RASSEGNA STAMPA 11.04.2004

 

IL MESSAGGERO
INCENDIO ALL’API, SUBITO SPENTO

FALCONARA - Principio d'incendio, allarme all’ Api. Le preoccupazioni sono rientrate grazie all'immediato intervento dei vigili del fuoco interni alla raffineria. Così, nel giro di circa mezz'ora, tutto è rientrato nella normalità, dalle 15,45 alle 16,15. Da quanto è stato possibile accertare, sembra che non vi siano stati feriti o intossicati. Le fiamme sarebbero scaturite dopo una fuoriuscita di gasolio da uno dei serbatoi. Oltre alle fiamme, subito domate, anche il denso fumo nero ha tenuto impegnati i pompieri. Dell'episodio si sono immediatamente interessate le guardie ambientali del Comune di Falconara e il sindaco Carletti è stato subito messo al corrente del principio d'incendio. Intanto si è appreso di un altro episodio avvenuto all'interno della Raffineria nella tardissima serata di giovedì. Nel pomeriggio si era prima verificato un violento spurgo che aveva prodotto una nuvola nera, verso le 23,30 una fiammata improvvisa ha messo in allarme i cittadini di Villanova e Fiumesino. Una fiammata di notevole intensità dovuta al blocco di un congegno. Verso le 2.30 la situazione si è poi normalizzata.

 
CORRIERE ADRIATICO
Fumo nella raffineria

Allarme per un principio d'incendio. L'azienda: "Tutto sotto controllo"

di C.C.

FALCONARA - Una colonna di fumo che s'alzava dalla raffineria Api, ieri pomeriggio non ha mancato di suscitare apprensione tra i cittadini e gli automobilisti che percorrevano la Flaminia. Poco prima delle 16 infatti all'interno della raffineria si è verificato un principio d'incendio dovuto ad una fuoriuscita di gas avvenuta al termine di un'attività di manutenzione dell'apparecchiatura. Subito sono scattate le procedure di sicurezza interne all'Api che nel giro di poco tempo hanno consentito di riportare la situazione alla normalità. Alle 16.15 l'Api ha detto ai vigili del fuoco che la situazione era infatti tornata sotto controllo. La perdita gassosa si è verificata nella giuntura di due tubi che formano l'impianto di gassificazione che fa parte del ciclo di lavorazione. Le tubature che compongono l'impianto sono infatti tenute insieme dai bulloni. Una vite si sarebbe allentata causando così la fuoriuscita. Con tutta probabilità una volta fuori il gas, forse costituito da vapori di benzina, è entrato in contatto con una sostanza che l'ha infiammato, causando così il principio d'incendio. "Tutto si è risolto in quindici minuti - fa sapere l'Api in una nota -. Il focolaio è stato spento senza l'intervento di strutture operative esterne e senza alcuna conseguenza per le persone e per l'impianto".

Straniero faceva domande allarmanti su chiese e Api

I fantasmi del terrore A Falconara un giovane con lo zainetto chiede alla fermata del bus quali sono i luoghi di culto più affollati e come si entra in raffineria Caccia all'uomo con l'elicottero, fermato un tunisino

