RASSEGNA STAMPA 26.06.2004

 

MESSAGGERO
Marina di Falconara spa Una società per il porto

di LETIZIA LARICI

FALCONARA - Costituita i primi d'aprile la “Marina di Falconara spa”, società che si propone di dare realizzazione al nuovo porto turistico. Presidente l'avvocato Michele Boncristiano, che ha anche un ruolo attivo nella vita politica cittadina (esponente dell'Udeur in Consiglio comunale). «Ma attenzione, la Marina di Falconara è una società a partecipazione privata - spiega Boncristiano che per ora non intende rivelare i nomi dei quattro azionisti - il Comune si è riservato di entrare in un secondo momento». Obiettivo, appunto, la realizzazione del porto, che dipende in buona sostanza da quella del by pass ferroviario Api o arretramento che dir si voglia. «In ogni caso - prosegue Boncristiano - una equipe di architetti di fama internazionale sta lavorando al progetto che si innesta sull'ipotesi Bohigas. Siamo a buon punto e appena possibile lo depositeremo presso le autorità competenti che ne dovranno valutare la fattibilità prima di rilasciarci il titolo concessorio». Secondo il dirigente all'urbanistica Furio Durpetti, però, non è così scontato che la realizzazione del porto sia necessariamente demandata alla nuova società presieduta da Boncristiano. «I lavori saranno assegnati seguendo una procedura ad evidenza pubblica. Nel caso si facciano avanti altre società, effettueremo una scelta dopo un'attenta valutazione dei progetti». Intanto giovedì il Comune di Falconara ha riproposto l'ipotesi Bohigas, che «fornisce alcune indicazioni di massima - sottolinea Boncristiano - come l'esatto posizionamento del porto, dalla stazione all'ex tiro a volo».

Giancarli, due anni di governo e almeno due fiori all’occhiello: economia e infrastrutture

Il bilancio della Provincia

di CLAUDIA PASQUINI

DOPO Corinaldo, è stata la volta di Jesi. Il presidente della Provincia Enzo Giancarli quest'anno ha scelto l'area industriale della Zipa per la tradizionale conferenza stampa itinerante che tiene in occasione del "compleanno" della sua amministrazione. A due anni di distanza dal suo secondo mandato la giunta al gran completo ha quindi fatto un bilancio del lavoro svolto e ha annunciato i prossimi progetti. «Sviluppo sostenibile, pianificazione, programmazione e progetti condivisi - ha detto Giancarli - sono questi i punti cardine della nostra azione politica amministrativa. L'anno scorso a Corinaldo avevamo parlato dell'entroterra come volano di un turismo diverso e più completo. Quest'anno siamo alla Zipa per sottolineare il fatto che la provincia di Ancona vive una realtà economica diversa del resto delle Marche e dell'Italia. Le esportazioni registrano un +8% rispetto a +2% regionale e al -4% nazionale. Il tasso di disoccupazione è al minimo, il 3%. Nonostante una situazione positiva però non abbassiamo la guardia». Tra i progetti previsti dal programma elettorale oggi in via di realizzazione c'è la metropolitana di superficie. Dopo l'inaugurazione della stazione di Torrette entro l'anno in corso sarà completata quella di Falconara Stadio. Entro il prossimo anno saranno pronte Ancona Stadio e Camerano Aspio. Pronto al via nell'ambito del piano triennale delle opere pubbliche il progetto di collegamento interno delle tre valli del Misa, dell'Esino e del Musone che riqualificherà e recupererà territorio e infrastrutture già esistenti e decongestionerà la viabilità dei centri abitati. Approvati anche il piano agricolo provinciale, unico nel suo genere nelle Marche e il piano faunistico e venatorio, mentre per quanto concerne la protezione civile è stato approntato il piano di emergenza ed una sala operativa. La filosofia dello sviluppo sostenibile si è tradotta in una serie di interventi sostanziali nel settore dei servizi sociali delle politiche giovanili, dell'immigrazione, della cooperazione internazionale e dell'internalizzazione delle imprese. L'amministrazione si è detta soddisfatta anche del lavoro svolto per la formazione con il primo Piano triennale delle politiche attive del lavoro, la sperimentazione delle "borse di ricerca" per l'inserimento nel mondo produttivo dei giovani laureati e la valorizzazione dei progetti di alternanza lavoro-scuola.

