MESSAGGERO |
Amagliani: «Qualcuno vuole
creare una centrale elettrica dentro l’Api»
di LETIZIA LARICI
FALCONARA Una seconda
centrale elettrica all'interno della raffineria Api.
Progetto di cui si parlava da anni e che torna
improvvisamente alla ribalta. Qualcosa in più di una
semplice ipotesi, ameno stando alle parole dell'assessore
regionale all'Ambiente Marco Amagliani che ieri a margine
della presentazione dell'indagine epidemiologica condotta
dall'Istituto nazionale tumori sulla popolazione falconarese
ha spiazzato tutti: «Mi risulta - ha detto - che nella testa
di qualcuno ci sia l'intenzione di realizzare due nuove
centrali elettriche. Come possibili ubicazioni si parla di
Tolentino e della raffineria Api». Annuncio cui ha fatto
immediatamente seguito una precisazione: «Si tratterebbe di
due centrali da 400 mgv soggette ad autorizzazione
governativa sulle quali la Regione non ci può mettere bocca.
La nostra competenza è limitata agli impianti fino a 300 mgv».
Intanto dal convegno è emerso che sul territorio comunale
c’è un aumento di decessi per leucemia, tumori del sistema
emolinfopoietico e malattie dell'apparato. Lo rivela lo
studio di prefattibilità effettuato dall'Istituto tumori
proprio su richiesta della Regione. Rapporto che però non
individua un nesso di causalità tra il tasso di mortalità e
l'ambiente, come ha sottolineato l’autore, Andrea Micheli.
«Per valutare un eventuale eccesso di rischio collegato agli
inquinanti emessi dalla raffineria - ha spiegato - occorre
avviare un secondo studio epidemiologico più approfondito.
Dall'indagine fin qui condotta, tenendo conto di alcuni
parametri quali i dati Istat dal 1980 al 2000, dei risultati
di precedenti studi, delle informazioni relative alle
concentrazioni atmosferiche di inquinanti presenti nell'area
vicina agli impianti, è emerso che la mortalità per tumori
alla pleura e leucemie, un tempo più contenuta, è ora
generalmente superiore a quella della provincia. Trend non
significativo. E' stato possibile infine riscontrare un
incremento dei decessi per leucemia (con picco nel 1997) e
per malattia del sistema respiratorio tra le donne a fronte
di una diminuzione delle stesse nel resto della regione. La
questione meriterebbe un approfondimento». Appello quest'ultimo
immediatamente accolto da Amagliani: «Metteremo a
disposizione le professionalità presenti sul territorio per
continuare l'indagine, sotto la supervisione dell'Istituto
nazionale tumori».
A Villanova è ancora festa
Continua la “Festa di giugno”
a Villanova di Falconara. Oggi in prima linea ci sono gli
appassionati di basket con il torneo (9-13 anni) nell’area
polivalente alle 18. Dopo cena alle 21.30 si balla con
Stefania e Andrea. Domani alle 18 tocca ai pallavolisti
(11-13 anni) per poi ridere in vernacolo con Tani d’Ancona e
"Tuta colpa de quel tango" alle 21.30. Nell’area ci sono
anche stand gastronomici e la mostra fotografica Yemen,
viaggio nell’Arabia felix di Roberto Farotti. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Leucemie, troppi casi.
Indagine a tutto campo
Presentati i dati, bagarre
con i comitati
FALCONARA - Sono due i
problemi evidenziati dallo studio di fattibilità per
un'indagine epidemiologica sulla popolazione del Comune:
l'alta incidenza di leucemie femminili e dei mesoteliomi
pleurici, cioè i tumori della pleura. Lo studio, presentato
ieri dall'assessore regionale all'ambiente Marco Amagliani e
dal direttore dell'Arpam, Gisberto Paoloni, ma già da
qualche tempo disponibile on line, è partito nel luglio del
2001 su istanza della Procura della Repubblica e come hanno
spiegato i curatori, "non ha analizzato dati relativi agli
occupati all'interno della raffineria Api, ma è stato
rivolto a tutti i residenti". Insomma la ricerca ha voluto
prima di tutto "fotografare lo stato di salute dei
falconaresi, prima di ricercare nessi tra la presenza
dell'impianto e l'incidenza di certe malattie". Di certo,
secondo quando emerso, è che in generale la mortalità
tumorale nel territorio di Falconara non è
"significativamente maggiore rispetto alla media regionale"
e che "lo stato di salute dei lavoratori della raffineria
sicuramente alza alcuni indici". "La ricerca - hanno
precisato i tecnici - però mostra anche come l'aumento dei
tassi di mortalità per tumori del sistema linfopoietico e
leucemie a Falconara possa essere un segnale di rischio in
eccesso rispetto all'attesa e quindi ci sono le condizione
d'evidenza per intraprendere uno studio analitico che
coinvolga tutti i casi di decesso per leucemia nell'ultimo
ventennio". L'indagine, ha annunciato l'assessore Amagliani,
andrà avanti. La giunta regionale ha già deciso di
proseguire con gli studi per analizzare più a fondo la
situazione in modo da poter "attuare tutte le precauzioni
necessarie per diminuire il rischio". Ad un anno dal rinnovo
della concessione alla raffineria Api l'assessore regionale
all'ambiente - ancora una volta contestato dai comitati
Villanova e Fiumesino - ha ribadito che la sua è stata una
decisione ponderata e legata all'accettazione da parte
dell'azienda di una serie di "prescrizioni".
