valori oltre il limite

di MASSIMO FOGHETTI

E’ una cambiale che prima o poi gli automobilisti fanesi dovranno pagare, così come i ristoratori, i piccoli imprenditori, i commercianti in genere, specie quelli che svolgono la loro attività nel centro storico, ma forse anche i residenti di una zona più ampia. Stanno infatti peggiorando i dati rilevati dalle centraline per quanto riguarda l'inquinamento prodotto dalle polveri sottili. L'allarme viene dalla Regione che ha posto Fano, dove è in funzione la centralina validata dall'Arpam di via Montegrappa, tra le località più problematiche del territorio. Tra le località, cioè, i cui valori hanno superato quelli consentiti dalla legge, non in misura così rilevante come quelli registrati in provincia di Ancona, dove è in testa Montemarciano con 86 superamenti nell'arco dei primi sei mesi, seguita da Ancona città con 71 e dalla zona urbana di Senigallia con 64, ma secondo un esito ugualmente preoccupante. A Fano, infatti, nei primi sei mesi dell'anno in corso il valore di 55 microgrammi al metro cubo, calcolato come media giornaliera nell'arco di 12 mesi, è stato superato in 51 giorni. "Siamo dunque - come ha dichiarato l'assessore regionale Marco Amagliani - ancora molto lontani dal rispetto dei limiti imposti dalla normativa europea e pertanto occorre proseguire con tenacia nella lotta all'inquinamento da polveri sottili". Al momento i provvedimenti assunti dall'amministrazione comunale riguardano l'entrata in vigore del bollino blu a partire dal prossimo autunno, ma il provvedimento (che doveva entrare in funzione già l'anno scorso, tanto è vero che molti automobilisti fanesi in concomitanza con la revisione del loro autoveicolo hanno fatto controllare anche le emissioni dei gas di scarico) è stato dilazionato. Ancora non si sa la data precisa in cui entrerà in vigore e soprattutto non si conosce l'estensione dell'area interessata dal provvedimento: se sarà un'area ristretta limitata al centro storico oppure più ampia estesa a tutta la periferia urbana. Al momento sembra che il sole estivo abbia fatto impallidire il problema, ma il risultato delle centraline non è affatto consolante e, vista l'insufficiente risposta dei cittadini agli inviti di limitare l'uso dell'auto privata, l'assessorato all'ambiente non potrà rinunciare a prendere provvedimenti di carattere limitativo. Il dato delle Polveri Sottili che si riferiva all’altro giorno era ancora al di sotto del livello di guardia: 40,7 microgrammi per metro cubo, ma basta sfogliare i dati di qualche giorno indietro per verificare come i grafici indichino valori decisamente superiori ai 60.

 
RESTO DEL CARLINO
Cultura, la Fondazione ai privati

Ieri commissione per il nodo privatizzazioni che riguarda anche servizi sociali ed economici

FALCONARA - Sfuma l'urgenza di costituire la Servizi Sociali Spa, mentre torna alla carica la Esino Spa e la Fondazione cultura miete consensi. Le esternalizzazioni ipotizzate dalla Giunta restano al centro del dibattito politico, come ha dimostrato l'affluenza alla commissione di ieri pomeriggio, "presieduta" dallo stesso sindaco Carletti e che ha visto spettatori dirigenti ed assessori, oltre ai rappresentanti della Rsu dei dipendenti comunali. Un confronto partecipato, che ha rinviato al Consiglio di lunedì ulteriori approfondimenti. Dall'incontro di ieri è emerso come la Servizi Sociali Spa non sia più un obbligo per il Comune: come rilevato dal consigliere azzurro Brandoni, la Corte costituzionale, martedì scorso, ha "bocciato" l'articolo 113bis del Testo unico sugli Enti locali, concedendo alle amministrazioni di gestire in proprio i servizi a rilevanza non economica. Più incalzante la questione della Esino Spa, che dovrà gestire i servizi economici di tutto l'ambito territoriale in concorrenza con Anconambiente e Gorgovivo. Fretta giustificata dall'atteggiamento «attendista» dei Comuni d'ambito, che preferiscono considerare l'ipotesi di adesione in un secondo momento, dopo aver valutato l'operato dei pionieri falconaresi. E' quanto emerso da una serie di contatti tra Carletti ed i sindaci dei Comuni dell'ambito, dove sono in scadenza i contratti per l'appalto della nettezza urbana. Già tenuti incontri diretti con Agugliano e Chiaravalle (il sindaco Montali aveva proposto di entrare nel Cam, Falconara ha risposto riproponendo la Esino), posticipati rispettivamente a settembre e dicembre quelli con Montemarciano e Camerata. Quanto alla Fondazione cultura, I'unica che prevede partecipazioni private, sembrano gia interessati Aerdorica, Interporto e Rotary, e l'idea non è osteggiata dai consiglieri d'opposizione, che comunque, in generate, chiedono maggiori approfondimenti, evidenziando le spese connesse alla gestione di tre organismi di tali dimensioni. Costi che, senza l'adesione di altri Comuni, rimarrebbero a carico della sola Falconara. Ancora da chiarire il destino dei dipendenti comunali che verrebbero "assorbiti" dalle nuove società. La Rsu ha un'opzione sulla scelta del contratto, oltre ad un periodo di comando.

 
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