RASSEGNA STAMPA 02.07.2004

 

MESSAGGERO
«Il Comune spende soldi senza copertura»

Esposto di Brandoni (Fi) alla Corte dei Conti

di Marco Catalani

FALCONARA Un esposto-denuncia alla Corte dei Conti. Lo minaccia Goffredo Brandoni, consigliere comunale di Forza Italia, che nell’ultimo Consiglio comunale, al termine dell'ennesima interrogazione sull'entità di una spesa del Comune (nel caso specifico, quella relativa all'acquisto delle bandiere della pace che sono state appese per le vie della città l'anno scorso) ha puntato il dito contro la politica di spese dell'Amministrazione. «Come al solito voi spendete i soldi e poi inseguite la relativa copertura finanziaria» aveva tuonato. Da qui la decisione di portare davanti alla Corte dei Conti l'intera faccenda denunciata dall'azzurro anche nel Consiglio precedente nei confronti della rassegna Polis. L'argomento determinò una discussione talmente infuocata da obbligare il presidente Salustri, che più volte aveva cercato invano di riportare la calma, a sospendere per alcuni minuti la seduta. «La Giunta di centrosinistra che ci amministra - spiega Brandoni - ogni volta che organizza rassegne o manifestazioni, tra l'altro politicamente schierate a proprio favore come nel caso di Polis, solo in un secondo momento si preoccupa di reperire i soldi necessari. Un fatto provato dalle date delle delibere di giunta».

 
RESTO DEL CARLINO
Il progetto Bohigas sbarca ad una rassegna nazionale

Con il progetto Bohigas, Falconara si candida a partecipare alla V RUN (rassegna urbanistica nazionale) organizzata dall'Istituto nazionale di urbanistica, che si svolgerà a Venezia dal 10 al 20 novembre. La più prestigiosa esposizione italiana, raccoglie fra gli altri i piani a carattere innovativo, capaci di coinvolgere nella loro progettazione le popolazioni locali all'interno di processi avanguardistici. «Il successo e gli apprezzamenti rivolti da più parti al Piano Bohigas - spiega l'assessore Api - ne hanno confermato la validità e la portata innovativa». Il Comune ha quindi inviato la documentazione per accedere alla selezione che, se superata, garantirà I'opportunità di esporre il progetto. E' previsto l'intervento di un pool di tecnici affiancati dallo stesso Bohigas e la presentazione di 6 pannelli realizzati seguendo l'innovazione, la ricerca della memoria e la coerenza al Prg.

 
IL QUOTIDIANO
Inchiesta sull'Eni

Il più vasto giacimento su terraferma d'Europa, il centro di trattamento oli più importante nei Paesi dell'Occidente europeo, un oleodotto di 130 chilometri che congiunge i giacimenti con la raffineria Agip di Taranto, un fiume di soldi, una parte dei quali - il 7 per cento - finisce nelle casse dei Comuni e della Regione. Ma il petrolio in Val d'Agri non offre solo questo. Offre anche viaggi e vacanze. "Regali" per ricompensare «i favori ricevuti dal funzionario pubblico di turno». «Pratiche corruttive», quelle che sarebbero state messe in campo da parte di dirigenti dell'Eni. «Una regola», sostengono gli investigatori. E per corruzione aggravata e continuata sono finiti agli arresti domiciliari il comandante provinciale di Potenza dei vigili del fuoco, Antonio Barone, i dirigenti dell'Eni Luigino Lusuriello e Carlo Russo, una dipendente dell'Eni, Roberta Angelini, e Roberto Sini, direttore tecnico della Italfluid-Geoenergy, società collegata all'Eni (presente sul mercato petrolifero da oltre 20 anni. Si occupa prevalentemente di progettazione e costruzione di apparecchiature per l'industria petrolifera, di noleggio di personale e attrezzature per prove di produzione). Cambiano i protagonisti, ma il film è lo stesso: tangentopoli. Dopo l'inchiesta di due anni fa, che portò agli arresti di politici e imprenditori, il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza Henry John Woodcock prepara un nuovo fascicolo. I dettagli dal nuovo filone sono stati illustrati ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa al comando provinciale di Potenza dei carabinieri. Alcuni mesi fa, sulla scrivania del magistrato di origini anglo-napoletane sarebbe giunta la denuncia di un imprenditore che sosteneva di essere stato volutamente danneggiato nell'assegnazione di lavori relativi agli impianti petroliferi. I carabinieri hanno stabilito che le accuse dell'imprenditore erano false, ma indagando hanno raccolto altri elementi. Sino ad arrivare ai «giorni di soggiorno in un lussuoso complesso alberghiero di Ischia e un pernottamento in un albergo di Ravenna, per tutta la famiglia del comandante provinciale dei vigili del fuoco». Intercettazioni telefoniche e ambientali hanno poi convinto sia il magistrato sia il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Rocco Pavese (che ha emesso le ordinanze di custodia cautelare) che invece si trattava di veri e propri "regali". «Le indagini - spiegano il comandante provinciale di Potenza dei carabinieri, tenente colonnello Pietro Polignano, il comandante del Reparto operativo, maggiore Nazareno Zolli, e il comandante del nucleo operativo, tenente Antonio Milone - hanno portato alla luce un "sistema" di scambio di favori». Sistema con cui - come scrive il gip nell'ordinanza - l'Eni ha impegnato tutta la sua potenza economica e sociale. E così i dirigenti dell'Eni - attraverso la Italfluid-Geoenergy - avrebbero ricompensato il comandante provinciale di Potenza dei Vigili del fuoco Antonio Barone, «funzionario prezzolato e al servizio della compagnia petrolifera», scrivono i magistrati. Il soggiorno a Ischia e il pernottamento a Ravenna sarebbero il prezzo pagato a Barone per aver agevolato alcune pratiche dell'Eni relative alle estrazioni di petrolio in Val d'Agri. In una occasione, addirittura, sarebbe stato sostituito un documento in un fascicolo, dopo che i progetti di un impianto erano stati realizzati in modo tanto difforme da non poter sfuggire ai controlli, anche i più distratti. Barone - definito dal gip nell'ordinanza «un funzionario senza scrupoli» - ha detto di aver restituito in contanti la spesa del soggiorno a Ischia. Ma secondo l'accusa, i dirigenti e dipendenti dell'Eni arrestati erano consapevoli dell'attività corruttiva, perché pagarono anche il conto degli extra accumulati da Barone a Ischia e, nella richiesta del pernottamento in Emilia-Romagna, gli consigliarono un albergo di Ravenna convenzionato con l'Eni, anche se il funzionario - in viaggio per le vacanze in Trentino - avrebbe preferito una struttura a Rimini.

 
inizio pagina   rassegna stampa