MESSAGGERO |
Studio di bonifica truccato,
cinque nei guai
Il pm si prepara a chiedere
il rinvio a giudizio dei tecnici della società e dei vertici
Api
di GIAMPAOLO MILZI
FALCONARA C'è un bluff il cui
odore è più forte di quello degli idrocarburi a rendere
instabili i piedi della gigantesca bonifica del sito Api da
mesi in cantiere. Ne è convinto il sostituto procuratore
della Repubblica Valeria Sottosanti, che ha chiuso le
indagini a carico di cinque persone ipotizzando una simbiosi
di due reati in concorso: l'eventuale depistaggio delle
procedure finalizzate al recupero ambientale dell'area della
raffineria (violazione del decreto Ronchi) attraverso un
ritocco al ribasso dei parametri sul reale stato
d'inquinamento accertati sul campo (falso in atto pubblico).
La firma del pm in calce all'art. 415 bis del cpp vale in
sostanza come l'intenzione di chiedere il rinvio a giudizio
del direttore dello stabilimento falconarese Franco Bellucci
, del responsabile del settore sistemi ambientali Gianluca
Falaschi e - per quanto riguarda la ditta milanese "Remedia
spa", incaricata dall'Api dei rilievi e degli studi per la
messa in sicurezza e pre-bonifica - dell'imprenditore
Federico Sardi (che in qualità di rappresentante legale
della ditta aveva già ricevuto un'informazione di garanzia),
del funzionario Manuel Tomassoni (responsabile per la
gestione delle fasi tecniche per la decontaminazione
all'interno della raffineria) e per il geologo Adriano
Baldini . La svolta nell'inchiesta, partita all'inzio
dell'anno con il sequestro da parte del Noe di montagne di
documenti e file di computer sia in raffineria che a Milano,
e rinvigorita da nuove acquisizioni di carte e informazioni
da altri soggetti, sta a significare la conclusione di
quella sorta di "prova del 9" in cui carabinieri dal pollice
verde e specialisti dell'Arpam erano impegnati da mesi sotto
la supervisione del vicedirettore del dipartimento del
ministero dell'Ambiente Marco Giangrasso, scelto dal
procuratore della Repubblica Luzi come consulente di
indagini: i riscontri fanno pensare a dati truccati, a
partire dalla vigilia dell'inserimento del sito contaminato
Api nella lista di quelli "industriali di interesse
nazionale"; soprattutto a captazioni d'inquinanti "di
facciata", volte cioè a rassicurare troppo su ciò che
sarebbe poco rassicurante, ovvero le dimensioni del "surnatante"
(una specie di lago di acqua mista a olii di risulta e
idrocarburi) nelle viscere della raffineria. E poi il
sofisticato tentativo di nascondere "l'effetto risucchio",
ovvero il contatto "underground" tra le acque marine e le
giacenze di contaminanti presenti a livello della falda
sotto la raffineria, perché quel livello, in realtà, sarebbe
diverso da quello del contiguo Adriatico. I calcoli di
indagine rimarcano l'eventualità di altri inganni:
sovrastimati i dati sulla capacità di pompaggio dello stesso
"surnatante"; sottostimata l'entità degli inquinanti captati
dai pozzi piezometrici; ridimensionata la profondità delle
infiltrazioni di idrocarburi nelle acque di falda e
dell'Esino. Infine, possibile gioco delle tre carte proprio
sui parametri relativi alla gravità dei malanni del fiume,
più boccheggiante rispetto alla diagnosi ufficiale. Una
combutta Api-Remedia attraverso carte false per legittimare
un'opera di risanamento al risparmio, in realtà di tipo
inadeguato alle vere esigenze di risanamento?
I “dati di campo” reali e
le discrepanze fisiologiche
FALCONARA Lo studio per la
bonifica Api? Quel risanamento del sito della raffineria che
ha tanto contato per il rinnovo della concessione fino al
2020? Questione di numeri e fiducia. E i "dati di campo"
sull'effettivo inquinamento rilevati da Remedia e comunicati
ad Api sarebbero diversi da quelli poi riferiti agli enti di
controllo (Comune di Falconara, Provincia, Regione, Arpam) e
esaminati in conferenze-servizio. Sottostimati, per il pm,
anche rispetto a quelli spediti poi a Roma, in conferenza
ministeriale. Certo, gli esperti, soprattutto di Api e
Remedia, sanno che esistono discrepanze "fisiologiche"
tollerate dalla legge nel percorso che va dalla raccolta dei
parametri di inquinamento al loro invio ai supervisori,
passando per fasi di studio ed elaborazione. Gli avvocati
giocheranno anche questa carta.
