IL MESSAGGERO |
«Tra noi e Carletti c’è
sempre di mezzo l’Api»
Verdi cauti sull’apertura del
sindaco, ieri l’incontro con Rc per l’allargamento della
maggioranza
di LETIZIA LARICI
FALCONARA «Siamo aperti al
confronto e non è escluso che in futuro a Falconara le forze
di centro sinistra si ricompattino. Non condividendo però le
scelte sino ad ora effettuate dall'Amministrazione, per il
momento, restiamo all'opposizione». Disponibile al dialogo,
in vista della prossima tornata elettorale, ma categorico
nel rivendicare il proprio ruolo all'interno dell'attuale
minoranza, il capogruppo dei Verdi Sergio Badialetti
commenta così i segnali di apertura rilanciati dal sindaco
Giancarlo Carletti, attraverso il Messaggero . «Per ora non
siamo stati contattati - spiega Badialetti - quindi non ho
la benché minima idea di quali possano essere le intenzioni
del sindaco. Siamo pronti ad avviare un percorso per vedere
se esistono le condizioni per una condivisione di programmi.
Condizioni che fino ad ora non si sono verificate. Troppe le
divergenze, dalla vicenda Montedison, all'indebitamento, dai
servizi sociali alle previsioni urbanistiche. E poi c'è la
questione Api». Se la posizione del Comune, che ha impugnato
il rinnovo della concessione davanti al Tar, è attualmente
ben definita, «non lo era alle passate amministrative -
prosegue Badialetti -. Anche in seguito poi non tutti gli
esponenti della maggioranza hanno mostrato di condividere
questa scelta». E proprio le differenti posizioni sulla
questione Api, secondo il capogruppo dei Verdi, potrebbero
costituire un ostacolo al raggiungimento di un accordo tra
la coalizione di maggioranza e Rifondazione Comunista.
Intanto ieri sera si è tenuto il primo summit tra i Ds e gli
esponenti di Rc. Tavolo di confronto voluto dal primo
cittadino, che ha ufficialmente dato il via all'iter per
ricomporre la sinistra falconarese. Obiettivo che il sindaco
auspica di raggiungere anche prima della scadenza del suo
mandato elettorale. Scettica la Margherita, da sempre
contraria ad un accordo con Rifondazione, più possibilisti
gli altri partiti della maggioranza. Durissimo il commento
di Forza Italia, che parla di “imbroglio agli elettori e di
tradimento verso la coalizione”. «Alle scorse amministrative
- sottolinea il capogruppo Luigi Conte - Carletti si è
presentato senza Rifondazione, che peraltro fino ad ora ha
contrastato duramente l'operato dell'Amministrazione, per
prendere i voti dei moderati. Ora sta venendo fuori la sua
vera posizione, quella di uomo di estrema sinistra. Alla
fine saranno i cittadini a giudicare». Conte peraltro
ricorda come Carletti abbia tentato la via del dialogo anche
con Fi e An, senza successo. «Ci aveva invitato per una cena
informale - conclude - noi avevamo rifiutato, chiedendo un
incontro ufficiale, che di è fatto ci è stato negato».
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CORRIERE ADRIATICO |
"L'ingresso in giunta ai
Verdi non interessa"
"Il sindaco mai ci ha detto
di volerci in maggioranza All'epoca delle trattative per la
formazione del centrosinistra noi abbiamo deciso di correre
da soli" Badialetti: "Mai parlato con Carletti"
di MARINA MINELLI
FALCONARA - "Entrare nella
giunta Carletti? No, grazie adesso non ci interessa". Sergio
Badialetti, capogruppo dei Verdi in consiglio comunale ha
poche esitazioni, anche perché ricorda che il movimento
ambientalista all'epoca delle trattative per la formazione
della coalizione "scelse di correre per conto proprio".
"Mentre per Rifondazione - commenta Badialetti - si parlò di
accordi saltati a causa di un veto posto dalla Margherita".
Badialetti conferma che il primo cittadino non ha mai
espresso il desiderio di allargare la maggioranza ai Verdi.
