I comitati: è ora di
dichiarare che la qualità dell’aria è scadente
FALCONARA Cosa si aspetta a
dichiarare ufficoalmente che la qualità dell’aria è
«scadente»? Lo chiedono i comitati cittadini rendendo noti
«i primi dati e la risposta dell’Arpa Marche sulle
esalazioni di odore simile ad idrocarburi e all’olezzo di
cipolle e uova marce che hanno aggredito i quartieri
Fiumesino, Villanova e parte del Centro e di Falconara Alta
nei primi giorni di marzo, in particolare il 3 e il 4,
provocando episodi di irritazione alla gola in alcuni
residenti». L’olezzo di uova marce «è da addebitare
all’Idrogeno solforato (H2S) che, dai dati rilevati e
validati dalle centraline della Provincia, ha toccato la
punta massima di 33,1 microgrammi/metrocubo alle 17 del 4.
Ricordiamo che in base alla tabella di Giudizio di qualità
dell’aria adottato dalla Regione Toscana, per l’H2S il
valore di 33,1 µg/mc determina un giudizio di qualità
scadente. Ci auguriamo - prosegue la nota - che l’Arpa
Marche dopo questo ennesimo valore dell’H2S accolga la
richiesta avanzata dai Comitati di adottare lo stesso
criterio di Giudizio di qualità dell’aria dell’Arpa
Toscana». |
Arpam "La puzza usciva dai
serbatoi"
Le analisi
FALCONARA - Arrivano i primi
dati ufficiali sulle esalazioni maleodoranti che hanno
interessato i quartieri di Villanova e Fiumesino nel marzo
scorso. A renderlo noto sono i comitati cittadini che sono
stati informati dall'Arpam riguardo alla natura di "odore
simili ad idrocarburi e all'olezzo di cipolle e uova marce
chiaramente percepibile all'inizio di marzo 2004, in
particolare nelle giornate del 3 e 4, provocando episodi di
irritazione alla gola in alcuni residenti". "Il
caratteristico olezzo di uova marce - riportano i comitati -
è da addebitare all'Idrogeno Solforato che, dai dati
rilevati e validati dalle centraline della Provincia ha
toccato la punta massima di 33,1 microgrammi al metrocubo
alle ore 17 del 4 marzo. Ricordiamo che in base alla tabella
di giudizio di qualità dell'aria adottato dalla Regione
Toscana, il valore di 33,1 determina un giudizio di qualità
scadente". Quanto alla causa delle esalazioni il direttore
del dipartimento Arpam Duilio Bucci ha informato i comitati
che dovrebbe "trattarsi di code delle operazioni di
caricamento benzine non desolforate nel serbatoio TK 49"
presso la raffineria Api. Per capire come mai una operazione
che, in una raffineria dichiarata altamente tecnologica,
dovrebbe essere normale ha, invece, determinato una qualità
dell'aria scadente, i comitati hanno inoltrato alle autorità
ed all'Arpam specifici quesiti per chiarire se il serbatoio
TK 49 fosse idoneo al tipo di operazione per la quale è
stato usato, se la temperatura delle benzine fosse corretta
al momento del caricamento nel serbatoio, a quale classe per
destinazione di prodotto appartiene il serbatoio TK 49.
