RASSEGNA STAMPA 05.05.2004

 

IL MESSAGGERO
Carletti-Rifondazione, l’attacco di Forza Italia

di M.C.

FALCONARA A seguito dei recenti colloqui tra il sindaco Giancarlo Carletti e gli esponenti locali di Rifondazione Comunista, per dare vita ad un allargamento della maggioranza in consiglio comunale, i dirigenti della segreteria falconarese di Forza Italia si domandano «come questo partito sempre fortemente critico verso le politiche dell’attuale maggioranza e che riteneva non di sinistra l’atteggiamento dei Ds ovviamente moderati nelle loro decisioni dalla componente centrista e cattolica della Margherita, abbia superato nel giro di poche settimane rancori e differenze di fondo, che non avremmo mai pensato».

 
CORRIERE ADRIATICO
Vertice sulla ferrovia

Metropolitana di superficie, a confronto tecnici e imprenditori

di M.TERESA BIANCIARDI

L'arretramento della ferrovia, la metropolitana di superficie e il nodo della terza corsia dell'autostrada. Tre argomenti che stanno prendendo sempre più consistenza e che toccano direttamente Senigallia, al centro della cambiamento viario che interesserà la costa marchigiana. La necessità di porre le prime basi per una discussione concreta sul riassetto del sistema ferroviario costiero arriva direttamente dal Circolo "sviluppo economico e servizi" della Margherita. "In questi giorni - si legge in una nota - sta riemergendo, con rinnovato interesse, la discussione sulla possibilità di arretrare la sede ferroviaria della tratta adriatica favorita anche dalla necessità di realizzare un tracciato ferroviario più sicuro nell'area Api di Falconara Marittima e sull'impegno assunto in proposito dall'Amministrazione provinciale di ancona. L'argomento è certamente di notevole importanza non solo per Senigallia ma per tutto il comprensorio Misa - Nevola e questo Circolo che ha individuato il proprio impegno politico nel settore dello sviluppo economico del territorio di Senigallia e dintorni ritiene dare il proprio contributo a tale questione offrendo la possibilità di evidenziarne ogni aspetto socio, economico ed ambientale locale e di ricercare le necessarie convergenze per imprimere una opportuna accelerazione alla definizione e realizzazione dell'opera". Il Circolo ha promosso per venerdì pomeriggio alle 17.30 nella sala congressi del Senbhotel un convengo sul tema "Riassetto del sistema ferroviario costiero della Provincia di Ancona - Studio di prefattibilità" aperto a tecnici ed imprenditori del territorio. Parteciperà all'incontro il presidente della Provincia Enzo Giancarli, il sindaco di Senigallia Luana Angeloni e l'ingegner Giuseppe Marconi dello studio Mosco di Roma che ha curato per conto della provincia il progetto in discussione. Non mancheranno le "provocazioni": Fabrizio Marcantoni, tra i relatori, dirà no alla terza corsia dell'autostrada proponendo allo stesso tempo il declassamento dell'A-14 a tangenziale e l'arretramento dell'autostrada. Durante l'incontro organizzato per venerdì sono previsti interventi degli architetti Carlo Brunelli e Claudio Campodonico di Fabrizio Marcantoni (Osservatorio categorie economiche di Senigallia), di Riccardo Montesi (presidente Gio - imprenditori Misa - Nevola), di Michelangelo Guzzonato (presidente Consiglio comunale di Senigallia), di Giancarlo Sagramola (vice presidente Provincia di Ancona) e di Marco Lucchetti (capogruppo consigliare La Margherita Regione Marche). Coordinerà l'incontro Tarcisio Torreggiani componente del Circolo promotore.

 
RESTO DEL CARLINO
Arretramento della ferrovia. Venerdì si analizza il progetto

Convegno-dibattito al "Senbhotel"

SENIGALLIA - Si torna a parlare di arretramento della linea ferroviaria, favorite anche dalla necessità di realizzare un tracciato esterno alla raffineria Api di Falconara. Dell'argomento e dell'impegno assunto in tal senso dalla Provincia il circolo "Sviluppo economico e servizi" della Margherita ha organizzato per venerdì alle 17,30 nella sala convegni del "Senbhotel" un incontro pubblico. Si parlerà di "Riassetto del sistema ferroviario costiero della provincia di Ancona - Studio di prefattibilità". Il dibattito vedrà la partecipazione del presidente della Provincia Enzo Giancarli, del sindaco Luana Angeloni e dell'ingegner Giuseppe Marconi che ha curato il progetto. Sono inoltre previsti molti interventi tra cui Marco Lucchetti (capogruppo in Regione), Giancarlo Sagramola (Provincia), Michelangelo Guzzonato (consiglio comunale), Riccardo Montesi (Gio), Fabrizio Marcantoni (Osservatorio categorie economiche) e degli architetti Carlo Brunelli e Claudio Campodonico.

