MESSAGGERO |
Rogo all’Api, al processo il
giallo delle valvole
di GIAMPAOLO MILZI
FALCONARA Il giallo delle
valvole per uso fiscale al centro dell'udienza processuale
di ieri sul botto e l'incendio in cui il 25 agosto '99
persero la vita all'Api gli operai Mario Gandolfi e Ettore
Giulian. Valvole, quelle che intercettavano i flussi di
carburante, aperte o chiuse? Nel rispetto delle regole o no?
Due le valvole, o meglio i sistemi di valvole azionabili a
mano sul lato mare della ferrovia - così importanti per la
fondatezza o meno delle tesi dell'accusa e del pool della
difesa - focalizzate dalle domande in aula: la n° 279,
collocata lungo la linea 29, quella in cui all'alba di quel
giorno era in corso il trasferimento di benzina verde dal
serbatoio Pk 52 al deposito nazionale; e la valvola di
sistema by pass-pompa 40-56. Secondo le deposizioni di
alcuni testimoni (che hanno citato procedure e registri)
entrambe le valvole, fino al 20 agosto, sono rimaste
regolarmente chiuse, perché non erano in corso trasferimenti
di combustibili. Mentre invece, hanno confermato, all'alba
del 25 risultarono aperte. E accadde che con l'apertura
della 279, la benzina ecologica in flusso prima superò
l'intercettazione della valvola (anch'essa dischiusa) del
bypass pompa 40-56, e così poté raggiungere l'area Sif (zona
a monte della linea ferrata, in cui 25 agosto non c'erano
movimentazioni di carburante), dove c'era la pompa P4254 che
a causa di una falla e un collassamento provocò lo zampillo
e la nebulizzazione all'origine del rogo. Se quelle valvole
fossero rimaste chiuse, secondo le regole, il disastro si
sarebbe evitato. «Chi, quando e perché le aprì?», «Ci fu un
azionamento, un prelievo anomalo, fraudolento?» ha chiesto
l'avvocato Vettori. «Sì, è un'ipotesi plausibile", ha
risposto l'assistente caporeparto Omb addetto ai
trasferimenti Ennio Astolfi. Valvola 279 aperta, da qui la
possibilità del prodotto di andare in comunicazione col
circuito dell'area Sif, anche secondo l'ing. Lamensa,
responsabile Api proprio per la movimentazione dei prodotti,
che ha indicato in questa estemporanea connessione tra
circuiti diversi l'ipotesi all'origine dello scoppio. Il
processo riprende il 16 giugno.
Isola pedonale e sosta a
pagamento sulla Flaminia
Commercianti infuriati per la
bocciatura della Ztl in via Bixio, le tariffe dei permessi
agevolati. Varato il piano del traffico: dopo la
sperimentazione estiva potrebbe restare in vigore per tutto
l’anno. Ma è già polemica
di LETIZIA LARICI (Ha
collaborato Marco Catalani)
FALCONARA Il Comune vara il
nuovo piano della sosta, i commercianti scendono sul piede
di guerra. Niente Ztl in via Bixio, nel tratto compreso tra
via Cairoli e via IV Novembre, il municipio boccia la
richiesta avanzata dai negozianti del centro di realizzare
una zona a traffico limitato per consentire le operazioni di
carico e scarico, optando definitivamente per l'isola
pedonale permanente. In pratica, non appena chiuso il
cantiere, presumibilmente entro i primi di giugno, il tratto
viario in questione, di fatto già interdetto al traffico a
causa dei lavori, diventerà definitivamente zona pedonale.
