Il parcheggio sulla Flaminia
si paga ma ci sono sconti per i bagnanti
di LETIZIA LARICI
FALCONARA Niente parcheggi
gratis lungo la Flaminia, anzi estensione delle zone blu
anche al lato mare, dalla stazione a Palombina Vecchia
all’altezza ex Caravella. I bagnanti però potranno usufruire
di permessi agevolati - settimanali, mensili o stagionali -
che dovrebbero facilitare l'accesso alla spiaggia. Alla
richiesta avanzata dai bagnini del consorzio Falcomar di
lasciare libera per i propri clienti la Nazionale durante
l'estate, il Comune risponde con un piano per regolamentare
la sosta medio-lunga. Piano che potrebbe restare in vigore
tutto l'anno e che prevede appunto l'aumento dei parcheggi a
pagamento, compensato dalla contemporanea introduzione di
tariffe agevolate per alcune categorie. La sperimentazione
quest'estate con i bagnini. E per facilitare la fruibilità
del litorale, il Comune sta trattando l'acquisto di un
trenino che colleghi i parcheggi gratuiti di via
Castellaraccia, parco Kennedy e Aldo Moro alla Flaminia. E'
quanto emerso ieri dal tavolo di confronto tra Comune
(l'assessore Api e il dirigente della Municipale Angeloni) e
i rappresentanti del consorzio Falcomar. Tutto sommato
soddisfatti i bagnini, che restano in attesa di sciogliere
due nodi prima di esprimersi definitivamente: costi
(chiedono prezzi popolari, massimo 20 euro per tutta la
stagione) e autorizzazione al rilascio dei permessi. La
risposta è attesa a giorni. «La proposta nel suo complesso -
spiega il presidente del consorzio Gianluca Guazzarotti -
sembrerebbe venire incontro alle esigenze dei bagnanti.
Considerato che la legge non consente di ricavare parcheggi
gratuiti solo per i clienti degli stabilimenti, meglio la
sosta regolamentata che libera per tutti. L'anno scorso
sulla statale non si trovava un buco». Oltre ai tagliandi
agevolati, il Comune sta pensando di installare lungo la
Flaminia parchimetri tarati per emettere scontrini a prezzi
inferiori rispetto alla norma. Non si sbilancia l'assessore
alla Viabilità Fausto Api che parla di «piano complesso che
verrà illustrato appena definiti tutti i dettagli».
E-mail spedita dal Comune,
Fi all’attacco di Agostinelli
di M.Cat.
FALCONARA Una e-mail spedita
e scoppiano scintille. Forza Italia non ha infatti gradito
la lettera aperta dell’11 maggio con cui Kruger Agostinelli,
responsabile dell’Ufficio stampa del Comune, annunciava la
chiusura del suo storico negozio Disco Fantasia che, come si
legge nel prologo al documento, «inizia una vendita totale
per cessazione di attività». Il fatto è che Agostinelli ha
spedito la lettera elettronica dal Comune. Apriti cielo. I
consiglieri di Fi hanno subito presentato un’interrogazione
in cui chiedono al sindaco chi abbia autorizzato l’uso delle
attrezzature del Comune per un’iniziativa «arbitrariamente
finalizzata a scopi personali e lucrativi» con tanto di
«offerta pubblicitaria al pubblico». L’interrogazione si
chiude con l’auspicio che Carletti prenda provvedimenti. Non
si fa attendere la replica di Agostinelli: «Ritengo che un
attimo di riflessione, come quello contenuto nella mia
lettera aperta, favorisse delle considerazioni civili e
politiche sulle difficoltà quotidiane che alcuni settori
lavorativi stanno vivendo. Per questo e solo per questo,
credendo fermamente nel loro ruolo istituzionale di
rappresentanti dei cittadini, ho inviato una mail dalla
posta elettronica con tanto di dicitura personale
esclusivamente a consiglieri, assessori e dirigenti di
Falconara aventi un indirizzo di posta elettronica e con
nessun costo aggiuntivo poiché la posta elettronica non lo
prevede». «Sarà ovviamente il sindaco – conclude Agostinelli
- verificare e decidere sul mio presunto comportamento da
"piazzista" di svendite e da approfittatore per scopi
lucrativi». La conclusione di Agostinelli è una attacco a Fi
e alla sua «campagna di moralizzazione che vede da tempo,
con disarmante monotonia, Kruger Agostinelli grande demone
dei mali cittadini».