 
CORRIERE ADRIATICO
Il porticciolo scalpita per mille posti in più

Sulla prospettiva di un nuovo porto turistico a Falconara Marittima pesa il parere della Regione: la costa va salvaguardata I 4300 ormeggi non soddisfano la richiesta

di GABRIELE GIANGIACOMI

ANCONA - Cambiano i porti turistici delle Marche. La necessità di federare i porti della nostra regione è emersa giovedì scorso durante il convegno promosso dall'Assonautica provinciale di Ancona. Molti gli sviluppi previsti nell'immediato futuro anche se, per alcuni progetti, ci sarà ancora da attendere. In Italia le barche stimate sono attualmente 847.000, ossia una ogni 67 abitanti. Nelle Marche le imbarcazioni sono oltre 21.000 per un totale di soli 4.300 ormeggi disponibili. Mille sono i posti barca necessari a coprire la domanda.
PESARO - Partendo dalla provincia di Pesaro-Urbino, troviamo vicino Gabicce il porto di baia Vallugola che ora garantisce solo 150 posti per barche sino a 20 metri di lunghezza. Il fondale ha una profondità di 2,20 metri a fronte dello standard di tre metri. Pesaro ha invece una disponibilità attuale di 400 posti per imbarcazioni sino ai 24 metri. In cantiere, come ha spiegato il presidente dell'Assonautica Provinciale di Pesaro, Paolo Morsiani, c'è la possibilità di aumentare la dotazione di 450 posti per un totale di spesa di circa 35 milioni di euro. Una realtà nuova è quella di Fano: la fine degli ultimi lavori alla darsena "Marina dei Cesari" è prevista per il prossimo settembre per un totale di 500 posti creati dalla società per barche che vanno dai 6 ai 30 metri.
ANCONA E DINTORNI - Il porto turistico di Senigallia nasce, invece, da un porto canale che è stato ampliato 15 anni fa. Attualmente la disponibilità di posti è di 300 per imbarcazioni di lunghezza sino ai 15 metri ma il nuovo piano regolatore ha previsto lo spostamento della ex-navalmeccanica sino a raggiungere la capienza di 500 ormeggi. Intensa è l'attività di Marina Dorica nel porto di Ancona. Entro i prossimi tre anni sarà completata la nuova darsena che aggiungerà altri 600 posti ai circa 1200 attuali. Per Numana è previsto solo un consolidamento e allungamento della diga foranea per la messa in sicurezza. Sulla prospettiva di un nuovo porto turistico a Falconara Marittima il responsabile delle Opere Marittime della Regione, Giorgio Occhipinti, ha posto l'accento sulla delicatezza della costa marchigiana, una costa che va salvaguardata. Sembra difficile ipotizzare, quindi, una nuova struttura anche se quelle già esistenti potrebbero essere ampliate sfruttando le aree dismesse.
CIVITANOVA - Anche per Civitanova non ci sono, all'orizzonte, novità a breve termine. La capienza è di 400 posti per barche sino a 18 metri e per il futuro si pensa all'ampliamento della darsena. Porto San Giorgio garantisce, invece, l'operatività di 861 posti per barche sino ai 50 metri.
SAN BENEDETTO - Tra gli interventi a breve termine va sicuramente segnalato quello di San Benedetto che ospita già 300 imbarcazioni ma che potrebbero diventare 450 già nel 2005.

"Questa provincia corre"

La crescita nel territorio supera la media regionale Il tasso di disoccupazione è sceso sotto al 3% La programmazione al centro delle iniziative Due anni di giunta-Giancarli: il presidente traccia il bilancio

di ROBERTO MARCONI

JESI - Una provincia che cresce, in proporzione, più della stessa regione (le esportazioni, per esempio nell'anconetano sono salite dell'8 %, contro il più 2 % delle Marche ed il meno 4 % nazionale, mentre la disoccupazione è scesa sotto lo scoglio del 3 %), ma dove i risultati positivi "sono solo un incentivo al miglioramento di interventi e presenza". Una provincia dove sviluppo sostenibile, pianificazione, programmazione, valorizzazione delle risorse umane e del territorio, innovazione tecnologica e progetti condivisi sono, secondo il presidente Enzo Giancarli che ieri alla Zipa di Jesi ha tracciato insieme alla sua giunta (il vice Giancarlo Sagramola e gli assessori Lorenzo Catraro, Luciano Montesi, Donatella Linguiti, Patrizia Casagrande, Raffaele Bucciarelli, Stefano Gatto e Massimo Pacetti) un bilancio dei due anni di questo secondo mandato, "filosofia ed allo stesso tempo strategia per arrivare alla via alta della competizione". Rieletto nel maggio del 2002 con il 64,95 % dei consensi, Giancarli ha fatto della centralità del territorio il punto qualificante di tutta la sua politica amministrativa. "L'anno scorso - ha ricordato - per la stessa occasione siamo andati a Corinaldo in quanto bandiera arancione e simbolo del policentrismo marchigiano, oggi invece siamo nella sede di un consorzio imprenditoriale di cui la Provincia è azionista di riferimento, perché l'attenzione è all'economia, all'occupazione, all'industria che vogliamo ricca di sapere e competitiva". L'attuale mandato amministrativo, fra l'altro, è stato caratterizzato dalle nuove funzioni delegate all'ente dalla Regione in materia di difesa del suolo, della sismica e del demanio civile, di lavoro e formazione, trasporto pubblico locale, dalla approvazione definitiva del Piano Territoriale di Coordinamento e dall'avvio della attuazione del Prusst. Importanti e decisivi anche gli strumenti messi in atto dall'ente per la salvaguardia del territorio (Piano delle Attività Estrattive, già elaborato, Piano dei Rifiuti, realizzazione di parchi urbani, bonifica di siti dismessi), per la tutela della salute pubblica e per la crescita della sostenibilità ambientale. La programmazione politica ispirata dal criterio di uno sviluppo armonioso del territorio cooperante e solidale, all'interno del quale percorsi condivisi prendono il posto di interessi localistici e particolari, ha consentito poi l'elaborazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche e la messa a punto del progetto di collegamento interno delle tre valli del Misa, dell'Esino e del Musone che riqualifica e recupera territorio ed infrastrutture già esistenti, decongestiona la viabilità dei centri abitati e collega le aree residenziali con i centri industriali. Un altro dei contributi dell'azione amministrativa della Provincia di Ancona al progetto di sviluppo generale del territorio è il Piano Agricolo Provinciale unico nel suo genere nelle Marche e cornice generale dove si inseriscono tutte le iniziative promosse durante l'anno insieme a Comuni ed associazioni.

