Carletti insiste: "Stop ai
Tir"
Inquinamento e rumore alla
base del nuovo provvedimento alla vigilia del tavolo tecnico
Nonostante il prefetto, il sindaco vieta il transito sulla
Flaminia
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Stop ai Tir nel
centro abitato di Falconara perché, spiegano gli
amministratori, "il territorio comunale non può essere
ulteriormente penalizzato dal punto di vista ambientale".
L'ordinanza, firmata ieri mattina dal sindaco Carletti, è
chiara e senza margini di trattativa: gli autocarri massa a
pieno carico superiore a 3,5 non potranno né transitare, né
sostare all'interno del comune con uno specifico riferimento
alla statale. Proprio la via Flaminia, secondo alcuni poteva
essere utilizzata per sgravare lo svincolo di Torrette.
"Considerato che la via Flaminia, principale arteria
cittadina, di appena mt. 3,10 di corsia e 6,20 di
carreggiata - si legge nell'ordinanza - è giornalmente
frequentata fino a tarda ora da numerosi cittadini e
forestieri i quali vi transitano e si soffermano nei locali
pubblici e nei negozi ubicati lungo entrambi i marciapiedi
della via e che la stessa via, oltre ad essere intensamente
abitata, è altresì continuamente attraversata da cittadini e
viaggiatori che accedono o escono dalla spiaggia e dalla
stazione ferroviaria, il passaggio dei veicoli pesanti,
quali i Tir, metterebbe a repentaglio ed in grave pericolo
l'incolumità e la sicurezza di tutti i passanti". Il sindaco
inoltre fa presente che i veicoli pesanti non potranno
oltrepassare i segnali indicatori della località posti in
via Flaminia, via Campania, via Panoramica, via Barcaglione,
via Tesoro n.1, via La Costa n.26, via Marconi n.100. "Il
provvedimento - precisa l'assessore al traffico ed alla
Polizia Municipale, Francesco Terranova - è volto in
particolare alla tutela della salute dei cittadini,
Falconara dal punto di vista dell'inquinamento ambientale è
già abbastanza provata, di più non potrebbe sopportare. E'
auspicabile che tutta la collettività e le forze politiche,
senza distinguo, si stringano attorno al sindaco per
sostenere l'ordinanza". Nel documento l'amministrazione
cittadina ricorda come "negli ultimi anni a causa
dell'intensificarsi del traffico automobilistico, la via
Flaminia, ha già ampiamente raggiunto - e spesso superato -
il limite massimo di tollerabilità delle polveri PM10 e di
altri inquinanti gassosi, per cui ogni ulteriore incremento
veicolare , aumenterebbe oltre ogni lecito limite di norma
l'inquinamento atmosferico con conseguente grave rischio per
la salute dei cittadini, dei passanti, e degli abitanti del
luogo". E come se non bastasse è ormai accertato che i
veicoli in transito per la via Flaminia, le cui punte
raggiungono il numero di oltre 2000/ora , "determinano già
ora un intensissimo grado di rumorosità anche superiore agli
standard previsti per il luogo dalla zonizzazione acustica
comunale, tanto che l'avvento di ulteriore traffico pesante,
quale passaggio dei Tir per la via, determinerebbe un
ulteriore illegittimo incremento del grado di rumorosità,
del tutto insopportabile e costituente grave pericolo per la
salute psicofisica dei cittadini, abitanti e passanti".
Carletti ha deciso per il divieto assoluto anche in vista
della stagione estiva e dell'incombente minaccia dei picchi
di ozono. La decisione del Comune di Falconara getta una
luce del tutto diversa sul tavolo tecnico che dovrebbe
riunirsi tra domani e giovedì e che è stato concordato la
settimana scorsa in Prefettura. Si preannuncia uno dibattito
di non facile risoluzione dal momento che le istanze in
campo sono tutte legittime e condivisibili. Il problema
della salute, peraltro, non riguarda solo Falconara ma
l'intero territorio. In più, ci sono problemi di ordine
pubblico che pure debbono essere risolti. La strada che si
voleva percorrere è quella della condivisione ma lo
sbarramento che impone Falconara, ancor prima di sedersi al
tavolo, rende tutto più difficile.
In treno allo stadio
Proseguono i lavori per
realizzare la metropolitana di superficie. Fermata
ferroviaria pronta entro la fine dell'anno
I lavori della fermata
Falconara-Stadio sono "in avanzata fase di attuazione", con
termine previsto entro il secondo semestre del 2004, e la
fermata potrebbe possa entrare in funzione già con l'orario
Trenitalia 2005. Mentre il termine per il completamento
delle fermate di Ancona-Stadio e Camerano-Aspio è
programmato entro il primo trimestre del 2005. E' l'esito di
una riunione operativa, tenutasi a Falconara per iniziativa
della Provincia, tra gli enti a vario titolo coinvolti nel
progetto di sistema integrato autobus-treno, o
"metropolitana di superficie", volta a coordinare le
iniziative e le decisioni di ciascun soggetto. La riunione è
servita per affrontare le questioni concrete relative
all'avvio dell'esercizio di tali fermate. Ad essa hanno
preso parte l'assessore regionale ai trasporti Marco
Amagliani, l'assessore provinciale alla mobilità Luciano
Montesi e i rappresentanti delle amministrazioni comunali di
Ancona, Camerano e Falconara Marittima. Nell'incontro è
stata anche effettuata una ricognizione di tutti gli
elementi necessari allo sviluppo del sistema (adeguamento
marciapiedi stazioni esistenti, parcheggi scambiatori,
previsione di nuove fermate, e altro) e si è stabilito di
convocare a breve un'ulteriore riunione per conseguire "in
tempi rapidi" gli obiettivi prefigurati dal sistema. Al
trasferimento su rotaia di gran parte del traffico di
pendolari che ora viaggia in auto, si annette grande
importanza per dare risposta a due criticità del territorio.
La prima riguarda la salute dal momento che la riduzione del
traffico porterebbe anche un abbassamento dei principali
inquinanti dell'atmosfera. La seconda verte invece sulla
mobilità che, grazie alla metropolitana, acquisterebbe una
grande velocità. |