RASSEGNA STAMPA 18.04.2004

 

IL MESSAGGERO
I comitati: è ora di dichiarare che la qualità dell’aria è scadente

FALCONARA Cosa si aspetta a dichiarare ufficoalmente che la qualità dell’aria è «scadente»? Lo chiedono i comitati cittadini rendendo noti «i primi dati e la risposta dell’Arpa Marche sulle esalazioni di odore simile ad idrocarburi e all’olezzo di cipolle e uova marce che hanno aggredito i quartieri Fiumesino, Villanova e parte del Centro e di Falconara Alta nei primi giorni di marzo, in particolare il 3 e il 4, provocando episodi di irritazione alla gola in alcuni residenti». L’olezzo di uova marce «è da addebitare all’Idrogeno solforato (H2S) che, dai dati rilevati e validati dalle centraline della Provincia, ha toccato la punta massima di 33,1 microgrammi/metrocubo alle 17 del 4. Ricordiamo che in base alla tabella di Giudizio di qualità dell’aria adottato dalla Regione Toscana, per l’H2S il valore di 33,1 µg/mc determina un giudizio di qualità scadente. Ci auguriamo - prosegue la nota - che l’Arpa Marche dopo questo ennesimo valore dell’H2S accolga la richiesta avanzata dai Comitati di adottare lo stesso criterio di Giudizio di qualità dell’aria dell’Arpa Toscana».

 
CORRIERE ADRIATICO
Arpam "La puzza usciva dai serbatoi"

Le analisi

FALCONARA - Arrivano i primi dati ufficiali sulle esalazioni maleodoranti che hanno interessato i quartieri di Villanova e Fiumesino nel marzo scorso. A renderlo noto sono i comitati cittadini che sono stati informati dall'Arpam riguardo alla natura di "odore simili ad idrocarburi e all'olezzo di cipolle e uova marce chiaramente percepibile all'inizio di marzo 2004, in particolare nelle giornate del 3 e 4, provocando episodi di irritazione alla gola in alcuni residenti". "Il caratteristico olezzo di uova marce - riportano i comitati - è da addebitare all'Idrogeno Solforato che, dai dati rilevati e validati dalle centraline della Provincia ha toccato la punta massima di 33,1 microgrammi al metrocubo alle ore 17 del 4 marzo. Ricordiamo che in base alla tabella di giudizio di qualità dell'aria adottato dalla Regione Toscana, il valore di 33,1 determina un giudizio di qualità scadente". Quanto alla causa delle esalazioni il direttore del dipartimento Arpam Duilio Bucci ha informato i comitati che dovrebbe "trattarsi di code delle operazioni di caricamento benzine non desolforate nel serbatoio TK 49" presso la raffineria Api. Per capire come mai una operazione che, in una raffineria dichiarata altamente tecnologica, dovrebbe essere normale ha, invece, determinato una qualità dell'aria scadente, i comitati hanno inoltrato alle autorità ed all'Arpam specifici quesiti per chiarire se il serbatoio TK 49 fosse idoneo al tipo di operazione per la quale è stato usato, se la temperatura delle benzine fosse corretta al momento del caricamento nel serbatoio, a quale classe per destinazione di prodotto appartiene il serbatoio TK 49.

"Bloccheremo noi la Flaminia"

I residenti pronti a scendere in strada contro i Tir. Non vogliono sentire neanche parlare del traffico pesante dirottato dal porto "I dati sullo smog vanno rivisti"

