IL MESSAGGERO |
«L’Arpam non informa»
I comitati dei cittadini di Fiumesino, Villanova e 25
Agosto, con un manifesto accusano l’Arpam di non aver
sufficientemente informato i falconaresi sullo studio
condotto dall’Istituto d’Igiene della Facoltà di Medicina e
Chirurgia dell’Università di Ancona in collaborazione con
l’Istituto Superiore di Sanità. «Lo studio - come si legge
nella nota - sugli addetti all’impianto petrolchimico ha
rilevato eccessi di mortalità tumorale complessiva e di
tumori cerebrali in particolare». Sempre secondo il
comunicato l’Arpam ha tralasciato di riferire che leucemie,
linfomi, mielomi «presentano nel loro complesso la maggiore
problematica del comune di Falconara» e che «le leucemie
sono invece state correlate con numerosi fattori di rischio,
soprattutto con il benzene e altri derivati simili
dell’industria petrolifera».
Falconara vuol comprare il
castello di Barcaglione
di LETIZIA LARICI
FALCONARA - Recuperare il
Castello di Barcaglione per ricavare un'area archeologica e
di interesse paesaggistico. Il Comune di Falconara ha
intenzione di acquisire dal Demanio l'antico maniero
risalente al XIII secolo, per poi avviare degli scavi che
potrebbero riservare non poche sorprese. In quest'ottica il
Comune ha chiesto alle autorità competenti(la Sovrintendenza
ai beni paesaggistici e architettonici e quella ai beni
archeologici) di avviare un procedimento di vincolo
conservativo dell'area. Attualmente infatti sull'area non
esiste nessuna tutela conservativa e questo importante sito
storico è utilizzato da alcuni privati per la coltivazione.
«Il terreno dove si trovano i ruderi del Castello - spiega
in una nota il dirigente dei servizi culturali Ruggero
Giacomini - appartiene al Demanio che ne è proprietario. Noi
come Comune siamo fortemente interessati all'acquisizione
della proprietà, ma il Demanio non ritiene al momento
attuale di dare seguito alla nostra richiesta di acquisto di
questo bene di interesse storico-ambientale rilevante,
poiché sarebbe in atto per ora un contenzioso con un privato
che reclamerebbe a sé la proprietà vantando diritti di uso e
di concessioni non meglio specificate». Secondo Giacomini il
recupero del sito è di fondamentale importanza. Se
attualmente infatti del Castello (che secondo gli studi
effettuati dagli storici e dagli archeologi locali doveva
essere di forma quadrangolare, con lati di 50 metri ed una
superficie complessiva di circa 2500 metri quadrati) è
visibile solo un tronco di torrione, non è da escludere che
resti più consistenti siano coperti e possano venire alla
luce grazie ad una campagna di scavi. L'acquisizione del
Castello andrebbe ad ampliare il percorso culturale
destinato a segnare la rinascita di Falconara. Intanto il
Comune si sta preparando alla stagione estiva. Tante le
manifestazioni in programma, concerti, rappresentazioni
teatrali, eventi e naturalmente una fitta programmazione
cinematografica. E quest'anno il cinema sotto le stelle si
trasferisce all'ex Tapioca. Dopo 15 anni di proiezioni alla
Corte del Castello, l'amministrazione ha individuato un
nuovo spazio da riservare esclusivamente al cinema (nelle
passate stagioni la programmazione aveva subito delle
interruzioni per lasciare posto alla messa in scena di
spettacoli teatrali ed eventi vari). Unico neo è che l'ex
Tapioca, che potrà accogliere appena 250 spettatori, non
dispone di un parcheggio.
