MESSAGGERO |
Marina di Falconara spa Una società per il porto
di LETIZIA LARICI
FALCONARA - Costituita i primi d'aprile la “Marina di
Falconara spa”, società che si propone di dare realizzazione
al nuovo porto turistico. Presidente l'avvocato Michele
Boncristiano, che ha anche un ruolo attivo nella vita
politica cittadina (esponente dell'Udeur in Consiglio
comunale). «Ma attenzione, la Marina di Falconara è una
società a partecipazione privata - spiega Boncristiano che
per ora non intende rivelare i nomi dei quattro azionisti -
il Comune si è riservato di entrare in un secondo momento».
Obiettivo, appunto, la realizzazione del porto, che dipende
in buona sostanza da quella del by pass ferroviario Api o
arretramento che dir si voglia. «In ogni caso - prosegue
Boncristiano - una equipe di architetti di fama
internazionale sta lavorando al progetto che si innesta
sull'ipotesi Bohigas. Siamo a buon punto e appena possibile
lo depositeremo presso le autorità competenti che ne
dovranno valutare la fattibilità prima di rilasciarci il
titolo concessorio». Secondo il dirigente all'urbanistica
Furio Durpetti, però, non è così scontato che la
realizzazione del porto sia necessariamente demandata alla
nuova società presieduta da Boncristiano. «I lavori saranno
assegnati seguendo una procedura ad evidenza pubblica. Nel
caso si facciano avanti altre società, effettueremo una
scelta dopo un'attenta valutazione dei progetti». Intanto
giovedì il Comune di Falconara ha riproposto l'ipotesi
Bohigas, che «fornisce alcune indicazioni di massima -
sottolinea Boncristiano - come l'esatto posizionamento del
porto, dalla stazione all'ex tiro a volo».
Giancarli, due anni di governo e almeno due fiori
all’occhiello: economia e infrastrutture
Il bilancio della Provincia
di CLAUDIA PASQUINI
DOPO Corinaldo, è stata la volta di Jesi. Il presidente
della Provincia Enzo Giancarli quest'anno ha scelto l'area
industriale della Zipa per la tradizionale conferenza stampa
itinerante che tiene in occasione del "compleanno" della sua
amministrazione. A due anni di distanza dal suo secondo
mandato la giunta al gran completo ha quindi fatto un
bilancio del lavoro svolto e ha annunciato i prossimi
progetti. «Sviluppo sostenibile, pianificazione,
programmazione e progetti condivisi - ha detto Giancarli -
sono questi i punti cardine della nostra azione politica
amministrativa. L'anno scorso a Corinaldo avevamo parlato
dell'entroterra come volano di un turismo diverso e più
completo. Quest'anno siamo alla Zipa per sottolineare il
fatto che la provincia di Ancona vive una realtà economica
diversa del resto delle Marche e dell'Italia. Le
esportazioni registrano un +8% rispetto a +2% regionale e al
-4% nazionale. Il tasso di disoccupazione è al minimo, il
3%. Nonostante una situazione positiva però non abbassiamo
la guardia». Tra i progetti previsti dal programma
elettorale oggi in via di realizzazione c'è la metropolitana
di superficie. Dopo l'inaugurazione della stazione di
Torrette entro l'anno in corso sarà completata quella di
Falconara Stadio. Entro il prossimo anno saranno pronte
Ancona Stadio e Camerano Aspio. Pronto al via nell'ambito
del piano triennale delle opere pubbliche il progetto di
collegamento interno delle tre valli del Misa, dell'Esino e
del Musone che riqualificherà e recupererà territorio e
infrastrutture già esistenti e decongestionerà la viabilità
dei centri abitati. Approvati anche il piano agricolo
provinciale, unico nel suo genere nelle Marche e il piano
faunistico e venatorio, mentre per quanto concerne la
protezione civile è stato approntato il piano di emergenza
ed una sala operativa. La filosofia dello sviluppo
sostenibile si è tradotta in una serie di interventi
sostanziali nel settore dei servizi sociali delle politiche
giovanili, dell'immigrazione, della cooperazione
internazionale e dell'internalizzazione delle imprese.
