RASSEGNA STAMPA 30.04.2004

 

IL MESSAGGERO
«L’Arpam non informa»

I comitati dei cittadini di Fiumesino, Villanova e 25 Agosto, con un manifesto accusano l’Arpam di non aver sufficientemente informato i falconaresi sullo studio condotto dall’Istituto d’Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ancona in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. «Lo studio - come si legge nella nota - sugli addetti all’impianto petrolchimico ha rilevato eccessi di mortalità tumorale complessiva e di tumori cerebrali in particolare». Sempre secondo il comunicato l’Arpam ha tralasciato di riferire che leucemie, linfomi, mielomi «presentano nel loro complesso la maggiore problematica del comune di Falconara» e che «le leucemie sono invece state correlate con numerosi fattori di rischio, soprattutto con il benzene e altri derivati simili dell’industria petrolifera».

Falconara vuol comprare il castello di Barcaglione

di LETIZIA LARICI

FALCONARA - Recuperare il Castello di Barcaglione per ricavare un'area archeologica e di interesse paesaggistico. Il Comune di Falconara ha intenzione di acquisire dal Demanio l'antico maniero risalente al XIII secolo, per poi avviare degli scavi che potrebbero riservare non poche sorprese. In quest'ottica il Comune ha chiesto alle autorità competenti(la Sovrintendenza ai beni paesaggistici e architettonici e quella ai beni archeologici) di avviare un procedimento di vincolo conservativo dell'area. Attualmente infatti sull'area non esiste nessuna tutela conservativa e questo importante sito storico è utilizzato da alcuni privati per la coltivazione. «Il terreno dove si trovano i ruderi del Castello - spiega in una nota il dirigente dei servizi culturali Ruggero Giacomini - appartiene al Demanio che ne è proprietario. Noi come Comune siamo fortemente interessati all'acquisizione della proprietà, ma il Demanio non ritiene al momento attuale di dare seguito alla nostra richiesta di acquisto di questo bene di interesse storico-ambientale rilevante, poiché sarebbe in atto per ora un contenzioso con un privato che reclamerebbe a sé la proprietà vantando diritti di uso e di concessioni non meglio specificate». Secondo Giacomini il recupero del sito è di fondamentale importanza. Se attualmente infatti del Castello (che secondo gli studi effettuati dagli storici e dagli archeologi locali doveva essere di forma quadrangolare, con lati di 50 metri ed una superficie complessiva di circa 2500 metri quadrati) è visibile solo un tronco di torrione, non è da escludere che resti più consistenti siano coperti e possano venire alla luce grazie ad una campagna di scavi. L'acquisizione del Castello andrebbe ad ampliare il percorso culturale destinato a segnare la rinascita di Falconara. Intanto il Comune si sta preparando alla stagione estiva. Tante le manifestazioni in programma, concerti, rappresentazioni teatrali, eventi e naturalmente una fitta programmazione cinematografica. E quest'anno il cinema sotto le stelle si trasferisce all'ex Tapioca. Dopo 15 anni di proiezioni alla Corte del Castello, l'amministrazione ha individuato un nuovo spazio da riservare esclusivamente al cinema (nelle passate stagioni la programmazione aveva subito delle interruzioni per lasciare posto alla messa in scena di spettacoli teatrali ed eventi vari). Unico neo è che l'ex Tapioca, che potrà accogliere appena 250 spettatori, non dispone di un parcheggio.

«Ogni tratto di spiaggia avrà un bagno»

FALCONARA - «I tratti di spiaggia in corrispondenza dei pontili, quindi di proprietà demaniale, avranno un bagno pubblico». Lo spiega Antonella Strona, responsabile Piano Spiaggia dell’ufficio Urbanistica, in merito alla protesta di alcuni cittadini sui bagni pubblici inglobati dall’allargamento delle concessioni e previste nel Piano Spiaggia 2007. Intanto i lavori proseguono, la spiaggia è disseminata di cantieri ma si procede in linea con i tempi per una stagione balneare ormai alle porte.

 
CORRIERE ADRIATICO
Centrali, lettera aperta di An

Al sindaco: "Su Camerata servono rassicurazioni"

In occasione della visita del ministro all'Ambiente Matteoli il 5 maggio in città, il presidente del circolo "Federico II" di An Walter Marcozzi scrive una lettera aperta al sindaco Belcecchi. In una intervista a un quotidiano nazionale, il presidente del'Enel Piero Gnudi - riferisce Marcozzi - lamenta il fatto che l'Italia sia il Paese che importa più energia elettrica al mondo. A rischio di black-out soprattutto in estate. A fronte di questo pericolo Gnudi affermerebbe di aver messo in funzione "le centrali obsolete che saranno pronte a intervenire nell'emrgenza". "Orbene - chiede il presidente del circolo An "Federico II" a Belcecchi - non è il caso che lei chieda garanzie perché fra queste non ci sia anche quella di Camerata Picena? In Vallesina basta e avanza quella di Falconara".

