RASSEGNA STAMPA 19.06.2004

 

MESSAGGERO
Amagliani: «Qualcuno vuole creare una centrale elettrica dentro l’Api»

di LETIZIA LARICI

FALCONARA Una seconda centrale elettrica all'interno della raffineria Api. Progetto di cui si parlava da anni e che torna improvvisamente alla ribalta. Qualcosa in più di una semplice ipotesi, ameno stando alle parole dell'assessore regionale all'Ambiente Marco Amagliani che ieri a margine della presentazione dell'indagine epidemiologica condotta dall'Istituto nazionale tumori sulla popolazione falconarese ha spiazzato tutti: «Mi risulta - ha detto - che nella testa di qualcuno ci sia l'intenzione di realizzare due nuove centrali elettriche. Come possibili ubicazioni si parla di Tolentino e della raffineria Api». Annuncio cui ha fatto immediatamente seguito una precisazione: «Si tratterebbe di due centrali da 400 mgv soggette ad autorizzazione governativa sulle quali la Regione non ci può mettere bocca. La nostra competenza è limitata agli impianti fino a 300 mgv». Intanto dal convegno è emerso che sul territorio comunale c’è un aumento di decessi per leucemia, tumori del sistema emolinfopoietico e malattie dell'apparato. Lo rivela lo studio di prefattibilità effettuato dall'Istituto tumori proprio su richiesta della Regione. Rapporto che però non individua un nesso di causalità tra il tasso di mortalità e l'ambiente, come ha sottolineato l’autore, Andrea Micheli. «Per valutare un eventuale eccesso di rischio collegato agli inquinanti emessi dalla raffineria - ha spiegato - occorre avviare un secondo studio epidemiologico più approfondito. Dall'indagine fin qui condotta, tenendo conto di alcuni parametri quali i dati Istat dal 1980 al 2000, dei risultati di precedenti studi, delle informazioni relative alle concentrazioni atmosferiche di inquinanti presenti nell'area vicina agli impianti, è emerso che la mortalità per tumori alla pleura e leucemie, un tempo più contenuta, è ora generalmente superiore a quella della provincia. Trend non significativo. E' stato possibile infine riscontrare un incremento dei decessi per leucemia (con picco nel 1997) e per malattia del sistema respiratorio tra le donne a fronte di una diminuzione delle stesse nel resto della regione. La questione meriterebbe un approfondimento». Appello quest'ultimo immediatamente accolto da Amagliani: «Metteremo a disposizione le professionalità presenti sul territorio per continuare l'indagine, sotto la supervisione dell'Istituto nazionale tumori».

A Villanova è ancora festa

Continua la “Festa di giugno” a Villanova di Falconara. Oggi in prima linea ci sono gli appassionati di basket con il torneo (9-13 anni) nell’area polivalente alle 18. Dopo cena alle 21.30 si balla con Stefania e Andrea. Domani alle 18 tocca ai pallavolisti (11-13 anni) per poi ridere in vernacolo con Tani d’Ancona e "Tuta colpa de quel tango" alle 21.30. Nell’area ci sono anche stand gastronomici e la mostra fotografica Yemen, viaggio nell’Arabia felix di Roberto Farotti.

 
CORRIERE ADRIATICO
Leucemie, troppi casi. Indagine a tutto campo

Presentati i dati, bagarre con i comitati

FALCONARA - Sono due i problemi evidenziati dallo studio di fattibilità per un'indagine epidemiologica sulla popolazione del Comune: l'alta incidenza di leucemie femminili e dei mesoteliomi pleurici, cioè i tumori della pleura. Lo studio, presentato ieri dall'assessore regionale all'ambiente Marco Amagliani e dal direttore dell'Arpam, Gisberto Paoloni, ma già da qualche tempo disponibile on line, è partito nel luglio del 2001 su istanza della Procura della Repubblica e come hanno spiegato i curatori, "non ha analizzato dati relativi agli occupati all'interno della raffineria Api, ma è stato rivolto a tutti i residenti". Insomma la ricerca ha voluto prima di tutto "fotografare lo stato di salute dei falconaresi, prima di ricercare nessi tra la presenza dell'impianto e l'incidenza di certe malattie". Di certo, secondo quando emerso, è che in generale la mortalità tumorale nel territorio di Falconara non è "significativamente maggiore rispetto alla media regionale" e che "lo stato di salute dei lavoratori della raffineria sicuramente alza alcuni indici". "La ricerca - hanno precisato i tecnici - però mostra anche come l'aumento dei tassi di mortalità per tumori del sistema linfopoietico e leucemie a Falconara possa essere un segnale di rischio in eccesso rispetto all'attesa e quindi ci sono le condizione d'evidenza per intraprendere uno studio analitico che coinvolga tutti i casi di decesso per leucemia nell'ultimo ventennio". L'indagine, ha annunciato l'assessore Amagliani, andrà avanti. La giunta regionale ha già deciso di proseguire con gli studi per analizzare più a fondo la situazione in modo da poter "attuare tutte le precauzioni necessarie per diminuire il rischio". Ad un anno dal rinnovo della concessione alla raffineria Api l'assessore regionale all'ambiente - ancora una volta contestato dai comitati Villanova e Fiumesino - ha ribadito che la sua è stata una decisione ponderata e legata all'accettazione da parte dell'azienda di una serie di "prescrizioni".

