RESTO DEL CARLINO |
Ex
Montedison: quali edifici meritano di essere salvati?
Archeologia
industriale - Le proposte esistenti
di
Alessandra Pascucci
FALCONARA -
Quali edifici della ex Montedison meritano di essere
salvati? Secondo l'architetto catalano Bohigas, consulente
dell'Azienda agricola del Poggio (proprietaria del sito),
andrebbe risparmiato dalla demolizione solo il «magazzino
fosfati», un capannone in legno da 17mila metri cubi che si
affaccia sul mare, edificato all'inizio degli anni Venti ma
completamente modificato tra il '57 ed il '59. Diversa
l'opinione dell'architetto Picciafuoco. consulente del
Comune di Falconara, che ha proposto alla Sovrintendenza di
conservare, recuperare e riutilizzare anche gli edifici
«servizi» e «uffici-abitazioni», due palazzine in muratura
che sorgono sulla Statale accanto al cancello di ingresso.
E' quanto emerge dalle valutazioni inviate all'architetto
Francesco Scoppola, Soprintendente regionale per i Beni e le
Attività Culturali delle Mar- che, dall'amministrazione
falconarese e dalla società romagnola proprietaria dell'ex
complesso industriale, entrambe chiamate ad esprimere un
parere indicativo per apporre un vincolo architettonico su
una parte o sull'intero stabilimento, che si sviluppa per un
totale di circa 300mila metri cubi. II parere di Bohigas è
stato inviato alla Sovrintendenza il 30 marzo, seguito, il
15 aprile scorso, da quello del collega Picciafuoco. Il
tutto corredato da una ricchissima memoria realizzata
dall'ingegner Magnini di Montemarciano e dall'architetto
Frazzica di Ancona: insieme, i due esperti hanno raccolto,
ordinato, catalogato e commentato disegni e documenti a
testimonianza della storia architettonica e produttiva del
sito che, pur sviluppandosi sul territorio falconarese, ha
fatto la storia di Montemarciano. La documentazione
tecnico-scientifica, su cui Magnini e Frazzica hanno
lavorato per circa un anno, è stata rinvenuta all'interno
del sito stesso, abbandonata dopo la dismissione
dell'industria chimica, avvenuta all'inizio degli anni
Ottanta. Tra i "pezzi" più interessanti ci sono i progetti
per la costruzione degli edifici originali risalenti al
lontano 1917, quando l'industria chimica era stata avviata
dalla «Società marchigiana concimi e prodotti chimici» (la
Montecatini è subentrata solo nel 1921). Lo studio ha
permesso di rivedere la datazione di molti edifici: ad
esempio il famoso «magazzino fosfati», che tanto ha
affascinato l'architetto catalano, ha ceduto il palmares
dell'originalità architettonica proprio alle palazzine
indicate da Picciafuoco, realizzate nel 1918 e rimaste
intatte da allora. La parola passa ora al Sovrintendente
Scoppola. |
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CORRIERE ADRIATICO |
"Maggioranza più forte con
Rifondazione"
"Ho proposto io un patto per
sanare i contrasti a sinistra. Nessuna frattura al centro"
Carletti tranquillizza gli alleati: "Allargamento
indispensabile al governo della città"
di EMANUELE COPPARI
FALCONARA - "La maggioranza
stia tranquilla, sto lavorando per rafforzarla". Il sindaco
Carletti getta acqua sul fuoco delle perplessità acceso
dalle indiscrezioni su un eventuale ingresso di Rifondazione
nella coalizione di governo. E' la freddezza del
centrosinistra a suggerire al sindaco di svelare i
retroscena delle voci che da un po' di tempo si rincorrono
sul panorama politico di Falconara. "Ho promosso io
personalmente il rapporto con Rifondazione, perché ritengo
che un allargamento a sinistra sia indispensabile per avere
più forza di governo in una città complessa come la nostra".
Da ottimo stratega della politica Carletti sa bene che "i
passi devono essere fatti secondo una logica", e ha
escogitato il modo per far breccia nel muro di diffidenza
eretto anche ieri dai partiti che lo appoggiano: Un patto
tra Rifondazione e Ds. "Serve un'intesa tra queste due forze
di sinistra", in una maggioranza più composita. Che dovrebbe
uscire irrobustita dall'apertura a Marcelli Flori e
compagni, nuovo collante per rimettere insieme i pezzi della
sinistra. "In questi anni - ricorda il sindaco - a Falconara
si è frammentata da polemiche e posizioni contrapposte che è
tempo di superare". Il percorso è già avviato. "Ho fatto due
incontri, con la segreteria comunale di Rifondazione e con
l'assessore regionale Amagliani". Un'altra riunione è stata
fatta nella sede dei Ds di Falconara. "Ne abbiamo fissata
una quarta per martedì", annuncia Carletti, scandendo le
tappe di un cammino ormai avviato. Non senza qualche punto
interrogativo a fare capolino sulla strada. L'unità
ritrovata a sinistra potrebbe sbilanciare la maggioranza e
aprire qualche crepa al centro? Il sindaco non indugia:
"Dipende da come si procede. Se si fa questo passo per
rompere al centro è il più grosso errore che si possa fare.