L'amministrazione si è detta soddisfatta anche del lavoro
svolto per la formazione con il primo Piano triennale delle
politiche attive del lavoro, la sperimentazione delle "borse
di ricerca" per l'inserimento nel mondo produttivo dei
giovani laureati e la valorizzazione dei progetti di
alternanza lavoro-scuola.
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CORRIERE ADRIATICO |
Il porticciolo scalpita per mille posti in più
Sulla prospettiva di un nuovo porto turistico a Falconara
Marittima pesa il parere della Regione: la costa va
salvaguardata I 4300 ormeggi non soddisfano la richiesta
di GABRIELE GIANGIACOMI
ANCONA - Cambiano i porti turistici delle Marche. La
necessità di federare i porti della nostra regione è emersa
giovedì scorso durante il convegno promosso dall'Assonautica
provinciale di Ancona. Molti gli sviluppi previsti
nell'immediato futuro anche se, per alcuni progetti, ci sarà
ancora da attendere. In Italia le barche stimate sono
attualmente 847.000, ossia una ogni 67 abitanti. Nelle
Marche le imbarcazioni sono oltre 21.000 per un totale di
soli 4.300 ormeggi disponibili. Mille sono i posti barca
necessari a coprire la domanda.
PESARO - Partendo dalla provincia di Pesaro-Urbino, troviamo
vicino Gabicce il porto di baia Vallugola che ora garantisce
solo 150 posti per barche sino a 20 metri di lunghezza. Il
fondale ha una profondità di 2,20 metri a fronte dello
standard di tre metri. Pesaro ha invece una disponibilità
attuale di 400 posti per imbarcazioni sino ai 24 metri. In
cantiere, come ha spiegato il presidente dell'Assonautica
Provinciale di Pesaro, Paolo Morsiani, c'è la possibilità di
aumentare la dotazione di 450 posti per un totale di spesa
di circa 35 milioni di euro. Una realtà nuova è quella di
Fano: la fine degli ultimi lavori alla darsena "Marina dei
Cesari" è prevista per il prossimo settembre per un totale
di 500 posti creati dalla società per barche che vanno dai 6
ai 30 metri.
ANCONA E DINTORNI - Il porto turistico di Senigallia nasce,
invece, da un porto canale che è stato ampliato 15 anni fa.
Attualmente la disponibilità di posti è di 300 per
imbarcazioni di lunghezza sino ai 15 metri ma il nuovo piano
regolatore ha previsto lo spostamento della
ex-navalmeccanica sino a raggiungere la capienza di 500
ormeggi. Intensa è l'attività di Marina Dorica nel porto di
Ancona. Entro i prossimi tre anni sarà completata la nuova
darsena che aggiungerà altri 600 posti ai circa 1200
attuali. Per Numana è previsto solo un consolidamento e
allungamento della diga foranea per la messa in sicurezza.
Sulla prospettiva di un nuovo porto turistico a Falconara
Marittima il responsabile delle Opere Marittime della
Regione, Giorgio Occhipinti, ha posto l'accento sulla
delicatezza della costa marchigiana, una costa che va
salvaguardata. Sembra difficile ipotizzare, quindi, una
nuova struttura anche se quelle già esistenti potrebbero
essere ampliate sfruttando le aree dismesse.
CIVITANOVA - Anche per Civitanova non ci sono,
all'orizzonte, novità a breve termine. La capienza è di 400
posti per barche sino a 18 metri e per il futuro si pensa
all'ampliamento della darsena. Porto San Giorgio garantisce,
invece, l'operatività di 861 posti per barche sino ai 50
metri.
SAN BENEDETTO - Tra gli interventi a breve termine va
sicuramente segnalato quello di San Benedetto che ospita già
300 imbarcazioni ma che potrebbero diventare 450 già nel
2005.