 
RESTO DEL CARLINO
Troppe 4 'poltrone' e lui si dimette. Ma Carletti dice no

Il caso di Paolo Angeloni

di Alessandra Pascucci

FALCONARA — Quattro poltrone per il dottor Paolo Angeloni, che rimane amministratore di «Cam energia» e presidente di «Cam Bonifiche», ricoprendo allo stesso tempo l'incarico di dirigente comunale tanto all'Ambiente che alla Polizia municipale. La riconferma mercoledì, quando sono state respinte le dimissioni presentate da Angeloni dalla carica amministrativa di «Cam energia Spa». E' lo stesso interessato a spiegare le ragioni del gesto, all'apparenza legato alla sovrapposizione di tante mansioni: «Avrei dovuto amministrare la società per azioni solo nella prima fase, anche perché, con la successiva nascita di "Cam Bonifiche srl", mi sono ritrovato a detenere 2 incarichi equivalenti. Ho pensato che fosse giunto il momento di lasciarne uno». E invece Angeloni resta, almeno per ora. «Le dimissioni - spiega il sindaco Carletti - si riferivano ad una presunta incompatibilità che in realtà non esiste». Il rapporto tra il dirigente amministratore ed il Comune di Falconara è iniziato negli anni Novanta, con un primo incarico di consulenza per il settore Ambiente; il salto di qualità nel 1999, con la nomina a dirigente esterno dello stesso ufficio ambientale, che Angeloni ha riorganizzato e potenziato nel marzo del 2000. Nel 2002 è decollata la carriera di amministratore, con la nascita di «Cam energia Spa», società costituita per la vendita di gas naturale dai Comuni di Falconara e Camerata Picena, e di «Cam Bonifiche srl», che si occupa di bonifica di siti inquinati, al cui capitale partecipano Cam Spa e lo stesso Comune di Camerata. L'ultimo atto nell'estate 2003, quando il dottor Paolo Angeloni ha assunto l'incarico di dirigente alla Polizia municipale, settore anch'esso riorganizzato e potenziato alcuni mesi dopo. Nonostante le dimissioni siano state respinte, Angeloni sembra pronto a rinunciare ad almeno un incarico. «Con la lettera - conclude - ho voluto manifestare la mia disponibilità ad andarmene».

 
LA SICILIA
Oleodotto aperta inchiesta

Priolo. Sono proseguiti ininterrottamente per l'intera notte i lavori di messa in sicurezza dall'emergenza nella zona di contrada Spatinelli, in cui si è sversata una grande quantità di greggio, fuoriuscito dall'oleodotto Somicem, bucato mentre si stavano eseguendo alcuni lavori di trivellazione. I lavori sono continuati anche nella giornata di ieri. A bucare l'oleodotto è stata una ditta che, per conto dell'Eni, stava eseguendo sondaggi per la caratterizzazione del sottosuolo di questo territorio. Intanto la procura della Repubblica di Siracusa, dopo la segnalazione inviatale dal comando dei vigili urbani di Priolo, ha avviato una inchiesta. Sono già scattate le indagini, ipotizzandosi un reato di disastro ambientale. Gli interventi di messa in sicurezza si stanno svolgendo sotto il diretto controllo dei vigili del fuoco. Sul terreno contaminato dal greggio viene sparsa, con l'ausilio di pale meccaniche, della sabbia, che poi, impastata di greggio, viene caricata su dei camion per essere stoccata in attesa di smaltimento in discariche autorizzate. L'oleodotto della Somicem su cui si è registrato l'incidente si trova nella zona alle falde del monte Climiti. È stato rifatto qualche anno fa e collega due serbatoi di stoccaggio del greggio che arriva da Ragusa al pontile della penisola di Magnisi. Quando questo oleodotto venne rifatto nessuno si preoccupò di intervenire per alcune prescrizioni di sicurezza passiva, così come si sta facendo adesso per l'interconnessione tra le raffinerie ErgMed sud ed ErgMed nord, che si dovrebbe realizzare proprio in questa zona. È questo viene lamentato dal sindaco di Priolo, Massimo Toppi, che ha già preannunciato una convocazione di tutte le aziende responsabili degli oleodotti che attraversano il territorio di Priolo, perché, se il caso lo richiede anche tramite una sua ordinanza, essi vengano rifatti per eliminare questo tipo di rischi. P. M.

 
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