Carletti: "Avanti tutta
con mare e volley"
La spiaggia tira E' giusto
spenderci Con i commercianti del centro ragioniamo E ora va
recuperato lo sport di vertice" Il sindaco pensa alle
cariche in rosa, tranquillizza la Margherita e allarga la
maggioranza
di MARINA MINELLI
FALCONARA - "Rifondazione? Li
considero già nella maggioranza anche se non hanno
incarichi, ma questo vuol dire poco, fondamentale è invece
partecipare ai processi che conducono alle decisioni".
Giancarlo Carletti, sindaco dal 1997, rieletto al primo
turno nel maggio 2001, a pochi giorni dai consensi raccolti
dal centro-sinistra a Falconara coglie la palla al balzo per
un ampio giro d'orizzonte. Di uno in particolare: riportare
nella coalizione Rifondazione Comunista e i Verdi perché
dice, "abbiamo valori comuni", anche se al risultato si deve
arrivare "con tutte le cautele e le condivisioni
necessarie". Non è detto però che ci siano poltrone in vista
per i due gruppi, nonostante un rimpasto chiaramente
nell'aria ipotizzato soprattutto per portare nell'esecutivo,
quasi tutto al maschile, una o più donne. Infatti, oltre
alla soddisfazione per il 45,61 % le europee hanno provocato
in Carletti una riflessione, visto che in città ai primi
posti si sono collocate proprio due donne. "Ho sbagliato -
ammette - avevo certezze storiche che vanno riviste,
provvederò quanto prima, tra l'altro so che si sta formando,
all'interno della sinistra, un movimento politico al
femminile. Nel sono felice e auguro loro buon lavoro".
Quanto alla Margherita, che negli ultimi mesi aveva espresso
qualche dissenso sull'apertura a Rc, il primo cittadino ne
riconosce valore ed importanza e dichiara di avere un
rapporto privilegiato quelli che chiama "protagonisti delle
scelte fatte in questi anni". "Scelte che mi hanno coinvolto
personalmente - spiega Carletti - ma non sempre coerenti con
gli indirizzi delle altre istituzioni, per cui il voto del
12-13 giugno lo interpreto anche come un dissenso nei
confronti di chi vorrebbe imporre delle regole". Superato
abbondantemente il giro di boia del secondo mandato il
sindaco di Falconara tira le somme di questi anni di governo
che hanno cambiato molte prospettive e trasformato,
soprattutto il centro della città, in un grande cantiere con
la ristrutturazione della ex scuola Leopardi, della ex
falegnameria, del garage Fanesi e più in là della struttura
per i servizi sociali di via Roma. Grandi opere molto
visibili che hanno scatenato le polemiche, in particolare la
pedonalizzazione di un tratto di via Bixio. "Ci sono
colloqui in corso con le associazioni dei commercianti -
assicura Carletti - il centro va riqualificato e
caratterizzato, per questo ci saranno incentivi agli
operatori che vorranno rimodernare le loro attività;
contiamo molto sui giovani e sulla loro voglia di inventarsi
qualcosa di nuovo, per esempio finalmente qualcuno si è
accordo che anche in centro si può fare e bene una
ristorazione diversa". Da via Bixio a Rocca Mare dove sta
per essere varato il primo piano spiaggia. "Stiamo guardando
verso nord - commenta il Sindaco - alla Rocca ci sono in
progetto una pista ciclabile, stabilimenti balneari e il
recupero delle aree degradate, più sui la bonifica della ex
Montedison, una zona da valorizzare dal punto di vista
turistico. Perché abbiamo visto che il mare a Falconara
'tira' ed è giusto quindi fare degli investimenti per
riportare la città alla sua vera vocazione". Sempre nella
zona della Rocca l'altro grande progetto di questi ultimi
due anni di mandato è quello per il parco del Cormorano, 24
ettari complessivi, più un grande parcheggio con percorsi
pedonali e ciclabili accanto all'Esino dove già è avviato il
recupero dei laghi di Fossatello, del mulino Santinelli e di
altre aree per la creazione di un grande parco urbano.
Infine se Falconara deve tornare a contare sotto tutti i
punti di vista, secondo Carletti, va recuperato anche lo
sport, la pallavolo prima di tutto con la creazione di una
squadra cittadina in cui "forte sarà l'impegno del comune"
e, a seguire, magari anche una formazione calcistica.