"Bloccheremo noi la
Flaminia"
I residenti pronti a scendere
in strada contro i Tir. Non vogliono sentire neanche parlare
del traffico pesante dirottato dal porto "I dati sullo smog
vanno rivisti"
di Marina Minelli
"Se i Tir o le auto in uscita
dal porto di Ancona verranno deviati su Falconara scenderemo
in strada per bloccare il transito". "Città Viva", il neo
comitato dei cittadini residenti lato mare, che già nei
giorni scorsi aveva preso posizione contro l'aumento del
traffico sulla ex statale, promettono battaglia, perché,
assicurano, "è assurdo pensare di caricare ancora di più una
strada cittadina lungo la quale passano più di 27 mila auto
al giorno". Dopo lettere di protesta all'Arpam ed al sindaco
Carletti, il comitato dei residenti ha deciso di scrivere
direttamente al Prefetto di Ancona, soprattutto in vista del
"tavolo di concertazione le cui decisioni ci preoccupano e
ci spaventano". "Il Prefetto - precisa Nino Chiesi,
presidente del comitato costituito da residenti lungo la via
Flaminia - deve garantire la tutela della nostra salute, noi
non siamo diversi da coloro che abitano nel centro di
Ancona, poiché questo è il nostro centro storico e va
protetto". Secondo i residenti, i due sindaci e le autorità
competenti, dovrebbero fare "un discorso di coscienza,
pensando alla realtà già difficile di una città su cui
insistono pesantemente strutture come l'aeroporto e la
raffineria". Oltre ad una vera e propria barricata lungo la
strada i residenti si preparano anche ad una raccolta di
firme "per avere un'ora d'aria come tutti gli altri". "Noi
viviamo in stato di assedio - spiega Chiesi - la strada da
una parte con veicoli, Tir e i bus i quali, fra l'altro,
portano i pendolari ad Ancona, e dall'altro lato la ferrovia
che nella zona effettua anche il movimento dei vagoni con i
locomotori diesel". Totalmente solidali con i cittadini di
Torrette, i falconaresi che vivono lungo la Flaminia,
assicurano di non volere "una guerra fra poveri" e domandano
"alternative vere e non soluzioni di comodo". "Possono fare
una bretella su via Matteo Ricci per collegarsi direttamente
alla variante - proseguono i componenti del comitato 'Città
Viva' - possono deviare i Tir verso corso Stamira, la
Galleria del Risorgimento e la bretella o su via Cristoforo
Colombo fino al Pinocchio, ma non devono pensare di
scaricare su di noi responsabilità e disagi". Al Prefetto i
cittadini falconaresi chiedono poi "un'indagine conoscitiva
da realizzare prima di prendere qualsiasi decisione visto i
dati dell'Arpam sono vecchi di quattro anni, ma già allora
erano pesantissimi". Sì quindi al senso unico sulla Flaminia
minacciato dal sindaco Carletti, ma a parere di tutti i
residenti piuttosto tardivo. "Noi lo avevamo sollecitato al
primo cittadino molto mesi fa - gli rinfacciano ora - ma
senza ricevere nessuna risposta".
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Esalazioni nei quartieri.
Prime risposte dall'Arpam
La colpa è stata
dell'idrogeno solforato. All’inizio di marzo cattivi odori
avevano invaso Fiumesino e Villanova. I comitati vogliono
chiarezza. L'agenzia: «La causa potrebbe essere legata al
caricamento di benzine all'Api nei serbatoio Tk 49»
FALCONARA - E' stata una
concentrazione di idrogeno solforato (H2S) a provocare
esalazioni «di odore simile ad idrocarburi e olezzo di
cipolle e uova marce che hanno aggredito i quartieri
Fiumesino, Villanova e parte del centro di Falconara alta
nei primi giorni di marzo 2004, in particolare nelle
giornate del 3 e 4 marzo, provocando episodi di irritazione
alla gola in alcuni residenti». Lo rendono noto i comitati
civici, che hanno ricevuto i primi dati e la risposta dell'Arpam
sul fenomeno. «Il caratteristico olezzo di uova marce - si
legge in un comunicato - è da addebitare all' idrogeno
solforato, che dai dati rilevati e risultati validi dalle
centraline della Provincia di Ancona ha toccato la punta
massima di 33 microgrammi per metro cubo, alle ore 17 del 4
marzo». Un valore che - secondo i comitati Villanova,
Fiumesino e '25 agosto' - in base alla tabella di giudizio
di qualità dell'aria adottato dalla Regione Toscana
'determina un giudizio di qualità scadente. I comitati
auspicano quindi che l'Arpam accolga la loro richiesta di
«adottare lo stesso criterio di giudizio di qualità
dell'aria della Toscana». Secondo la risposta del direttore
del dipartimento Arpam Duilio Bucci, appare 'probabile' che
la causa delle esalazioni sia legata a «code delle
operazioni ... di caricamento benzine non desolforate nel
serbatoio TK49 presso la raffineria Api». «Per capire come
mai un'operazione che, in una raffineria dichiarata
altamente tecnologica, dovrebbe essere normale, ha invece
determinato una qualità dell’aria scadente», i comitati
hanno inoltrato quesiti specifici all'Arpam. In particolare,
si chiede se il serbatoio TK49 «fosse idoneo al tipo di
operazione per la quale è stato usato», se la temperatura
delle benzine «fosse corretta al momento di caricamento del
serbatoio e altro. |