Le aree di carico e scarico verranno spostate lungo le
strade laterali, mentre un bus navetta farà la spola ogni
mezz'ora tra via Castellaraccia e via Bixio. La decisione
comunicata ieri dall'assessore alla viabilità Fausto Api ai
negozianti del centro, riuniti a Palazzo insieme a una
delegazione di Confcommercio (presenti l'assessore Canonico
e il dirigente della Municipale Angeloni) non è stata
affatto digerita. In realtà i commercianti si aspettavano
una proposta del genere, ma speravano di poter contare su un
margine di trattativa. Invece pare che il Comune abbia
deciso. «Non potendo più scaricare davanti al negozio - dice
Graziano Bellucci, titolare dello Sma di via Bixio -
dovremmo servirci di carrelli o addirittura portare la merce
a spalla». Da parte di Confcommercio, che si riunirà per
elaborare un documento, la richiesta di un nuovo incontro in
tempi rapidi. Intanto dal primo luglio, compatibilmente con
i lavori sulla Nazionale (l'istituzione del senso unico è
prevista per lunedì), dovrebbe entrare in vigore il nuovo
piano della sosta che prevede l'estensione delle zone blu
lungo la Flaminia, da via Baldelli sino all'intersezione con
via Italia, compensata dal rilascio di permessi agevolati
per consentire a chiunque ne faccia richiesta di posteggiare
per un periodo medio, lungo in tutte le aree a pagamento
della città. Ecco le tariffe: promozione turistica (dal 1
giugno al 12 settembre) 30 euro, stesso prezzo per
l'abbonamento trimestrale, 18 euro per quello mensile,
mentre il parcheggio settimanale ne costerà 8. 2.50 euro
infine per l'intera giornata e 1.50 per la metà del tempo.
Il piano, che verrà attuato in via sperimentale quest'estate,
sostanzialmente per facilitare la fruibilità del litorale,
potrebbe restare in vigore tutto l'anno. Intanto per la
stagione estiva i parcheggi gratuiti Aldo Moro e parco
Kennedy (aperti dalle 8 alle 22) saranno collegati con il
centro ed altre zone, tramite un trenino turistico ad orari
cadenzati di circa mezz'ora. Sono più di 300 i posti auto a
pagamento ricavati lungo la Flaminia. Restano a disco orario
le zone gialla e rossa.
La Margherita:
“Incomprensibile” il feeling tra Carletti e Rc
di Letizia Larici
FALCONARA Apertura a
Rifondazione. La Margherita non ci sta e parla di
“pericolosa forzatura” e vicenda «incomprensibile, priva di
buon senso e coerenza politica». «Si è voluto aprire subito
un tavolo di discussione con Rc, senza che vi fosse alcuna
urgenza. Ciò creando un' inaspettata incrinatura con il
nostro partito, che è stato in questi anni elemento di
equilibrio e di stabilità nel governo della città». Parole
dure, contenute in un comunicato diffuso ieri dalla
Margherita, che dopo aver disertato l'incontro di lunedì con
Rifondazione, prende una posizione in aperto contrasto con
quella assunta dal resto della maggioranza. La Margherita
non fa mistero delle sue intenzioni e parla di
«indisponibilità del partito ad iniziative che non poggino
su basi solide e non siano coerenti con il mandato
elettorale». «Si sarebbe dovuto aprire prima - prosegue la
nota, firmata dal presidente Marco Salustri - un confronto
interno alla maggioranza, per concordare un percorso comune,
così da evitare pericolosi scivoloni». Questo «pur non
ponendo pregiudiziali all'apertura di un confronto
programmatico con Rc». Così al prossimo tavolo di confronto
probabilmente la Margherita non ci sarà, perché non accetta
di «salire con il treno in corsa, come qualcuno immagina».
