Approvata la relazione di
bilancio ma il Comune dovrà reperire altre risorse per gli
oneri di gestione
FALCONARA- Bilancio di
previsione 2004. Presentata ieri in commissione la relazione
contenente il parere dei revisori dei conti, che segnalano
"un aumento dell'indebitamento pro capite, passato da
1703,52 euro nel 2003 a 2.276,42 nel 2004", controbilanciato
comunque "dall'incremento degli investimenti effettivamente
realizzati attraverso l'accensione di mutui". Maggiorate
anche le spese fisse per il personale e il rimborso
prestiti(+3,5%). Da parte dei revisori che in sostanza
approvano la previsione di bilancio, un monito: "il Comune
dovrà reperire risorse finanziarie adeguate per soddisfare
gli oneri di gestione derivanti dagli investimenti".
Apportata da parte del Comune una modifica al piano
triennale per anticipare l'acquisto dell'immobile Filipponi
di Villanova(costo 1.700.000 euro) al 2004, in quanto di
primaria importanza per il piano di recupero "Villanova -
Falconara nord", adottato dal consiglio comunale nella
scorsa seduta.
Allarme rientrato alla
piattaforma petrolifera: finiti in mare solo pochi litri di
liquido oleoso
di G.Man.
ROMA - Allarme rientrato ieri
davanti alla costa di Fiumicino per la caduta in mare di
carburante nel corso delle operazioni di scarico della
nave-cisterna ”Zagara”. Con le prime luci dell’alba tecnici
della ”Raffineria di Roma”, titolare dei terminali
petroliferi, e i marittimi della Guardia costiera hanno
analizzato attentamente le attrezzature. Con il sopralluogo,
così, si è scoperto che lo sversamento ha riguardato non
direttamente il carburante trasportato dalla ”Zagara” bensì
il bagno di tenuta che si trova all’interno delle
guarnizioni delle manichette. Nella sostanza, avrebbe ceduto
una guarnizione dell’oleodotto flessibile e in acqua
sarebbero finiti pochissimi litri di liquido oleoso.
Sostanza opalescente e di spessore finissimo che ha creato
una macchia di alcune decine di metri quadrati e che nella
notte era stata già rimossa dal ”Frog”, unità
antinquinamento. Trattandosi di un guasto di portata
limitata, basteranno poche ore di lavoro domani mattina per
ripristinare la manichetta e riprendere le operazioni di
scarico. Sino a quel momento la ”Zagara” dovrà restare alla
fonda con il suo contenuto di oltre 25 mila tonnellate di
jet fuel, carburante per aerei.
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I residenti preoccupati sul
futuro della parrocchia
Piano di riqualificazione di
Villanova
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Costerà circa un
milione e 800 mila euro la ex fabbrica di pelletterie
Filipponi e per la sua acquisizione, ritenuta prioritaria,
l'amministrazione comunale presenterà in sede di
approvazione di bilancio martedì un apposito emendamento.
Per rilevare il grande edificio, considerato strategico nel
piano di recupero e riqualificazione di Villanova, il Comune
ha deciso di procedere allo stralcio di altri investimenti
immobiliari, i dieci appartamenti di via Amendola e il
magazzino e l'appartamento di via Cavour 4, tutti i
proprietà dell'Adriatica Costruzioni. Nella struttura, dove
fino alla cessazione dell'attività, ha avuto sede l'azienda
(un tempo notissima nel settore fu creata nel 1937 da Carlo
Filipponi e dalla moglie Elsa Catani, poi rimasta unica
amministratrice dopo la prematura scomparsa del marito),
dovrebbero essere ricavati, al primo piano, almeno 30
appartamenti da destinare all'edilizia residenziale
pubblica, ed al piano terra spazi per le associazioni, i
servizi sociali e le attività economiche, più una grande
piazza da realizzare delocalizzando il distributore di
carburante attualmente situato lungo il confine esterno. Con
l'acquisto di tutto il complesso (si tratta in tutto di
almeno 3000 metri quadrati) diventeranno di proprietà del
Comune anche i locali dove da decenni è ospitata, grazie
alla disponibilità di Elsa Catani-Filipponi, la piccola
chiesa di Villanova, e adesso, visti i progetti i corso, i
residenti si chiedono quale sarà il futuro della loro
parrocchia all'interno del piano di recupero dell'intera