 
IL MATTINO
Ecomostri e abusi, ecco i nuovi pirati del mare

Roma. Sulle coste italiane tornano a sventolare anche quest’anno le «bandiere nere» di Legambiente, che per il 2004 ne ha assegnate 20 ad amministrazioni, politici, società private che si sono contraddistinti per attacchi o danni all’ambiente. Ce n’è una anche per un ministro, il responsabile della Difesa Antonio Martino, che si è conquistato il pollice verso dall’associazione con questa motivazione: «Ha autorizzato i lavori di ampliamento della base Usa a Santo Stefano-La Maddalena», in Sardegna. Regione che ne riceve anche un’altra per il progetto «Costa Turchese» di «mezzo milione di metri cubi di costruzioni per un’area di 450 ettari nel comune di Olbia». Ed ecco tutti gli altri vessilli neri che saranno consegnati: Liguria. Due bandiere sono state assegnate alla «Società di Marina di Chiariventi s.p.a.» per la proposta di costruzione di un porto turistico su un’area tra i comuni di Noli e Spotorno, su un sito di importanza comunitaria. L’altra alla Cim Immobiliare di Bordighera, per la proposta di intervento edilizio ad Ospedaletti. Friuli. Il poco ambito premio andrà al sindaco di Lignano Sabbiadoro e al presidente della regione per la variante al Piano regolatore, approvata per permettere la costruzione di una piscina e di un palazzetto dello sport, che comporteranno la distruzione di un prezioso ecosistema a costa boscata. Bandiera nera al sindaco di Quarto d’Altino, per aver caldeggiato il progetto «Darsena turistica Marina di Portegrandi». Marche. Sono due le bandiere nere. Una è andata all’amministrazione comunale di Potenza Picena, per aver approvato nel nuovo piano regolatore ben 50.000 metri cubi di cemento nell’Oasi di protezione della fauna presso i laghetti di Potenza Picena. Il secondo vessillo se l’è aggiudicato la Raffineria Alpi di Falconara, per aver contribuito al pesante inquinamento ambientale della costa. Emilia Romagna. Legambiente ha assegnato il poco prestigioso premio al Villaggio di capanni e cottages costruiti alla foce del Torrente Bevano, situato all’interno di una riserva e del parco del Delta del Po. Lazio. La regione si è conquistata il poco invidiabile secondo posto nella classifica dei più premiati da Legambiente. Insigniti il Comune di Tarquinia, per il progetto di un porto turistico per più di mille imbarcazioni, con annessi alberghi e nuove costruzioni, su un’area vincolata dal punto di vista paesaggistico. Premiati anche il comune di Fiumicino e quello di Civitavecchia. Il primo per aver modificato il progetto del nuovo porto, sulla foce del Tevere, il secondo perché, ha approvato la proposta di riconversione a carbone della Centrale Enel di Torrevaldaliga. Puglia. È la Puglia a detenere il triste primato di regione che si è conquistata il maggior numero di bandiere nere. Premiata l’amministrazione di Maruggio, per gli insediamenti turistici in aree naturalistiche. Insignito il sindaco di Pulsano per l’adozione di un piano urbanistico che prevede progetti di impatto ambientale. Colpita anche l’amministrazione comunale di Molfetta che, con la sua gestione ha lasciato ai cittadini appena 4 centimetri di spiaggia pro-capite. Calabria. Bandiera nera al Governatore della regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, perché in quasi sette anni di attività e nonostante centinaia di miliardi di vecchie lire spesi per costruire depuratori e fognature, ha fallito l’obiettivo. Basilicata. Bandiera nera all’amministrazione comunale di Pisticci dove è in corso la realizzazione del Porto turistico del villaggio degli Argonauti, un porto fluviale in un’area naturalistica. Sicilia. Due le bandiere nere assegnate. La prima è andata all’Enel per aver deciso di realizzare nella stessa area della centrale termoelettrica Tifeo di Augusta, la seconda «premia» una società che fa riferimanto al gruppo Alpitour, per la realizzazione di un mega insediamento turistico nei pressi di Siracusa.

 
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