RASSEGNA STAMPA 11.03.2004

 

IL MESSAGGERO
Petrolio in mare, Api assolta

di LETIZIA LARICI

FALCONARA «Uno sversamento puramente accidentale e modesto». Così il Gip del Tribunale di Ancona ha disposto lunedì scorso l'archiviazione del procedimento a carico della raffineria Api, aperto per fare luce sullo sversamento in mare di gasolio avvenuto il 31 marzo 2003. L'incidente, causato da un guasto ad una manichetta della motocisterna Cosmo, durante le operazioni di caricamento al pontile dell'Api, aveva innescato una serie di polemiche. In particolare, i Verdi e i comitati di quartiere di Villanova e Fiumesino avevano sollevato il dubbio che la quantità di prodotto fuoriuscita fosse molto più consistente, rispetto a quella indicata dalla raffineria. A distanza di 11 mesi, la versione fornita dall'Api trova conferma nel provvedimento del Tribunale, adottato aderendo alla richiesta di archiviazione avanzata dal Pm. «Il decreto - sottolinea la raffineria in una nota - consente di riportare la vicenda nell'alveo della sua autentica portata, ripristinandone inoltre l'esatta dinamica». «La quantità di gasolio finito in mare - spiega un portavoce - era talmente contenuta che non si era nemmeno reso necessario l'intervento della motonave Grecale Primo, attrezzata per operazioni di recupero, giunta immediatamente sul posto. A conferma della lieve entità dello sversamento poi, il fatto che per provvedere alla dispersione del prodotto non eravamo neanche dovuti ricorrere alla sua delimitazione con le panne galleggianti».

Veleni, il pericolo non c’è più

Processo Ex-Montedison

di GIAMPAOLO MILZI

FALCONARA La "spiaggia dei veleni"? Esperti tutti d'accordo: allo stato attuale non esiste nessun rischio, né per le persone, né per l'ambiente. Ancora un tassello a favore dei manager imputati, nel processo-puzzle che ricostruisce, anche storicamente, cos'è avvenuto all'ombra dell'ex Montedison ai confini tra i comuni di Falconara e Marina di Montemarciano. Certo, per decenni, a partire dal 1920, quando cominciò la produzione di iperfosfato e altri concimi chimici, tonnellate di scorie - il cosiddetto "ceneraccio" rossastro impregnato di pirite, piombo, arsenico e rame - ma anche amianto e altri inquinanti, vennero "piratescamente" smaltiti o comunque finirono in spiaggia e in mare. E in quattro sono inquisiti per violazione del Decreto Ronchi: Vito De Lucia e Cosimo Capobianco, manager di "Enichem Agricoltura", la società che gestì per Montedison la dismissione dello stabilimento tra l'88 e l'89; e Giuseppe Torroni e Dino Simonetti, titolari, rispettivamente, della "Rocca mare spa" e della "Agricola '92", le aziende che acquistarono da "Enichem agricoltura" in liquidazione il sito contaminato. Ma il perito Italo Pasquon e il geologo Fabio Colombo, consulenti di De Lucia e Capobianco, hanno confermato quanto detto poco prima da Nedo Biancani, il perito dell'inchiesta giudiziaria: la contaminazione c'è stata, ma nel corso degli anni i sedimenti velenosi sotto la sabbia si sono stabilizzati e quindi il pericolo è passato.

Carletti rispolvera la carta delle targhe alterne: tre domeniche di stop fino al termine di marzo

Lotta alle polveri

di LETIZIA LARICI

FALCONARA Targhe alterne: domenica si riprende. Ripristinata ieri dal sindaco Giancarlo Carletti l'ordinanza di adesione al provvedimento provinciale contro l'inquinamento, limitatamente alle prossime tre domeniche (14, 21 e 28 marzo), mentre di lunedì si potrà circolare liberamente. Una storia infinita, costellata di ripensamenti, che sembra aver trovato una soluzione definitiva. Dopo la sospensione dell'ordinanza lunedì 1 marzo, disposta dal primo cittadino per limitare i disagi legati all'abbondante nevicata che si era abbattuta su Falconara, il Comune aveva deciso di non ripristinare il provvedimento. Questo perché nel frattempo Ancona aveva modificato la propria ordinanza, prevedendo un ampliamento delle categorie esentate. Secondo Falconara un diverso regime di circolazione tra i due comuni confinanti poteva creare disagi eccessivi e situazioni contraddittorie, in quanto alcune categorie esentate ad Ancona potevano non esserlo a Falconara e viceversa. Così il Comune aveva preso tempo. Ieri la reintroduzione del provvedimento nella forma originaria, ma con l'esclusione dei lunedì. «Il lunedì - spiega il dirigente di Polizia Municipale e ufficio ambiente Paolo Angeloni- è giorno di mercato a Falconara. La circolazione a targhe alterne avrebbe penalizzato eccessivamente la cittadinanza. Di domenica invece, giorno festivo, la gente si può organizzare con più facilità». Le novità che il Comune ha in serbo per combattere le polveri sottili non finiscono qui. «Stiamo pensando - prosegue Angeloni- ad un estensione dell'isola pedonale, già in vigore in centro tutte le domeniche, compatibilmente con i cantieri aperti in città. Nei prossimi giorni ne discuteremo con il Cam». Domenica intanto, circolazione consentita alle sole targhe pari dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 , con la concessione di una "finestra" all'ora di pranzo. In quest'ottica il Comune ha predisposto su tutto il territorio un'apposita segnaletica per pubblicizzare le limitazioni. La sanzione per i contravventori è di 68.25 euro. Sempre domenica a Castelferretti, iniziativa antinquinamento organizzata dall'ufficio ambiente, in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale e il WWF, che prevede l'allestimento in piazza della Libertà di uno stand informativo.

