RASSEGNA STAMPA 14.05.2004

 

MESSAGGERO
Il parcheggio sulla Flaminia si paga ma ci sono sconti per i bagnanti

di LETIZIA LARICI

FALCONARA Niente parcheggi gratis lungo la Flaminia, anzi estensione delle zone blu anche al lato mare, dalla stazione a Palombina Vecchia all’altezza ex Caravella. I bagnanti però potranno usufruire di permessi agevolati - settimanali, mensili o stagionali - che dovrebbero facilitare l'accesso alla spiaggia. Alla richiesta avanzata dai bagnini del consorzio Falcomar di lasciare libera per i propri clienti la Nazionale durante l'estate, il Comune risponde con un piano per regolamentare la sosta medio-lunga. Piano che potrebbe restare in vigore tutto l'anno e che prevede appunto l'aumento dei parcheggi a pagamento, compensato dalla contemporanea introduzione di tariffe agevolate per alcune categorie. La sperimentazione quest'estate con i bagnini. E per facilitare la fruibilità del litorale, il Comune sta trattando l'acquisto di un trenino che colleghi i parcheggi gratuiti di via Castellaraccia, parco Kennedy e Aldo Moro alla Flaminia. E' quanto emerso ieri dal tavolo di confronto tra Comune (l'assessore Api e il dirigente della Municipale Angeloni) e i rappresentanti del consorzio Falcomar. Tutto sommato soddisfatti i bagnini, che restano in attesa di sciogliere due nodi prima di esprimersi definitivamente: costi (chiedono prezzi popolari, massimo 20 euro per tutta la stagione) e autorizzazione al rilascio dei permessi. La risposta è attesa a giorni. «La proposta nel suo complesso - spiega il presidente del consorzio Gianluca Guazzarotti - sembrerebbe venire incontro alle esigenze dei bagnanti. Considerato che la legge non consente di ricavare parcheggi gratuiti solo per i clienti degli stabilimenti, meglio la sosta regolamentata che libera per tutti. L'anno scorso sulla statale non si trovava un buco». Oltre ai tagliandi agevolati, il Comune sta pensando di installare lungo la Flaminia parchimetri tarati per emettere scontrini a prezzi inferiori rispetto alla norma. Non si sbilancia l'assessore alla Viabilità Fausto Api che parla di «piano complesso che verrà illustrato appena definiti tutti i dettagli».

E-mail spedita dal Comune, Fi all’attacco di Agostinelli

di M.Cat.

FALCONARA Una e-mail spedita e scoppiano scintille. Forza Italia non ha infatti gradito la lettera aperta dell’11 maggio con cui Kruger Agostinelli, responsabile dell’Ufficio stampa del Comune, annunciava la chiusura del suo storico negozio Disco Fantasia che, come si legge nel prologo al documento, «inizia una vendita totale per cessazione di attività». Il fatto è che Agostinelli ha spedito la lettera elettronica dal Comune. Apriti cielo. I consiglieri di Fi hanno subito presentato un’interrogazione in cui chiedono al sindaco chi abbia autorizzato l’uso delle attrezzature del Comune per un’iniziativa «arbitrariamente finalizzata a scopi personali e lucrativi» con tanto di «offerta pubblicitaria al pubblico». L’interrogazione si chiude con l’auspicio che Carletti prenda provvedimenti. Non si fa attendere la replica di Agostinelli: «Ritengo che un attimo di riflessione, come quello contenuto nella mia lettera aperta, favorisse delle considerazioni civili e politiche sulle difficoltà quotidiane che alcuni settori lavorativi stanno vivendo. Per questo e solo per questo, credendo fermamente nel loro ruolo istituzionale di rappresentanti dei cittadini, ho inviato una mail dalla posta elettronica con tanto di dicitura personale esclusivamente a consiglieri, assessori e dirigenti di Falconara aventi un indirizzo di posta elettronica e con nessun costo aggiuntivo poiché la posta elettronica non lo prevede». «Sarà ovviamente il sindaco – conclude Agostinelli - verificare e decidere sul mio presunto comportamento da "piazzista" di svendite e da approfittatore per scopi lucrativi». La conclusione di Agostinelli è una attacco a Fi e alla sua «campagna di moralizzazione che vede da tempo, con disarmante monotonia, Kruger Agostinelli grande demone dei mali cittadini».