Forza Italia fortemente critica all'ingresso di «Rc» in Giunta

Mentre la trattativa sta ancora continuando

FALCONARA - Mentre è ancora da definire la data del prossimo incontro tra Rifondazione Comunista e le forze di maggioranza, il direttivo cittadino di Forza Italia commenta, con una nota, un possibile ingresso nel governo falconarese del partito di sinistra. «Non riusciamo a capire - scrivono gli azzurri - come questo partito, sempre fortemente critico verso le politiche dell'attuale maggioranza e che riteneva non di sinistra l'atteggiamento dei Ds (moderati dalla componente centrista e cattolica della Margherita), abbia superato nel giro di poche settimane rancori e differenze di fondo». Tra i motivi del riavvicinamento, Fi ipotizza «la promessa di qualche assessorato vacante». La segreteria di Forza Italia passa quindi a domandarsi quale sarà in futuro il ruolo della Margherita («che verrà relegata al margine di una maggioranza ora sbilanciata a sinistra») e se il partito di centro della giunta Carletti ritenga «accettabile che tutta la trattativa per l'ingresso di Rifondazione Comunista si sia svolta senza la sua partecipazione». A concludere, una riflessione diretta agli «elettori moderati e cattolici, traditi da questi giochi di potere che sicuramente non fanno bene a Falconara»

Indagini della Forestale

Discarica abusiva

FALCONARA - Il comando anconetano del Corpo forestale dello Stato sta indagando su un deposito incontrollato di rifiuti su una sponda del fiume Esino, in territorio falconarese. Durante un sopralluogo congiunto con le guardie volontarie di Legambiente Marche sono stati infatti rinvenuti rifiuti in quantità rilevante (tra cui autoveicoli, rimorchi e suppellettili domestiche) sparsi in un'area di circa 4.600 mq di proprietà demaniale. Sono in corso accertamenti per stabilire le responsabilità del reato.

 
IL GAZZETTINO
L'oleodotto cambia percorso Salva l'oasi degli Alberoni

Il Consorzio Venezia Nuova "obbedisce" alla Via

di S.T.

Venezia La commissione regionale di Valutazione di impatto ambientale ha chiesto al Consorzio Venezia Nuova sostanziali modifiche al tracciato dell'oleodotto che dal terminal in mare aperto dovrebbe portare a Porto Marghera il greggio, consentendo così l'estromissione del traffico petrolifero dalla laguna, e il Consorzio vi ha già provveduto, "salvando" così in particolare l'oasi Wwf degli Alberoni. Come si ricorderà, il progetto originario prevedeva la realizzazione di un attracco off - shore per le petroliere 17 chilometri al largo di Malamocco, e il trasporto del greggio alle raffinerie di Porto Marghera attraverso condotte sottomarine che sarebbero emerse agli Alberoni, dove avrebbero corso in trincea, per reimmergersi di nuovo in laguna e giungere a Fusina.Gli ambientalisti sia erano subito mossi, criticando il tracciato agli Alberoni perché avrebbe compromesso aree di grande pregio ambientale, e queste osservazioni erano state fatte proprie sia dalla Provincia che dal Comune, con l'aggiunta che il progetto risultava incoerente con la decisione, già presa dall'Autorità portuale, di realizzare a Fusina l'attracco dei traghetti da e per la Grecia. La Commissione Via, dunque, aveva prescritto al Consorzio di modificare il progetto, e il Consorzio ha presentato una nuova ipotesi per la quale il tratto emerso delle condotte non passerà più per gli Alberoni ma, passando sotto ai Murazzi, punterà al depuratore del Lido, subito dopo l'abitato di Malamocco, e di lì si immergerà in laguna per andare a sbucare non più a Fusina, ma davanti all'"isola petroli" dell'Agip, dove ci sono le raffinerie che si intravedono anche dal Ponte della Libertà. Da quanto si è capito, l'orientamento della Commissione Via è favorevole a quest'ultima versione del progetto, che dunque dovrebbe venire licenziato con parere positivo per la Commissione Via nazionale. In qualche modo c'è anche l'interesse di capire quali effetti provocherà in laguna la posa sotto il fondale di un tubo del diametro di 6 metri, come test per lo scavo di un ben più grande "tubone" per la metropolitana sublagunare. Ancora all'oscuro degli ultimi sviluppi del progetto, le associazioni ambientaliste avevano avviato al Lido una raccolta di firme per chiedere la deviazione del tracciato del tubo dall'Oasi degli Alberoni, raccogliendo in breve oltre un centinaio di adesioni, e avevano inviato al ministero dell'Ambiente, al ministero per i Beni culturali, alla Soprintendenza veneziana, alla Commissione Via regionale, un appello per la modifica del progetto, ricordando il pregio ambientale dell'area, la presenza nel sito di specie rare o in via di estinzione, l'esistenza di pozze di sifonamento dove sono presenti colonie di molluschi esistenti solo a Venezia e nel golfo di Gabes, in Tunisia.