 
CORRIERE ADRIATICO
Villanova pensa al futuro

Piano di recupero

di Marina Minelli

FALCONARA - Difficili condizioni ambientali coniugate a scarsa presenza di servizi pubblici, bassa qualità delle strutture e dei componenti dell'edilizia, scarissimo livello dell'arredo urbano, assenza quasi totale di esercizi commerciali ed una conflittualità sociale principalmente dovuta alla cronica assenza di servizi e infrastrutture pubbliche e ai problemi ambientali. Tutto questo è oggi il quartiere di Villanova per il quale il comune ha proposto (e presentato in commissione urbanistica) un complesso piano di recupero strettamente legato alla riqualificazione delle aree a nord della città, tra la stazione ferroviaria e piazza Catalani dove potrebbe essere realizzato, fra l'altro, un parcheggio interrato. A Villanova, che nel progetto Bohigas diventerà l'ingresso a nord della città, gli interventi previsti sono molteplici e vanno dalla sistemazione dell'area Antonelli alla ristrutturazione urbanistica dell'edificio ex Filipponi (inutilizzato da anni dopo il fallimento della ditta di pelletterie fondata nel dopoguerra da Carlo Filipponi e dalla moglie Elsa Catani, azienda che per molto tempo è stata motore economico e sociale dell'intero quartiere) in cui dovrebbero essere ricavati al piano terra, almeno secondo quanto riportato nella relazione tecnica, "dei locali da destinare a servizi generali ed una nuova piazza". Fra i progetti del comune anche la realizzazione di un grande parco urbano quale "filtro e compensazione ambientale rispetto all'attività della raffineria", la realizzazione di un porto turistico, della spiaggia di Villanova e di un nuovo insediamento urbano a mare e quella che viene definita "la completa ristrutturazione della viabilità di ingresso alla città" attraverso una imponente rotatoria. Gli incrementi di volume saranno circa 19 mila metri cubi (nei quali sono compresi però il parcheggio multipiano della stazione e quello interrato di piazza Catalani), senza nuove aree da edificare, ma soltanto tenendo conto dei recuperi. "Il piano Villanova-Falconara Nord - ha spiegato l'assessore all'urbanistica Fausto Api - rappresenta la logica e prevista attuazione degli indirizzi contenuti nel Prg99 relativi all'interno quartiere che andavano verso la riqualificazione del tessuto edilizio e completamento e riuso delle aree dimesse con inserimento di attrezzature e spazi di interesse pubblico".

"Ex Montedison, nessun pericolo"

In quattro davanti al giudice per i veleni rilasciati sulla costa e nel terreno dallo smaltimento delle scorie "Dal 1920 non si produce con pirite ma con zolfo" Al processo sul disastro ambientale sfilano i consulenti della difesa: "Salute dei cittadini e ambiente al sicuro"