Ds e Prc ai ferri corti sulle centrali elettriche

di GIOIA MORICI

JESI «Dichiarazioni offensive, non rispondenti al vero, un comportamento scorretto e sleale». Stefano Bornigia, segretario Ds, replica duramente all'attacco di Rifondazione affondato contro la Quercia sulla vicenda Turbogas e difende con forza la posizione del governo locale durante la giunta Polita. «Dire che i Ds scelsero di favorire gli interessi della Sadam mettendo in secondo piano la tutela della salute dei cittadini è un fatto grave e lesivo della dignità del nostro partito e dei consiglieri comunali che in aula dissero sì a quella scelta - dichiara stizzito Bornigia - Per noi la preoccupazione più grande fu quella di dare una risposta che garantisse in primo luogo la tutela della salute e l'ambiente. Il cammino fatto che ci ha portato al terzo progetto di centrale è la conseguenza di questa nostra sensibilità». Bornigia sostiene inoltre che «il Prc disse no ad una centrale che oggi ha concretamente dimostrato il valore di quel progetto con un impatto ambientale praticamente nullo» e che «si arrivò al terzo progetto non certo per merito del Prc, che infatti neanche lo votò». La preoccupazione per la riattivazione della centrale di Camerata Picena, per il leader della Quercia, non nasce dunque dalla presenza di tre centrali nel nostro territorio, ma dalla presenza di due impianti come quella di Falconara e quello di Camerata Picena. «Legare la riattivazione della centrale di Camerata Picena alla vicenda turbogas è strumentale e non aiuta certamente una riflessione seria, considerando anche che la convenzione con Jesi-Energia, potrebbe metterci a disposizione gli strumenti per monitorare gli effetti sull'ambiente della stessa centrale di Camerata», chiosa il segretario.

 
CORRIERE ADRIATICO
Carletti a passo lento

Parcheggi, traffico, bilancio e ambiente: c'è da fare. Il bilancio dopo tre anni di mandato: ancora tanti nodi da sciogliere

Tre anni di mandato da sindaco per Carletti e la città valgono la sensazione e la consapevolezza che la città può e deve ancora crescere. C'è un nodo irrisolto che strozza lo sviluppo e il fiato dei falconaresi: i parcheggi. Basta la parola da queste parti per far venire cattivi pensieri ai dannati del volante che si trovano a dover cercare un posto. Residenti, commercianti, cittadini: tutti hanno di che lamentarsi. Niente sorrisi neppure sul fronte dei conti. Le tariffe aumentano, le tasche della gente continuano a piangere. E poi c'è un piano del traffico di fatto abortito, e un capitolo cultura un po' troppo scolorito. Ci sono gli appigli per arrampicarsi sullo scoglio della speranza: si chiamano per esempio qualità della vita e turismo. Ma per la via della crescita occorre imboccare la svolta. Il sindaco Carletti sa bene che c'è bisogno di un colpo di reni.
Qualità della vita: nel complesso la cittadina non presenta problemi gradi di ordine pubblico e di sicurezza, quindi la vita è, tutto sommato, ancora serena, e quasi di paese, soprattutto in certi quartieri come Castelferretti dove si conoscono tutti e i nuovi vengono integrati senza problemi. Voto 8
Ambiente: Carletti nel giugno dell'anno scorso ha detto no al rinnovo della concessione alla raffineria Api ed in seguito ha presentato ricorso al Tar contro la Regione Marche, però sembra dimenticare l'ordinaria amministrazione e il poco verde esistente non si può dire sia curato a dovere e neanche incrementato. Anzi, c'è chi teme per gli alberi di piazza Catalani dove verrà realizzato un parcheggio interrato e per il vialetto a mare destinato ad essere mutilato per far posto alle auto. Gli animalisti lamentano pochi spazi per le passeggiate degli amici a quattro zampe. Voto 8 per la prima parte, 4 per la seconda.
Viabilità: oggi confusa, dopo un Piano Urbano del Traffico presentato un anno fa in commissione e mai più rivisto, alcuni lavori in corso e l'indecisione su via Bixio che non sia sa se verrà riaperta o no al traffico. Voto 5
Parcheggi: un non problema (la caccia al posto auto c'era solo in occasione del mercato settimanale) diventato materia di aspre discussioni anche all'interno della maggioranza. Il costo dei permessi residenti, dopo le polemiche dell'anno scorso, è stato dimezzato, ma c'è l'assalto alle poche zone ancora libere. Voto 3
Commercio: i negozi chiudono, ma Carletti spera nel restyling del centro per ridare vigore al settore e intanto concede sei nuove licenze nel settore bar-ristorazione. Voto 6 di incoraggiamento
Cultura: il primo cittadino ha dimostrato di tenere molto al settore, confondendo però un po' troppo spesso la cultura con l'intrattenimento. Voto 5
Turismo: la spiaggia funziona sempre di più, di giorno come di sera. Voto 9
Bilancio: Carletti investe nel mattone e il debito pro capite dei falconaresi sale. E con l'ultima finanziaria sono aumentate dal 5 al 10 % tutte le tariffe dei servizi, dalla tassa per i rifiuti solidi urbani alla retta delle mense scolastiche. Voto 4