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CORRIERE ADRIATICO |
Api, sospetta manomissione
L'apertura di due valvole
all'origine del rogo
di CATERINA CANTORI
Sarebbe stata una
manomissione nel sistema di passaggio del carburante dal
serbatoio della benzina ecologica alla pompa poi esplosa, a
causare il drammatico rogo all'Api dove, la mattina del 25
agosto del '99, persero la vita i due dipendenti Mario
Gandolfi ed Ettore Giulian. La circostanza è emersa
chiaramente dalle deposizione dei tredici dipendenti che
ieri mattina hanno sfilato sul banco dei testimoni. E' stata
la testimonianza di Ennio Astolfi, vicecapo del reparto
addetto al trasferimento, ha dare voce ad un'ipotesi che già
da qualche tempo aveva fatto capolino tra le ombre che
avvolgono la vicenda. Alla precisa domanda con cui
l'avvocato Giacomo Vettori gli chiedeva se "fosse possibile
configurare una manomissione" Astolfi ha risposto
affermativamente. La colpa di quanto accaduto sarebbe stata
di due valvole lasciate aperte - la 279 a mare e la 4254 a
monte - che avrebbero mandato in tilt il by pass esistente
tra loro compromettendo l'intero sistema d'intercettazione
del passaggio del carburante dal serbatoio della benzina
ecologica fino alla pompa poi esplosa. La circostanza
avrebbe causato lo svuotamento dei tubi, permettendo così al
flusso di benzina ecologica di arrivare dove non doveva. La
conseguenza è stata che l'impatto del carburante ha
scardinato la pompa da cui è poi fuoriuscito lo zampillo che
si è incendiato. Quelle valvole dunque dovevano essere
chiuse, così come lo erano state fino a cinque giorni prima
del rogo. Circostanza confermata dall'esecuzione di una
procedura che necessitava della loro chiusura. Nei giorni
successivi poi nessuna operazione avrebbe reso necessaria la
loro apertura. Fatti che alimentano il sospetto, più volte
manifestato dai legali, del furto di carburante, non
addebitabile in alcun modo ai due operai morti nel rogo. Per
quell'incendio dalle conseguenze drammatiche sono stati
rinviati a giudizio l'ex direttore della raffineria,
Giovanni Saronne; l'attuale direttore, Franco Bellucci,
all'epoca capo servizio operativo dello stabilimento; il
capo servizio manutenzione Sergio Brunelli; il responsabile
manutenzione, Claudio Conti; gli operai Gaetano Bonvissuto e
Pierfrancesco Carletti. Tutti gli imputati sono accusati di
incendio ed omicidio colposo plurimo. La prossima udienza si
svolgerà il 14 luglio.
Via Bixio pedonale,
commercianti in rivolta
Il Comune è deciso a chiudere
il tratto tra le vie Carioli e IV novembre per un grande
centro Gli esercenti replicano "Sindaco assente Altro che
splendore I negozi chiudono Se ne accorgeranno" Contestati
metodo e sostanza: "Ma quale concertazione, era stato già
deciso tutto"
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Mai più auto in
via Bixio nel tratto compreso fra le vie Cairoli e IV
Novembre. La strada, recentemente ristrutturata e dove,
proprio in questi giorni, il Cam sta installando grandi
panchine circolari in legno e metallo ed una serie di punti
luce, diventa così il primo pezzo di un futuro e lungo corso
pedonale, ma i commercianti della zona, convocati ieri
pomeriggio ad una riunione in Comune, non sembrano essere
molto d'accordo. "Soprattutto per il metodo - affermano -
prima infatti ci assicurano la loro volontà di agire in
totale concertazione e di decidere valutando anche le nostre
esigenze ed i nostri problemi logicistici e poi arriviamo ad
un incontro organizzato quando è già tutto stabilito e non
esistono possibilità di discussione, ma si può solo prendere
atto della situazione". Anzi, secondo i commercianti
intervenuti, l'assessore Api "non ha per niente gradito le
contestazioni e si è anche lasciato andare più del dovuto".
