RASSEGNA STAMPA 13.07.2004

 

MESSAGGERO
Semaforo e vigile di quartiere, la petizione a quota 200 firme

FALCONARA - Hanno superato quota 200 le adesioni alla petizione popolare per il vigile di quartiere e per un semaforo pedonale a chiamata a Villanova. L’iniziativa, promossa dall’associazione Comitato quartiere Villanova , presiuduto da Loris Calcina, ha riscosso il consenso di oltre 200 residenti ed è stata consegnata al sindaco e all’assessore alla Sicurezza pubblica. Pur avendo accolto favorevolmente l’apertura al pubblico dell’ufficio di Polizia municipale in via Aspromonte (un’ora la mattina e una il pomeriggio), i firmatari della petizione hanno considerato che «le problematiche quotidiane del quartiere (ambiente e il suo rispetto, controllo della velocità, del traffico e delle infrazioni dei conducenti) necessitano di una costante e competente vigilanza e valutazione, talvolta immediata, da parte della Polizia municipale». Pertanto, con la propria firma, i residenti hanno chiesto al sindaco Carletti «una maggiore estensione delle ore di presenza di un vigile urbano nel quartiere non soltanto nell’ufficio appositamente adibito in via Aspromonte ma soprattutto con compiti di fattiva vigilanza in tutto il quartiere Villanova». Inoltre nella petizione i firmatari hanno anche chiesto l’installazione di un semaforo pedonale a chiamata in uno degli attraversamenti pedonali della via Flaminia che taglia il quartiere Villanova. Tale bisogno «nasce dalla pericolosa situazione a cui sono esposti i pedoni (soprattutto persone anziane e bambini) che, per esigenze primarie (accesso agli esercizi commerciali, accesso alle strutture ricreative, accesso alla spiaggia), hanno la necessità di attraversare una via Flaminia percorsa da una grossa quantità di veicoli spesso troppo veloci».

 
CORRIERE ADRIATICO
Petizione per il vigile di quartiere

Villanova, 200 firme

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Sono oltre 200 le firme che il comitato di quartiere di Villanova ha raccolto a sostegno della petizione popolare sulle sicurezza ed una maggiore presenza nella zona degli agenti della Polizia Muncipale. Con questa petizione, consegnata di recente al sindaco Carletti ed all'assessore alla sicurezza Terranova, il comitato vuole mettere in evidenza il problemi quotidiani del quartiere (ambiente e il suo rispetto, controllo della velocità, del traffico e delle infrazioni dei conducenti) che "necessitano di una costante e competente vigilanza e valutazione, talvolta immediata da parte della Polizia Municipale di Falconara". "Pur avendo accolto con soddisfazione la novità del distaccamento della P.M. in via Aspromonte - spiega il presidente del comitato, Loris Calcina - questo rimane aperto solo un'ora la mattina ed il pomeriggio, troppo poco per le necessità della zona". Con le firme quindi i residenti chiedono al Sindaco una maggiore estensione delle ore di presenza di un agente della Polizia Municipale nel quartiere e non solo nell'ufficio, ma soprattutto con compitivi di fattiva vigilanza per le vie e le piazze. Inoltre nella medesima petizione viene chiesa anche l'installazione di un semaforo pedonale a chiamata in uno degli attraversamenti della via Flaminia che taglia il quartiere di Villanova, "ed è spesso percorsa ad una velocità troppo elevata". "Tale esigenza - prosegue Calcina - nasce dalla constatazione della pericolosa situazione a cui sono esposti i pedoni (soprattutto persone anziane e bambini) che per esigenze primarie, come l'accesso agli esercizi commerciali, alle strutture ricreative ed alla spiaggia, hanno necessità di attraversare una via Flaminia percorsa da tanti veicoli senza limiti di velocità".

Sì al Piano energetico ambientale

Via libera al Testo Unico

ANCONA - Parere favorevole alle disposizioni applicative al quadro attuativo del Testo Unico per le attività produttive e il Piano energetico ambientale regionale. Lo ha espresso - riferisce un comunicato - il Comitato di concertazione della politica industriale regionale, che si è riunito alla presenza del vicepresidente della Regione Gian Mario Spacca e dell’assessore Marco Amagliani. Alla riunione hanno preso parte anche Carlo Lucarelli e Giorgio Catucci (Confindustria), Giorgio Cippitelli (Cgia), Stefano Sallei (Cna), Franco Patrignani (Cisl), Graziano Ciccarelli (Casartigiani), Maurizio Di Cosmo (Cgil). “Si tratta di un parere significativo - commenta Spacca - che consentirà alla giunta di approvare un provvedimento concertato. Dopo il Piano per le attività produttive e il Testo Unico, con queste disposizioni di applicazione degli interventi si completa la nuova fase derivante dal decentramento in materia di incentivi alle imprese”. Il tavolo di concertazione ha anche esaminato le linee guida del Piano energetico ambientale regionale. “Il Pear - rileva il vicepresidente della giunta - concilia due priorità di fondo della comunità regionale: favorire la riduzione del disavanzo energetico di natura elettrica delle Marche riducendo al contempo le emissioni di gas climalteranti in ottemperanza degli impegni di Kyoto. Lo scopo è coniugare esigenze di sviluppo con tutela e valorizzazione delle risorse territoriali”. “Nel Pear - afferma Amagliani - è prevista una stretta integrazione con le azioni del Piano regionale rifiuti, per valorizzarne il ruolo in termini di benefici energetici e di riduzione dei gas serra”. Il Pear consentirà di raggiungere nel 2015 un’autosufficienza nel campo elettrico dell’81%, contro l’attuale 50%. In uno scenario di crescita dei consumi del 3%, il Pear coglie tale obiettivo puntando essenzialmente sulla piccola cogenerazione, distribuiti sulla base delle esigenze dei distretti produttivi, sulle fonti rinnovabili, sul risparmio energetico. La verifica è ogni 4 anni. “Entro luglio - dice Spacca - la proposta sarà concertata con le forze sociali ed economiche, discussa in maggioranza e portata all’esame della giunta, per consentire l’approvazione da parte del consiglio entro l’anno”.