In spiaggia col trenino-navetta

Vertice in Comune ieri tra il sindaco e i bagnini. Trasporto gratuito Sosta regolamentata e a prezzo politico lungo la Flaminia e nelle strade vicine al mare

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Trenino-navetta gratuito, parcheggi liberi in alcune zone strategiche della città e sosta regolamentata ma a prezzo "politico" lungo la Flaminia e le strade vicine al mare. Questi i risultati "pratici" del secondo incontro fra i bagnini del consorzio Falcomar e l'amministrazione comunale la quale dopo avere detto no, la settimana scorsa, alla via Flaminia libera e riservata agli utenti della spiaggia, ha presentato la sua controproposta in vista della stagione estiva. "In questi giorni - commenta il presidente del consorzio Gianluca Guazzarotti - abbiamo effettuato un verifica interna e in effetti ci siamo resi conto che sarebbe stato complicato se non impossibile riservare la Flaminia solo al mare, ma nello stesso tempo lasciare la strada a sosta non regolamentata avrebbe creato grossi problemi alla spiaggia". La via di mezzo, quindi, è in parte la ripresa di un'iniziativa dello scorso anno, e cioè il tagliando per la sosta giornaliera a tariffa agevolata (forse 2 euro, secondo quanto chiesto dai bagnini, ma il Comune vorrebbe arrivare ad 2 e 50), con prolungamenti per una settimana, un mese e per tutta la stagione (tre mesi). Una soluzione in fase di sperimentazione durante l'estate, che potrebbe anche proseguire per tutto il resto dell'anno poiché a quanto pare sono davvero tanti i non residenti con il problema della "sosta lunga". Da definire il prezzo dei diversi tagliandi, ma i bagnini hanno già chiesto all'amministrazione (alla riunione di ieri erano presenti l'assessore all'urbanistica, traffico e viabilità Fausto Api e il dirigente Paolo Angeloni) prezzi molto contenuti "per invogliare la gente a venire al mare a Falconara". "Abbiamo parlato di circa 20 euro per lo stagionale - prosegue Guazzarotti - ma è ancora tutto da vedere, ne riparleremo la settimana prossima quando affronteremo anche il problema della sicurezza e della vigilanza sulla spiaggia durante le ore notturne, che vorremmo gestire noi direttamente". Altra novità ventilata dal Comune, il trenino navetta gratuito che farà la spola dai diversi parcheggi scambiatori (quelli delle scuole "Aldo Moro" e "Rodari", del parco Kennedy e di via Castellaraccia) attraverso le vie collinari della città fino alla spiaggia. "Ci è sembrata una proposta interessante - dice il presidente del consorzio Falcomar - di servizio anche ai falconaresi che abitano nella parte alta e così avranno un motivo in più per lasciare l'auto a casa, visto che il trenino-bus farà avanti e indietro tutta la giornata senza interruzioni". Un investimento considerevole per il Comune che però dovrebbe utilizzare questo mezzo anche per altre iniziative durante l'anno. "Secondo noi queste tre soluzioni - commenta Guazzarotti - potrebbero dare una risposta complessiva ed organica al problema dei parcheggi per il mare e della fruibilità complessiva della spiaggia".