Ds e Prc ai ferri corti
sulle centrali elettriche
di GIOIA MORICI
JESI «Dichiarazioni
offensive, non rispondenti al vero, un comportamento
scorretto e sleale». Stefano Bornigia, segretario Ds,
replica duramente all'attacco di Rifondazione affondato
contro la Quercia sulla vicenda Turbogas e difende con forza
la posizione del governo locale durante la giunta Polita.
«Dire che i Ds scelsero di favorire gli interessi della
Sadam mettendo in secondo piano la tutela della salute dei
cittadini è un fatto grave e lesivo della dignità del nostro
partito e dei consiglieri comunali che in aula dissero sì a
quella scelta - dichiara stizzito Bornigia - Per noi la
preoccupazione più grande fu quella di dare una risposta che
garantisse in primo luogo la tutela della salute e
l'ambiente. Il cammino fatto che ci ha portato al terzo
progetto di centrale è la conseguenza di questa nostra
sensibilità». Bornigia sostiene inoltre che «il Prc disse no
ad una centrale che oggi ha concretamente dimostrato il
valore di quel progetto con un impatto ambientale
praticamente nullo» e che «si arrivò al terzo progetto non
certo per merito del Prc, che infatti neanche lo votò». La
preoccupazione per la riattivazione della centrale di
Camerata Picena, per il leader della Quercia, non nasce
dunque dalla presenza di tre centrali nel nostro territorio,
ma dalla presenza di due impianti come quella di Falconara e
quello di Camerata Picena. «Legare la riattivazione della
centrale di Camerata Picena alla vicenda turbogas è
strumentale e non aiuta certamente una riflessione seria,
considerando anche che la convenzione con Jesi-Energia,
potrebbe metterci a disposizione gli strumenti per
monitorare gli effetti sull'ambiente della stessa centrale
di Camerata», chiosa il segretario. |
Carletti a passo lento
Parcheggi, traffico, bilancio e
ambiente: c'è da fare. Il bilancio dopo tre anni di mandato:
ancora tanti nodi da sciogliere
Tre anni di mandato da
sindaco per Carletti e la città valgono la sensazione e la
consapevolezza che la città può e deve ancora crescere. C'è
un nodo irrisolto che strozza lo sviluppo e il fiato dei
falconaresi: i parcheggi. Basta la parola da queste parti
per far venire cattivi pensieri ai dannati del volante che
si trovano a dover cercare un posto. Residenti,
commercianti, cittadini: tutti hanno di che lamentarsi.
Niente sorrisi neppure sul fronte dei conti. Le tariffe
aumentano, le tasche della gente continuano a piangere. E
poi c'è un piano del traffico di fatto abortito, e un
capitolo cultura un po' troppo scolorito. Ci sono gli
appigli per arrampicarsi sullo scoglio della speranza: si
chiamano per esempio qualità della vita e turismo. Ma per la
via della crescita occorre imboccare la svolta. Il sindaco
Carletti sa bene che c'è bisogno di un colpo di reni.
Qualità della vita: nel complesso la cittadina non presenta
problemi gradi di ordine pubblico e di sicurezza, quindi la
vita è, tutto sommato, ancora serena, e quasi di paese,
soprattutto in certi quartieri come Castelferretti dove si
conoscono tutti e i nuovi vengono integrati senza problemi.
Voto 8
Ambiente: Carletti nel giugno dell'anno scorso ha detto no
al rinnovo della concessione alla raffineria Api ed in
seguito ha presentato ricorso al Tar contro la Regione
Marche, però sembra dimenticare l'ordinaria amministrazione
e il poco verde esistente non si può dire sia curato a
dovere e neanche incrementato. Anzi, c'è chi teme per gli
alberi di piazza Catalani dove verrà realizzato un
parcheggio interrato e per il vialetto a mare destinato ad
essere mutilato per far posto alle auto. Gli animalisti
lamentano pochi spazi per le passeggiate degli amici a
quattro zampe. Voto 8 per la prima parte, 4 per la seconda.
