RASSEGNA STAMPA 04.07.2004

 

CORRIERE ADRIATICO
“Il Comune ci ripensi”

Centinaia di partecipanti all’assemblea contro la centrale. Turbogas, invocata la revoca della delibera consiliare

di LUCA MUSCOLINI

SAN SEVERINO - Affluenza oltre ogni aspettativa - oltre 300 intervenuti - al Servanzi Confidati di San Severino, per l'assemblea sulla centrale Turbogas organizzata dal Comitato contro le centrali della Valle del Potenza, il quale rilancia con 7.000 firme di cittadini contrari alla realizzazione dell’impianto. Gli amministratori settempedani hanno disertato l'incontro, a cui hanno invece aderito il sindaco di Pollenza, Sabrina Ricciardi, il vice sindaco di Tolentino, Francesco Comi, con l'assessore all'Ambiente Bernardini e alcuni consiglieri comunali di Treia e Gagliole. Il neo eletto presidente della Provincia, Giulio Silenzi, ha inviato al Comitato una nota riconfermando la propria adesione. Per l'Amministrazione provinciale era tuttavia presente il neo consigliere Cesare Martini, il quale ha ribadito il proprio impegno contro l'impianto di Berta, imitato dal Consigliere regionale Fabrizio Grandinetti, che con un intervento deciso ha riaffermato il proprio sostegno alla causa. Di Fede, segretario particolare dell'assessore regionale all’ambiente, Amagliani, ha ricordato che la Regione esclude la possibilità di realizzare tali impianti. La dottoressa Cremonesi, funzionario regionale delegato alla valutazione di impatto ambientale, ha però confermato che nulla è bloccato riguardo alla procedura di approvazione della centrale, in quanto si è trattato di una serie di prescrizioni e integrazioni richieste alla società in merito al progetto presentato. In pratica il ministero ha chiesto, tra l’altro lo spostamento del sito di qualche centinaio di metri a monte rispetto alla sede individuata e la previsione di uno sviluppo della rete locale utilizzando la rete elettrica esistente, salvo un piccolo tratto che secondo il progetto dall’impianto raggiungerebbe la sottostazione elettrica di San Severino. In questo modo si avrebbe la possibilità di inserire anche sul territroio l’elettricità prodotta. Decisa la presa di posizione del delegato della Coldiretti, Giorgio Tardella, il quale ha rafforzato la contrarietà dell'associazione a questa centrale: "Non vi è coerenza tra agricoltura di qualità, la recente acquisizione della Doc, le prospettive di agriturismo e l'impianto termoelettrico in progetto", ha affermato. Francesco Ferrante, Direttore Generale di Legambiente Nazionale, ha concluso ribadendo l'appoggio dell'associazione ambientalista. L'assemblea ha votato all'unanimità un ordine del giorno da inviare al sindaco settempedano Fabio Eusebi perché convochi quanto prima un Consiglio comunale per annullare la delibera n° 70 del 28 novembre dell’anno scorso, in cui si dava un parere positivo a uno studio per un sito del genere sul territorio.

 
LA SICILIA
Omesso controllo serbatoi

Monelli (ex direttore della raffineria) rinviato a giudizio

di M. C. G.

Il Gip del Tribunale di Gela dott. Lirio Conti ha disposto il rinvio a giudizio dell'ing.Renato Monelli, direttore della Raffineria nel 2000. Nell'udienza che si apre in Tribunale il 26 novembre, l'ex direttore dovrà rispondere di aver omesso di controllare e manutenzionare i serbatoi di stoccaggio dei prodotti petroliferi. Lo stato non perfetto dei serbatoi ha causato lo sversamento nelle acque della falda freatica posta nel sottosuolo dell'area della Raffineria di solfati, boro, ferro manganese, benzene cioè prodotti grezzi e derivati ottenuti dalle lavorazioni industriali. Questa vicenda è analoga a quella che nel novembre scorso ha indotto la magistratura a porre sotto sequestro quasi tutto il parco serbatoi della Raffineria. Tutto è nato da una denuncia di Italia Nostra sulla presenza di pozzi a Bulala contenenti acqua inquinata da sostanze petrolifere. La prima denuncia fece scattare l'inchiesta poi sfociata nel sequestro dei serbatoi e nel fermo della Raffineria. Nella primavera del 2000 scattò una seconda denuncia sulla base del rinvenimento - così dicono gli ambientalisti - di altri pozzi. I sopralluoghi sono stati effettuati tra marzo e maggio del 2000, mentre l'udienza preliminare a carico dell'ing. Monelli, si è svolta il 19 maggio scorso. Attualmente è in corso alla Raffineria l'incidente probatorio sui serbatoi sequestrati a novembre che saranno ispezionati dai consulenti del Gip. Nel piano di miglioramento ambientale presentato dalla Raffineria è prevista una spesa di 49 milioni di euro per dotare di doppio fondo tutti i 112 serbatoi della Raffineria. L'investimento ha durata quadriennale. Il doppio fondo lo hanno già 25 serbatoi. Nel prossimo triennio, tutti i serbatoi saranno posti in sicurezza. Un milione di euro è invece la somma spesa per l'installazione di doppie tenute sui tetti galleggianti dei serbatoi.

 
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