RASSEGNA STAMPA 29.07.2004

 

MESSAGGERO
Studio di bonifica truccato, cinque nei guai

Il pm si prepara a chiedere il rinvio a giudizio dei tecnici della società e dei vertici Api

di GIAMPAOLO MILZI

FALCONARA C'è un bluff il cui odore è più forte di quello degli idrocarburi a rendere instabili i piedi della gigantesca bonifica del sito Api da mesi in cantiere. Ne è convinto il sostituto procuratore della Repubblica Valeria Sottosanti, che ha chiuso le indagini a carico di cinque persone ipotizzando una simbiosi di due reati in concorso: l'eventuale depistaggio delle procedure finalizzate al recupero ambientale dell'area della raffineria (violazione del decreto Ronchi) attraverso un ritocco al ribasso dei parametri sul reale stato d'inquinamento accertati sul campo (falso in atto pubblico). La firma del pm in calce all'art. 415 bis del cpp vale in sostanza come l'intenzione di chiedere il rinvio a giudizio del direttore dello stabilimento falconarese Franco Bellucci , del responsabile del settore sistemi ambientali Gianluca Falaschi e - per quanto riguarda la ditta milanese "Remedia spa", incaricata dall'Api dei rilievi e degli studi per la messa in sicurezza e pre-bonifica - dell'imprenditore Federico Sardi (che in qualità di rappresentante legale della ditta aveva già ricevuto un'informazione di garanzia), del funzionario Manuel Tomassoni (responsabile per la gestione delle fasi tecniche per la decontaminazione all'interno della raffineria) e per il geologo Adriano Baldini . La svolta nell'inchiesta, partita all'inzio dell'anno con il sequestro da parte del Noe di montagne di documenti e file di computer sia in raffineria che a Milano, e rinvigorita da nuove acquisizioni di carte e informazioni da altri soggetti, sta a significare la conclusione di quella sorta di "prova del 9" in cui carabinieri dal pollice verde e specialisti dell'Arpam erano impegnati da mesi sotto la supervisione del vicedirettore del dipartimento del ministero dell'Ambiente Marco Giangrasso, scelto dal procuratore della Repubblica Luzi come consulente di indagini: i riscontri fanno pensare a dati truccati, a partire dalla vigilia dell'inserimento del sito contaminato Api nella lista di quelli "industriali di interesse nazionale"; soprattutto a captazioni d'inquinanti "di facciata", volte cioè a rassicurare troppo su ciò che sarebbe poco rassicurante, ovvero le dimensioni del "surnatante" (una specie di lago di acqua mista a olii di risulta e idrocarburi) nelle viscere della raffineria. E poi il sofisticato tentativo di nascondere "l'effetto risucchio", ovvero il contatto "underground" tra le acque marine e le giacenze di contaminanti presenti a livello della falda sotto la raffineria, perché quel livello, in realtà, sarebbe diverso da quello del contiguo Adriatico. I calcoli di indagine rimarcano l'eventualità di altri inganni: sovrastimati i dati sulla capacità di pompaggio dello stesso "surnatante"; sottostimata l'entità degli inquinanti captati dai pozzi piezometrici; ridimensionata la profondità delle infiltrazioni di idrocarburi nelle acque di falda e dell'Esino. Infine, possibile gioco delle tre carte proprio sui parametri relativi alla gravità dei malanni del fiume, più boccheggiante rispetto alla diagnosi ufficiale. Una combutta Api-Remedia attraverso carte false per legittimare un'opera di risanamento al risparmio, in realtà di tipo inadeguato alle vere esigenze di risanamento?

I “dati di campo” reali e le discrepanze fisiologiche

FALCONARA Lo studio per la bonifica Api? Quel risanamento del sito della raffineria che ha tanto contato per il rinnovo della concessione fino al 2020? Questione di numeri e fiducia. E i "dati di campo" sull'effettivo inquinamento rilevati da Remedia e comunicati ad Api sarebbero diversi da quelli poi riferiti agli enti di controllo (Comune di Falconara, Provincia, Regione, Arpam) e esaminati in conferenze-servizio. Sottostimati, per il pm, anche rispetto a quelli spediti poi a Roma, in conferenza ministeriale. Certo, gli esperti, soprattutto di Api e Remedia, sanno che esistono discrepanze "fisiologiche" tollerate dalla legge nel percorso che va dalla raccolta dei parametri di inquinamento al loro invio ai supervisori, passando per fasi di studio ed elaborazione. Gli avvocati giocheranno anche questa carta.

