RASSEGNA STAMPA 07.05.2004

 

CORRIERE ADRIATICO
"Centrale di Camerata: patti non rispettati"

La Regione attacca pesantemente l'Enel, scontro istituzionale ad alta tensione. "Chi ha certificato e verificato i dati d'emissione definiti dall'azienda rassicuranti? Certamente non l'Arpam l'unico ente pubblico deputato a farlo" L'annuncio della riapertura dell'impianto scatena l'ira dell'assessore all'Ambiente Marco Amagliani

di BRUNO LUMINARI

Enel attiva la centrale Turbogas di Camerata Picena, e l'assessore regionale all'Ambiente, Marco Amagliani, la spegne. O almeno vorrebbe. E accusa Enel di scorrettezza, di mancare le promesse fatte, di non fornire alla Regione i dati richiesti, di anticipare dati di inquinamento non condivisi dall'Arpam e quindi dalla stessa Regione. Insomma, tra Enel e Regione Marche è scontro aperto. Amagliani è drastico nei confronti della vetusta centrale di produzione d'elettricità di Camerata, auspicando "una definitiva modifica dell'attuale situazione autorizzatoria dell'impianto di Camerata che ne vincoli l'effettivo utilizzo alle sole esigenze di punta e entro i vincoli temporali limitati sostanzialmente in linea con quelli attualmente indicati da Enel, escludendo qualsiasi riammissione anche futura e normali e permanenti condizioni di esercizio, nonché qualsiasi attività futura che possa pregiudicare la qualità ambientale del territorio circostante". Ma è solo l'auspicio dell'assessore regionale all'Ambiente, perché - di fatto - Enel attiva la centrale in modo permanente senza che la Regione possa impedirlo perché le regole la Regione non le ha legiferate al di là dell'auspicio di Amagliani. E per evitare, dice Enel, il rischio di blackout. E così tre centrali Turbogas saranno contemporaneamente in attività con notevoli danni da inquinamento. Enel ha fornito dati rassicuranti sulla quantità e qualità delle emissioni prodotte nelle presunte situazioni attuali d'esercizio. L'assessore sostiene, invece, che quei dati rassicuranti - derivanti dal monitoraggio eseguito il 28 aprile scorso - non sono condivisi dalla Regione perché l'Arpam non li ha ancora certificati né resi noti alla Regione stessa. E che, a quella data, era fuori esercizio il gruppo 4 della Centrale per stessa ammissione dell'Enel e che anche il gruppo 3 aveva seri problemi. Per cui il monitoraggio era da completare il 3 maggio scorso, "ma ne è stata da comunicazione all'Arpam la stessa mattina, e ciò potrebbe aver chiaramente pregiudicato il corretto svolgimento delle attività specifiche di controllo" sostiene Amagliani. Chi ha eseguito, certificato e validato i dati "rassicuranti" di Enel? Mistero, sicuramente non l'Arpam che a questo è istituzionalmente delegata. E l'assessore quantifica il rischio che l'ossido di azoto emesso dalla Turbogas di Camerata raggiunga i 336 Kg all'ora (su tre gruppi), "notevolmente superiore al flusso di massa oraria emesso, ad esempio, per lo stesso inquinante dall'intera raffineria Api di Falconara". E lontano anni luce, aggiungiamo noi, dalle emissioni della Turbogas di Jesi. Insomma, Enel non starebbe ai patti. Ma la Regione può spegnere la centrale di Camerata Picena? Pare di no.

 
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