di CATERINA CANTORI

FALCONARA - Una vera e propria caccia all'uomo quella scattata ieri mattina a Falconara con tanto di pattuglie ed elicottero dell'Arma che setacciavano la città alla ricerca di un magrebino che, zainetto in spalla, rivolgeva domande inquietanti ai passanti, facendo balenare l'incubo di un kamikaze in cerca di bersagli. La sua "curiosità" si appuntava sulle chiese della città, l'Api e le linee dell'autobus. Richieste troppo strane, che vanno al di là di una semplice curiosità e che hanno insospettito i numerosi passanti fermati ieri mattina tra le 8 e le 9 dal magrebino. L'extracomunitario, descritto come un giovane alto circa un metro e settanta con addosso un giubbino di pelle di colore nero e uno zainetto, ha fermato alcuni falconaresi nei pressi della stazione ferroviaria e della chiesa di Santa Maria del Rosario. Il magrebino, che parlava a stento l'italiano, ha chiesto informazioni sulle chiese situate a Falconara e su quali di queste fossero più frequentate; sulla posizione, gli ingressi ed i sistemi di sicurezza della raffineria Api e sulle linee degli autobus. La prima ad essere fermata è stata una signora che stava aspettando l'autobus nei pressi della stazione. La donna è stata avvicinata dall'extracomunitario che l'ha letteralmente sommersa di strane domande. Non appena il magrebino si è allontanato la passante, temendo di avere a che fare con un kamikaze, ha messo al corrente la Polstrada della strana circostanza. Nel frattempo alle forze dell'ordine sono arrivate altre segnalazioni che parlavano di un extracomunitario, forse marocchino o algerino, che fermava le persone nei pressi della chiesa di Santa Maria del Rosario facendo domande sospette. Subito è scattato il piano sicurezza e la città è stata rivoltata come un calzino dalle pattuglie delle forze dell'ordine e dall'elicottero dei carabinieri che ha sorvolato a bassa quota Falconara, la raffineria e l'aeroporto. Dal canto loro le forze dell'ordine hanno controllato tutte le chiese della città. Un occhio di riguardo è stato gettato alla chiesa di Santa Maria del Rosario ma il parroco, don Roberto Pavan, si rifiuta di fornire eventuali dettagli sulla questione. Non è quindi dato sapere se lo straniero sia o meno entrato nella chiesa o abbia in qualche modo avvicinato il parroco. Verso metà mattinata una pattuglia della polizia municipale che stava perlustrando via della Repubblica ha avvistato un extracomunitario che, alla vista dell'auto, ha accelerato il passo. L'uomo, che per l'abbigliamento e l'altezza corrispondeva alla descrizione del magrebino che fermava i passanti, è stato fermato dai vigili urbani. In seguito al controllo dei documenti è emerso che lo straniero non era in regola con il permesso di soggiorno. Il tunisino è stato quindi portato dai carabinieri che hanno proceduto ai controlli di rito anche se, pare, che non ci sia stato il riconoscimento da parte dei passanti fermati dall'extracomunitario. Fino alla tarda serata non è stato dunque possibile capire se il tunisino fermato sia la stessa persona che ha generato preoccupazione con le domande sulle chiese e sull'Api. In seguito ad un controllo è emerso che l'extracomunitario fermato da qualche tempo vive a Falconara a casa di un connazionale. Per tutta la giornata di ieri comunque l'allerta delle forze dell'ordine è stata ai massimi livelli anche se in tarda mattinata l'elicottero dei carabinieri è stato fatto atterrare ma comunque pronto a rialzarsi in volo in tre minuti. Pur non potendo escludere che il tutto sia scaturito da un equivoco dovuto alla scarsa domestichezza dello straniero con la lingua italiana e dal timore di attentati che ormai regna in ogni cittadino, la circostanza non è stata presa sotto gamba. In concomitanza delle feste l'attenzione sugli obiettivi sensibili presenti in zona è stata comunque elevata ai massimi livelli. C'è anche da sottolineare che Falconara non si è fatta trovare impreparata davanti all'emergenza visto che la giunta comunale ha aderito al protocollo d'intesa elaborato dalla Regione e dal Ministero dell'Interno. La restante parte della giornata comunque è trascorsa in maniera tranquilla anche se l'attenzione è stata tenuta sempre ai massimi livelli. Per tutta la durata delle feste polizia e carabinieri non perderanno di vista il porto, la stazione, l'aeroporto e la basilica di Loreto, tutti luoghi dove si verifica una concentrazione di persone dovuta a motivi di viaggio o, come nel caso della Santa Casa, per motivi religiosi. Occhio puntato anche sull'Api, da sempre considerata "obiettivo sensibile". I controlli sul territorio vengono effettuati con pattugliamenti, sia in divisa che in borghese, e con i voli dell'elicottero. Si cerca comunque di vigilare in maniera discreta.

A mezzogiorno scocca la paura Le reazioni

Nei negozi affollati e tra le bancarelle del mercato tutti a chiedersi cosa fosse accaduto

