Carletti dopo Rifondazione
apre ai verdi
Il sindaco: «Avanti con
cautela, la Margherita alla fine accetterà»
di LETIZIA LARICI
FALCONARA Primo tavolo di
confronto questa sera tra i Ds e Rifondazione Comunista.
Obiettivo: «Ricompattare la sinistra in vista delle
amministrative del 2006. Ma non è escluso il raggiungimento
di un accordo in tempi più rapidi». Parola del sindaco
Giancarlo Carletti. Comincia dunque a delinearsi il percorso
avviato il mese scorso dal primo cittadino per riaggregare
la sinistra a Falconara. Manovra che potrebbe presto
coinvolgere anche i Verdi. Carletti non fa mistero delle sue
intenzioni e parla di: «Possibile apertura ai Verdi, in
quanto componenti aperte, democratiche e pronte alla
discussione». Un passo per volta. Oggi iniziano
ufficialmente le trattative con Rc. L'incontro sarà con i
componenti dei Ds, mentre gli altri partiti della coalizione
di maggioranza verranno coinvolti in un secondo momento.
«Questo perché - spiega Carletti - prima di passare ad un
confronto sui programmi elettorali, va fatto un ragionamento
interno alla sinistra. Dobbiamo cioè capire se
effettivamente esiste la possibilità di arrivare alla
condivisione di uno stesso percorso. Solo dopo si potrà
iniziare a parlare di programmi». Un primo passo tutto
interno alla sinistra, anche se «ovviamente - assicura il
sindaco - gli altri partiti di maggioranza saranno tenuti
costantemente al corrente degli sviluppi della vicenda, per
poi venire coinvolti quando si passerà al confronto
programmatico». Confronto che potrebbe comportare non pochi
problemi da parte della Margherita, da sempre contraria ad
un accordo con Rifondazione. Ma il sindaco appare fiducioso.
«La Margherita, con cui abbiamo un rapporto privilegiato -
prosegue - teme una soluzione affrettata. E ha ragione. La
questione va affrontata con cautela. Sono certo che alla
fine tutti gli ostacoli verranno superati». La Margherita
però appare piuttosto scettica. «Sino ad oggi - dice il
segretario comunale Marco Salustri - non si sono verificate
le condizioni per una condivisione di programmi.
Rifondazione ha sempre contestato duramente l'operato
dell'Amministrazione, quindi pensare ad un suo ingresso in
maggioranza, almeno nell'immediato, mi sembra fantapolitica.
E' prematuro parlare di accordi. In ogni caso siamo pronti a
dialogare». Apertura invece da parte dei Repubblicani
Europei: «Un' occasione per crescere e rafforzarsi -
commenta Fabrizio Belfiore, assessore alla scuola e al
turismo -. Avrei preferito però che la trattativa venisse
portata avanti esclusivamente dal sindaco, cui riconosciamo
un fondamentale ruolo di garanzia». Gli fa eco Maiolini
dello Sdi: «La sinistra va ricompattata».
Gli stabilimenti
“occupano” gli spazi liberi della spiaggia
di MARCO CATALANI
FALCONARA È bagarre a
Falconara tra alcuni gruppi di cittadini e il Comune. A
sollevare le proteste è stata la recente rimozione di un
bagno pubblico situato all'altezza del sottopassaggio di via
degli Spagnoli, per lasciare posto ai lavori di
ristrutturazione di uno stabilimento balneare. Se prima
infatti tra un bagnino e l'altro comparivano spazi più o
meno estesi di spiaggia libera dove erano state costruite
strutture da adibire a pubblica utilità ora, con il nuovo
Piano spiaggia, che dovrà vedere entro il 2007 l'anno ultimo
per il completamento da parte dei privati delle
ristrutturazioni, questo stesso spazio si riduce a soli 75
centimetri, dando così la possibilità ai bagnini di poter
estendere le proprie attività. Possibilità queste che però,
denunciano i cittadini, decurtano spazi di pubblica utilità
senza dare un'alternativa, creando quindi un danno che, nel
caso specifico del tratto di litorale a sud della
Piattaforma Bedetti, si traduce in 300 metri di spiaggia tra
un bagno e il successivo, dai Bagni Amato ai Bagni Mirco e
Ale, passando quindi 4 stabilimenti più il tratto di
spiaggia libera antistante la stessa Piattaforma Bedetti.
Non pochi se si pensa all'utenza di quattro stabilimenti.