La Margherita apre la
porta a Rifondazione
di LETIZIA LARICI
FALCONARA Mentre Rifondazione
si interroga sull'improvvisa interruzione dei rapporti con
la maggioranza, la Margherita, unico partito della
coalizione finora contrario a una possibile alleanza, si
dichiara disponibile al dialogo. E'accaduto tutto tra lunedì
e martedì. Se l'altro ieri gli uomini di Rc hanno denunciato
pubblicamente il silenzio calato a due mesi dall'ultimo
incontro con Ds, Repubblicani e Sdi, la sera precedente,
durante un vertice di maggioranza, la Margherita poneva le
basi per avviare un confronto con tutte le forze del
centrosinistra. Presupposto: che dimostrino di condividere
in pieno il programma dell'amministrazione. L'invito a Rc
per un primo incontro domani pomeriggio. Si riapre uno
spiraglio proprio a pochi giorni dal Consiglio comunale del
2 agosto. Consiglio "caldo", nel quale si voteranno
questioni importanti per il futuro di Falconara. All'odg
infatti l'approvazione degli statuti dell'Esino spa, della
S.S. spa, società cui dovrebbe essere affidata la gestione
dei servizi sociali, e della fondazione pubblico-privata per
la gestione delle attività culturali. Tre istituti per i
quali l'opposizione non pare disposta a dare il nullaosta.
Il capogruppo di Prc Massimo Marcelli Flori parla di
«Consiglio esautorato dai suoi poteri di indirizzo e di
controllo e di futuro incerto per i dipendenti pubblici». Se
ne discuterà oggi in commissione consigliare allargata alle
Rsu, che già si dicono «preoccupate», riservandosi comunque
di elaborare un documento a commissione conclusa. Intanto Rc
avverte: «Chiederemo che i tre ordini del giorno vengano
ritirati». |
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CORRIERE ADRIATICO |
“Rifondazione, perché?”
Nuovo capitolo della querelle
nel centrosinistra. Lo sconcerto di Ds e Margherita dopo lo
sfogo di Amagliani
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Pace fatta.
Forse, perché la conferenza stampa convocata martedì da
Rifondazione Comunista ha provocato qualche malumore. In
ogni caso la maggioranza al completo (Margherita compresa)
venerdì pomeriggio riceverà a Palazzo i rappresentanti di
rifondazione Comunista per tentare ancora una volta di
ricucire quel famoso “strappo a sinistra” di cui l’altro
ieri ha parlato anche l’assessore regionale Marco Amagliani.
“Non mi spiego il motivo della conferenza stampa”, è il
commento di Giancarlo Scortichini segretario comunale dei Ds,
che aggiunge, “se ne poteva decisamente fare a meno, loro
sapevano dell’incontro convocato per la fine di questa
settimana”. “Avevamo deciso di andare avanti – spiega
Scortichini – e questo intento era stato comunicato a chi di
dovere, la questione non era stata congelata, ma adesso, al
di là delle chiacchiere, a me interessano solo gli
obiettivi, i fatti concreti e di questo parleremo finalmente
tutti insieme venerdì”. La conferma della disponibilità
della Margherita viene anche dal coordinatore comunale,
Marco Salustri, secondo il quale però la conferenza stampa
di Rc “se proprio doveva esserci poteva almeno essere
impostata su altri toni”. Irritazione dunque da parte della
Margherita, ma non tale da riuscire a mandare tutto
all’aria, così venerdì si arriverà, probabilmente alla
decisione finale ed alla firma di un documento unitario.
“Niente di strano – assicura il coordinatore comunale del
partito di Rutelli – noi avevamo sempre messo in primo piano
la necessità di realizzare un percorso per costruire insieme
questa eventuale partecipazione alla maggioranza”. Salustri
assicura poi “un’apertura senza pregiudiziali”, ma non vuole
assolutamente sentir parlare di ingresso in giunta. “Quello
di venerdì – afferma – è l’inizio di un confronto per vedere
se, come e dove collaborare. Qui si tratta di lavorare tutti
insieme e vorremmo capire cosa Rifondazione Comunista è
disposta a fare”. Impossibile non pensare in questa fase e
vista la concomitanza dei tempi tecnici, al consiglio
comunale di martedì 2 agosto quando il sindaco Carletti
chiederà di approvare lo statuto costitutivo di due società
per azioni (servizi sociali ed “Esino spa”) e della
fondazione per la cultura alle quali verranno delegate molte
funzioni oggi di diretta competenza comunale. “Una pura
coincidenza – dichiara Salustri – la maggioranza è solida,
non ha bisogno di avere appiggi esterni e non ha problemi di
numeri come ha dimostrato in molte altre occasioni”.