zona. Il piano di recupero "Villanova- Falconara Nord",
adottato dal consiglio comunale nella seduta del 23 marzo (e
per il quale sono stati chiesti i finanziamenti previsti dal
Contratto di Quartiere II) prevede la salvaguardia e
valorizzazione dei beni architettonici di maggior pregio, la
creazione di nuove centralità urbane capaci di connotare e
strutturare il tessuto edilizio attraverso interventi
pubblici, la riqualificazione del tessuto urbano con
operazioni private da estendere ad interi isolati, il
completamento, la ristrutturazione ed il riuso delle aree
dimesse con inserimento di nuove strutture di interesse
pubblico ivi comprese le aree verdi. Contemporaneamente
saranno messe in atto azioni ed interventi per la
mitigazione dei rischi e dei problemi ambientali esistenti,
verranno realizzati percorsi pedonali e ciclabili sicuri
atti a costituire l'avvio di un tessuto connettivo urbano
con capacità di arredo e qualificazione degli spazi aperti
pubblici e saranno adottate norme incentivanti gli
interventi privati di recupero e ristrutturazione di edifici
e di singole unità abitative, atte a migliorare le
condizioni funzionali degli alloggi. "Il piano di recupero -
spiegano i tecnici del comune - è attuativo degli indirizzi
e dei contenuti del Prg ed individua una serie di interventi
finalizzati al miglioramento della qualità urbana e
dell'offerta degli standard urbanistici, laddove per
standard urbanistici si considerano: l'istruzione,
l'interesse comune (uffici comunali, sedi di servizi
sociali, strutture a beneficio della collettività), spazi
pubblici attrezzati (parchi, giardini, aree verdi) e i
parcheggi". Tutte azioni, secondo il Comune che si integrano
"col progetto di arretramento della linea ferroviaria
adriatica in attesa di approvazione da parte del Cipe
(Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica
) e con il progetto Bohigas di cui l'arretramento della
linea ferroviaria è parte integrante".
Ronchi e la difesa
dell'ambiente
L'ex ministro in un convegno:
"Giù le mani dalla Costituzione"
FALCONARA - E' stato aperto
da Edo Ronchi, docente universitario ed ex ministro
all'ambiente il convegno su "Ambiente e ruolo delle
autonomie Locali", organizzato dal Comune e dall'Istituto
Sviluppo Sostenibile Italia. L'analisi dell'ex ministro, che
si è concentrata sull'interpretazione delle norme di riforma
costituzionale, ha posto l'accento sulla inopportunità di
una nuova modifica al titolo V della seconda parte della
Costituzione e della delega richiesta dal Governo per una
revisione dell'intera normativa ambientale. "Tale revisione
appare preoccupante - ha detto Ronchi - non solo per il
rischio di ridurre i livelli di tutela ambientale ma anche
perché prescinde da un quadro unitario di riferimento nella
ripartizione delle competenze fra lo Stato, la Regione e gli
Enti locali". Inoltre, ha proseguito, l'idea di produrre un
Testo Unico per materia, su un argomento complesso come
quello ambientale, a prescindere da un quadro unitario di
ripartizione delle competenze, può comportare rischi seri di
incoerenza, di difficoltà interpretativa e attuativa. Il
quadro di riferimento vigente, in seguito alla recente
riforma costituzionale del titolo V, è in evoluzione e la
qualità dei suoi esiti non appare incoraggiante sia per un
abbassamento del profilo delle politiche ambientali
nazionali, sia per una compressione del ruolo e del
protagonismo degli enti locali, in particolare per la
riduzione dei trasferimenti di risorse finanziarie.
Tuttavia, ha concluso il presidente dell'Issi, "i Comuni, le
Province e le Regioni possono, con la qualità e l'incisività
delle loro iniziative, dare un impulso decisivo
all'evoluzione del quadro istituzionale delle politiche
ambientali, concorrendo a determinare la stessa direzione
complessiva di marcia". Il convegno, introdotto dal vice
sindaco Antonio Graziosi e dall'assessore comunale
all'ambiente Giancarlo Scortichini e coordinato dal
dirigente all'ambiente Paolo Angeloni, è proseguito con gli
interventi dei tecnici Zaccardi, De Santis e Brambilla,
dell'avvocato Pernice, del dottor Marsili e dell'architetto
Bollini. |