Moruzzi: fuori i dati
Il capogruppo dei Verdi in
Regione, Moruzzi, interroga D’Ambrosio in merito allo studio
epidemiologico sullo stato di salute dei residenti di
Falconara, chiedendo che venga reso noto per intero.
La valutazione d’impatto
ambientale è legge Amagliani: «Massima consultazione»
ANCONA - Il consiglio
regionale ha approvato a maggioranza (contrario il
centrodestra, astenuti i Verdi e Sinistra democratica) la
legge che disciplina la Valutazione d' impatto ambientale.
Il verde D' Angelo: «Poteva essere fatto di più. Almeno è
stata accolta l'obbligatorietà di un dibattito pubblico
qualora venga richiesto da un'organizzazione rappresentativa
di interessi diffusi (associazioni ambientaliste e comitati
di cittadini)». Ciccioli (An) ha motivato il voto contrario
per «carenze tecniche nel procedimento della sua
formazione». Brini (Fi): «La Regione Marche non ha più una
politica ambientale». L' assessore all' ambiente Amagliani
ha ricordato che si assegna alle Province il ruolo di
autorità in materia di Via; dispone l' incremento (del 30%)
delle soglie di accesso alle procedure Via; dispone la
riduzione del 50% delle soglie dimensionali per tutti i
progetti di opere o impianti ricadenti all' interno di aree
naturali protette e «favorisce al massimo la partecipazione
pubblica». |
Approvata la Valutazione
d'impatto ambientale "Via", la legge è fatta si salva solo
la natura
ANCONA - "Via", la legge è
fatta. In un consiglio regionale del tutti contro tutti ieri
si è salvato solo l'ambiente. A fine mattinata è stato
approvato a maggioranza (contrario il centrodestra, astenuti
i Verdi e Sinistra democratica) la legge che disciplina la
Valutazione d'impatto ambientale, di cui la Regione Marche
era rimasta l'unica sprovvista in Italia. Durante la
votazione dell'articolato, il testo era stato esaminato
nella scorsa seduta, il consiglio ha accolto otto
emendamenti del verde D'Angelo, respingendone, però, molti
altri (32). Nelle dichiarazioni di voto, l'azzurro Brini ha
pronunciato un "secco no" da parte del suo gruppo. "La
Regione Marche non ha più una politica ambientale" e "l'
aver fatto una legge non significa aver risolto i problemi
del territorio". E rivolto ai Verdi ha chiesto: "Come
pensate di gestire la questione ambientale nelle province,
quando oggi votate contro la legge e contro la politica
ambientale del governatore delle Marche? Oggi sono emerse
contraddizioni di sostanza, di merito". D'Angelo, dal canto
suo, ha rilevato che "poteva essere fatto di più, ma gli
emendamenti passati - ha aggiunto -hanno dato un modesto
contributo di miglioramento al testo della giunta".
Soddisfatto l'assessore all'Ambiente Amagliani, il quale ha
sottolineato alcuni aspetti normati dal provvedimento: il
fatto che esso assegna alle Province il ruolo di autorità in
materia di Via; dispone l'incremento (del 30%) delle soglie
di accesso alle procedure Via; dispone la riduzione del 50%
delle soglie dimensionali per tutti i progetti di opere o
impianti ricadenti all'interno di aree naturali protette;
introduce strumenti di semplificazione. E ancora, la legge
opera una riunificazione delle procedure di Via disperse
nelle varie normative di settore; sostituisce e assorbe la
verifica di compatibilità paesistico-ambientale ai sensi del
Piano paesistico ambientale regionale e, infine, "favorisce
al massimo la partecipazione pubblica". "Sono ampiamente
soddisfatto di questa legge - ha concluso Amagliani,
ringraziando D'Angelo per il suo contributo - che non ha
avuto rilievi da parte di alcuna categoria né alcuna
associazione ambientalista". |