RASSEGNA STAMPA 20.05.2004

 

MESSAGGERO
Rogo all’Api, al processo il giallo delle valvole

di GIAMPAOLO MILZI

FALCONARA Il giallo delle valvole per uso fiscale al centro dell'udienza processuale di ieri sul botto e l'incendio in cui il 25 agosto '99 persero la vita all'Api gli operai Mario Gandolfi e Ettore Giulian. Valvole, quelle che intercettavano i flussi di carburante, aperte o chiuse? Nel rispetto delle regole o no? Due le valvole, o meglio i sistemi di valvole azionabili a mano sul lato mare della ferrovia - così importanti per la fondatezza o meno delle tesi dell'accusa e del pool della difesa - focalizzate dalle domande in aula: la n° 279, collocata lungo la linea 29, quella in cui all'alba di quel giorno era in corso il trasferimento di benzina verde dal serbatoio Pk 52 al deposito nazionale; e la valvola di sistema by pass-pompa 40-56. Secondo le deposizioni di alcuni testimoni (che hanno citato procedure e registri) entrambe le valvole, fino al 20 agosto, sono rimaste regolarmente chiuse, perché non erano in corso trasferimenti di combustibili. Mentre invece, hanno confermato, all'alba del 25 risultarono aperte. E accadde che con l'apertura della 279, la benzina ecologica in flusso prima superò l'intercettazione della valvola (anch'essa dischiusa) del bypass pompa 40-56, e così poté raggiungere l'area Sif (zona a monte della linea ferrata, in cui 25 agosto non c'erano movimentazioni di carburante), dove c'era la pompa P4254 che a causa di una falla e un collassamento provocò lo zampillo e la nebulizzazione all'origine del rogo. Se quelle valvole fossero rimaste chiuse, secondo le regole, il disastro si sarebbe evitato. «Chi, quando e perché le aprì?», «Ci fu un azionamento, un prelievo anomalo, fraudolento?» ha chiesto l'avvocato Vettori. «Sì, è un'ipotesi plausibile", ha risposto l'assistente caporeparto Omb addetto ai trasferimenti Ennio Astolfi. Valvola 279 aperta, da qui la possibilità del prodotto di andare in comunicazione col circuito dell'area Sif, anche secondo l'ing. Lamensa, responsabile Api proprio per la movimentazione dei prodotti, che ha indicato in questa estemporanea connessione tra circuiti diversi l'ipotesi all'origine dello scoppio. Il processo riprende il 16 giugno.

Isola pedonale e sosta a pagamento sulla Flaminia

Commercianti infuriati per la bocciatura della Ztl in via Bixio, le tariffe dei permessi agevolati. Varato il piano del traffico: dopo la sperimentazione estiva potrebbe restare in vigore per tutto l’anno. Ma è già polemica

di LETIZIA LARICI  (Ha collaborato Marco Catalani)