di EMANUELE COPPARI

La pirite non viene più utilizzata nel processo di lavorazione dalla prima guerra mondiale, è stata sostituita dallo zolfo. E non risultano allo stato attuale pericoli per la salute dei cittadini, per l'ambiente, e le falde acquifere. Al processo sull'ex Montedison sfilano i periti della difesa di due dei quattro imputati accusati di disastro ambientale per lo smaltimento di scorie lungo la costa e nel terreno tra il 1920 e il 1988. I consulenti Italo Pasquon e Fabio Colombo, che ieri hanno disegnato un quadro tutto sommato rassicurante al giudice monocratico Lauro Mogetta, sono stati nominati dagli avvocati di Vito De Lucia e Cosimo Capobianco, due funzionari di "Enichem agricoltura". A giudizio insieme a loro ci sono anche Giuseppe Torrioni, legale responsabile della ditta "Rocca Mare Spa" di Savignano sul Rubicone, e l'amministratore unico della "Agricola 92" Dino Simonetti, i due imprenditori che acquisirono l'area dell'Enichem, difesi dall'avvocato Paolo Pauri. I venti ettari erano stati sequestrati il 6 settembre del 2001 per permettere all'esperto di inquinamenti ambientali Nedo Biancani di fare prelievi necessari per una perizia. Poi dopo la chiusura dell'indagine la procura aveva tolto di sigilli all'ex Montedison. Che deve fare i conti col passato prima ancora di guardare al futuro. Dove un tempo, secondo l'accusa, l'industria lasciava veleni, tra qualche anno dovrebbero sorgere una discoteca, una multisala, un acquapark e forse anche un porticciolo per rilanciare Falconara come località di villeggiatura. Per il passaggio dall'archeologia industriale all'insediamento turistico-ricettivo in quella lingua di litorale al confine con Marina di Montemarciano, fa da ponte il piano regolatore di Falconara. Che prevede di far fare un salto di qualità a quell'area, una volta che sarà bonificata dall'eredità di rubinetto di scarti nocivi che è stato per decenni il capannone dell'industria chimica sul lungomare nord della città. Gli obiettivi primari del Prg firmato dall'architetto catalano Bohigas sono la valorizzazione della risorsa spiaggia, con opere di protezione e difesa a mare della costa e ipotesi di approdo turistico, e il recupero delle strutture quale "polo territoriale per il tempo libero". Previsti anche il potenziamento della viabilità, con raddoppio della statale 16 e un nuovo assetto del fronte urbano di marina di Montemarciano.

Deciso: targhe alterne

Si comincerà il 14 quando potranno circolare solo le pari Ma i dati dell'aria migliorano, lunedì senza limitazione Viabilità dimezzata nelle ultime tre domeniche di marzo

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Targhe alterne solo la domenica su tutto il territorio di Falconara. Così ha deciso il sindaco Giancarlo Carletti dopo avere vagliato la proposta dell'ufficio ambiente e del dirigente Paolo Angeloni. Il 14 marzo circoleranno le targhe pari, il 21 le dispari, il 28 di nuovo le pari. "Un provvedimento - precisa in una nota l'amministrazione comunale - che, tenendo conto del miglioramento dei dati analitici dell'aria, esclude dalla limitazione della circolazione il lunedì". Giornata in cui, fra l'altro, si svolge il frequentatissimo mercato settimanale lungo via Bixio per il quale, con le precedenti limitazioni, gli operatori temevano un brusco calo di pubblico. Quindi, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,00, nelle ultime tre domeniche del mese di marzo nel comune di Falconara la circolazione autoveicolare verrà regolamentata dall'ordinanza n° 37 del 26 febbraio 2004. L'amministrazione cittadina in ogni caso per far conoscere meglio ai residenti tutti i problemi legati all'aumento incontrollato delle polveri sottili hanno deciso di organizzare dei punti informativi. In concomitanza con l'iniziativa, il prossimo 14 marzo, mezzi mobili dell'ufficio ambiente sosteranno a Castelferretti in Piazza della Libertà per sensibilizzare i cittadini sul problema del Pm10, microparticelle solide o liquide inalabili e in grado di penetrare nel tratto superiore dell'apparato respiratorio, provocando asma e bronchiti nei soggetti maggiormente a rischio come anziani e bambini. Stand e cartelloni esplicativi indicheranno i comportamenti corretti per contribuire alla riduzione delle emissioni e rendere più vivibile la città. Sulla questione delle targhe alterne il comune di Falconara dopo un primo periodo di incertezza di limitazione del traffico solo in piccole zone della città, si era allineato alle decisioni del capoluogo, ma già lunedì 1 marzo aveva revocato temporaneamente l'ordinanza a causa del maltempo abbattutosi su tutta la regione. Altro stop al traffico a targhe alternate a Falconara il 7 e l'8 marzo la constatazione che la situazione stava migliorando e, come aveva spiegato il dirigente dell'ufficio ambiente Angeloni, "in attesa di quanto verrà deciso nel corso della riunione convocata proprio oggi in Regione ed alla quale prenderanno parte tutti i Comuni della Provincia che dovranno di nuovo affrontare insieme il problema delle polveri sottili". "Noi ci eravamo battuti per un provvedimento unico - aveva detto Angeloni - in modo da ottenere il massimo dei benefici con il minimo dei disagi per i residenti e tutti quanto si trovano nella necessità di circolare nei territori sottoposti alle misure restrittive, ed eravamo arrivati ad una bozza di ordinanza comune, poi Ancona ha operato ulteriori modifiche, quindi è ora di fare il punto della situazione". A Falconara, comunque, a partire dal 21 febbraio, a causa delle forti precipitazioni e del vento, il fenomeno dell'accumulo del Pm10 appare notevolmente attenuato, con oscillazioni per tutto il territorio comunale che sono andate dai 20 a 30 microgrammi al metro cubo.

 
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