MESSAGGERO |
Semaforo e vigile di
quartiere, la petizione a quota 200 firme
FALCONARA - Hanno superato
quota 200 le adesioni alla petizione popolare per il vigile
di quartiere e per un semaforo pedonale a chiamata a
Villanova. L’iniziativa, promossa dall’associazione Comitato
quartiere Villanova , presiuduto da Loris Calcina, ha
riscosso il consenso di oltre 200 residenti ed è stata
consegnata al sindaco e all’assessore alla Sicurezza
pubblica. Pur avendo accolto favorevolmente l’apertura al
pubblico dell’ufficio di Polizia municipale in via
Aspromonte (un’ora la mattina e una il pomeriggio), i
firmatari della petizione hanno considerato che «le
problematiche quotidiane del quartiere (ambiente e il suo
rispetto, controllo della velocità, del traffico e delle
infrazioni dei conducenti) necessitano di una costante e
competente vigilanza e valutazione, talvolta immediata, da
parte della Polizia municipale». Pertanto, con la propria
firma, i residenti hanno chiesto al sindaco Carletti «una
maggiore estensione delle ore di presenza di un vigile
urbano nel quartiere non soltanto nell’ufficio appositamente
adibito in via Aspromonte ma soprattutto con compiti di
fattiva vigilanza in tutto il quartiere Villanova». Inoltre
nella petizione i firmatari hanno anche chiesto
l’installazione di un semaforo pedonale a chiamata in uno
degli attraversamenti pedonali della via Flaminia che taglia
il quartiere Villanova. Tale bisogno «nasce dalla pericolosa
situazione a cui sono esposti i pedoni (soprattutto persone
anziane e bambini) che, per esigenze primarie (accesso agli
esercizi commerciali, accesso alle strutture ricreative,
accesso alla spiaggia), hanno la necessità di attraversare
una via Flaminia percorsa da una grossa quantità di veicoli
spesso troppo veloci». |
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CORRIERE ADRIATICO |
Petizione per il vigile di
quartiere
Villanova, 200 firme
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Sono oltre 200 le
firme che il comitato di quartiere di Villanova ha raccolto
a sostegno della petizione popolare sulle sicurezza ed una
maggiore presenza nella zona degli agenti della Polizia
Muncipale. Con questa petizione, consegnata di recente al
sindaco Carletti ed all'assessore alla sicurezza Terranova,
il comitato vuole mettere in evidenza il problemi quotidiani
del quartiere (ambiente e il suo rispetto, controllo della
velocità, del traffico e delle infrazioni dei conducenti)
che "necessitano di una costante e competente vigilanza e
valutazione, talvolta immediata da parte della Polizia
Municipale di Falconara". "Pur avendo accolto con
soddisfazione la novità del distaccamento della P.M. in via
Aspromonte - spiega il presidente del comitato, Loris
Calcina - questo rimane aperto solo un'ora la mattina ed il
pomeriggio, troppo poco per le necessità della zona". Con le
firme quindi i residenti chiedono al Sindaco una maggiore
estensione delle ore di presenza di un agente della Polizia
Municipale nel quartiere e non solo nell'ufficio, ma
soprattutto con compitivi di fattiva vigilanza per le vie e
le piazze. Inoltre nella medesima petizione viene chiesa
anche l'installazione di un semaforo pedonale a chiamata in
uno degli attraversamenti della via Flaminia che taglia il
quartiere di Villanova, "ed è spesso percorsa ad una
velocità troppo elevata". "Tale esigenza - prosegue Calcina
- nasce dalla constatazione della pericolosa situazione a
cui sono esposti i pedoni (soprattutto persone anziane e
bambini) che per esigenze primarie, come l'accesso agli
esercizi commerciali, alle strutture ricreative ed alla
spiaggia, hanno necessità di attraversare una via Flaminia
percorsa da tanti veicoli senza limiti di velocità".