La Margherita apre la porta a Rifondazione

di LETIZIA LARICI

FALCONARA Mentre Rifondazione si interroga sull'improvvisa interruzione dei rapporti con la maggioranza, la Margherita, unico partito della coalizione finora contrario a una possibile alleanza, si dichiara disponibile al dialogo. E'accaduto tutto tra lunedì e martedì. Se l'altro ieri gli uomini di Rc hanno denunciato pubblicamente il silenzio calato a due mesi dall'ultimo incontro con Ds, Repubblicani e Sdi, la sera precedente, durante un vertice di maggioranza, la Margherita poneva le basi per avviare un confronto con tutte le forze del centrosinistra. Presupposto: che dimostrino di condividere in pieno il programma dell'amministrazione. L'invito a Rc per un primo incontro domani pomeriggio. Si riapre uno spiraglio proprio a pochi giorni dal Consiglio comunale del 2 agosto. Consiglio "caldo", nel quale si voteranno questioni importanti per il futuro di Falconara. All'odg infatti l'approvazione degli statuti dell'Esino spa, della S.S. spa, società cui dovrebbe essere affidata la gestione dei servizi sociali, e della fondazione pubblico-privata per la gestione delle attività culturali. Tre istituti per i quali l'opposizione non pare disposta a dare il nullaosta. Il capogruppo di Prc Massimo Marcelli Flori parla di «Consiglio esautorato dai suoi poteri di indirizzo e di controllo e di futuro incerto per i dipendenti pubblici». Se ne discuterà oggi in commissione consigliare allargata alle Rsu, che già si dicono «preoccupate», riservandosi comunque di elaborare un documento a commissione conclusa. Intanto Rc avverte: «Chiederemo che i tre ordini del giorno vengano ritirati».

 
CORRIERE ADRIATICO
“Rifondazione, perché?”

Nuovo capitolo della querelle nel centrosinistra. Lo sconcerto di Ds e Margherita dopo lo sfogo di Amagliani

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Pace fatta. Forse, perché la conferenza stampa convocata martedì da Rifondazione Comunista ha provocato qualche malumore. In ogni caso la maggioranza al completo (Margherita compresa) venerdì pomeriggio riceverà a Palazzo i rappresentanti di rifondazione Comunista per tentare ancora una volta di ricucire quel famoso “strappo a sinistra” di cui l’altro ieri ha parlato anche l’assessore regionale Marco Amagliani. “Non mi spiego il motivo della conferenza stampa”, è il commento di Giancarlo Scortichini segretario comunale dei Ds, che aggiunge, “se ne poteva decisamente fare a meno, loro sapevano dell’incontro convocato per la fine di questa settimana”. “Avevamo deciso di andare avanti – spiega Scortichini – e questo intento era stato comunicato a chi di dovere, la questione non era stata congelata, ma adesso, al di là delle chiacchiere, a me interessano solo gli obiettivi, i fatti concreti e di questo parleremo finalmente tutti insieme venerdì”. La conferma della disponibilità della Margherita viene anche dal coordinatore comunale, Marco Salustri, secondo il quale però la conferenza stampa di Rc “se proprio doveva esserci poteva almeno essere impostata su altri toni”. Irritazione dunque da parte della Margherita, ma non tale da riuscire a mandare tutto all’aria, così venerdì si arriverà, probabilmente alla decisione finale ed alla firma di un documento unitario. “Niente di strano – assicura il coordinatore comunale del partito di Rutelli – noi avevamo sempre messo in primo piano la necessità di realizzare un percorso per costruire insieme questa eventuale partecipazione alla maggioranza”. Salustri assicura poi “un’apertura senza pregiudiziali”, ma non vuole assolutamente sentir parlare di ingresso in giunta. “Quello di venerdì – afferma – è l’inizio di un confronto per vedere se, come e dove collaborare. Qui si tratta di lavorare tutti insieme e vorremmo capire cosa Rifondazione Comunista è disposta a fare”. Impossibile non pensare in questa fase e vista la concomitanza dei tempi tecnici, al consiglio comunale di martedì 2 agosto quando il sindaco Carletti chiederà di approvare lo statuto costitutivo di due società per azioni (servizi sociali ed “Esino spa”) e della fondazione per la cultura alle quali verranno delegate molte funzioni oggi di diretta competenza comunale. “Una pura coincidenza – dichiara Salustri – la maggioranza è solida, non ha bisogno di avere appiggi esterni e non ha problemi di numeri come ha dimostrato in molte altre occasioni”.

