RASSEGNA STAMPA 31.05.2004

 

MESSAGGERO
Primi riscontri sui dati “taroccati”

Le indagini sulla bonifica dell'area api

di GIAMPAOLO MILZI

FALCONARA Captazioni di facciata, volte a rassicurare su ciò che sarebbe poco rassicurante, ovvero le dimensioni della palude nera che ammorba le viscere dell'Api. E poi il sofisticato tentativo di nascondere "l'effetto risucchio", ovvero il contatto tra le acque marine e le giacenze di "surnatante" (acqua mista a idrocarburi) presenti a livello della falda sotto la raffineria. Sono solo due degli esempi più eclatanti della illecita operazione di aggiustamento al ribasso dei dati sull'effettivo stato di contaminazione del sito Api ipotizzati nell'inchiesta sull'eventuale trucco nella fase preliminare al risanamento delle viscere dello stabilimento falconarese. Esempi tratti da ipotesi, va sottolineato, ma che trapelano come primi, sostanziali riscontri nella "prova del nove" investigativa che vede impegnati da mesi gli inquirenti del Noe e dell'Arpam. Le indagini registrano un'unica informazione di garanzia: quella all'imprenditore Federico Sardi, rappresentante legale della "Remedia spa", l'azienda incaricata dall'Api dei rilievi e degli studi per la messa in sicurezza e pre-bonifica. Si rafforzano, dunque, i sospetti di reato: un eventuale depistaggio delle procedure (violazione del decreto Ronchi) finalizzate al recupero ambientale dell'area dello stabilimento attraverso un ritocco dei parametri d'inquinamento accertati sul campo (falso in atto pubblico). Dati truccati, insomma, forse anche a partire dalla vigilia dell'inserimento del sito contaminato Api nella lista di quelli "industriali di interesse nazionale": quelli reali, rilevati appunto sul campo dalla "Remedia" e poi comunicati all'Api, sarebbero diversi da quelli poi riferiti agli enti di controllo (Comune di Falconara, Provincia, Regione, la stessa Arpam) e esaminati durante le conferenze di servizio. Certo, gli esperti sanno che esistono discrepanze "fisiologiche" tollerate dalla legge nel percorso che va dalla raccolta dei parametri di inquinamento al loro invio alle istituzioni di supervisione, passando per una fase di studio e elaborazione. Ma i calcoli di indagine rimarcano l'eventualità di un inganno: il livello della falda, in realtà, sarebbe diverso da quello marino attiguo, e di conseguenza si creerebbe un effetto riflusso tra gli inquinanti petroliferi e l'acqua di mare. Rinvigoriti anche altri interrogativi: sovrastimati i dati sulla capacità di pompaggio del "surnatante"? Sottostimata l'entità degli inquinanti captati dai pozzi piezometrici? Ridimensionata la profondità delle infiltrazioni di idrocarburi nelle acque di falda, marine e dell'Esino? Infine, il possibile movente: carte false per legittimare un'opera di risanamento in realtà di tipo inadeguato alle vere esigenze.

 
CORRIERE ADRIATICO
"Lavorare in sinergia tra Carletti e Giancarli"

La posizione di Piccinini

FALCONARA - Ancora un intervento sulla recente polemica che ha contrapposto il sindaco di Falconara, Carletti con il presidente della Provincia Giancarli, a seguito dell'incontro che quest'ultimo ha avuto con i comitati di Villanova-Fiumesino, in merito allo spostamento della linea ferroviaria nel tratto che interessa il territorio di Falconara. Sulla questione è Roberto Piccinini, della segreteria regionale dei Ds che vuole mettere i punti sulle "i". Piccinini sottolinea come la polemica abbia "sconcertato ed amareggiato non soltanto molti democratici di sinistra ma anche tanti falconaresi convinti che Provincia e Comune debbano lavorare sinergicamente per risolvere gli annosi problemi della nostra città". Piccinini si pone in un'ottica di dialogo e riconoscendo che "Falconara, per la sua collocazione strategica, è già stata ripetutamente nel passato al centro di piani di settore, a valenza regionale e nazionale" sottolinea anche come "al sindaco Carletti va sicuramente riconosciuto il merito di aver in questi anni amministrato Falconara cercando di dare dignità a questa città. Si è adoperato affinché il nostro territorio non sia più una realtà in cui le scelte vengano imposte fuori da essa ma fondate su una ricerca di una propria identità".

 
IL RESTO DEL CARLINO
«Smettete entrambi di litigare»

FALCONARA - «L'arretramento ferroviario proposto dalla Provincia non è alternativo al bypass». Roberto Piccinini, della segreteria regionale Ds, interviene in merito alla polemica che ha contrapposto il sindaco di Falconara Carletti con il presidente della Provincia Giancarli, rispondendo al «silenzio assordante degli organismi dirigenti dei Ds di Falconara e delle altre forze che sostengono la maggioranza». «L'incontro di Giancarli con i comitati di Villanova e Fiumesino in merito allo spostamento della linea ferroviaria nel tratto che interessa Falconara - scrive Piccinini - ha sconcertato ed amareggiato non soltanto molti democratici di sinistra ma anche tanti falconaresi convinti che Provincia e Comune debbano lavorare sinergicamente». Tanto più, continua I'esponente Ds, che la contrapposizione tra arretramento ferroviario ed il bypass è frutto di un equivoco. «Per il contesto e le modalità con cui si e svolto - prosegue la nota - I'incontro di Giancarli con i comitati (rappresentano realmente le esigenze e le aspettative della maggioranza degli abitanti di questi quartieri?) ha fatto credere suo malgrado che lo studio di arretramento sia in alternativa alla realizzazione del bypass, la cui progettazione esecutiva e attualmente all'esame del Cipe. La richiesta avanzata dai citati comitati, al ministro Lunardi ed al plenipotenziario del Centro-destra nelle Marche Baldassarri, di "bloccare" I'approvazione del by-pass e una conferma della strumentalizzazione o dell'equivoco che l'incontro avuto con Giancarli ha provocato. Auspicando che in futuro eventuali disaccordi abbiano «toni diversi da quelli registrati in questa occasione», Piccinini invita «Giancarli e Carletti ad adoperarsi, congiuntamente alla Regione, affinché il Cipe approvi tempestivamente il progetto del by-pass» permettendo a Falconara «di attivare i progetti di riqualificazione di quel territorio che ha predisposto».

 
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