Baldassarri conferma
l’ipotesi Lunardi.
Il viceministro alla
convention di Forza Italia: «E’ pronto anche l’arretramento
della ferrovia: nuove stazioni al Pinocchio e all’Aspio»
«L’Uscita a Ovest? Entro aprile ve la presento». E in Comune
oggi lo storico voto sul piano del porto
di Fa.Pi
«O prima o dopo Pasqua. Siamo
pronti per presentarla alla città». Il viceministro
Baldassarri, dalla convention di Forza Italia alla Fiera,
lancia l’ulteriore conferma. Il Governo ha scelto di andare
a Ovest, il tracciato è pronto e sarà presentato formalmente
entro aprile. «Quale tracciato? Sarà per lo più in galleria:
costerà di più ma non deve preoccuparci. L’importante è dare
ad Ancona un’uscita dal porto senza arrecare danni
ambientali o disagi alla popolazione». Il viceministro ha
anche annunciato il nuovo tracciato dell’arretramento della
Ferrovia: «Presenteremo anche questo: la stazione di
Falconara sarà arretrata verso Castelferretti. Ancona
centrale sorgerà all’Aspio ma ci sarà una fermata
“cittadina” anche al Pinocchio. Ferrovia e uscita a Ovest: è
un piano integrato per lo sviluppo del nodo di Ancona».
L’intervento plana sul consiglio comunale che oggi si
appresta a varare il nuovo piano regolatore del porto. Un
voto per certi versi storico e non solo perché il piano ha
richiesto sei anni di discussioni e di verifiche. Questo è
l’atto che ufficializza l’entrata della città nello scalo.
Dalla strada parallela a via della Loggia alle banchine del
porto storico riservate ai traghetti. Dal percorso
monumentale - con teleferica sino al Duomo - alla piazza sul
mare nei pressi di Porta Pia. Il terminal crociere. Gli
operatori? Traffico commerciale alla nuova darsena con il
doppio delle banchine disponibili, i silos trasferiti entro
il 2012, le delocalizzazioni, il nuovo porto peschereccio
alla Barducci. E poi la previsione del tunnel, dallo scalo
di alaggio ex Morini alla banchina dietro la Banca D’Italia:
l’asse viario di collegamento tra vecchio e nuovo scalo, che
tutti si augurano prosegua con l’Uscita a Ovest con
l’innesto alla Palombella, sino all’A14. Risolti gli ultimi
dubbi sulla dislocazione della dogana, accordata la
flessibilità alla banchina 22, stamani il sindaco Sturani
porterà a casa sostanzialmente l’Ancona del futuro, il nuovo
assetto urbanistico che permetterà alla città, finalmente,
di avere un lungomare.Un atto che si staglia in un clima
comunque difficile per il porto. Il commissariamento che
perdura, il calo dei traffici, la difficoltà di avere a
breve termine una viabilità all’altezza, hanno spinto la
Cgil, l’altro giorno, a chiedere la promozione di un tavolo
istituzionale «di crisi». Se ne parlerà di certo oggi in un
consiglio, che si annuncia maratona. Previsto anche il voto
sul bilancio di previsione 2004.
Cinquanta aree a rischio
in tutto il Paese (edizione Frosinone - tema discariche)
Sono 50 i siti italiani di
interesse nazionale contaminati dai rifiuti, dislocati in
tutte le regioni, resi noti dal ministero dell'Ambiente e
della tutela del territorio. Il lazio ne ha solo uno ed è
quello della discarica di via Le lame a Frosinone. Questi
gli altri siti segnalati dal ministero nel centro sud.
Toscana: Piombino, Massa e Carrara, Livorno, Orbetello area
ex-Sitoco. Umbria: Terni-Papigno. Marche: Basso bacino del
fiume Chienti, Falconara Marittima. Abruzzo: Fiumi Saline e
Alento. - Molise: Campobasso-Guglionesi II. Campania: Napoli
Orientale, Litorale Domizio Flegreo ed Agro Aversano (Caserta-Napoli),
Napoli Bagnoli-Coroglio, aree del litorale vesuviano.
Puglia: Manfredonia, Brindisi, Taranto, Bari-Fibronit.
Basilicata: Tito, aree industriali della val Basento.
Calabria: Crotone-Cassano-Cerchiara. Sicilia: Gela, Priolo,
Biancavilla. Sardegna: Sulcis-Iglesiente-Guspinese, aree
industriali di Porto Torres.
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