Viabilità: oggi confusa, dopo un Piano Urbano del Traffico
presentato un anno fa in commissione e mai più rivisto,
alcuni lavori in corso e l'indecisione su via Bixio che non
sia sa se verrà riaperta o no al traffico. Voto 5
Parcheggi: un non problema (la caccia al posto auto c'era
solo in occasione del mercato settimanale) diventato materia
di aspre discussioni anche all'interno della maggioranza. Il
costo dei permessi residenti, dopo le polemiche dell'anno
scorso, è stato dimezzato, ma c'è l'assalto alle poche zone
ancora libere. Voto 3
Commercio: i negozi chiudono, ma Carletti spera nel
restyling del centro per ridare vigore al settore e intanto
concede sei nuove licenze nel settore bar-ristorazione. Voto
6 di incoraggiamento
Cultura: il primo cittadino ha dimostrato di tenere molto al
settore, confondendo però un po' troppo spesso la cultura
con l'intrattenimento. Voto 5
Turismo: la spiaggia funziona sempre di più, di giorno come
di sera. Voto 9
Bilancio: Carletti investe nel mattone e il debito pro
capite dei falconaresi sale. E con l'ultima finanziaria sono
aumentate dal 5 al 10 % tutte le tariffe dei servizi, dalla
tassa per i rifiuti solidi urbani alla retta delle mense
scolastiche. Voto 4
In spiaggia col
trenino-navetta
Vertice in Comune ieri tra il
sindaco e i bagnini. Trasporto gratuito Sosta regolamentata
e a prezzo politico lungo la Flaminia e nelle strade vicine
al mare
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Trenino-navetta
gratuito, parcheggi liberi in alcune zone strategiche della
città e sosta regolamentata ma a prezzo "politico" lungo la
Flaminia e le strade vicine al mare. Questi i risultati
"pratici" del secondo incontro fra i bagnini del consorzio
Falcomar e l'amministrazione comunale la quale dopo avere
detto no, la settimana scorsa, alla via Flaminia libera e
riservata agli utenti della spiaggia, ha presentato la sua
controproposta in vista della stagione estiva. "In questi
giorni - commenta il presidente del consorzio Gianluca
Guazzarotti - abbiamo effettuato un verifica interna e in
effetti ci siamo resi conto che sarebbe stato complicato se
non impossibile riservare la Flaminia solo al mare, ma nello
stesso tempo lasciare la strada a sosta non regolamentata
avrebbe creato grossi problemi alla spiaggia". La via di
mezzo, quindi, è in parte la ripresa di un'iniziativa dello
scorso anno, e cioè il tagliando per la sosta giornaliera a
tariffa agevolata (forse 2 euro, secondo quanto chiesto dai
bagnini, ma il Comune vorrebbe arrivare ad 2 e 50), con
prolungamenti per una settimana, un mese e per tutta la
stagione (tre mesi). Una soluzione in fase di
sperimentazione durante l'estate, che potrebbe anche
proseguire per tutto il resto dell'anno poiché a quanto pare
sono davvero tanti i non residenti con il problema della
"sosta lunga". Da definire il prezzo dei diversi tagliandi,
ma i bagnini hanno già chiesto all'amministrazione (alla
riunione di ieri erano presenti l'assessore all'urbanistica,
traffico e viabilità Fausto Api e il dirigente Paolo
Angeloni) prezzi molto contenuti "per invogliare la gente a
venire al mare a Falconara". "Abbiamo parlato di circa 20
euro per lo stagionale - prosegue Guazzarotti - ma è ancora
tutto da vedere, ne riparleremo la settimana prossima quando
affronteremo anche il problema della sicurezza e della
vigilanza sulla spiaggia durante le ore notturne, che
vorremmo gestire noi direttamente". Altra novità ventilata
dal Comune, il trenino navetta gratuito che farà la spola
dai diversi parcheggi scambiatori (quelli delle scuole "Aldo
Moro" e "Rodari", del parco Kennedy e di via Castellaraccia)
attraverso le vie collinari della città fino alla spiaggia.