Flaminia, in scena cantieri e ingorghi

Lavori in corso e disagi per gli automobilisti

FALCONARA - Lavori in corso sulla Flaminia e disagi per la circolazione in tutta la città. Senso unico di transito sulla via Flaminia verso nord in direzione Senigallia. Il cantiere dovrebbe restare aperto una ventina di giorni, per il rifacimento del manto stradale che saranno eseguiti dal Cam ed è stata la stessa azienda servizi (come risulta da un'ordinanza poi risultata incompleta e non vidimata dal sindaco che fino a ieri pomeriggio era sul sito internet del comune di Falconara) a chiedere all'amministrazione cittadina questa modifica sostanziale della viabilità cittadina. Notevoli le ripercussioni sul traffico che soprattutto nelle ore di punta rischia di andare in tilt e non solo sull'Adriatica. Ma un po' tutte le strade rischiano l'effetto domino, con buona pace di chi si trova al volante e deve fare la gimcana tra i veicoli. In particolare le strade sotto pressione sono le vie Casteldidardo, Bottego, Fratelli Rosselli, Leopardi e Trento per immettersi poi di nuovo sulla via Flaminia. Anche nelle vie interne saranno eliminati molti posti di sosta per le auto a causa del trasferimento di tutte le fermate delle linee Conerobus per Ancona. Come se non bastasse la carenza di parcheggi. Fra i residenti ed i commercianti comincia già a serpeggiare un certo malumore motivato in parte dalla constatazione che i permessi di sosta già pagati saranno inutilizzabili per un lungo periodo, e poi dalla considerazione che le difficoltà di circolazione in tutte le vie interne di Falconara in questo modo verranno notevolmente incrementate. E sono giorni difficili per strade fin ad oggi considerate interne e residenziali, come via della Repubblica, e più verso le zone collinari via Milano e soprattutto per via Barcaglione.

Codacons boccia l'autovelox

Fa discutere l'installazione dei radar antivelocità sulla Flaminia

Fa discutere la decisione anticipata dal comandante dei vigili urbani di installare un autovelox lungo la via Flaminia tra Falconara ed Ancona dove, secondo una statistica, si registra il maggior numero di incidenti ad Ancona. In particolare, ieri diversi cittadini di Ancona si sono rivolti al Codacons preoccupati. La risposta dell'associazione dei consumatori si pone sulla sponda opposta a chi ritiene che il radar antivelocità possa dissuadere gli automobilisti spericolati o distratti: "L'autovelox - fa sapere il Codacons - può essere utile per convincere gli automobilisti a ridurre la velocità in strade ad elevata pericolosità, ma non può in nessun caso essere accertato come strumento per far entrare soldi ai comuni. Per l'associazione, comunque, non è certo sufficiente installare autovelox per risolvere il problema della sicurezza sulle strade di Ancona e provincia". Il Codacons ha quindi scritto al presidente della Provincia di Ancona e al presidente della Regione Marche in cui si chiede di avviare un monitoraggio su tutte le strade di Ancona e provincia avvalendosi di una società internazionale di certificazione. Una volta indioviduati i punti a rischio - prosegue il Codacons - occorre adottare provvedimenti per migliorarne la sicurezza. «Installare un autovelox in un punto fisso della Via Flaminia - afferma il presidente dell'associazione Carlo Rienzi - farà diminuire la velocità solo in quel punto dove è possibile essere multati, ma non risolverà certo il problema della sicurezza stradale. Chiediamo quindi alle autorità locali di avviare un monitoraggio così come ha già fatto il gruppo Autostrade per l'Italia avvalendosi di una società internazionale di certificazione».

 
IL MANIFESTO
Cloruro di vinile a Marghera

C'è cloruro di vinile monomero in quantità superiori ai limiti nelle acque della laguna di Venezia. Lo ha accertato una indagine condotta dalla sezione antinquinamento del Magistrato alle acque nei canali industriali di Porto Marghera, tra dicembre 2002 e dicembre 2003. Indagine che la pubblica accusa ha chiesto ieri di acquisire per un'eventuale rinnovazione dibattimentale del processo d'appello per il petrolchimico. L'indagine è stata condotta nelle acque dei canali che circondano la cosiddetta «penisola della chimica», nella quale, oltre al petrolchimico, sono insediate le aziende della chimica di base veneziana. In un anno sono stati raccolti oltre un centinaio di campioni d'acqua, dei quali sono stati analizzati tutti i parametri di sostanze riconducibili al ciclo del cloro. Tra di essi per la prima volta figura il Cvm, che, come ha fatto notare il pm Felice Casson, «non era mai stato misurato perché non c'erano gli strumenti per individuarlo».

 
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