«Ogni tratto di spiaggia
avrà un bagno»
FALCONARA - «I tratti di
spiaggia in corrispondenza dei pontili, quindi di proprietà
demaniale, avranno un bagno pubblico». Lo spiega Antonella
Strona, responsabile Piano Spiaggia dell’ufficio
Urbanistica, in merito alla protesta di alcuni cittadini sui
bagni pubblici inglobati dall’allargamento delle concessioni
e previste nel Piano Spiaggia 2007. Intanto i lavori
proseguono, la spiaggia è disseminata di cantieri ma si
procede in linea con i tempi per una stagione balneare ormai
alle porte. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Centrali, lettera aperta di
An
Al sindaco: "Su Camerata
servono rassicurazioni"
In occasione della visita del
ministro all'Ambiente Matteoli il 5 maggio in città, il
presidente del circolo "Federico II" di An Walter Marcozzi
scrive una lettera aperta al sindaco Belcecchi. In una
intervista a un quotidiano nazionale, il presidente del'Enel
Piero Gnudi - riferisce Marcozzi - lamenta il fatto che
l'Italia sia il Paese che importa più energia elettrica al
mondo. A rischio di black-out soprattutto in estate. A
fronte di questo pericolo Gnudi affermerebbe di aver messo
in funzione "le centrali obsolete che saranno pronte a
intervenire nell'emrgenza". "Orbene - chiede il presidente
del circolo An "Federico II" a Belcecchi - non è il caso che
lei chieda garanzie perché fra queste non ci sia anche
quella di Camerata Picena? In Vallesina basta e avanza
quella di Falconara". |
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RESTO DEL CARLINO |
Troppe 4 'poltrone' e lui si
dimette. Ma Carletti dice no
Il caso di Paolo Angeloni
di Alessandra Pascucci
FALCONARA — Quattro poltrone
per il dottor Paolo Angeloni, che rimane amministratore di «Cam
energia» e presidente di «Cam Bonifiche», ricoprendo allo
stesso tempo l'incarico di dirigente comunale tanto
all'Ambiente che alla Polizia municipale. La riconferma
mercoledì, quando sono state respinte le dimissioni
presentate da Angeloni dalla carica amministrativa di «Cam
energia Spa». E' lo stesso interessato a spiegare le ragioni
del gesto, all'apparenza legato alla sovrapposizione di
tante mansioni: «Avrei dovuto amministrare la società per
azioni solo nella prima fase, anche perché, con la
successiva nascita di "Cam Bonifiche srl", mi sono ritrovato
a detenere 2 incarichi equivalenti. Ho pensato che fosse
giunto il momento di lasciarne uno». E invece Angeloni
resta, almeno per ora. «Le dimissioni - spiega il sindaco
Carletti - si riferivano ad una presunta incompatibilità che
in realtà non esiste». Il rapporto tra il dirigente
amministratore ed il Comune di Falconara è iniziato negli
anni Novanta, con un primo incarico di consulenza per il
settore Ambiente; il salto di qualità nel 1999, con la
nomina a dirigente esterno dello stesso ufficio ambientale,
che Angeloni ha riorganizzato e potenziato nel marzo del
2000. Nel 2002 è decollata la carriera di amministratore,
con la nascita di «Cam energia Spa», società costituita per
la vendita di gas naturale dai Comuni di Falconara e
Camerata Picena, e di «Cam Bonifiche srl», che si occupa di
bonifica di siti inquinati, al cui capitale partecipano Cam
Spa e lo stesso Comune di Camerata. L'ultimo atto
nell'estate 2003, quando il dottor Paolo Angeloni ha assunto
l'incarico di dirigente alla Polizia municipale, settore
anch'esso riorganizzato e potenziato alcuni mesi dopo.
Nonostante le dimissioni siano state respinte, Angeloni
sembra pronto a rinunciare ad almeno un incarico. «Con la
lettera - conclude - ho voluto manifestare la mia
disponibilità ad andarmene». |
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LA SICILIA |
Oleodotto aperta inchiesta
Priolo. Sono proseguiti
ininterrottamente per l'intera notte i lavori di messa in
sicurezza dall'emergenza nella zona di contrada Spatinelli,
in cui si è sversata una grande quantità di greggio,
fuoriuscito dall'oleodotto Somicem, bucato mentre si stavano
eseguendo alcuni lavori di trivellazione. I lavori sono
continuati anche nella giornata di ieri. A bucare
l'oleodotto è stata una ditta che, per conto dell'Eni, stava
eseguendo sondaggi per la caratterizzazione del sottosuolo
di questo territorio. Intanto la procura della Repubblica di
Siracusa, dopo la segnalazione inviatale dal comando dei
vigili urbani di Priolo, ha avviato una inchiesta. Sono già
scattate le indagini, ipotizzandosi un reato di disastro
ambientale. Gli interventi di messa in sicurezza si stanno
svolgendo sotto il diretto controllo dei vigili del fuoco.
Sul terreno contaminato dal greggio viene sparsa, con
l'ausilio di pale meccaniche, della sabbia, che poi,
impastata di greggio, viene caricata su dei camion per
essere stoccata in attesa di smaltimento in discariche
autorizzate. L'oleodotto della Somicem su cui si è
registrato l'incidente si trova nella zona alle falde del
monte Climiti. È stato rifatto qualche anno fa e collega due
serbatoi di stoccaggio del greggio che arriva da Ragusa al
pontile della penisola di Magnisi. Quando questo oleodotto
venne rifatto nessuno si preoccupò di intervenire per alcune
prescrizioni di sicurezza passiva, così come si sta facendo
adesso per l'interconnessione tra le raffinerie ErgMed sud
ed ErgMed nord, che si dovrebbe realizzare proprio in questa
zona. È questo viene lamentato dal sindaco di Priolo,
Massimo Toppi, che ha già preannunciato una convocazione di
tutte le aziende responsabili degli oleodotti che
attraversano il territorio di Priolo, perché, se il caso lo
richiede anche tramite una sua ordinanza, essi vengano
rifatti per eliminare questo tipo di rischi. P. M. |
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