L'obiettivo è rendere più solido tutto lo schieramento".
Niente deve essere lasciato al caso, e guai a voltare le
spalle agli alleati, in particolare i più fedeli. "Trovata
l'intesa a sinistra dobbiamo inevitabilmente trovare
consensi al centro, soprattutto verso la Margherita che è
stato un compagno fedele di questi anni. Non ci deve essere
nessuna incrinatura". Dovrà essere un bravo tessitore il
sindaco e prendere per mano Rifondazione, e portarla
nell'alveo dei programmi della maggioranza. L'altolà delle
forze delle coalizione, e il divieto di accesso, affonda
nell'atteggiamento di intralcio che Rifondazione ha tenuto
più volte in passato. Tanto per fare un esempio il bilancio,
mica un argomento di poco conto. L'impegno e la
rassicurazione di Carletti servono proprio a mantenere i
nervi saldi. "Voglio tranquillizzare Margherita,
Repubblicani e Socialisti democratici, l'intento è
rafforzare tutte le componenti della maggioranza, come ho
cercato di fare nei confronti del centro in questo ultimo
periodo. Ci serve maggiore forza di governo".
"Se non ci vogliono faremo
opposizione"
Rc commenta le riserve del
centrosinistra
di LUCA FREZZOTTI
FALCONARA - Ora più che mai
il sindaco Carletti sa che il lavoro di cesello per inserire
Rifondazione Comunista in maggioranza sarà lungo e
complicato. Quel muro tra la maggioranza e la sinistra più
estrema che sembrava abbattuto dalla picconata del sindaco
non è andato giù. Anzi è ancora spesso. Le risposte della
coalizione di governo all'apertura sono state gelide per lo
più e c'è chi (lo Sdi) ha imposto, per un ingresso in
maggioranza dei comunisti, un cambio di rotta ai rifondaroli.
Ma le critiche più dure sono arrivate dalla Margherita. Il
coordinatore Salustri ha definito l'ipotesi "politicamente
assurda" e certe reazioni della maggioranza sono il sintomo,
dicono da sinistra, che poco è cambiato "Evidentemente -
spiega il capogruppo di Rifondazione a Falconara Massimo
Marcelli Flori - quella pregiudiziale ancora esiste anche se
va detto che sono i fatti a contare e noi quelli
eventualmente attendiamo dal sindaco". Non è semplice però
sorvolare sulla posizione di Salustri: "C'è una singolare
ostilità da parte di Salustri nei nostri confronti, - la
replica di Marcelli Flori - una repulsione quasi fisica al
solo sentire la parola 'comunista'. Se c'è questa posizione
da parte della maggioranza vorrà dire che a Falconara
continua l'astio nei nostri confronti che in termini
politici si traduce in un'incongruenza. Quasi dappertutto
nella provincia le coalizioni di centrosinistra contemplano
Rifondazione, a Falconara no. Speriamo che questa sia
l'occasione per cambiare le cose in corsa altrimenti faremo
opposizione come stiamo facendo dal '97". Marcelli Flori
'sistema' così la Margherita ma le perplessità in
maggioranza non sono solo di quel partito. Lo Sdi vincola
l'accettazione ad un cambiamento di rotta da parte di
Rifondazione che deve smetterla di "mettersi di traverso"
politicamente. "Ma lo Sdi - ancora Marcelli Flori - conosce
le posizioni nostre? Credo che sia difficile dato che non ci
siamo mai confrontati. Mi pare che tutto questo, e mi
riferisco a tutta la situazione, sia un enorme processo alle
intenzioni". Rifondazione parla di confronti e su quelli
basa le eventuali identità ma non sembra che ci sia tutta
questa voglia da parte della maggioranza di trovare un
percorso comune. Gli stessi Ds sono piuttosto algidi. "Anche
con loro crediamo sia fondamentale il confronto dei
programmi perché la coalizione andrebbe avanti soltanto se
unita. Riteniamo quest'opportunità paventata da Carletti
importante ma se non ci sarà la possibilità di un nostro
ingresso in corsa. Amen! L'idea è del sindaco quindi se
vuole perseguirla deve fare il primo passo". Anche il
segretario regionale di Rifondazione Comunista Giuliano
Brandoni spera in un ingresso del partito nella maggioranza
falconarese nell'ottica di risoluzione di quella che è
considerata un'atipicità nel panorama provinciale. E le
riserve della maggioranza? "Non vedo - dice - il motivo di
tali reazioni". |
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