Carletti: "Avanti tutta con mare e volley"

La spiaggia tira E' giusto spenderci Con i commercianti del centro ragioniamo E ora va recuperato lo sport di vertice" Il sindaco pensa alle cariche in rosa, tranquillizza la Margherita e allarga la maggioranza

di MARINA MINELLI

FALCONARA - "Rifondazione? Li considero già nella maggioranza anche se non hanno incarichi, ma questo vuol dire poco, fondamentale è invece partecipare ai processi che conducono alle decisioni". Giancarlo Carletti, sindaco dal 1997, rieletto al primo turno nel maggio 2001, a pochi giorni dai consensi raccolti dal centro-sinistra a Falconara coglie la palla al balzo per un ampio giro d'orizzonte. Di uno in particolare: riportare nella coalizione Rifondazione Comunista e i Verdi perché dice, "abbiamo valori comuni", anche se al risultato si deve arrivare "con tutte le cautele e le condivisioni necessarie". Non è detto però che ci siano poltrone in vista per i due gruppi, nonostante un rimpasto chiaramente nell'aria ipotizzato soprattutto per portare nell'esecutivo, quasi tutto al maschile, una o più donne. Infatti, oltre alla soddisfazione per il 45,61 % le europee hanno provocato in Carletti una riflessione, visto che in città ai primi posti si sono collocate proprio due donne. "Ho sbagliato - ammette - avevo certezze storiche che vanno riviste, provvederò quanto prima, tra l'altro so che si sta formando, all'interno della sinistra, un movimento politico al femminile. Nel sono felice e auguro loro buon lavoro". Quanto alla Margherita, che negli ultimi mesi aveva espresso qualche dissenso sull'apertura a Rc, il primo cittadino ne riconosce valore ed importanza e dichiara di avere un rapporto privilegiato quelli che chiama "protagonisti delle scelte fatte in questi anni". "Scelte che mi hanno coinvolto personalmente - spiega Carletti - ma non sempre coerenti con gli indirizzi delle altre istituzioni, per cui il voto del 12-13 giugno lo interpreto anche come un dissenso nei confronti di chi vorrebbe imporre delle regole". Superato abbondantemente il giro di boia del secondo mandato il sindaco di Falconara tira le somme di questi anni di governo che hanno cambiato molte prospettive e trasformato, soprattutto il centro della città, in un grande cantiere con la ristrutturazione della ex scuola Leopardi, della ex falegnameria, del garage Fanesi e più in là della struttura per i servizi sociali di via Roma. Grandi opere molto visibili che hanno scatenato le polemiche, in particolare la pedonalizzazione di un tratto di via Bixio. "Ci sono colloqui in corso con le associazioni dei commercianti - assicura Carletti - il centro va riqualificato e caratterizzato, per questo ci saranno incentivi agli operatori che vorranno rimodernare le loro attività; contiamo molto sui giovani e sulla loro voglia di inventarsi qualcosa di nuovo, per esempio finalmente qualcuno si è accordo che anche in centro si può fare e bene una ristorazione diversa". Da via Bixio a Rocca Mare dove sta per essere varato il primo piano spiaggia. "Stiamo guardando verso nord - commenta il Sindaco - alla Rocca ci sono in progetto una pista ciclabile, stabilimenti balneari e il recupero delle aree degradate, più sui la bonifica della ex Montedison, una zona da valorizzare dal punto di vista turistico. Perché abbiamo visto che il mare a Falconara 'tira' ed è giusto quindi fare degli investimenti per riportare la città alla sua vera vocazione". Sempre nella zona della Rocca l'altro grande progetto di questi ultimi due anni di mandato è quello per il parco del Cormorano, 24 ettari complessivi, più un grande parcheggio con percorsi pedonali e ciclabili accanto all'Esino dove già è avviato il recupero dei laghi di Fossatello, del mulino Santinelli e di altre aree per la creazione di un grande parco urbano. Infine se Falconara deve tornare a contare sotto tutti i punti di vista, secondo Carletti, va recuperato anche lo sport, la pallavolo prima di tutto con la creazione di una squadra cittadina in cui "forte sarà l'impegno del comune" e, a seguire, magari anche una formazione calcistica.