A quanto pare l'assessore all'urbanistica, viabilità e
lavori pubblici, avrebbe accusato gli operatori del
commercio di non capire le ragioni dell'amministrazione
comunale e soprattutto di non voler vedere l'utilità
dell'operazione avviata dalla giunta Carletti. "I discorsi
sono sempre i soliti - proseguono alcuni dei commercianti
della zona centro - e ad ogni obiezione la risposta è una
sola: 'questo diventerà il grande centro di Falconara'. Pie
illusioni, qui i negozi stanno chiudendo perché la gente se
ne va altrove, sarà solo un bel corso con le vetrine
sbarrate". Presenti all'incontro il comandante della Polizia
Municipale Severini, l'assessore al commercio Canonico e il
dirigente Angeloni, ma il Sindaco, nonostante le attese
degli operatori, non si è fatto vedere. "Ci siamo rimasti
male - dicono i commercianti - volevamo un confronto diretto
anche perché tutti gli altri anche questa volta non ci hanno
saputo dare spiegazioni concrete sui motivi che hanno
portato a questo stato di cose. In più siamo stati due ore
tutti pigiati in una saletta minuscola, con tante persone
che sono dovute rimanere lungo il corridoio visto il poco
spazio". Una mancanza di rispetto ancora più grave in quanto
"loro sapevano quanta gente poteva esserci, perché la
riunione era stata convocata proprio dal Comune, con un
vigile che ha portato tutte le convocazioni negozio per
negozio". Ma anche questo a parere dei commercianti è un
"chiaro segnale del sostanziale disinteresse nei nostri
confronti". "Comunque - osservano - potevano dircelo prima,
non era una riunione per decidere di comune accordo, ma solo
per comunicazioni di servizio, come quella relativa al
carico e scarico che, d'ora in poi, potrà avvenire solo
nelle adiacenti vie Verdi e Marsala una strada molto stretta
con le auto parcheggiate sui due lati". I commercianti
ribadiscono la necessità e l'opportunità di una Ztl e temono
che quando cominceranno i lavori dall'altro lato di via
Bixio cioè verso l'incrocio con via XX Settembre la
situazione peggiorerà ulteriormente. "Vorremmo vedere il
progetto complessivo di questo nuovo centro - dichiarano i
commercianti - invece qui si va avanti a pezzi e con il
detto ed il non detto che forse capiscono lo stesso. Come
l'ordinanza di qualche tempo fa che vietava di sporcare con
cartacce, olii e derivati il nuovo tratto di via Bixio,
sembrava quasi ordinaria amministrazione, ma in effetti
andava letta tra le righe e adesso sappiamo cosa volesse
dire veramente". Una protesta, quella dei commercianti, per
ora limitata alle poche parole dell'incontro in Comune, ma
che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più importante se
l'amministrazione comunale "andrà avanti con questo tipo di
atteggiamento". "Valuteremo la questione con le associazioni
di categoria - assicurano gli operatori - non è detto che
non sia arrivi alla serrata".
"La Margherita non si
muove"
Salustri rincara: "Dopo sette
anni di positività, è incoerente aprire a Rifondazione"
di MARINA MINELLI
FALCONARA - "E' solo una
pericolosa forzatura". Questa l'opinione della Margherita
falconarese a proposito degli incontri Carletti-Rc e della
pace quasi fatta tra il Sindaco ed il partito di Marcelli
Flori e Amagliani. "Quello che sta accadendo - scrive il
coordinatore cittadino Marco Salustri - all'interno della
maggioranza che governa la città di Falconara da oltre sette
anni, con risultati largamente positivi, ha contorni
incomprensibili privi di buon senso e di coerenza politica.
Infatti nessuno sa quali risultati abbiano prodotto gli
incontri bilaterali". "La Margherita di Falconara - prosegue
la nota di Salustri - per dare un crisma di serietà al
delicato passaggio, pur non ponendo pregiudiziali
all'apertura di un confronto programmatico con una forza
politica che in questi anni ha contestato tutte le scelte
più significative dell'amministrazione comunale, ha posto
l'esigenza di concordare prima un percorso comune
all'interno della maggioranza, per evitare pericolosi
scivoloni su tale versante già avvenuti in passato". Invece
secondo il coordinatore cittadino che lunedì scorso non ha
preso parte all'incontro organizzato dai Ds e a cui erano
stati invitati tutti i partiti di governo, "si è voluto
forzare la mano aprendo subito un tavolo di discussione con
il Prc, non motivato da alcuna urgenza, creando una
inaspettata incrinatura con la Margherita, che è stata in
questi anni elemento di equilibrio e di stabilità nel
governo della città". Salustri sostiene poi che "il
riferimento al quadro politico più in generale è poco
calzante perché è sufficiente dare uno sguardo ai comuni
limitrofi per vedere un Prc fuori dalla maggioranza nel
comune di Chiaravalle ed alleato con il centro-sinistra a
Montemarciano e M. S. Vito in concomitanza delle elezioni
amministrative". "Dalle nostre parti non si sono ancora
viste 'salite' con il treno in corsa come qualcuno immagina
- afferma Salustri - la Margherita tutta è attestata su tale
posizione e non è disponibile a iniziative avventurose".
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