RASSEGNA STAMPA 19.05.2004

 

MESSAGGERO
Sull’ingresso di Rifondazione in giunta la Margherita nicchia ma resta isolata

di LETIZIA LARICI

FALCONARA Sull'accordo tra maggioranza e Rifondazione c’è sempre l'ombra della Margherita. All'esito più che positivo dell'incontro di lunedì tra Ds, Sdi, Repubblicani Europei e Rc, che in un comunicato congiunto parlano di «difficoltà superate» e di «collaborazione non più rinviabile"», la Margherita risponde tacendo. Il direttivo prende tempo, riservandosi di prendere posizione oggi. Ma si sa che la Margherita ha non poche riserve sulla questione, tanto da disertare il summit dell’altro giorno. Pur dichiarandosi disponibile al dialogo, il coordinatore Marco Salustri aveva parlato di «decisioni affrettate», sostenendo l'impossibilità di raggiungere un eventuale accordo prima della prossima tornata elettorale. Ma per il resto della maggioranza pare che i tempi siano maturi per un ingresso ravvicinato di Rc in giunta. «Considerato il contesto provinciale e regionale - si legge infatti nel comunicato - tale scenario non appare più rinviabile». In quest'ottica «si auspica che la Margherita sieda quanto prima al tavolo di confronto per avviare un dialogo per costruire le condizioni per un governo condiviso della città». La Margherita dunque è invitata (lo era anche lunedì) ma il percorso intrapreso proseguirà in ogni caso. A breve un nuovo incontro per entrare nel vivo del confronto programmatico. La parola ora al sindaco Carletti, promotore dell'apertura a Rifondazione, che dovrà bilanciare il nuovo scenario con le esigenze della Margherita, già penalizzata dall'estromissione dell'assessore Gilberto Baldassarri, mai rimpiazzato. Rischio: la rottura. Intanto Fi in un’interrogazione solleva il dubbio dell'incompatibilità della carica di consigliere comunale con quella di consigliere del Cam. Nel mirino degli azzurri le nomine di Sartini(Repubblicani), Graziosi(Margherita) e Di Monaco(ex Sdi passato prima al gruppo misto e poi ai Ds). Quest'ultimo è entrato di recente nel Cda di Cam Energia al posto di Paolo Angeloni (dirigente di ufficio ambiente, Polizia municipale e presidente di Cam Bonifiche). Peraltro proprio poche settimane prima dell'ingresso di Di Monaco, Angeloni aveva presentato al sindaco le sue dimissioni dal consiglio di Cam Energia per incompatibilità col ruolo ricoperto in seno a Cam Bonifiche. Dimissioni allora rifiutate da Carletti, che a quanto pare ha cambiato idea.

 
CORRIERE ADRIATICO
Messaggi di pace alla Margherita

Ds, Sdi e Repubblicani: "Venga a discutere sull'apertura a Rifondazione"

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Piace poco alla Margherita la pace ormai quasi fatta tra Rifondazione Comunista ed il sindaco Carletti. Il segnale forte e chiaro è arrivato con la vistosa assenza del presidente del consiglio comunale nonché coordinatore del partito, Marco Salustri dalla riunione convocata per lunedì sera ed alla quale hanno preso parte tutte le forze della coalizione. Un incontro, il terzo della serie almeno contando solo quelli ufficiali, che le delegazioni dei Ds, dello Sdi, dei Repubblicani Europei e di Rifondazione Comunista, in una stringatissima nota unitaria, giudicano molto positivo. A quanto pare, "esistono le condizioni per superare le difficoltà politiche che hanno determinato l'esclusione del Prc dalla maggioranza di governo". "In questo quadro - prosegue la nota che nessun partito ha voluto ulteriormente commentare - l'auspicio è che la Margherita falconarese quanto prima si sieda al tavolo del confronto per avviare un fecondo dialogo al fine di costruire le condizioni politico-programmatiche per un governo condiviso della città in un contesto provinciale e regionale all'interno del quale già collaborano proficuamente le stesse forze politiche, coerenti con una situazione politica generale tale da non rendere non più rinviabile uno scenario del genere". E in attesa di un nuovo appuntamento per la prossima settimana, a cui, Massimo Marcelli Flori, capo gruppo di Rifondazione Comunista, spera "prenderà parte anche la Margherita", dalla sede dove lunedì sera si è svolto un incontro dell'ufficio di presidenza del partito non arrivano segnali di distensione. "Non è cambiato nulla - assicura Salustri - non ci sono pregiudiziali di sorta, ma noi vogliamo un percorso coerente e serio, un percorso che passi in modo imprescindibile attraverso un dialogo con tutte le forze della maggioranza, ovviamente la maggioranza di oggi, cioè quella della coalizione delle elezioni del 2001 per il secondo mandato di Carletti". Insomma un no con l'aspetto di un veto, e che, se quasi certamente non si tradurrà in uno strappo definitivo, potrebbe però anche rallentare notevolmente la corsa del primo cittadino fra le braccia di Rifondazione Comunista. D'altronde forse è proprio questo che non piace fino in fondo alla Margherita falconarese: una decisione di partito, ma presa tutta nelle stanze del palazzo e per iniziativa dello stesso Sindaco il quale si è attribuito anche un ruolo politico. Un'operazione quella di Carletti, che è vero ha sempre cercato in questi anni di ricucire con Rc, fatta ancora troppo lontano dalle elezioni del 2006, ma apparentemente destinata a ridimensionare il peso della Margherita a cui, fra l'altro, dopo la clamorosa uscita di Gilberto Baldassarri, non è stato più assegnato il terzo assessore.

 
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