 
RESTO DEL CARLINO
Approvato in giunta progetto per ridurre rischio idrogeologico

FALCONARA - La Giunta ha approvato la prima fase del progetto per la riduzione, la prevenzione ed il monitoraggio del rischio idrogeologico del versante costiero di Falconara. Il progetto, curato dal professor Torquato Nanni, coadiuvato dall'ingegner Paolo Medi e dal dottor Clemente Folchi Vici d'Arcevia, comprende una relazione cui sono allegate la cartografia geologico-geomorfologia informatizzata del versante costiero ed una relazione illustrativa con il censimento degli edifici. Lo studio risponde alla necessità di approfondimento formalizzata in sede di approvazione del Prg 99 dalla Provincia, che aveva subordinato alcuni interventi alla preventiva approvazione da parte del Comune di cartografie e studi adeguati all'individuazione dei fenomeni gravitativi presenti ed atti ad identificare 1'evoluzione futura dei terreni. Lo studio ha inoltre individuato i siti con maggiore criticità e sui quali eseguire in una fase successiva le indagini sperimentali per adempiere al disposto del Prg vigente.

 
IL GAZZETTINO
«La centrale di Sermide non ha rispettato gli accordi»

di A.G.

Rischio inquinamento per una consistente fetta di Polesine. Qualche giorno fa, infatti, si è appreso che la centrale Edipower di Sermide, in provincia di Mantova ma a pochi chilometri dal confine polesano, non sarà totalmente alimentata col turbogas, come era invece previsto dagli accordi, ma avrà alcuni gruppi che continueranno ad utilizzare come olio combustibile il btz. In particolare saranno prodotti 1.140 megawatt con il turbogas e circa 330 mw con il btz. «Non erano questi gli accordi - rimarca l'assessore provinciale all'Ambiente, Giancarlo Chinaglia - purtroppo all'ultimo momento la dirigenza della centrale ha fatto sapere che temporaneamente l'olio combustibile continuerà ad alimentare parte dei gruppi, rendendo di fatto incompleta la riconversione». Il btz è un olio combustibile inquinante, per questo motivo crescono le preoccupazioni dei Comuni polesani a ridosso del confine con la Lombardia: Melara, Bergantino, Castelmassa e Castelnovo Bariano. «Nei prossimi giorni - continua l'assessore - avrò un incontro con i sindaci dei comuni altopolesani per fare il punto della situazione. Venerdì scorso ho incontrato il presidente della Provincia di Mantova, anche lui contrario alla mancata riconversione totale. Valuteremo possibili strategie comuni per fare pressioni per una ambientalizzazione completa».

 
ADN KRONOS
Porto Marghera: requisitoria PM Casson  processo per morti petrolchimico

Il Magistrato cerca di dimostrare responsabilità èersonali

Venezia, 13 lug. - (Adnkronos) - Dovrebbe concludersi oggi, in aula bunker a Mestre, la requisitoria che portera' il pubblico ministero veneziano Felice Casson a richiedere le condanne per i 26 imputati sotto giudizio nel processo di appello per le 'morti bianche' del Petrolchimico di Porto Marghera. In primo grado si era registrata l'assoluzione per tutti. La requisitoria del magistrato, giunta alla quinta giornata, e' resa a dimostrare le responsabilita' personali di ognuno degli imputati (in pratica, gli interi vertici di Montedison e Enichem a cavallo tra gli anni '70 e '80), che avrebbero trascurato la sicurezza degli impianti al punto di causare la morte di decine di operai per l'esposizione al cloruro di vinile monomero. Casson si sta avvalendo anche di documenti che non aveva utilizzato nel primo processo.

 
ANSA
Petrolchimico: Appello,chieste pene da 2 a 10 anni reclusione

13/07/2004 - 14:37 Il processo riprenderà il 16 settembre

VENEZIA, 13 LUG - Chieste pene da due a 10 anni di reclusione nella requisitoria del processo d'appello per il Petrolchimico di Porto Marghera. Per tutti i 26 ex dirigenti di Montedison ed Enichem, assolti in primo grado dalle accuse di omissione di cautele nei luoghi di lavoro, omicidio colposo plurimo e disastro ambientale, richieste leggermente più basse rispetto al primo grado. Il processo riprenderà il 16 settembre, con le parti civili.

 
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