"Questa provincia corre"
La crescita nel territorio supera la media regionale Il
tasso di disoccupazione è sceso sotto al 3% La
programmazione al centro delle iniziative Due anni di
giunta-Giancarli: il presidente traccia il bilancio
di ROBERTO MARCONI
JESI - Una provincia che cresce, in proporzione, più
della stessa regione (le esportazioni, per esempio
nell'anconetano sono salite dell'8 %, contro il più 2 %
delle Marche ed il meno 4 % nazionale, mentre la
disoccupazione è scesa sotto lo scoglio del 3 %), ma dove i
risultati positivi "sono solo un incentivo al miglioramento
di interventi e presenza". Una provincia dove sviluppo
sostenibile, pianificazione, programmazione, valorizzazione
delle risorse umane e del territorio, innovazione
tecnologica e progetti condivisi sono, secondo il presidente
Enzo Giancarli che ieri alla Zipa di Jesi ha tracciato
insieme alla sua giunta (il vice Giancarlo Sagramola e gli
assessori Lorenzo Catraro, Luciano Montesi, Donatella
Linguiti, Patrizia Casagrande, Raffaele Bucciarelli, Stefano
Gatto e Massimo Pacetti) un bilancio dei due anni di questo
secondo mandato, "filosofia ed allo stesso tempo strategia
per arrivare alla via alta della competizione". Rieletto nel
maggio del 2002 con il 64,95 % dei consensi, Giancarli ha
fatto della centralità del territorio il punto qualificante
di tutta la sua politica amministrativa. "L'anno scorso - ha
ricordato - per la stessa occasione siamo andati a Corinaldo
in quanto bandiera arancione e simbolo del policentrismo
marchigiano, oggi invece siamo nella sede di un consorzio
imprenditoriale di cui la Provincia è azionista di
riferimento, perché l'attenzione è all'economia,
all'occupazione, all'industria che vogliamo ricca di sapere
e competitiva". L'attuale mandato amministrativo, fra
l'altro, è stato caratterizzato dalle nuove funzioni
delegate all'ente dalla Regione in materia di difesa del
suolo, della sismica e del demanio civile, di lavoro e
formazione, trasporto pubblico locale, dalla approvazione
definitiva del Piano Territoriale di Coordinamento e
dall'avvio della attuazione del Prusst. Importanti e
decisivi anche gli strumenti messi in atto dall'ente per la
salvaguardia del territorio (Piano delle Attività
Estrattive, già elaborato, Piano dei Rifiuti, realizzazione
di parchi urbani, bonifica di siti dismessi), per la tutela
della salute pubblica e per la crescita della sostenibilità
ambientale. La programmazione politica ispirata dal criterio
di uno sviluppo armonioso del territorio cooperante e
solidale, all'interno del quale percorsi condivisi prendono
il posto di interessi localistici e particolari, ha
consentito poi l'elaborazione del Piano Triennale delle
Opere Pubbliche e la messa a punto del progetto di
collegamento interno delle tre valli del Misa, dell'Esino e
del Musone che riqualifica e recupera territorio ed
infrastrutture già esistenti, decongestiona la viabilità dei
centri abitati e collega le aree residenziali con i centri
industriali. Un altro dei contributi dell'azione
amministrativa della Provincia di Ancona al progetto di
sviluppo generale del territorio è il Piano Agricolo
Provinciale unico nel suo genere nelle Marche e cornice
generale dove si inseriscono tutte le iniziative promosse
durante l'anno insieme a Comuni ed associazioni.