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RESTO DEL CARLINO |
Rumore di notte, è rivolta
La musica sulla spiaggia sta
rendendo insonni le notti di molte famiglie. Minacciata una
raccolta di firme. Anche il traffico diventa pericoloso
di Alessandra Pascucci
FALCONARA — Rumore e traffico:
i cittadini si ribellano. Dalla Flaminia a Rocca Mare,
fioccano le proteste di quanti abitano a ridosso della
spiaggia, che lamentano notti insonni e viabilità
paralizzata, intasando il centralino della locale stazione
dei carabinieri. Sul banco degli imputati, la vita notturna
che gravita attorno ai locali di tendenza del litorale.
Così, mentre la costa falconarese diventa sempre più un
punto di riferimento del divertimento, molti residenti
sembrano rimpiangere l'era della «città dormitorio». Si
parte da via Flaminia, al confine con Palombina Vecchia,
dove il Solaria, new entry è grande rivelazione della
stagione, conquista ogni giovedì sera centinaia di persone
con le feste organizzate in collaborazione con Radio
Arancia. Un'animazione che piace ai giovani, ma preoccupa
gli abitanti della zona, pronti a lanciare una petizione
anti-decibel. «Giovedì scorso - spiega la signora Quaquarini
di via Italia - la musica era davvero troppo alta, non
riuscivamo nemmeno a sentire la televisione. Ormai fa caldo
e non possiamo dormire con le finestre chiuse. Nei condomini
che si concentrano in zona vivono una cinquantina di
famiglie. Siamo tutti d'accordo: I'unica soluzione e una
raccolta di firme». «La distanza tra le abitazioni e la
spiaggia, in questa parte della città, e molto breve -
aggiunge la signora Locci di via Flaminia - Abbiamo gia
parlato con i titolari, chiedendo di abbassare il volume:
non siamo ancora in vacanza ed abbiamo bisogno di dormire».
A rischio anche la viabilità, congestionata dai bagnanti:
«Gli stalli di sosta su entrambi i lati di via Nazionale -
fa notare Sergio Badialetti, capogruppo dei Verdi - rendono
più stretta la carreggiata e, specie di domenica, la
circolazione si blocca ogni volta che qualcuno fa manovra
per entrare o uscire dal parcheggio. La situazione è gia
caotica adesso, figuriamoci ad estate inoltrata». Ancora più
penalizzati si sentono i residenti di Rocca Mare, alle
prese, col fine settimana, con un caos viario che paralizza
l'unica strada di entrata ed uscita dal quartiere, oltre che
con un livello di decibel che, a loro dire, supera di gran
lunga il limite consentito. «Venerdì e sabato - spiegano gli
abitanti - a partire da mezzanotte, si formano lunghe code
di auto che bloccano tutto il Lungomare: sono i clienti del
«Sottosopra» che, in assenza di un parcheggio privato,
cercano posto lungo la strada, gia occupata dai veicoli dei
residenti. Persino i mezzi di soccorso rimangono
intrappolati nel traffico. Per di più gli automobilisti,
spazientiti dall'attesa, cominciano a suonare il clacson in
piena notte». A far perdere il sonno agli abitanti anche la
musica, che nella zona della Rocca è consentita, per tutto
l'anno fino alle 4 del mattino. Una condizione giudicala
intollerabile e quindi segnalata all'Ufficio ambiente, cui e
stato chiesto di verificare il livello di emissioni rumorose
dei locali, mentre e invocata la presenza costante di vigili
che disciplinino la viabilità nelle ore notturne. Se la
situazione non dovesse migliorare, i residenti promettono
battaglia, sull'esempio del comitato di via Conca.
"Scenderemo in strada con tavoli e sedie e bloccheremo noi
stessi la circolazione".
DECIBEL? Siamo in regola
"Ci atteniamo alle regole"
Gianluca Guazzarotti, uno del
titolari del Solaria, respinge le accuse masse dai residenti
che, giovedì sera, hanno tempestato di telefonate la
stazione dei carabinieri protestando per il rumore. «Appena
entrata in vigore l'ordinanza - precisa - abbiamo chiesto ad
una ditta specializzata di compiere i necessari,
rilevamenti; sulla base di tali verifiche abbiamo tarato I'impianto,
in modo da non superare i limiti con sentiti. Ci siamo
attenuti alle regole perché comprendiamo le ragioni dei
residenti, ma chiediamo loro di avere altrettanto rispetto
per il nostro lavoro». Con un forte investimento sulla
spiaggia di Falconara, i titolari del Solaria sperano di
fare del locale un nuovo punto di riferimento in grado di
attirare in città frequentatori provenienti anche dai Comuni
limitrofi. «Siamo tre, tutti faIconaresi - continua - ed
abbiamo puntato motto sulla spiaggia di "casa nostra ",
convinti delle sue potenzialità: ci piacerebbe veder
crescere Falconara sotto I'aspetto turistico». I numeri per
riuscire nell'impresa ci sono tutti, dato che le feste
organizzate dal villaggio sono sempre più frequentate".
All'incremento di affluenza ha corrisposto una sempre
maggiore attenzione per la sicurezza. |
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