"Si mormora che abbia questa intenzione ma è un
atteggiamento che non ci piace, se Carletti ha qualcosa da
dire lo faccia apertamente senza ricorrere a messaggi
trasversali o illazioni". Per Badialetti e compagni entrare
oggi in una giunta "già tanto ampia" non avrebbe
significato, "stiamo lavorando per proporre un modello di
città sostenibile e su questa premessa imprescindibile ci fa
scontrare con tutti gli altri". Da chiarire, secondo i
Verdi, se queste esternazioni provengono direttamente dal
sindaco o sono rielaborazioni della sua giunta. "Certo -
dicono i Verdi - fra due anni si va di nuovo alle elezioni
amministrative e niente impedisce di cominciare a discutere
anche perché è bene tenere presente che la prossima
assemblea civica sarà formata solo da 20 consiglieri, contro
i 30 di oggi, la caccia al seggio è aperta, così come credo
sia avviata anche la ricerca del nuovo sindaco in quanto
Carletti è al secondo mandato e quindi non rieleggibile". I
rappresentanti del "Sole che ride" colgono l'occasione per
riaffermare l'importanza del ruolo delle minoranze alle
quali spetta il "controllo critico" dell'operato di chi
governa. Quanto al dialogo di Carletti con Rifondazione a
Badialetti sembra "un tentativo per fare la pace con la
Regione ed in particolare con l'assessore Amagliani", ma, si
chiede, "come la mettiamo con il ricorso al Tar contro il
rinnovo della concessione alla raffineria Api?". "Mi sembra
che la Margherita continui ad esprimere sull'argomento una
forte contrarietà - ribadisce il capo gruppo dei Verdi - la
situazione appare fluida, tra l'altro non è mai stata
definita la questione Baldassarri e il posto lasciato
vacante dall'assessore estromesso da Carletti, non è più
stato assegnato". Sono aperti anche altri fronti, "come ad
esempio i consigli di amministrazione di Aerdorica, Cam e
della futura Esino spa". Tutti argomenti che sono stati
oggetto di discussione durante l'incontro con Rifondazione
Comunista promosso dai Ds di Falconara svoltosi ieri sera.
Rocca Mare, stagione a
rischio
I gestori del disco-pub
"Sottosopra" fanno spallucce "Noi ci siamo attrezzati con
una piscina" Un'ordinanza del Comune stabilisce il divieto
di balneazione. Associazione perplessa
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Stagione balenare
a rischio anche quest'anno nella zona sud di Rocca Mare
dove, dallo scorso 20 aprile il comune di Falconara ha
imposto il divieto di balneazione. Secondo quanto si legge
nell'ordinanza, il provvedimento si è reso necessario sulla
base di quanto previsto dalla normativativa sulla qualità
delle acque di balneazione e soprattutto dopo le rilevazioni
effettuate dall'Arpam e sulla base delle risultanze delle
analisi svolte nei periodi di campionamento. L'ordinanza
firmata dal sindaco Carletti e dal dirigente all'ambiente
Paolo Angeloni, che fa riferimento anche alle disposizioni
di legge regionale, stabilisce il divieto di "balneazione
permanente" a partire da 100 metri a nord del punto 29
(hotel Luca) per arrivare fino al punto della foce del fiume
Esino lato Sud Est lunghezza 740 metri e dal punto foce
fiume Esino lato Sud Est, fino al punto di prelievo 30,
estremità sud scogliera Api (ex tiro al piattello),
lunghezza 1.910 metri, per complessivi 2.650 metri. "L'anno
scorso - commentano a malincuore i responsabili
dell'associazione Rocca Mare - motivo del divieto era una
presenza di coliformi fecali superiore ai limiti stabiliti
dalla legge forse a causa della vicinanza con la foce del
fiume Esino, ma i chiarimenti richiesti non sono mai
arrivati". "Il divieto di balneazione è una costante di
tutti gli anni - replicano al "Sottosopra" il ristorante
disco-pub nella zona sud della Rocca - ma noi per la
stagione 2004 ci siamo attrezzati in modo diverso, stiamo
aspettando le autorizzazioni per installare una piscina di
circa 50 metri quadrati". La notizia dell'ordinanza
sindacale quindi non ha creato particolare scompiglio, anche
se, come spiega uno dei titolari, Roberto Giardinieri,
"sarebbe interessante capire i motivi di questa interdizione
costante". In ogni caso al "Sottosopra", che si prepara ad
un'estate con servizio "all inclusive" dalla mattina a notte
fonda, quasi da villaggio turistico, a partire dalla metà di
giugno gli ospiti potranno già fare un tranquillo bagno
nella comoda piscina di acqua dolce trattata con il sale
invece del cloro. |
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RESTO DEL CARLINO |
Ex Montedison: un museo nel
magazzino FALCONARA
- Un museo delle arti e dei mestieri nel "magazzino fosfati"
della ex Montedison. Potrebbe essere questa la destinazione
del manufatto da 17mila metri cubi sul quale il
soprintendente Francesco Scoppola ha posto un vincolo. «Il
sito - ha spiegato Scoppola - è uno dei primi insediamenti
industriali delle Marche e quindi meritevole di tutela:
tanto la legge 490 del 1999, quanto il nuovo Codice Urbani.