di Marina Minelli

"Se i Tir o le auto in uscita dal porto di Ancona verranno deviati su Falconara scenderemo in strada per bloccare il transito". "Città Viva", il neo comitato dei cittadini residenti lato mare, che già nei giorni scorsi aveva preso posizione contro l'aumento del traffico sulla ex statale, promettono battaglia, perché, assicurano, "è assurdo pensare di caricare ancora di più una strada cittadina lungo la quale passano più di 27 mila auto al giorno". Dopo lettere di protesta all'Arpam ed al sindaco Carletti, il comitato dei residenti ha deciso di scrivere direttamente al Prefetto di Ancona, soprattutto in vista del "tavolo di concertazione le cui decisioni ci preoccupano e ci spaventano". "Il Prefetto - precisa Nino Chiesi, presidente del comitato costituito da residenti lungo la via Flaminia - deve garantire la tutela della nostra salute, noi non siamo diversi da coloro che abitano nel centro di Ancona, poiché questo è il nostro centro storico e va protetto". Secondo i residenti, i due sindaci e le autorità competenti, dovrebbero fare "un discorso di coscienza, pensando alla realtà già difficile di una città su cui insistono pesantemente strutture come l'aeroporto e la raffineria". Oltre ad una vera e propria barricata lungo la strada i residenti si preparano anche ad una raccolta di firme "per avere un'ora d'aria come tutti gli altri". "Noi viviamo in stato di assedio - spiega Chiesi - la strada da una parte con veicoli, Tir e i bus i quali, fra l'altro, portano i pendolari ad Ancona, e dall'altro lato la ferrovia che nella zona effettua anche il movimento dei vagoni con i locomotori diesel". Totalmente solidali con i cittadini di Torrette, i falconaresi che vivono lungo la Flaminia, assicurano di non volere "una guerra fra poveri" e domandano "alternative vere e non soluzioni di comodo". "Possono fare una bretella su via Matteo Ricci per collegarsi direttamente alla variante - proseguono i componenti del comitato 'Città Viva' - possono deviare i Tir verso corso Stamira, la Galleria del Risorgimento e la bretella o su via Cristoforo Colombo fino al Pinocchio, ma non devono pensare di scaricare su di noi responsabilità e disagi". Al Prefetto i cittadini falconaresi chiedono poi "un'indagine conoscitiva da realizzare prima di prendere qualsiasi decisione visto i dati dell'Arpam sono vecchi di quattro anni, ma già allora erano pesantissimi". Sì quindi al senso unico sulla Flaminia minacciato dal sindaco Carletti, ma a parere di tutti i residenti piuttosto tardivo. "Noi lo avevamo sollecitato al primo cittadino molto mesi fa - gli rinfacciano ora - ma senza ricevere nessuna risposta".

 
RESTO DEL CARLINO
Esalazioni nei quartieri. Prime risposte dall'Arpam

La colpa è stata dell'idrogeno solforato. All’inizio di marzo cattivi odori avevano invaso Fiumesino e Villanova. I comitati vogliono chiarezza. L'agenzia: «La causa potrebbe essere legata al caricamento di benzine all'Api nei serbatoio Tk 49»

FALCONARA - E' stata una concentrazione di idrogeno solforato (H2S) a provocare esalazioni «di odore simile ad idrocarburi e olezzo di cipolle e uova marce che hanno aggredito i quartieri Fiumesino, Villanova e parte del centro di Falconara alta nei primi giorni di marzo 2004, in particolare nelle giornate del 3 e 4 marzo, provocando episodi di irritazione alla gola in alcuni residenti». Lo rendono noto i comitati civici, che hanno ricevuto i primi dati e la risposta dell'Arpam sul fenomeno. «Il caratteristico olezzo di uova marce - si legge in un comunicato - è da addebitare all' idrogeno solforato, che dai dati rilevati e risultati validi dalle centraline della Provincia di Ancona ha toccato la punta massima di 33 microgrammi per metro cubo, alle ore 17 del 4 marzo». Un valore che - secondo i comitati Villanova, Fiumesino e '25 agosto' - in base alla tabella di giudizio di qualità dell'aria adottato dalla Regione Toscana 'determina un giudizio di qualità scadente. I comitati auspicano quindi che l'Arpam accolga la loro richiesta di «adottare lo stesso criterio di giudizio di qualità dell'aria della Toscana». Secondo la risposta del direttore del dipartimento Arpam Duilio Bucci, appare 'probabile' che la causa delle esalazioni sia legata a «code delle operazioni ... di caricamento benzine non desolforate nel serbatoio TK49 presso la raffineria Api». «Per capire come mai un'operazione che, in una raffineria dichiarata altamente tecnologica, dovrebbe essere normale, ha invece determinato una qualità dell’aria scadente», i comitati hanno inoltrato quesiti specifici all'Arpam. In particolare, si chiede se il serbatoio TK49 «fosse idoneo al tipo di operazione per la quale è stato usato», se la temperatura delle benzine «fosse corretta al momento di caricamento del serbatoio e altro.

 
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