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All'ex Montedison il magazzino fosfati non sarà demolito
Ordine
della Soprintendenza
FALCONARA -
A testimonianza del passato industriale della ex Montedison
rimarrà il «magazzino fosfati», manufatto indicato come
«meritevole di tutela» dall’architetto spagnolo Oriol
Bohigas, consulente dell’Azienda agricola del Poggio,
proprietaria delI'area. Lo ha stabilito con un decreto
l’architetto Francesco Scoppola, soprintendente per i beni e
le attività culturali delle Marche, sottoponendo a vincolo
l’edificio in questione, l’unico che non potrà essere
demolito. «Sulla scorta della normativa vigente - spiega
Scoppola - abbiamo definito il cuore storico
dell’insediamento produttivo, uno dei primi nelle Marche,
accogliendo i suggerimenti avanzati dalla proprietà. II
decreto di vincolo rappresenta una convergenza tra la
Soprintendenza, il Comune ed il privato». Estremamente
positivi i commenti dell’Agricola del Poggio, rappresentata
dall'ingegner Magnini: «Quello avviato con il soprintendente
è stato un rapporto molto corretto. La celerità
nell’emissione del decreto ci consente di programmare in
tempi brevi il recupero dell'area». Soddisfatti anche gli
amministratori di Falconara. «Ora abbiamo un punto di
riferimento - commenta Durpetti - e possiamo cominciare a
lavorare al progetto». II piano di massima verrà redatto
dallo stesso Bohigas. «Le linee guida - spiega Picciafuoco,
consulente dell'amministrazione - verranno fissate
dall'architetto catalano, fermo restando il giudizio dei
Comuni di Montemarciano e Falconara, firmatari del
protocollo d'intesa. Poi occorrerà il parere preventivo
della Soprintendenza ai Beni architettonici. Quindi si
passerà alla fase attuativa, che procederà di pari passo con
il progetto di bonifica». Su questo fronte, Cam Bonifiche ha
gia consegnato al Ministero dell’Ambiente il Piano di
caratterizzazione del sito: i primi risultati evidenziano
come, nel quadro di una situazione generale «non
preoccupante», il livello di contaminazione si concentri in
corrispondenza di alcuni edifici, soprattutto di quello in
cui veniva lavorato l’acido solforico, che sarà uno dei
primi ad essere abbattuti. Intanto l’Arpam ha avviato 10
giorni fa un tavolo tecnico cui sono chiamati a partecipare
tutti i soggetti coinvolti. Lo scopo è quello di stabilire
l’opportunità di redigere protocolli tecnici che regolino,
tra l’altro, le modalità da seguire nelle rilevazioni.
“L'inquinamento esiste e non va
taciuto”
Il Wwf
replica all'assessore Rocchi che aveva criticato l'allarme
lanciato per la presenza di metalli pesanti in mare
ANCONA -
L'inquinamento del mare Adriatico e un fatto incontestabile,
e il Wwf delle Marche si è limitato a rendere noti i dati
relativi alla situazione delle coste marchigiane, senza
intenti allarmistici. La replica del Fondo mondiale per la
natura e indirizzata all'assessore al turismo Lidio Rocchi,
che viene invitato a chiedersi piuttosto perché, a fronte
del costo che i contribuenti sostengono per l’attività di
monitoraggio dell'Agenzia regionale per la Protezione dell'
ambiente, i dati in questione siano stati diffusi solo
grazie all'operato del Wwf. Le associazioni ambientaliste,
sottolinea il Wwf, si sono limitate a pubblicizzare
informazioni incontestabili «rimaste inesorabilmente chiuse
in un cassetto del ministero dell'Ambiente. Difficile
smentire che l'inquinamento esista e sia grave. Ddt, nichel,
arsenico sono inquinanti rilevati ben oltre i limiti, come
dimostrano anche le analisi condotte nell’arco del 2003
dall’Arpam». Dunque non è «nascondendo o minimizzando i
numeri» che si risolvono i problemi, sostiene il Wwf, e «la
trasparenza della pubblica amministrazione si misura anche
con un'informazione corretta e puntuale». Quanto al fatto
che le Marche non siano in testa alla classifica delle
regioni italiane più inquinate «c'e poco da rallegrarsi,
visto che si sta parlando della salute dei cittadini e
dell'ambiente e non di una competizione sportiva». Alla
Regione, conclude l’associazione, spetta piuttosto ricercare
e affrontare le cause dell'inquinamento.
Oggi nuovo
summit per allargare la maggioranza
Il sindaco
Carletti incontrerà Rifondazione alla presenza dei soli «Diesse».
Gli altri partiti dell'attuale coalizione intanto stanno
aspettando gli eventi.
di Al. Pa.
FALCONARA —
Nuovo confronto, oggi, tra il primo cittadino Giancarlo
Carletti e gli esponenti di Rc, riunione allargata ai
rappresentanti dei Democratici di Sinistra, unico partito di
maggioranza ad essere stato convocato. Dato l'esito positivo
del primo approccio, promosso a inizio marzo dal sindaco per
trovare un punto di incontro con il gruppo di opposizione,
prosegue l'iter verso l'ambizioso obiettivo di unificare le
forze di centrosinistra. Nessun commento trapela ancora da
Palazzo: «Per ora preferisco non pronunciarmi - spiega il
primo cittadino - per non compromettere i possibili sviluppi
del dialogo». Bocche cucite anche in casa Ds. «Aspettiamo
gli esiti del confronto - riferisce il segretario Giancarlo
Scortichini - prima di assumere una posizione ufficiale».
Totalmente disponibili ad ascoltare e confrontarsi, dal
canto loro, i rappresentanti locali di Rifondazione, che
vedono nell'appuntamento fissato per oggi la possibilità di
mettere sul tavolo i rispettivi programmi politici ed
affrontare argomenti concreti, alla ricerca di punti di
convergenza. «Non poniamo alcuna preclusione ad un nostro
ingresso in maggioranza — commenta il capogruppo in
Consiglio comunale Massimo Marcelli Flori - anche prima
della scadenza del mandato elettorale. L'alternativa
potrebbe essere quella di presentarsi uniti alle
amministrative del 2006». Ancora scettico, invece, Marco
Salustri, segretario della Margherita, secondo il quale
l'obiettivo di unificare il centrosinistra sarà
difficilmente raggiungibile in tempi brevi. «Allo stato
attuale - ribadisce - non vedo i presupposti per un accordo
imminente. Noi della Margherita, ufficialmente, non siamo
stati nemmeno informati. I confronti sui programmi che hanno
preceduto le ultime 2 elezioni non hanno portato ad alcun
compromesso con Rifondazione, rimasta all'opposizione nelle
scorse legislature. Posizione opposta quella di Romeo
Maiolini, capogruppo dei Socialisti Democratici, che
accoglierebbe volentieri in maggioranza i consiglieri di Rc. |