RASSEGNA STAMPA 26.03.2004

 

IL MESSAGGERO
Forza Italia e Carletti: «Mira alla Esino spa»

di Letizia Larici

FALCONARA La Esino spa non convince affatto gli esponenti dell'opposizione. Mentre i Ds di Falconara chiedono di accelerare i tempi per la sua costituzione, la minoranza evidenzia incertezze e solleva obiezioni di vario genere. Al centro delle critiche, oltre al contenuto dello statuto che conferisce alla società deleghe amplissime, il mancato coinvolgimento degli altri Comuni dell'ambito territoriale, a parte Chiaravalle, che dopo aver collaborato alla stesura della bozza, ha preferito non proseguire nell'iter costitutivo, in vista di una valutazione più approfondita. «Il resto dei Comuni - dice Matteo Astolfi, capogruppo di An - non è stato nemmeno informato. Se effettivamente Falconara optasse per muoversi da sola, pur prevedendo l'ingresso degli altri enti in un secondo momento, le cose non cambierebbero, perché l'impostazione della società sarebbe sempre frutto di una decisione unilaterale». Gli fa eco Sergio Badialetti dei Verdi, che si chiede «in che modo verrebbero spartite le quote societarie». Ma le polemiche vanno ben oltre e c'è anche chi non esita ad insinuare il sospetto che dietro alla Esino spa si nascondano giochi di potere. «Siamo propensi a pensare - osserva Goffredo Brandoni, a nome del gruppo consiliare di Fi - che il sindaco, una volta scaduto il mandato, sia intenzionato a proseguire la sua esperienza politico- amministrativa alla guida della nuova società, così da poter mantenere la posizione di "super sindaco". Dello stesso avviso An che parla di "probabile presidenza di Carletti". Considerazioni politiche a parte, a preoccupare l'opposizione è la quantità di deleghe che lo statuto conferisce alla società, destinata a gestire tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica e non, da quelli cimiteriali alla pubblica illuminazione, dalla ristorazione ai sevizi sanitari e sociali. «Anche se ciò è consentito dalla legge - afferma Bandoni - in questo modo il consiglio comunale viene esautorato da tutte le funzioni di indirizzo e di controllo». Gli stessi timori vengono espressi dagli altri partiti dell'opposizione. In particolare Rc appare fortemente preoccupata per il futuro dei servizi sociali. «Una tematica - spiega il capogruppo consiliare Massimo Marcelli Flori - che rischia di venire snaturata. Mettere i servizi sociali in mano ad una società privata è pericoloso».

 
LA SICILIA
Crisi del polo petrolchimico Marzano rassicura Gianni

di maria teresa giglio

Priolo. Una nuova configurazione dei poli chimici, caratterizzata dalla presenza di piccole e medie imprese trasformatrici. Questa l'ipotesi risolutiva prospettata dal ministro per le Attività produttive, Antonio Marzano, in risposta ad una interrogazione del deputato Pippo Gianni sulla crisi del polo industriale priolese, in particolare sulla dismissione dell'impianto clorosoda. L'obiettivo indicato dal ministro, raggiungibile solo a condizione che vengano mantenuti i livelli produttivi, è già oggetto di interesse da parte del governo, come ha affermato lo stesso Marzano il quale ha dichiarato che è in fase di redazione un programma per la riqualificazione dei siti industriali e l'accrescimento della competitività per attrarre investitori. L'on. Gianni, che ha anche sollecitato l'esponente di governo ad invitare l'Eni (finora assente) a sedersi al tavolo delle trattative, ha esposto alla Camera le disastrose ricadute occupazionali (il rischio è la perdita di circa 2.000 posti di lavoro) ed ha rimarcato il dovere di intervento dello Stato, comproprietario dell'Eni. Il parlamentare siracusano ha inoltre interrogato il ministro sulla opportunità di giungere rapidamente ad un accordo di programma che contenga il risanamento ambientale, la modifica e bonifica dei siti dimessi, il rilancio della chimica con la riconversione dell'impianto cloro-soda. E Marzano, oltre a rappresentare l'interessamento del governo alla crisi del sito industriale priolese, ha anche reso noto come la bozza di accordo di programma, preparatoria alla stesura del documento ufficiale, includa il caso cloro-soda.

 
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