RASSEGNA STAMPA 23.04.2004

 

RESTO DEL CARLINO

Ex Montedison: quali edifici meritano di essere salvati?

Archeologia industriale - Le proposte esistenti

di Alessandra Pascucci

FALCONARA - Quali edifici della ex Montedison meritano di essere salvati? Secondo l'architetto catalano Bohigas, consulente dell'Azienda agricola del Poggio (proprietaria del sito), andrebbe risparmiato dalla demolizione solo il «magazzino fosfati», un capannone in legno da 17mila metri cubi che si affaccia sul mare, edificato all'inizio degli anni Venti ma completamente modificato tra il '57 ed il '59. Diversa l'opinione dell'architetto Picciafuoco. consulente del Comune di Falconara, che ha proposto alla Sovrintendenza di conservare, recuperare e riutilizzare anche gli edifici «servizi» e «uffici-abitazioni», due palazzine in muratura che sorgono sulla Statale accanto al cancello di ingresso. E' quanto emerge dalle valutazioni inviate all'architetto Francesco Scoppola, Soprintendente regionale per i Beni e le Attività Culturali delle Mar- che, dall'amministrazione falconarese e dalla società romagnola proprietaria dell'ex complesso industriale, entrambe chiamate ad esprimere un parere indicativo per apporre un vincolo architettonico su una parte o sull'intero stabilimento, che si sviluppa per un totale di circa 300mila metri cubi. II parere di Bohigas è stato inviato alla Sovrintendenza il 30 marzo, seguito, il 15 aprile scorso, da quello del collega Picciafuoco. Il tutto corredato da una ricchissima memoria realizzata dall'ingegner Magnini di Montemarciano e dall'architetto Frazzica di Ancona: insieme, i due esperti hanno raccolto, ordinato, catalogato e commentato disegni e documenti a testimonianza della storia architettonica e produttiva del sito che, pur sviluppandosi sul territorio falconarese, ha fatto la storia di Montemarciano. La documentazione tecnico-scientifica, su cui Magnini e Frazzica hanno lavorato per circa un anno, è stata rinvenuta all'interno del sito stesso, abbandonata dopo la dismissione dell'industria chimica, avvenuta all'inizio degli anni Ottanta. Tra i "pezzi" più interessanti ci sono i progetti per la costruzione degli edifici originali risalenti al lontano 1917, quando l'industria chimica era stata avviata dalla «Società marchigiana concimi e prodotti chimici» (la Montecatini è subentrata solo nel 1921). Lo studio ha permesso di rivedere la datazione di molti edifici: ad esempio il famoso «magazzino fosfati», che tanto ha affascinato l'architetto catalano, ha ceduto il palmares dell'originalità architettonica proprio alle palazzine indicate da Picciafuoco, realizzate nel 1918 e rimaste intatte da allora. La parola passa ora al Sovrintendente Scoppola.

 
CORRIERE ADRIATICO
"Maggioranza più forte con Rifondazione"

"Ho proposto io un patto per sanare i contrasti a sinistra. Nessuna frattura al centro" Carletti tranquillizza gli alleati: "Allargamento indispensabile al governo della città"

di EMANUELE COPPARI

FALCONARA - "La maggioranza stia tranquilla, sto lavorando per rafforzarla". Il sindaco Carletti getta acqua sul fuoco delle perplessità acceso dalle indiscrezioni su un eventuale ingresso di Rifondazione nella coalizione di governo. E' la freddezza del centrosinistra a suggerire al sindaco di svelare i retroscena delle voci che da un po' di tempo si rincorrono sul panorama politico di Falconara. "Ho promosso io personalmente il rapporto con Rifondazione, perché ritengo che un allargamento a sinistra sia indispensabile per avere più forza di governo in una città complessa come la nostra". Da ottimo stratega della politica Carletti sa bene che "i passi devono essere fatti secondo una logica", e ha escogitato il modo per far breccia nel muro di diffidenza eretto anche ieri dai partiti che lo appoggiano: Un patto tra Rifondazione e Ds. "Serve un'intesa tra queste due forze di sinistra", in una maggioranza più composita. Che dovrebbe uscire irrobustita dall'apertura a Marcelli Flori e compagni, nuovo collante per rimettere insieme i pezzi della sinistra. "In questi anni - ricorda il sindaco - a Falconara si è frammentata da polemiche e posizioni contrapposte che è tempo di superare". Il percorso è già avviato. "Ho fatto due incontri, con la segreteria comunale di Rifondazione e con l'assessore regionale Amagliani". Un'altra riunione è stata fatta nella sede dei Ds di Falconara. "Ne abbiamo fissata una quarta per martedì", annuncia Carletti, scandendo le tappe di un cammino ormai avviato. Non senza qualche punto interrogativo a fare capolino sulla strada. L'unità ritrovata a sinistra potrebbe sbilanciare la maggioranza e aprire qualche crepa al centro? Il sindaco non indugia: "Dipende da come si procede. Se si fa questo passo per rompere al centro è il più grosso errore che si possa fare. L'obiettivo è rendere più solido tutto lo schieramento". Niente deve essere lasciato al caso, e guai a voltare le spalle agli alleati, in particolare i più fedeli. "Trovata l'intesa a sinistra dobbiamo inevitabilmente trovare consensi al centro, soprattutto verso la Margherita che è stato un compagno fedele di questi anni. Non ci deve essere nessuna incrinatura". Dovrà essere un bravo tessitore il sindaco e prendere per mano Rifondazione, e portarla nell'alveo dei programmi della maggioranza. L'altolà delle forze delle coalizione, e il divieto di accesso, affonda nell'atteggiamento di intralcio che Rifondazione ha tenuto più volte in passato. Tanto per fare un esempio il bilancio, mica un argomento di poco conto. L'impegno e la rassicurazione di Carletti servono proprio a mantenere i nervi saldi. "Voglio tranquillizzare Margherita, Repubblicani e Socialisti democratici, l'intento è rafforzare tutte le componenti della maggioranza, come ho cercato di fare nei confronti del centro in questo ultimo periodo. Ci serve maggiore forza di governo".

