MESSAGGERO |
Amagliani alla Cdl «La
Regione decisiva»
ANCONA - L' assessore
regionale ai trasporti Marco Amagliani ( foto ) non ci sta.
E replica ai «personaggi della Cdl che nel complimentarsi
tra loro hanno attaccato la giunta regionale per aver di
fatto “boicottato”,“fatto ostruzionismo” e “osteggiato” tale
progetto». In una lunga nota Amagliani, dopo aver tacciato
la Cdl di “naturale faziosità elettorale” spiega come la
Regione abbia individuato il Quadrilatero della viabilità
Umbria-Marche «come infrastruttura da modernizzare e
completare per consentire il rilancio delle aree interne».
Per Amagliani, «l'unico elemento di novità introdotto per
volontà di questo Governo e del vice ministro Baldassari è
la pretesa che anche la SS77 nel tratto Muccia-Foligno
venisse riprogettata a 4 corsie, nonostante le questioni
ambientali e l’incremento dei costi». Sugli investimenti
nella viabilità - puntualizza - la Regione ha finora messo a
disposizione 93 milioni di euro per la Pedemontana e 15,8
milioni di euro per la SS77; per quest’ultima, tra l’altro,
sostituendosi allo Stato, in quanto la strada resterà
statale». Oltre agli elementi positivi, poi, per Amagliani
restano da approfondire alcune questioni come le finalità e
le modalità del project financing. «Se la Regione avesse
voluto fare ostruzionismo - osserva Amagliani - ne avrebbe
avuto una facile opportunità esprimendo pareri negativi sul
piano ambientale o su quello urbanistico». A Baldassari
Amagliani ricorda che la Regione ha inviato al Ministero «un
anno fa, la progettazione di uscita ad ovest dal porto di
Ancona, senza ricevere risposta così come per la proposta di
arretramento dell’asse fs».
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CORRIERE ADRIATICO |
Amagliani: "Il merito è anche
della Regione"
Baldassarri nel mirino
dell'assessore
di FEDERICA BURONI
ANCONA - Infrastrutture e
trasporti: si consumano gli ultimi fuochi di campagna
elettorale. E, come da previsioni, la Quadrilatero torna a
farla da padrone. Ad alzare il tiro, ora, è l'assessore
regionale Marco Amagliani (nella foto) che tra una stoccata
e l'altra a Baldassarri e Cdl , riporta in auge la storia
del progetto. Il tutto con una premessa: la Regione ha
rispettato gli adempimenti senza fare ostruzionismo e a
nessuno può essere consentito di assumersi l'intero merito
dell'intervento. E mentre viene rinviato al 9 giugno
l'incontro con le aziende del trasporto pubblico locale per
la proroga del contratto di servizio in scadenza a fine
mese, dove in ballo sono 58 milioni di euro con appalti
connessi e la riforma stessa del settore, Amagliani si
fionda su una questione su cui si sta giocando la vera
battaglia politica della regione. Così l'assessore ricorda
che il progetto "è stato individuato dalla giunta subito
dopo il terremoto come infrastruttura per completare il
rilancio delle aree interne colpite dal sisma". Proprio
seguendo quell'idea, "è stata progettata dalla Regione la
Pedemontana Fabriano-Muccia finanziata dall'intesa del
precedente Governo e sono stati portati avanti accordi di
programma e poi l'Intesa Quadro con questo Governo
riaffermando la priorità del sistema SS76-Pedemontana
-SS77". La vera novità introdotta dall'attuale esecutivo?
Secondo Amagliani "è la pretesa che anche la SS77 nel tratto
Muccia-Foligno venisse riprogettata a 4 corsie, nonostante
le questioni ambientali". Sul fronte degli investimenti,
l'amministratore aggiunge che: "la Regione finora ha messo a
disposizione 93 milioni di euro per la Pedemontana e 15,8
per la SS77; per quest'ultima, tra l'altro, sostituendosi
allo Stato, in quanto la strada resterà statale". Morale
della storia? "Queste cifre sono di gran lunga
l'investimento più elevato negli ultimi anni, anche in
confronto a quanto investito dall'Anas", stigmatizza. Certo,
sottolinea ancora Amagliani, "la somma che lo Stato dichiara
di mettere a disposizione rappresenta un'opportunità" ma
oltre questo "restano alcuni elementi da approfondire". A
partire dal cofinanziamento. Sulla vicenda dell'uscita a
ovest dal porto di Ancona, poi, l'assessore rammenta al
viceministro di aver inviato "un anno fa la progettazione
senza risposta". Idem per "la proposta di arretramento
dell'asse ferroviario". Quindi l'ultima frecciatina a
Baldassarri: "la programmazione infrastrutturale la si
concerta con la Regione e non in kermesse elettorali della
Cdl".
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RESTO DEL CARLINO |
«Rimarremo tutti
intrappolati»
Il progetto di arretramento
della ferrovia non piace ai Comitati. E' il nulla osta al
by-pass»
di
Alessandra Pascucci FALCONARA - L'ultimo nulla
osta alla realizzazione del bypass Api: in questa chiave
viene letto lo studio di fattibilità per l'arretramento
della linea ferroviaria adriatica presentato martedì da
Baldassarri. II primo tratto del percorso illustrato dal
viceministro (quello che va da Montemarciano a Falconara)
sembra infatti coincidere con il tracciato proposto da Rfi
ed attualmente al vaglio dei Cipe: condizione, questa, che
soddisfa il Comune, impensierisce la Provincia e fa
infuriare i Comitati cittadini. Secondo gli amministratori
di Falconara, il progetto di Baldassarri, liberando la costa
dai binari, permette la riqualificazione della città secondo
i dettami Bohigas. «Il bypass, da realizzare in 3-4 anni -
fanno sapere dal Comune - potrebbe rappresentare il primo
stralcio dell'arretramento, che presume tempi più lunghi».
Meno entusiasti i commenti della Provincia, perché il
disegno di Baldassarri non contempla il tracciato per la
metropolitana di superficie cui l'ente sta lavorando: in molti
casi, i lavori per la realizzazione delle stazioni sono, già
appaltati o addirittura, terminati; eppure la linea
adriatica, da utilizzare per il trasporto locale su ferro,
scompare dalla piantina da Marina ad Ancona. «Il deficit
infrastrutturale del territorio va colmato - dichiara il
presidente della Provincia Giancarli - ma vanno concertate
soluzioni che tengano conto delle esigenze locali. Spero in
un confronto a vari livelli istituzionali che permetta di
recuperare la metropolitana di superficie». Profondamente
amareggiati, infine, i rappresentanti dei Comitati di
Villanova e Fiumesino, convinti che il progetto del
viceministro rappresenti l'ultimo nulla osta al bypass.
fortemente contestato. «Rimarremo chiusi in una morsa -
ribadisce Budini di Fiumesino - e le nostre case verranno
ulteriormente deprezzate». «Rinnoviamo la richiesta ai
parlamentari marchigiani - aggiunge Calcina di Villanova -
affinché blocchino il progetto di bypass presso il Cipe». |
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