Sul Piano energetico il
Wwf chiede la svolta
Appello dell’associazione
ambientalista
ANCONA - Il WWF chiede una
svolta alla politica energetica della Regione Marche. Piu'
energia rinnovabile e pulita per rafforzare il turismo e
l'agricoltura di qualità. Il WWF attende con interesse il
prossimo Piano Energetico Ambientale Regionale, per valutare
concretamente l'impegno della Regione Marche verso la tutela
del territorio e della qualita' della vita dei cittadini
marchigiani. Le scelte energetiche, individuate dal piano
per i prossimi anni, saranno decisive per la via allo
sviluppo dell'economia marchigiana del futuro. Agricoltura
di qualità e turismo ecosostenibile oppure consumo del
territorio, industria energivora e grande impatto
sull'ambiente naturale? Nella direzione sbagliata procede
San Severino Marche e il progetto per la costruzione di una
centrale di 370 Megawatt. Il WWF si schiera a fianco del
Comitato dei cittadini e dell'Assessore all'Ambiente della
Regione Marche, Marco Amagliani, contrari all'impianto e
chiede agli amministratori una scelta chiara e trasparente.
Al Solaria multa per i
decibel
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Multato per
sforamento dei decibel lo stabilimento “Solaria Beach
Village”, grazie ad un’operazione di controllo condotta dal
super dirigente Paolo Angeloni. Locale ormai gettonatissimo
della riviera, frequentatissimo sia di giorno che di sera,
il “Solaria” è stato oggetto delle verifiche giovedì scorso
quando dopo una notte di appostamenti nei pressi della
vicina casa cantoniera, è stato rilevato un superamento pari
a 9 decibel (74 contro i 65 consentiti nell’ordinanza emessa
dal sindaco Carletti all’inizio dell’estate). I controlli
sono stati effettuati, a quanto pare, a seguito delle
numerose proteste arrivate dai residenti nel vicino
quartiere di Palombina Vecchia e, infatti, il dirigente
Angeloni ha subito informato dell’avvenuto sanzionamento
(circa 500 euro, ma con la recidiva ci potrebbe anche essere
la chiusura per 30 giorni degli impianti sonori) il
capogruppo di Rifondazione Comunista, Massimo Marcelli Flori,
che fin dalle prime serate di musica aveva richiesto
maggiori verifiche per una situazione a suo dire
intollerabile per gli abitanti della zona. La multa è stata
notificata martedì scorso ai titolari del “Solaria Beach
Village”, che in ogni caso andrà avanti come sempre visto
che questa sera ci sarà il consueto e frequentato party del
giovedì. Nel frattempo gli agenti della Polizia Municipale
continueranno in questi giorni con i controlli agli altri
locali del litorale falconarese. |
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RESTO DEL CARLINO |
Trecento firme a tutela della
salute del cittadini
Chiedono uno studio approfondito
su leucemie e malattie respiratorie
FALCONARA — Raggiunta quota
300 firme in un solo giorno: sta riscuotendo grande adesione
la petizione lanciata da undici associazioni di volontariato
locali, per sollecitare la Regione ad approfondire lo studio
epidemiologico condotto dall'Arpam sullo stato di salute
della popolazione falconarese. La raccolta di firme è
partita lunedì con tre postazioni nelle piazze Mazzini e
Fratelli Bandiera e alla galleria di via Bixio.
L'iniziativa, intrapresa congiuntamente da Legambiente
Circolo Martin Pescatore, Wwf, Medicina Democratica, Il
falco azzurro, Il facocero, Comitato 25 agosto, associazioni
di Villanova e Fiumesino, Città viva, Pescatori sportivi e
Circolo marinaro dell'Adriatico, è nata in seguito alla
pubblicazione dei dati, definiti «allarmanti», emersi
dall'indagine condotta per l'Arpam dal dottor Micheli, che
hanno evidenziato un eccesso di leucemie femminili e di
malattie all'apparato respiratorio. Tra le richieste
avanzate dalle associazioni, il coinvolgimento della
cittadinanza alle varie fasi dell'approfondimento e
l'analisi dei casi di mortalità tra i dipendenti dell'Api |
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