"Se non ci vogliono faremo opposizione"

Rc commenta le riserve del centrosinistra

di LUCA FREZZOTTI

FALCONARA - Ora più che mai il sindaco Carletti sa che il lavoro di cesello per inserire Rifondazione Comunista in maggioranza sarà lungo e complicato. Quel muro tra la maggioranza e la sinistra più estrema che sembrava abbattuto dalla picconata del sindaco non è andato giù. Anzi è ancora spesso. Le risposte della coalizione di governo all'apertura sono state gelide per lo più e c'è chi (lo Sdi) ha imposto, per un ingresso in maggioranza dei comunisti, un cambio di rotta ai rifondaroli. Ma le critiche più dure sono arrivate dalla Margherita. Il coordinatore Salustri ha definito l'ipotesi "politicamente assurda" e certe reazioni della maggioranza sono il sintomo, dicono da sinistra, che poco è cambiato "Evidentemente - spiega il capogruppo di Rifondazione a Falconara Massimo Marcelli Flori - quella pregiudiziale ancora esiste anche se va detto che sono i fatti a contare e noi quelli eventualmente attendiamo dal sindaco". Non è semplice però sorvolare sulla posizione di Salustri: "C'è una singolare ostilità da parte di Salustri nei nostri confronti, - la replica di Marcelli Flori - una repulsione quasi fisica al solo sentire la parola 'comunista'. Se c'è questa posizione da parte della maggioranza vorrà dire che a Falconara continua l'astio nei nostri confronti che in termini politici si traduce in un'incongruenza. Quasi dappertutto nella provincia le coalizioni di centrosinistra contemplano Rifondazione, a Falconara no. Speriamo che questa sia l'occasione per cambiare le cose in corsa altrimenti faremo opposizione come stiamo facendo dal '97". Marcelli Flori 'sistema' così la Margherita ma le perplessità in maggioranza non sono solo di quel partito. Lo Sdi vincola l'accettazione ad un cambiamento di rotta da parte di Rifondazione che deve smetterla di "mettersi di traverso" politicamente. "Ma lo Sdi - ancora Marcelli Flori - conosce le posizioni nostre? Credo che sia difficile dato che non ci siamo mai confrontati. Mi pare che tutto questo, e mi riferisco a tutta la situazione, sia un enorme processo alle intenzioni". Rifondazione parla di confronti e su quelli basa le eventuali identità ma non sembra che ci sia tutta questa voglia da parte della maggioranza di trovare un percorso comune. Gli stessi Ds sono piuttosto algidi. "Anche con loro crediamo sia fondamentale il confronto dei programmi perché la coalizione andrebbe avanti soltanto se unita. Riteniamo quest'opportunità paventata da Carletti importante ma se non ci sarà la possibilità di un nostro ingresso in corsa. Amen! L'idea è del sindaco quindi se vuole perseguirla deve fare il primo passo". Anche il segretario regionale di Rifondazione Comunista Giuliano Brandoni spera in un ingresso del partito nella maggioranza falconarese nell'ottica di risoluzione di quella che è considerata un'atipicità nel panorama provinciale. E le riserve della maggioranza? "Non vedo - dice - il motivo di tali reazioni".

 
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