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IL MATTINO |
Ecomostri e abusi, ecco i nuovi pirati del mare
Roma. Sulle coste italiane tornano a sventolare anche quest’anno
le «bandiere nere» di Legambiente, che per il 2004 ne ha
assegnate 20 ad amministrazioni, politici, società private
che si sono contraddistinti per attacchi o danni
all’ambiente. Ce n’è una anche per un ministro, il
responsabile della Difesa Antonio Martino, che si è
conquistato il pollice verso dall’associazione con questa
motivazione: «Ha autorizzato i lavori di ampliamento della
base Usa a Santo Stefano-La Maddalena», in Sardegna. Regione
che ne riceve anche un’altra per il progetto «Costa
Turchese» di «mezzo milione di metri cubi di costruzioni per
un’area di 450 ettari nel comune di Olbia». Ed ecco tutti
gli altri vessilli neri che saranno consegnati: Liguria. Due
bandiere sono state assegnate alla «Società di Marina di
Chiariventi s.p.a.» per la proposta di costruzione di un
porto turistico su un’area tra i comuni di Noli e Spotorno,
su un sito di importanza comunitaria. L’altra alla Cim
Immobiliare di Bordighera, per la proposta di intervento
edilizio ad Ospedaletti. Friuli. Il poco ambito premio andrà
al sindaco di Lignano Sabbiadoro e al presidente della
regione per la variante al Piano regolatore, approvata per
permettere la costruzione di una piscina e di un palazzetto
dello sport, che comporteranno la distruzione di un prezioso
ecosistema a costa boscata. Bandiera nera al sindaco di
Quarto d’Altino, per aver caldeggiato il progetto «Darsena
turistica Marina di Portegrandi». Marche. Sono due le
bandiere nere. Una è andata all’amministrazione comunale di
Potenza Picena, per aver approvato nel nuovo piano
regolatore ben 50.000 metri cubi di cemento nell’Oasi di
protezione della fauna presso i laghetti di Potenza Picena.
Il secondo vessillo se l’è aggiudicato la Raffineria Alpi di
Falconara, per aver contribuito al pesante inquinamento
ambientale della costa. Emilia Romagna. Legambiente ha
assegnato il poco prestigioso premio al Villaggio di capanni
e cottages costruiti alla foce del Torrente Bevano, situato
all’interno di una riserva e del parco del Delta del Po.
Lazio. La regione si è conquistata il poco invidiabile
secondo posto nella classifica dei più premiati da
Legambiente. Insigniti il Comune di Tarquinia, per il
progetto di un porto turistico per più di mille
imbarcazioni, con annessi alberghi e nuove costruzioni, su
un’area vincolata dal punto di vista paesaggistico. Premiati
anche il comune di Fiumicino e quello di Civitavecchia. Il
primo per aver modificato il progetto del nuovo porto, sulla
foce del Tevere, il secondo perché, ha approvato la proposta
di riconversione a carbone della Centrale Enel di
Torrevaldaliga. Puglia. È la Puglia a detenere il triste
primato di regione che si è conquistata il maggior numero di
bandiere nere. Premiata l’amministrazione di Maruggio, per
gli insediamenti turistici in aree naturalistiche. Insignito
il sindaco di Pulsano per l’adozione di un piano urbanistico
che prevede progetti di impatto ambientale. Colpita anche
l’amministrazione comunale di Molfetta che, con la sua
gestione ha lasciato ai cittadini appena 4 centimetri di
spiaggia pro-capite. Calabria. Bandiera nera al Governatore
della regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, perché in
quasi sette anni di attività e nonostante centinaia di
miliardi di vecchie lire spesi per costruire depuratori e
fognature, ha fallito l’obiettivo. Basilicata. Bandiera nera
all’amministrazione comunale di Pisticci dove è in corso la
realizzazione del Porto turistico del villaggio degli
Argonauti, un porto fluviale in un’area naturalistica.
Sicilia. Due le bandiere nere assegnate. La prima è andata
all’Enel per aver deciso di realizzare nella stessa area
della centrale termoelettrica Tifeo di Augusta, la seconda
«premia» una società che fa riferimanto al gruppo Alpitour,
per la realizzazione di un mega insediamento turistico nei
pressi di Siracusa. |
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