prevedono la salvaguardia di edifici legati, tra l'altro
alla storia della scienza e della tecnica. pur se di
interesse recente. Il fabbricato vincolato rappresenta il
nucleo dell'insediamento va quindi valorizzato. Le scuole,
ad esempio, dovrebbero avere la possibilià di visitarlo per
conoscere le origini dell'industria locale. La storia non è
fatta solo di guerra ed arte, ma anche di attività
produttive». All'indomani dell'emissione del decreto di
vincolo sembra che il suggerimento dell'architetto Scoppola
verrà recepito. «Parlare di progetti di recupero è ancora
prematuro - spiega Furio Durpetti, dirigente all'urbanistica
di Falconara - ma l'idea è quella di ricavare dal "magazzino
fosfati" un museo che testimoni il passato dell'area, o
comunque destinarlo ad un'attività pubblica di indirizzo
culturale. Quanto alla valorizzazione della zona, l'aspetto
turistico sarà predominante». Ancora incerto il destino
degli altri manufatti: l'Agricola del Poggio sta vagliando
la possibilità di mantenerne alcuni, quelli meno compromessi
dalla contaminazione chimica. Prosegue intanto il lavoro
dell'Arpam che, su istanza della Regione, ha costituito un
tavolo tecnico per esprimere un giudizio sulla
caratterizzazione di suolo e manufatti eseguita da Cam
Bonifiche.
Via dal centro tutti i
cassonetti, si allarga la raccolta 'porta a porta'
Il progetto si estenderà al
quadrilatero compreso tra le vie XX Settembre, Manara,
Flaminia e Marsala. Contenitori mobili per non lasciare i
sacchetti in strada
di al. pa.
FALCONARA - Il sistema di
raccolta dei rifiuti "porta a porta" promette di estendersi
a tutto il quadrilatero compreso tra le vie XX Settembre.
Manara, Flaminia e Marsala. Il progetto, che mira a liberare
il centro città dai cassonetti entro il 2004, verrà redatto
dal Cam Spa, che ha gia sperimentato con successo il nuovo
metodo in via Verdi. «Anzichè chiedere ai residenti di
lasciare i sacchetti all'esterno delle abitazioni ad orari
prestabiliti, come avviene ad Ancona, - spiegano all'azienda
multiservizi - gli operatori sono presenti quotidianamente,
in determinate fasce orarie, con un "cassonetto mobile",
dove è possibile conferire i rifiuti solidi urbani e
assimilati. Per la raccolta differenziata, i nostri mezzi
passano invece 2 volte la settimana». Un sistema che
funziona e che verrà presto esteso alle strade limitrofe.
«Il Comune - spiega il presidente del Cam Gianni Marescia -
ha espresso l'intenzione di eliminare i vecchi cassonetti da
tutto il centro città, dove è in corso un grande progetto di
riqualificazione con l'apertura dei nuovi contenitori
culturali. Le modifiche interesseranno, innanzitutto, via
Marsala: verranno eliminati i contenitori più vicini a
piazza Fratelli Bandiera, recentemente pavimentata e
ristrutturata, destinata a diventare il salotto buono di
Falconara insieme al corrispondente tratto di via Bixio.
Un'altra candidata è via Cavour, su cui si apre la Sala
delle Arti. Il sistema di raccolta "porta a porta", senza
penalizzare gli utenti, consentirà insomma di ottimizzare il
processo di rivitalizzazione del centro storico, garantendo
un servizio efficiente in grado di migliorare l'aspetto
igienico ed "estetico" delle strade cittadine. Senza contare
che, con la rimozione dei cassonetti, verranno liberati
spazi da destinare alla sosta; risultato, que-sto, che aveva
inizialmente spinto l'amministrazione ad avviare
l'esperimento in via Verdi, congestionata dalle auto dopo la
chiusura della parallela via Bixio. |
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