 
LA SICILIA
«Referendum o metteremo in mora sindaco e Consiglio comunale»

di P.M.

Priolo. Il Comitato cittadino per la tutela e la salvaguardia del territorio ha presentato al competente ufficio comunale la richiesta di verifica di iscrizione nelle liste elettorali di tutti i cittadini che hanno firmato la petizione per la richiesta di un referendum sul progetto del'interconnessione tra le raffinerie ErgMed sud ed ErgMed nord. Infatti, dopo che nei giorni scorsi la richiesta di referendum era stata presentata al Comune, quindi si aspettava che prima il sindaco e poi il Consiglio comunale di esprimessero, il segretario comunale ha inviato una nota al presidente del Comitato cittadino invitandolo a integrare la documentazione. Secondo lo Statuto comunale, infatti, nel caso di una tornata elettorale referendaria per questioni generali che interessano il territorio di Priolo, viene richiesto che la petizione sia fatta da almeno 600 cittadini e che essi siano iscritti nelle liste elettorali del Comune di Priolo. Per verificare, quindi, che i firmatari della petizione del referendum sull'interconnessione siano elettori di Priolo, è necessario che la firma autenticata sia accompagnata dal certificato elettorale. Ieri, il presidente del Comitato cittadino Angelo Musumeci ha inoltrato all'ufficio elettorale la richiesta di verifica e sarà lo stesso ufficio comunale che provvederà a completare la documentazione e a riconsegnarla alla segreteria del Comune di Priolo. «Trascorsi i tempi concessi dallo statuto - dice Musumeci - senza che venga indetto il referendum, saranno messi in mora il sindaco e il Consiglio. Dovranno essere i cittadini a dire sì o no all'interconnesione in quel sito».

La Fulc: sì al progetto Ergmed battaglia al petrolchimico

di S. M.

Priolo. Cominciano oggi le nuove iniziative di lotta decise dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e dai segretari del settore industria per alzare il tono della battaglia contro i tagli nel polo petrolchimico siracusano. E intanto la segreteria della Fulc lancia l'auspicio che si risolva la questione delle interconnessioni tra le raffinerie Ergmed sud ed Ergmed nord. «La mancata realizzazione delle interconnessioni – scrive in una nota la segreteria della Fulc – metterebbe a rischio altri 2000 posti di lavoro, tra diretti e indotto, in aggiunta ai 1000 del ciclo del cloro di Syndial e Dow e ai 140 posti della Cogema. La Fulc ritiene quindi indispensabile la realizzazione della interconnessione tra le due raffinerie, comunque nel rispetto del territorio e della tutela della comunità priolese». «La Fulc – prosegue la nota – considera il tavolo tecnico, convocato al ministero dell'Ambiente, adeguato a individuare le soluzioni tecniche per fornire il massimo di garanzia per tutela ambientale e sicurezza del territorio e delle comunità interessate. «La Fulc condivide la valutazione di quanti, a partire dal prefetto, affidano al tavolo ministeriale il compito di indicare il giusto punto di equilibrio che permetta la realizzazione del progetto senza rischi per l'ambiente e per la sicurezza. Auspica quindi che questa valutazione venga condivisa anche da chi, legittimamente preoccupato, propone ipotesi diverse nel metodo e nel merito. «La Fulc infine ritiene che uno sforzo debba farlo soprattutto la Erg attenendosi scrupolosamente alla prescrizioni che verranno adottate in sede ministeriale».

 
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