RASSEGNA STAMPA 28.03.2004

 

IL MESSAGGERO
Approvata la relazione di bilancio ma il Comune dovrà reperire altre risorse per gli oneri di gestione

FALCONARA- Bilancio di previsione 2004. Presentata ieri in commissione la relazione contenente il parere dei revisori dei conti, che segnalano "un aumento dell'indebitamento pro capite, passato da 1703,52 euro nel 2003 a 2.276,42 nel 2004", controbilanciato comunque "dall'incremento degli investimenti effettivamente realizzati attraverso l'accensione di mutui". Maggiorate anche le spese fisse per il personale e il rimborso prestiti(+3,5%). Da parte dei revisori che in sostanza approvano la previsione di bilancio, un monito: "il Comune dovrà reperire risorse finanziarie adeguate per soddisfare gli oneri di gestione derivanti dagli investimenti". Apportata da parte del Comune una modifica al piano triennale per anticipare l'acquisto dell'immobile Filipponi di Villanova(costo 1.700.000 euro) al 2004, in quanto di primaria importanza per il piano di recupero "Villanova - Falconara nord", adottato dal consiglio comunale nella scorsa seduta.

Allarme rientrato alla piattaforma petrolifera: finiti in mare solo pochi litri di liquido oleoso

di G.Man.

ROMA - Allarme rientrato ieri davanti alla costa di Fiumicino per la caduta in mare di carburante nel corso delle operazioni di scarico della nave-cisterna ”Zagara”. Con le prime luci dell’alba tecnici della ”Raffineria di Roma”, titolare dei terminali petroliferi, e i marittimi della Guardia costiera hanno analizzato attentamente le attrezzature. Con il sopralluogo, così, si è scoperto che lo sversamento ha riguardato non direttamente il carburante trasportato dalla ”Zagara” bensì il bagno di tenuta che si trova all’interno delle guarnizioni delle manichette. Nella sostanza, avrebbe ceduto una guarnizione dell’oleodotto flessibile e in acqua sarebbero finiti pochissimi litri di liquido oleoso. Sostanza opalescente e di spessore finissimo che ha creato una macchia di alcune decine di metri quadrati e che nella notte era stata già rimossa dal ”Frog”, unità antinquinamento. Trattandosi di un guasto di portata limitata, basteranno poche ore di lavoro domani mattina per ripristinare la manichetta e riprendere le operazioni di scarico. Sino a quel momento la ”Zagara” dovrà restare alla fonda con il suo contenuto di oltre 25 mila tonnellate di jet fuel, carburante per aerei.