FALCONARA Il Comune vara il nuovo piano della sosta, i commercianti scendono sul piede di guerra. Niente Ztl in via Bixio, nel tratto compreso tra via Cairoli e via IV Novembre, il municipio boccia la richiesta avanzata dai negozianti del centro di realizzare una zona a traffico limitato per consentire le operazioni di carico e scarico, optando definitivamente per l'isola pedonale permanente. In pratica, non appena chiuso il cantiere, presumibilmente entro i primi di giugno, il tratto viario in questione, di fatto già interdetto al traffico a causa dei lavori, diventerà definitivamente zona pedonale. Le aree di carico e scarico verranno spostate lungo le strade laterali, mentre un bus navetta farà la spola ogni mezz'ora tra via Castellaraccia e via Bixio. La decisione comunicata ieri dall'assessore alla viabilità Fausto Api ai negozianti del centro, riuniti a Palazzo insieme a una delegazione di Confcommercio (presenti l'assessore Canonico e il dirigente della Municipale Angeloni) non è stata affatto digerita. In realtà i commercianti si aspettavano una proposta del genere, ma speravano di poter contare su un margine di trattativa. Invece pare che il Comune abbia deciso. «Non potendo più scaricare davanti al negozio - dice Graziano Bellucci, titolare dello Sma di via Bixio - dovremmo servirci di carrelli o addirittura portare la merce a spalla». Da parte di Confcommercio, che si riunirà per elaborare un documento, la richiesta di un nuovo incontro in tempi rapidi. Intanto dal primo luglio, compatibilmente con i lavori sulla Nazionale (l'istituzione del senso unico è prevista per lunedì), dovrebbe entrare in vigore il nuovo piano della sosta che prevede l'estensione delle zone blu lungo la Flaminia, da via Baldelli sino all'intersezione con via Italia, compensata dal rilascio di permessi agevolati per consentire a chiunque ne faccia richiesta di posteggiare per un periodo medio, lungo in tutte le aree a pagamento della città. Ecco le tariffe: promozione turistica (dal 1 giugno al 12 settembre) 30 euro, stesso prezzo per l'abbonamento trimestrale, 18 euro per quello mensile, mentre il parcheggio settimanale ne costerà 8. 2.50 euro infine per l'intera giornata e 1.50 per la metà del tempo. Il piano, che verrà attuato in via sperimentale quest'estate, sostanzialmente per facilitare la fruibilità del litorale, potrebbe restare in vigore tutto l'anno. Intanto per la stagione estiva i parcheggi gratuiti Aldo Moro e parco Kennedy (aperti dalle 8 alle 22) saranno collegati con il centro ed altre zone, tramite un trenino turistico ad orari cadenzati di circa mezz'ora. Sono più di 300 i posti auto a pagamento ricavati lungo la Flaminia. Restano a disco orario le zone gialla e rossa.

La Margherita: “Incomprensibile” il feeling tra Carletti e Rc

di Letizia Larici

FALCONARA Apertura a Rifondazione. La Margherita non ci sta e parla di “pericolosa forzatura” e vicenda «incomprensibile, priva di buon senso e coerenza politica». «Si è voluto aprire subito un tavolo di discussione con Rc, senza che vi fosse alcuna urgenza. Ciò creando un' inaspettata incrinatura con il nostro partito, che è stato in questi anni elemento di equilibrio e di stabilità nel governo della città». Parole dure, contenute in un comunicato diffuso ieri dalla Margherita, che dopo aver disertato l'incontro di lunedì con Rifondazione, prende una posizione in aperto contrasto con quella assunta dal resto della maggioranza. La Margherita non fa mistero delle sue intenzioni e parla di «indisponibilità del partito ad iniziative che non poggino su basi solide e non siano coerenti con il mandato elettorale». «Si sarebbe dovuto aprire prima - prosegue la nota, firmata dal presidente Marco Salustri - un confronto interno alla maggioranza, per concordare un percorso comune, così da evitare pericolosi scivoloni». Questo «pur non ponendo pregiudiziali all'apertura di un confronto programmatico con Rc». Così al prossimo tavolo di confronto probabilmente la Margherita non ci sarà, perché non accetta di «salire con il treno in corsa, come qualcuno immagina».

