“Il Comune ci ripensi”
Centinaia di partecipanti
all’assemblea contro la centrale. Turbogas, invocata la
revoca della delibera consiliare
di LUCA MUSCOLINI
SAN SEVERINO - Affluenza
oltre ogni aspettativa - oltre 300 intervenuti - al Servanzi
Confidati di San Severino, per l'assemblea sulla centrale
Turbogas organizzata dal Comitato contro le centrali della
Valle del Potenza, il quale rilancia con 7.000 firme di
cittadini contrari alla realizzazione dell’impianto. Gli
amministratori settempedani hanno disertato l'incontro, a
cui hanno invece aderito il sindaco di Pollenza, Sabrina
Ricciardi, il vice sindaco di Tolentino, Francesco Comi, con
l'assessore all'Ambiente Bernardini e alcuni consiglieri
comunali di Treia e Gagliole. Il neo eletto presidente della
Provincia, Giulio Silenzi, ha inviato al Comitato una nota
riconfermando la propria adesione. Per l'Amministrazione
provinciale era tuttavia presente il neo consigliere Cesare
Martini, il quale ha ribadito il proprio impegno contro
l'impianto di Berta, imitato dal Consigliere regionale
Fabrizio Grandinetti, che con un intervento deciso ha
riaffermato il proprio sostegno alla causa. Di Fede,
segretario particolare dell'assessore regionale
all’ambiente, Amagliani, ha ricordato che la Regione esclude
la possibilità di realizzare tali impianti. La dottoressa
Cremonesi, funzionario regionale delegato alla valutazione
di impatto ambientale, ha però confermato che nulla è
bloccato riguardo alla procedura di approvazione della
centrale, in quanto si è trattato di una serie di
prescrizioni e integrazioni richieste alla società in merito
al progetto presentato. In pratica il ministero ha chiesto,
tra l’altro lo spostamento del sito di qualche centinaio di
metri a monte rispetto alla sede individuata e la previsione
di uno sviluppo della rete locale utilizzando la rete
elettrica esistente, salvo un piccolo tratto che secondo il
progetto dall’impianto raggiungerebbe la sottostazione
elettrica di San Severino. In questo modo si avrebbe la
possibilità di inserire anche sul territroio l’elettricità
prodotta. Decisa la presa di posizione del delegato della
Coldiretti, Giorgio Tardella, il quale ha rafforzato la
contrarietà dell'associazione a questa centrale: "Non vi è
coerenza tra agricoltura di qualità, la recente acquisizione
della Doc, le prospettive di agriturismo e l'impianto
termoelettrico in progetto", ha affermato. Francesco
Ferrante, Direttore Generale di Legambiente Nazionale, ha
concluso ribadendo l'appoggio dell'associazione
ambientalista. L'assemblea ha votato all'unanimità un ordine
del giorno da inviare al sindaco settempedano Fabio Eusebi
perché convochi quanto prima un Consiglio comunale per
annullare la delibera n° 70 del 28 novembre dell’anno
scorso, in cui si dava un parere positivo a uno studio per
un sito del genere sul territorio. |
Omesso controllo serbatoi
Monelli (ex direttore della
raffineria) rinviato a giudizio
di M. C. G.
Il Gip del Tribunale di Gela
dott. Lirio Conti ha disposto il rinvio a giudizio dell'ing.Renato
Monelli, direttore della Raffineria nel 2000. Nell'udienza
che si apre in Tribunale il 26 novembre, l'ex direttore
dovrà rispondere di aver omesso di controllare e
manutenzionare i serbatoi di stoccaggio dei prodotti
petroliferi. Lo stato non perfetto dei serbatoi ha causato
lo sversamento nelle acque della falda freatica posta nel
sottosuolo dell'area della Raffineria di solfati, boro,
ferro manganese, benzene cioè prodotti grezzi e derivati
ottenuti dalle lavorazioni industriali. Questa vicenda è
analoga a quella che nel novembre scorso ha indotto la
magistratura a porre sotto sequestro quasi tutto il parco
serbatoi della Raffineria. Tutto è nato da una denuncia di
Italia Nostra sulla presenza di pozzi a Bulala contenenti
acqua inquinata da sostanze petrolifere. La prima denuncia
fece scattare l'inchiesta poi sfociata nel sequestro dei
serbatoi e nel fermo della Raffineria. Nella primavera del
2000 scattò una seconda denuncia sulla base del rinvenimento
- così dicono gli ambientalisti - di altri pozzi. I
sopralluoghi sono stati effettuati tra marzo e maggio del
2000, mentre l'udienza preliminare a carico dell'ing.
Monelli, si è svolta il 19 maggio scorso. Attualmente è in
corso alla Raffineria l'incidente probatorio sui serbatoi
sequestrati a novembre che saranno ispezionati dai
consulenti del Gip. Nel piano di miglioramento ambientale
presentato dalla Raffineria è prevista una spesa di 49
milioni di euro per dotare di doppio fondo tutti i 112
serbatoi della Raffineria. L'investimento ha durata
quadriennale. Il doppio fondo lo hanno già 25 serbatoi. Nel
prossimo triennio, tutti i serbatoi saranno posti in
sicurezza. Un milione di euro è invece la somma spesa per
l'installazione di doppie tenute sui tetti galleggianti dei
serbatoi. |