Sul Piano energetico il Wwf chiede la svolta

Appello dell’associazione ambientalista

ANCONA - Il WWF chiede una svolta alla politica energetica della Regione Marche. Piu' energia rinnovabile e pulita per rafforzare il turismo e l'agricoltura di qualità. Il WWF attende con interesse il prossimo Piano Energetico Ambientale Regionale, per valutare concretamente l'impegno della Regione Marche verso la tutela del territorio e della qualita' della vita dei cittadini marchigiani. Le scelte energetiche, individuate dal piano per i prossimi anni, saranno decisive per la via allo sviluppo dell'economia marchigiana del futuro. Agricoltura di qualità e turismo ecosostenibile oppure consumo del territorio, industria energivora e grande impatto sull'ambiente naturale? Nella direzione sbagliata procede San Severino Marche e il progetto per la costruzione di una centrale di 370 Megawatt. Il WWF si schiera a fianco del Comitato dei cittadini e dell'Assessore all'Ambiente della Regione Marche, Marco Amagliani, contrari all'impianto e chiede agli amministratori una scelta chiara e trasparente.

Al Solaria multa per i decibel

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Multato per sforamento dei decibel lo stabilimento “Solaria Beach Village”, grazie ad un’operazione di controllo condotta dal super dirigente Paolo Angeloni. Locale ormai gettonatissimo della riviera, frequentatissimo sia di giorno che di sera, il “Solaria” è stato oggetto delle verifiche giovedì scorso quando dopo una notte di appostamenti nei pressi della vicina casa cantoniera, è stato rilevato un superamento pari a 9 decibel (74 contro i 65 consentiti nell’ordinanza emessa dal sindaco Carletti all’inizio dell’estate). I controlli sono stati effettuati, a quanto pare, a seguito delle numerose proteste arrivate dai residenti nel vicino quartiere di Palombina Vecchia e, infatti, il dirigente Angeloni ha subito informato dell’avvenuto sanzionamento (circa 500 euro, ma con la recidiva ci potrebbe anche essere la chiusura per 30 giorni degli impianti sonori) il capogruppo di Rifondazione Comunista, Massimo Marcelli Flori, che fin dalle prime serate di musica aveva richiesto maggiori verifiche per una situazione a suo dire intollerabile per gli abitanti della zona. La multa è stata notificata martedì scorso ai titolari del “Solaria Beach Village”, che in ogni caso andrà avanti come sempre visto che questa sera ci sarà il consueto e frequentato party del giovedì. Nel frattempo gli agenti della Polizia Municipale continueranno in questi giorni con i controlli agli altri locali del litorale falconarese.

 
RESTO DEL CARLINO
Trecento firme a tutela della salute del cittadini

Chiedono uno studio approfondito su leucemie e malattie respiratorie

FALCONARA — Raggiunta quota 300 firme in un solo giorno: sta riscuotendo grande adesione la petizione lanciata da undici associazioni di volontariato locali, per sollecitare la Regione ad approfondire lo studio epidemiologico condotto dall'Arpam sullo stato di salute della popolazione falconarese. La raccolta di firme è partita lunedì con tre postazioni nelle piazze Mazzini e Fratelli Bandiera e alla galleria di via Bixio. L'iniziativa, intrapresa congiuntamente da Legambiente Circolo Martin Pescatore, Wwf, Medicina Democratica, Il falco azzurro, Il facocero, Comitato 25 agosto, associazioni di Villanova e Fiumesino, Città viva, Pescatori sportivi e Circolo marinaro dell'Adriatico, è nata in seguito alla pubblicazione dei dati, definiti «allarmanti», emersi dall'indagine condotta per l'Arpam dal dottor Micheli, che hanno evidenziato un eccesso di leucemie femminili e di malattie all'apparato respiratorio. Tra le richieste avanzate dalle associazioni, il coinvolgimento della cittadinanza alle varie fasi dell'approfondimento e l'analisi dei casi di mortalità tra i dipendenti dell'Api

 
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