 
RESTO DEL CARLINO
Rumore di notte, è rivolta

La musica sulla spiaggia sta rendendo insonni le notti di molte famiglie. Minacciata una raccolta di firme. Anche il traffico diventa pericoloso

di Alessandra Pascucci

FALCONARA — Rumore e traffico: i cittadini si ribellano. Dalla Flaminia a Rocca Mare, fioccano le proteste di quanti abitano a ridosso della spiaggia, che lamentano notti insonni e viabilità paralizzata, intasando il centralino della locale stazione dei carabinieri. Sul banco degli imputati, la vita notturna che gravita attorno ai locali di tendenza del litorale. Così, mentre la costa falconarese diventa sempre più un punto di riferimento del divertimento, molti residenti sembrano rimpiangere l'era della «città dormitorio». Si parte da via Flaminia, al confine con Palombina Vecchia, dove il Solaria, new entry è grande rivelazione della stagione, conquista ogni giovedì sera centinaia di persone con le feste organizzate in collaborazione con Radio Arancia. Un'animazione che piace ai giovani, ma preoccupa gli abitanti della zona, pronti a lanciare una petizione anti-decibel. «Giovedì scorso - spiega la signora Quaquarini di via Italia - la musica era davvero troppo alta, non riuscivamo nemmeno a sentire la televisione. Ormai fa caldo e non possiamo dormire con le finestre chiuse. Nei condomini che si concentrano in zona vivono una cinquantina di famiglie. Siamo tutti d'accordo: I'unica soluzione e una raccolta di firme». «La distanza tra le abitazioni e la spiaggia, in questa parte della città, e molto breve - aggiunge la signora Locci di via Flaminia - Abbiamo gia parlato con i titolari, chiedendo di abbassare il volume: non siamo ancora in vacanza ed abbiamo bisogno di dormire». A rischio anche la viabilità, congestionata dai bagnanti: «Gli stalli di sosta su entrambi i lati di via Nazionale - fa notare Sergio Badialetti, capogruppo dei Verdi - rendono più stretta la carreggiata e, specie di domenica, la circolazione si blocca ogni volta che qualcuno fa manovra per entrare o uscire dal parcheggio. La situazione è gia caotica adesso, figuriamoci ad estate inoltrata». Ancora più penalizzati si sentono i residenti di Rocca Mare, alle prese, col fine settimana, con un caos viario che paralizza l'unica strada di entrata ed uscita dal quartiere, oltre che con un livello di decibel che, a loro dire, supera di gran lunga il limite consentito. «Venerdì e sabato - spiegano gli abitanti - a partire da mezzanotte, si formano lunghe code di auto che bloccano tutto il Lungomare: sono i clienti del «Sottosopra» che, in assenza di un parcheggio privato, cercano posto lungo la strada, gia occupata dai veicoli dei residenti. Persino i mezzi di soccorso rimangono intrappolati nel traffico. Per di più gli automobilisti, spazientiti dall'attesa, cominciano a suonare il clacson in piena notte». A far perdere il sonno agli abitanti anche la musica, che nella zona della Rocca è consentita, per tutto l'anno fino alle 4 del mattino. Una condizione giudicala intollerabile e quindi segnalata all'Ufficio ambiente, cui e stato chiesto di verificare il livello di emissioni rumorose dei locali, mentre e invocata la presenza costante di vigili che disciplinino la viabilità nelle ore notturne. Se la situazione non dovesse migliorare, i residenti promettono battaglia, sull'esempio del comitato di via Conca. "Scenderemo in strada con tavoli e sedie e bloccheremo noi stessi la circolazione".

DECIBEL? Siamo in regola

"Ci atteniamo alle regole"

Gianluca Guazzarotti, uno del titolari del Solaria, respinge le accuse masse dai residenti che, giovedì sera, hanno tempestato di telefonate la stazione dei carabinieri protestando per il rumore. «Appena entrata in vigore l'ordinanza - precisa - abbiamo chiesto ad una ditta specializzata di compiere i necessari, rilevamenti; sulla base di tali verifiche abbiamo tarato I'impianto, in modo da non superare i limiti con sentiti. Ci siamo attenuti alle regole perché comprendiamo le ragioni dei residenti, ma chiediamo loro di avere altrettanto rispetto per il nostro lavoro». Con un forte investimento sulla spiaggia di Falconara, i titolari del Solaria sperano di fare del locale un nuovo punto di riferimento in grado di attirare in città frequentatori provenienti anche dai Comuni limitrofi. «Siamo tre, tutti faIconaresi - continua - ed abbiamo puntato motto sulla spiaggia di "casa nostra ", convinti delle sue potenzialità: ci piacerebbe veder crescere Falconara sotto I'aspetto turistico». I numeri per riuscire nell'impresa ci sono tutti, dato che le feste organizzate dal villaggio sono sempre più frequentate". All'incremento di affluenza ha corrisposto una sempre maggiore attenzione per la sicurezza.

 
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