RASSEGNA STAMPA 07.04.2004

 

IL MESSAGGERO
Moruzzi: fuori i dati

Il capogruppo dei Verdi in Regione, Moruzzi, interroga D’Ambrosio in merito allo studio epidemiologico sullo stato di salute dei residenti di Falconara, chiedendo che venga reso noto per intero.

La valutazione d’impatto ambientale è legge Amagliani: «Massima consultazione»

ANCONA - Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza (contrario il centrodestra, astenuti i Verdi e Sinistra democratica) la legge che disciplina la Valutazione d' impatto ambientale. Il verde D' Angelo: «Poteva essere fatto di più. Almeno è stata accolta l'obbligatorietà di un dibattito pubblico qualora venga richiesto da un'organizzazione rappresentativa di interessi diffusi (associazioni ambientaliste e comitati di cittadini)». Ciccioli (An) ha motivato il voto contrario per «carenze tecniche nel procedimento della sua formazione». Brini (Fi): «La Regione Marche non ha più una politica ambientale». L' assessore all' ambiente Amagliani ha ricordato che si assegna alle Province il ruolo di autorità in materia di Via; dispone l' incremento (del 30%) delle soglie di accesso alle procedure Via; dispone la riduzione del 50% delle soglie dimensionali per tutti i progetti di opere o impianti ricadenti all' interno di aree naturali protette e «favorisce al massimo la partecipazione pubblica».

 
CORRIERE ADRIATICO
Approvata la Valutazione d'impatto ambientale "Via", la legge è fatta si salva solo la natura

ANCONA - "Via", la legge è fatta. In un consiglio regionale del tutti contro tutti ieri si è salvato solo l'ambiente. A fine mattinata è stato approvato a maggioranza (contrario il centrodestra, astenuti i Verdi e Sinistra democratica) la legge che disciplina la Valutazione d'impatto ambientale, di cui la Regione Marche era rimasta l'unica sprovvista in Italia. Durante la votazione dell'articolato, il testo era stato esaminato nella scorsa seduta, il consiglio ha accolto otto emendamenti del verde D'Angelo, respingendone, però, molti altri (32). Nelle dichiarazioni di voto, l'azzurro Brini ha pronunciato un "secco no" da parte del suo gruppo. "La Regione Marche non ha più una politica ambientale" e "l' aver fatto una legge non significa aver risolto i problemi del territorio". E rivolto ai Verdi ha chiesto: "Come pensate di gestire la questione ambientale nelle province, quando oggi votate contro la legge e contro la politica ambientale del governatore delle Marche? Oggi sono emerse contraddizioni di sostanza, di merito". D'Angelo, dal canto suo, ha rilevato che "poteva essere fatto di più, ma gli emendamenti passati - ha aggiunto -hanno dato un modesto contributo di miglioramento al testo della giunta". Soddisfatto l'assessore all'Ambiente Amagliani, il quale ha sottolineato alcuni aspetti normati dal provvedimento: il fatto che esso assegna alle Province il ruolo di autorità in materia di Via; dispone l'incremento (del 30%) delle soglie di accesso alle procedure Via; dispone la riduzione del 50% delle soglie dimensionali per tutti i progetti di opere o impianti ricadenti all'interno di aree naturali protette; introduce strumenti di semplificazione. E ancora, la legge opera una riunificazione delle procedure di Via disperse nelle varie normative di settore; sostituisce e assorbe la verifica di compatibilità paesistico-ambientale ai sensi del Piano paesistico ambientale regionale e, infine, "favorisce al massimo la partecipazione pubblica". "Sono ampiamente soddisfatto di questa legge - ha concluso Amagliani, ringraziando D'Angelo per il suo contributo - che non ha avuto rilievi da parte di alcuna categoria né alcuna associazione ambientalista".

 
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