 
CORRIERE ADRIATICO
I residenti preoccupati sul futuro della parrocchia

Piano di riqualificazione di Villanova

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Costerà circa un milione e 800 mila euro la ex fabbrica di pelletterie Filipponi e per la sua acquisizione, ritenuta prioritaria, l'amministrazione comunale presenterà in sede di approvazione di bilancio martedì un apposito emendamento. Per rilevare il grande edificio, considerato strategico nel piano di recupero e riqualificazione di Villanova, il Comune ha deciso di procedere allo stralcio di altri investimenti immobiliari, i dieci appartamenti di via Amendola e il magazzino e l'appartamento di via Cavour 4, tutti i proprietà dell'Adriatica Costruzioni. Nella struttura, dove fino alla cessazione dell'attività, ha avuto sede l'azienda (un tempo notissima nel settore fu creata nel 1937 da Carlo Filipponi e dalla moglie Elsa Catani, poi rimasta unica amministratrice dopo la prematura scomparsa del marito), dovrebbero essere ricavati, al primo piano, almeno 30 appartamenti da destinare all'edilizia residenziale pubblica, ed al piano terra spazi per le associazioni, i servizi sociali e le attività economiche, più una grande piazza da realizzare delocalizzando il distributore di carburante attualmente situato lungo il confine esterno. Con l'acquisto di tutto il complesso (si tratta in tutto di almeno 3000 metri quadrati) diventeranno di proprietà del Comune anche i locali dove da decenni è ospitata, grazie alla disponibilità di Elsa Catani-Filipponi, la piccola chiesa di Villanova, e adesso, visti i progetti i corso, i residenti si chiedono quale sarà il futuro della loro parrocchia all'interno del piano di recupero dell'intera zona. Il piano di recupero "Villanova- Falconara Nord", adottato dal consiglio comunale nella seduta del 23 marzo (e per il quale sono stati chiesti i finanziamenti previsti dal Contratto di Quartiere II) prevede la salvaguardia e valorizzazione dei beni architettonici di maggior pregio, la creazione di nuove centralità urbane capaci di connotare e strutturare il tessuto edilizio attraverso interventi pubblici, la riqualificazione del tessuto urbano con operazioni private da estendere ad interi isolati, il completamento, la ristrutturazione ed il riuso delle aree dimesse con inserimento di nuove strutture di interesse pubblico ivi comprese le aree verdi. Contemporaneamente saranno messe in atto azioni ed interventi per la mitigazione dei rischi e dei problemi ambientali esistenti, verranno realizzati percorsi pedonali e ciclabili sicuri atti a costituire l'avvio di un tessuto connettivo urbano con capacità di arredo e qualificazione degli spazi aperti pubblici e saranno adottate norme incentivanti gli interventi privati di recupero e ristrutturazione di edifici e di singole unità abitative, atte a migliorare le condizioni funzionali degli alloggi. "Il piano di recupero - spiegano i tecnici del comune - è attuativo degli indirizzi e dei contenuti del Prg ed individua una serie di interventi finalizzati al miglioramento della qualità urbana e dell'offerta degli standard urbanistici, laddove per standard urbanistici si considerano: l'istruzione, l'interesse comune (uffici comunali, sedi di servizi sociali, strutture a beneficio della collettività), spazi pubblici attrezzati (parchi, giardini, aree verdi) e i parcheggi". Tutte azioni, secondo il Comune che si integrano "col progetto di arretramento della linea ferroviaria adriatica in attesa di approvazione da parte del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ) e con il progetto Bohigas di cui l'arretramento della linea ferroviaria è parte integrante".

Ronchi e la difesa dell'ambiente

L'ex ministro in un convegno: "Giù le mani dalla Costituzione"

FALCONARA - E' stato aperto da Edo Ronchi, docente universitario ed ex ministro all'ambiente il convegno su "Ambiente e ruolo delle autonomie Locali", organizzato dal Comune e dall'Istituto Sviluppo Sostenibile Italia. L'analisi dell'ex ministro, che si è concentrata sull'interpretazione delle norme di riforma costituzionale, ha posto l'accento sulla inopportunità di una nuova modifica al titolo V della seconda parte della Costituzione e della delega richiesta dal Governo per una revisione dell'intera normativa ambientale. "Tale revisione appare preoccupante - ha detto Ronchi - non solo per il rischio di ridurre i livelli di tutela ambientale ma anche perché prescinde da un quadro unitario di riferimento nella ripartizione delle competenze fra lo Stato, la Regione e gli Enti locali". Inoltre, ha proseguito, l'idea di produrre un Testo Unico per materia, su un argomento complesso come quello ambientale, a prescindere da un quadro unitario di ripartizione delle competenze, può comportare rischi seri di incoerenza, di difficoltà interpretativa e attuativa. Il quadro di riferimento vigente, in seguito alla recente riforma costituzionale del titolo V, è in evoluzione e la qualità dei suoi esiti non appare incoraggiante sia per un abbassamento del profilo delle politiche ambientali nazionali, sia per una compressione del ruolo e del protagonismo degli enti locali, in particolare per la riduzione dei trasferimenti di risorse finanziarie. Tuttavia, ha concluso il presidente dell'Issi, "i Comuni, le Province e le Regioni possono, con la qualità e l'incisività delle loro iniziative, dare un impulso decisivo all'evoluzione del quadro istituzionale delle politiche ambientali, concorrendo a determinare la stessa direzione complessiva di marcia". Il convegno, introdotto dal vice sindaco Antonio Graziosi e dall'assessore comunale all'ambiente Giancarlo Scortichini e coordinato dal dirigente all'ambiente Paolo Angeloni, è proseguito con gli interventi dei tecnici Zaccardi, De Santis e Brambilla, dell'avvocato Pernice, del dottor Marsili e dell'architetto Bollini.

 
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