 
CORRIERE ADRIATICO
Api, sospetta manomissione

L'apertura di due valvole all'origine del rogo

di CATERINA CANTORI

Sarebbe stata una manomissione nel sistema di passaggio del carburante dal serbatoio della benzina ecologica alla pompa poi esplosa, a causare il drammatico rogo all'Api dove, la mattina del 25 agosto del '99, persero la vita i due dipendenti Mario Gandolfi ed Ettore Giulian. La circostanza è emersa chiaramente dalle deposizione dei tredici dipendenti che ieri mattina hanno sfilato sul banco dei testimoni. E' stata la testimonianza di Ennio Astolfi, vicecapo del reparto addetto al trasferimento, ha dare voce ad un'ipotesi che già da qualche tempo aveva fatto capolino tra le ombre che avvolgono la vicenda. Alla precisa domanda con cui l'avvocato Giacomo Vettori gli chiedeva se "fosse possibile configurare una manomissione" Astolfi ha risposto affermativamente. La colpa di quanto accaduto sarebbe stata di due valvole lasciate aperte - la 279 a mare e la 4254 a monte - che avrebbero mandato in tilt il by pass esistente tra loro compromettendo l'intero sistema d'intercettazione del passaggio del carburante dal serbatoio della benzina ecologica fino alla pompa poi esplosa. La circostanza avrebbe causato lo svuotamento dei tubi, permettendo così al flusso di benzina ecologica di arrivare dove non doveva. La conseguenza è stata che l'impatto del carburante ha scardinato la pompa da cui è poi fuoriuscito lo zampillo che si è incendiato. Quelle valvole dunque dovevano essere chiuse, così come lo erano state fino a cinque giorni prima del rogo. Circostanza confermata dall'esecuzione di una procedura che necessitava della loro chiusura. Nei giorni successivi poi nessuna operazione avrebbe reso necessaria la loro apertura. Fatti che alimentano il sospetto, più volte manifestato dai legali, del furto di carburante, non addebitabile in alcun modo ai due operai morti nel rogo. Per quell'incendio dalle conseguenze drammatiche sono stati rinviati a giudizio l'ex direttore della raffineria, Giovanni Saronne; l'attuale direttore, Franco Bellucci, all'epoca capo servizio operativo dello stabilimento; il capo servizio manutenzione Sergio Brunelli; il responsabile manutenzione, Claudio Conti; gli operai Gaetano Bonvissuto e Pierfrancesco Carletti. Tutti gli imputati sono accusati di incendio ed omicidio colposo plurimo. La prossima udienza si svolgerà il 14 luglio.

Via Bixio pedonale, commercianti in rivolta

Il Comune è deciso a chiudere il tratto tra le vie Carioli e IV novembre per un grande centro Gli esercenti replicano "Sindaco assente Altro che splendore I negozi chiudono Se ne accorgeranno" Contestati metodo e sostanza: "Ma quale concertazione, era stato già deciso tutto"

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Mai più auto in via Bixio nel tratto compreso fra le vie Cairoli e IV Novembre. La strada, recentemente ristrutturata e dove, proprio in questi giorni, il Cam sta installando grandi panchine circolari in legno e metallo ed una serie di punti luce, diventa così il primo pezzo di un futuro e lungo corso pedonale, ma i commercianti della zona, convocati ieri pomeriggio ad una riunione in Comune, non sembrano essere molto d'accordo. "Soprattutto per il metodo - affermano - prima infatti ci assicurano la loro volontà di agire in totale concertazione e di decidere valutando anche le nostre esigenze ed i nostri problemi logicistici e poi arriviamo ad un incontro organizzato quando è già tutto stabilito e non esistono possibilità di discussione, ma si può solo prendere atto della situazione". Anzi, secondo i commercianti intervenuti, l'assessore Api "non ha per niente gradito le contestazioni e si è anche lasciato andare più del dovuto". A quanto pare l'assessore all'urbanistica, viabilità e lavori pubblici, avrebbe accusato gli operatori del commercio di non capire le ragioni dell'amministrazione comunale e soprattutto di non voler vedere l'utilità dell'operazione avviata dalla giunta Carletti. "I discorsi sono sempre i soliti - proseguono alcuni dei commercianti della zona centro - e ad ogni obiezione la risposta è una sola: 'questo diventerà il grande centro di Falconara'. Pie illusioni, qui i negozi stanno chiudendo perché la gente se ne va altrove, sarà solo un bel corso con le vetrine sbarrate". Presenti all'incontro il comandante della Polizia Municipale Severini, l'assessore al commercio Canonico e il dirigente Angeloni, ma il Sindaco, nonostante le attese degli operatori, non si è fatto vedere. "Ci siamo rimasti male - dicono i commercianti - volevamo un confronto diretto anche perché tutti gli altri anche questa volta non ci hanno saputo dare spiegazioni concrete sui motivi che hanno portato a questo stato di cose. In più siamo stati due ore tutti pigiati in una saletta minuscola, con tante persone che sono dovute rimanere lungo il corridoio visto il poco spazio". Una mancanza di rispetto ancora più grave in quanto "loro sapevano quanta gente poteva esserci, perché la riunione era stata convocata proprio dal Comune, con un vigile che ha portato tutte le convocazioni negozio per negozio". Ma anche questo a parere dei commercianti è un "chiaro segnale del sostanziale disinteresse nei nostri confronti". "Comunque - osservano - potevano dircelo prima, non era una riunione per decidere di comune accordo, ma solo per comunicazioni di servizio, come quella relativa al carico e scarico che, d'ora in poi, potrà avvenire solo nelle adiacenti vie Verdi e Marsala una strada molto stretta con le auto parcheggiate sui due lati". I commercianti ribadiscono la necessità e l'opportunità di una Ztl e temono che quando cominceranno i lavori dall'altro lato di via Bixio cioè verso l'incrocio con via XX Settembre la situazione peggiorerà ulteriormente. "Vorremmo vedere il progetto complessivo di questo nuovo centro - dichiarano i commercianti - invece qui si va avanti a pezzi e con il detto ed il non detto che forse capiscono lo stesso. Come l'ordinanza di qualche tempo fa che vietava di sporcare con cartacce, olii e derivati il nuovo tratto di via Bixio, sembrava quasi ordinaria amministrazione, ma in effetti andava letta tra le righe e adesso sappiamo cosa volesse dire veramente". Una protesta, quella dei commercianti, per ora limitata alle poche parole dell'incontro in Comune, ma che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più importante se l'amministrazione comunale "andrà avanti con questo tipo di atteggiamento". "Valuteremo la questione con le associazioni di categoria - assicurano gli operatori - non è detto che non sia arrivi alla serrata".