Sì al Piano energetico
ambientale
Via libera al Testo Unico
ANCONA - Parere favorevole
alle disposizioni applicative al quadro attuativo del Testo
Unico per le attività produttive e il Piano energetico
ambientale regionale. Lo ha espresso - riferisce un
comunicato - il Comitato di concertazione della politica
industriale regionale, che si è riunito alla presenza del
vicepresidente della Regione Gian Mario Spacca e
dell’assessore Marco Amagliani. Alla riunione hanno preso
parte anche Carlo Lucarelli e Giorgio Catucci (Confindustria),
Giorgio Cippitelli (Cgia), Stefano Sallei (Cna), Franco
Patrignani (Cisl), Graziano Ciccarelli (Casartigiani),
Maurizio Di Cosmo (Cgil). “Si tratta di un parere
significativo - commenta Spacca - che consentirà alla giunta
di approvare un provvedimento concertato. Dopo il Piano per
le attività produttive e il Testo Unico, con queste
disposizioni di applicazione degli interventi si completa la
nuova fase derivante dal decentramento in materia di
incentivi alle imprese”. Il tavolo di concertazione ha anche
esaminato le linee guida del Piano energetico ambientale
regionale. “Il Pear - rileva il vicepresidente della giunta
- concilia due priorità di fondo della comunità regionale:
favorire la riduzione del disavanzo energetico di natura
elettrica delle Marche riducendo al contempo le emissioni di
gas climalteranti in ottemperanza degli impegni di Kyoto. Lo
scopo è coniugare esigenze di sviluppo con tutela e
valorizzazione delle risorse territoriali”. “Nel Pear -
afferma Amagliani - è prevista una stretta integrazione con
le azioni del Piano regionale rifiuti, per valorizzarne il
ruolo in termini di benefici energetici e di riduzione dei
gas serra”. Il Pear consentirà di raggiungere nel 2015
un’autosufficienza nel campo elettrico dell’81%, contro
l’attuale 50%. In uno scenario di crescita dei consumi del
3%, il Pear coglie tale obiettivo puntando essenzialmente
sulla piccola cogenerazione, distribuiti sulla base delle
esigenze dei distretti produttivi, sulle fonti rinnovabili,
sul risparmio energetico. La verifica è ogni 4 anni. “Entro
luglio - dice Spacca - la proposta sarà concertata con le
forze sociali ed economiche, discussa in maggioranza e
portata all’esame della giunta, per consentire
l’approvazione da parte del consiglio entro l’anno”. |
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RESTO DEL CARLINO |
Approvato in giunta progetto
per ridurre rischio idrogeologico
FALCONARA - La Giunta ha
approvato la prima fase del progetto per la riduzione, la
prevenzione ed il monitoraggio del rischio idrogeologico del
versante costiero di Falconara. Il progetto, curato dal
professor Torquato Nanni, coadiuvato dall'ingegner Paolo
Medi e dal dottor Clemente Folchi Vici d'Arcevia, comprende
una relazione cui sono allegate la cartografia
geologico-geomorfologia informatizzata del versante costiero
ed una relazione illustrativa con il censimento degli
edifici. Lo studio risponde alla necessità di
approfondimento formalizzata in sede di approvazione del Prg
99 dalla Provincia, che aveva subordinato alcuni interventi
alla preventiva approvazione da parte del Comune di
cartografie e studi adeguati all'individuazione dei fenomeni
gravitativi presenti ed atti ad identificare 1'evoluzione
futura dei terreni. Lo studio ha inoltre individuato i siti
con maggiore criticità e sui quali eseguire in una fase
successiva le indagini sperimentali per adempiere al
disposto del Prg vigente. |
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IL GAZZETTINO |
«La centrale di Sermide non
ha rispettato gli accordi»
di A.G.
Rischio inquinamento per una
consistente fetta di Polesine. Qualche giorno fa, infatti,
si è appreso che la centrale Edipower di Sermide, in
provincia di Mantova ma a pochi chilometri dal confine
polesano, non sarà totalmente alimentata col turbogas, come
era invece previsto dagli accordi, ma avrà alcuni gruppi che
continueranno ad utilizzare come olio combustibile il btz.
In particolare saranno prodotti 1.140 megawatt con il
turbogas e circa 330 mw con il btz. «Non erano questi gli
accordi - rimarca l'assessore provinciale all'Ambiente,
Giancarlo Chinaglia - purtroppo all'ultimo momento la
dirigenza della centrale ha fatto sapere che temporaneamente
l'olio combustibile continuerà ad alimentare parte dei
gruppi, rendendo di fatto incompleta la riconversione». Il
btz è un olio combustibile inquinante, per questo motivo
crescono le preoccupazioni dei Comuni polesani a ridosso del
confine con la Lombardia: Melara, Bergantino, Castelmassa e
Castelnovo Bariano. «Nei prossimi giorni - continua
l'assessore - avrò un incontro con i sindaci dei comuni
altopolesani per fare il punto della situazione. Venerdì
scorso ho incontrato il presidente della Provincia di
Mantova, anche lui contrario alla mancata riconversione
totale. Valuteremo possibili strategie comuni per fare
pressioni per una ambientalizzazione completa». |
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ADN KRONOS |
Porto Marghera: requisitoria
PM Casson processo per morti petrolchimico
Il Magistrato cerca di
dimostrare responsabilità èersonali
Venezia, 13 lug. - (Adnkronos)
- Dovrebbe concludersi oggi, in aula bunker a Mestre, la
requisitoria che portera' il pubblico ministero veneziano
Felice Casson a richiedere le condanne per i 26 imputati
sotto giudizio nel processo di appello per le 'morti
bianche' del Petrolchimico di Porto Marghera. In primo grado
si era registrata l'assoluzione per tutti. La requisitoria
del magistrato, giunta alla quinta giornata, e' resa a
dimostrare le responsabilita' personali di ognuno degli
imputati (in pratica, gli interi vertici di Montedison e
Enichem a cavallo tra gli anni '70 e '80), che avrebbero
trascurato la sicurezza degli impianti al punto di causare
la morte di decine di operai per l'esposizione al cloruro di
vinile monomero. Casson si sta avvalendo anche di documenti
che non aveva utilizzato nel primo processo. |
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ANSA |
Petrolchimico:
Appello,chieste pene da 2 a 10 anni reclusione
13/07/2004 - 14:37 Il
processo riprenderà il 16 settembre
VENEZIA, 13 LUG - Chieste
pene da due a 10 anni di reclusione nella requisitoria del
processo d'appello per il Petrolchimico di Porto Marghera.
Per tutti i 26 ex dirigenti di Montedison ed Enichem,
assolti in primo grado dalle accuse di omissione di cautele
nei luoghi di lavoro, omicidio colposo plurimo e disastro
ambientale, richieste leggermente più basse rispetto al
primo grado. Il processo riprenderà il 16 settembre, con le
parti civili. |
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