"Ci è sembrata una proposta interessante - dice il
presidente del consorzio Falcomar - di servizio anche ai
falconaresi che abitano nella parte alta e così avranno un
motivo in più per lasciare l'auto a casa, visto che il
trenino-bus farà avanti e indietro tutta la giornata senza
interruzioni". Un investimento considerevole per il Comune
che però dovrebbe utilizzare questo mezzo anche per altre
iniziative durante l'anno. "Secondo noi queste tre soluzioni
- commenta Guazzarotti - potrebbero dare una risposta
complessiva ed organica al problema dei parcheggi per il
mare e della fruibilità complessiva della spiaggia".
Flaminia, in scena
cantieri e ingorghi
Lavori in corso e disagi per
gli automobilisti
FALCONARA - Lavori in corso
sulla Flaminia e disagi per la circolazione in tutta la
città. Senso unico di transito sulla via Flaminia verso nord
in direzione Senigallia. Il cantiere dovrebbe restare aperto
una ventina di giorni, per il rifacimento del manto stradale
che saranno eseguiti dal Cam ed è stata la stessa azienda
servizi (come risulta da un'ordinanza poi risultata
incompleta e non vidimata dal sindaco che fino a ieri
pomeriggio era sul sito internet del comune di Falconara) a
chiedere all'amministrazione cittadina questa modifica
sostanziale della viabilità cittadina. Notevoli le
ripercussioni sul traffico che soprattutto nelle ore di
punta rischia di andare in tilt e non solo sull'Adriatica.
Ma un po' tutte le strade rischiano l'effetto domino, con
buona pace di chi si trova al volante e deve fare la gimcana
tra i veicoli. In particolare le strade sotto pressione sono
le vie Casteldidardo, Bottego, Fratelli Rosselli, Leopardi e
Trento per immettersi poi di nuovo sulla via Flaminia. Anche
nelle vie interne saranno eliminati molti posti di sosta per
le auto a causa del trasferimento di tutte le fermate delle
linee Conerobus per Ancona. Come se non bastasse la carenza
di parcheggi. Fra i residenti ed i commercianti comincia già
a serpeggiare un certo malumore motivato in parte dalla
constatazione che i permessi di sosta già pagati saranno
inutilizzabili per un lungo periodo, e poi dalla
considerazione che le difficoltà di circolazione in tutte le
vie interne di Falconara in questo modo verranno
notevolmente incrementate. E sono giorni difficili per
strade fin ad oggi considerate interne e residenziali, come
via della Repubblica, e più verso le zone collinari via
Milano e soprattutto per via Barcaglione.
Codacons boccia
l'autovelox
Fa discutere l'installazione
dei radar antivelocità sulla Flaminia
Fa discutere la decisione
anticipata dal comandante dei vigili urbani di installare un
autovelox lungo la via Flaminia tra Falconara ed Ancona
dove, secondo una statistica, si registra il maggior numero
di incidenti ad Ancona. In particolare, ieri diversi
cittadini di Ancona si sono rivolti al Codacons preoccupati.
La risposta dell'associazione dei consumatori si pone sulla
sponda opposta a chi ritiene che il radar antivelocità possa
dissuadere gli automobilisti spericolati o distratti:
"L'autovelox - fa sapere il Codacons - può essere utile per
convincere gli automobilisti a ridurre la velocità in strade
ad elevata pericolosità, ma non può in nessun caso essere
accertato come strumento per far entrare soldi ai comuni.
Per l'associazione, comunque, non è certo sufficiente
installare autovelox per risolvere il problema della
sicurezza sulle strade di Ancona e provincia". Il Codacons
ha quindi scritto al presidente della Provincia di Ancona e
al presidente della Regione Marche in cui si chiede di
avviare un monitoraggio su tutte le strade di Ancona e
provincia avvalendosi di una società internazionale di
certificazione. Una volta indioviduati i punti a rischio -
prosegue il Codacons - occorre adottare provvedimenti per
migliorarne la sicurezza. «Installare un autovelox in un
punto fisso della Via Flaminia - afferma il presidente
dell'associazione Carlo Rienzi - farà diminuire la velocità
solo in quel punto dove è possibile essere multati, ma non
risolverà certo il problema della sicurezza stradale.
Chiediamo quindi alle autorità locali di avviare un
monitoraggio così come ha già fatto il gruppo Autostrade per
l'Italia avvalendosi di una società internazionale di
certificazione». |