"La Margherita non si muove"

Salustri rincara: "Dopo sette anni di positività, è incoerente aprire a Rifondazione"

di MARINA  MINELLI

FALCONARA - "E' solo una pericolosa forzatura". Questa l'opinione della Margherita falconarese a proposito degli incontri Carletti-Rc e della pace quasi fatta tra il Sindaco ed il partito di Marcelli Flori e Amagliani. "Quello che sta accadendo - scrive il coordinatore cittadino Marco Salustri - all'interno della maggioranza che governa la città di Falconara da oltre sette anni, con risultati largamente positivi, ha contorni incomprensibili privi di buon senso e di coerenza politica. Infatti nessuno sa quali risultati abbiano prodotto gli incontri bilaterali". "La Margherita di Falconara - prosegue la nota di Salustri - per dare un crisma di serietà al delicato passaggio, pur non ponendo pregiudiziali all'apertura di un confronto programmatico con una forza politica che in questi anni ha contestato tutte le scelte più significative dell'amministrazione comunale, ha posto l'esigenza di concordare prima un percorso comune all'interno della maggioranza, per evitare pericolosi scivoloni su tale versante già avvenuti in passato". Invece secondo il coordinatore cittadino che lunedì scorso non ha preso parte all'incontro organizzato dai Ds e a cui erano stati invitati tutti i partiti di governo, "si è voluto forzare la mano aprendo subito un tavolo di discussione con il Prc, non motivato da alcuna urgenza, creando una inaspettata incrinatura con la Margherita, che è stata in questi anni elemento di equilibrio e di stabilità nel governo della città". Salustri sostiene poi che "il riferimento al quadro politico più in generale è poco calzante perché è sufficiente dare uno sguardo ai comuni limitrofi per vedere un Prc fuori dalla maggioranza nel comune di Chiaravalle ed alleato con il centro-sinistra a Montemarciano e M. S. Vito in concomitanza delle elezioni amministrative". "Dalle nostre parti non si sono ancora viste 'salite' con il treno in corsa come qualcuno immagina - afferma Salustri - la Margherita tutta è attestata su tale posizione e non è disponibile a iniziative avventurose".

 
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