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Uno, due, tre passaggi radenti e poi la virata per tornare verso il centro della città e di nuovo l'elicottero blu dell'Arma sorvola per la seconda e la terza volta il centro di Falconara. Via Bixio, via della Repubblica, ma in particolare la zona di via Leopardi e via Mameli. Impossibile non notare il velivolo soprattutto in una giornata quasi di festa quando la gente in giro per la spesa del pranzo di Pasqua o per le compere è davvero numerosa in tutte le zone della città. La presenza dell'elicottero è dovuta alla ricerca di un extracomunitario che va in giro facendo strane domande sulla dislocazione delle chiese in città e sulla raffineria dell'Api. "Qui lungo via Verdi - dice una commerciante - ci siamo affacciati tutti sulla porte dei negozi e dietro a noi i clienti, perché l'elicottero così basso ci ha fatto pensare subito a qualche problema di ordine pubblico". Si, ma quale? Di sabato le banche sono chiuse, ma la voce che è in corso un assalto ad un istituto di credito della zona di piazza Mazzini si sparge in fretta, così come poco dopo viene avanzata l'ipotesi di una rapina all'ufficio centrale delle Poste, temporaneamente dislocato (a causa della ristrutturazione della sede di via XX Settembre) in via Amendola. C'è chi si chiede, però, come mai l'elicottero stia sorvolando così insistentemente la zona della chiesa della Madonna del Rosario. Il mezzo dell'Arma passa sopra Falconara molte volte intorno alle 10.30, poi improvvisamente più nulla, ma i cittadini continuano a tempestare di telefonate il comando della polizia municipale e agli agenti, che ancora sanno poco o nulla di quanto accaduto e dello stato di allerta, non resta che calmare gli animi. E' lo stesso assessore alla sicurezza Francesco Terranova ad invitare alla tranquillità, "è tutto sotto controllo - dice - la macchina della prevenzione si è messa subito in moto, ma i cittadini non devono lasciarsi prendere dal panico". Intorno alle 12 nei negozi e nei supermercati del centro si proseguono i dubbi, le domande e le illazioni, ed è sempre l'elicottero dei carabinieri l'argomento del giorno che manda in secondo piano anche i commenti sulla riapertura pedonale di via Bixio completamente ristrutturata nel tratto da via Cairoli e via IV Novembre. Soltanto all'ora di pranzo, arrivano le prime frammentarie notizie sull'allerta terrorismo che ha indotto le forze dell'ordine ad effettuare un controllo a tappeto della città e la curiosità dei primi momenti lascia il posto prima alla perplessità e poi alla paura dichiarata senza mezzi termini. "Mamma mia, noi siamo così vicini all'Api, e lì basterebbe un nulla per farci saltare in aria tutti quanti".

Ecco il piano di protezione civile

Il Comune di Falconara ha elaborato una strategia per fronteggiare le calamità naturali

di M.C.

FALCONARA - L'amministrazione comunale di Falconara sta progettando l'attività di protezione civile e definendo la tipologia di interventi da adottare in caso di gravi emergenze ambientali e di calamità naturali in particolare a favore delle persone deboli non autosufficienti. Il Comune dovrà preparare i mezzi e le strutture operative per interventi di emergenza che l'amministrazione può risolvere in modo ordinario. L'amministrazione dovrà anche raccogliere dati per predisporre e aggiornare i piani regionali e provinciali per la protezione civile, collaborare all'attuazione degli interventi previsti nei piani e adottare le misure necessarie a fronteggiare le situazioni di pericolo. Per ovviare a queste responsabilità l'Ufficio ambiente del Comune di Falconara sta preparando un progetto per affrontare alcune precise tipologie di emergenza, quali l'esondazione dei corsi d'acqua, fenomeni atmosferici estremamente violenti e le frane. Il progetto è stato elaborato per garantire l'assistenza indispensabile ai soggetti deboli non autosufficienti che risiedono nel territorio comunale. Il programma prevede anche un'attività formativa ed informativa affinché i cittadini siano pronti a fronteggiare le situazioni di emergenza. Il piano viene predisposto con lo stesso criterio e con gli stessi concetti informatori già collaudati nella stesura dell'emergenza per rischi di incidenti rilevanti. La progettazione prevede uno studio preliminare del territorio finalizzato all'identificazione dei centri di pericolo nonché dei soggetti esposti al rischio singolo e sociale. Successivamente, verranno stabiliti i mezzi e le risorse necessari all'effettiva realizzazione del Piano di protezione civile comunale. Da ultimo, sarà predisposto un piano operativo di gestione e di intervento che costituirà il manuale comportamentale in situazioni di emergenza. Il tutto sarà realizzato su base informatica con la possibilità di una gestione grafica di protezione civile, utilizzando uno specifico software costituito da un sistema modulare per la gestione informatizzata del territorio. Il piano comunale di protezione civile deve essere condotto dall'amministrazione Comunale in sinergia con altre strutture pubbliche, col soccorso sanitario nazionale e con le organizzazioni di volontariato.

 
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