L'opposizione: "La pace
durerà poco"
Forza Italia ci vede "un
tentativo di allargare la maggioranza". Per An "l'assessore
dimentica l'Api". La Margherita prende tempo: "Vedremo
quello che succederà" L'armistizio tra Carletti e Amagliani
sulla questione della sicurezza all'Api
di MARINA MINELLI
FALCONARA - "E' un'alleanza
che mi fa soltanto sorridere, adesso brancoleranno nel buio
insieme invece di farlo ognuno dalla sua parte". Matteo
Astolfi, il giovane capo gruppo di Alleanza Nazionale in
consiglio comunale, cassa senza appello i propositi di pace
fra il sindaco diessino Giancarlo Carletti e l'assessore
regionale all'ambiente Marco Amagliani, uomo di Rifondazione
Comunista, partito che a Falconara è all'opposizione da due
legislature. "Mi sembra una manovra chiarissima - prosegue
Astolfi - Carletti ormai è isolato su quasi tutti i fronti,
dentro e fuori il suo partito a livello sia provinciale che
regionale, quindi sta cercando possibili alleati. La pace,
non ancora fatta, ma solo ventilata, con l'assessore mi
sembra possa essere letta da questo punto di vista come la
disperata ricerca di un appiglio". Secondo il capo gruppo di
AN "se da una parte c'è Amagliani che fa il diavolo a
quattro per le polveri causate dal traffico e dimentica le
emissioni dell'Api, dall'altra c'è il sindaco che sul
problema delle auto non ha capito quasi nulla, tanto da
trasformare in un nulla di fatto un nostro ordine del giorno
sull'opportunità di usare per i mezzi pubblici il biodiesel
come sta facendo Jesi". Nella maggioranza il coordinatore
della Margherita e presidente del consiglio comunale, Marco
Salustri, si schiera dietro un rigoroso "no comment".
"Staremo a vedere quello che succederà", mentre da Forza
Italia Goffredo Brandoni, consigliere comunale e Roberto
Sciocchetti, neo coordinatore comunale, non hanno dubbi: "Carletti
sta cercando di allargare la maggioranza". "Non vogliamo
tornare sulle diatribe del passato - assicura Brandoni - ma
questa pace sbandierata ha tutta l'aria di essere una mossa
per avere più consensi visto che Rifondazione è da sempre
piuttosto polemica nei confronti dell'operato della giunta".
Un'eventualità, quella del passaggio dei consiglieri di Rc
dall'altra parte della barricata, che i consiglieri azzurri
guardano con dispiacere perché, commenta Goffredo Brandoni,
"sarebbe un vero peccato perdere due validissimi compagni di
battaglia come sono Massimo Marcello Flori e Maurizio
Amagliani". Anche per il Verde Sergio Badialetti "questa
improvvisa pacificazione deve avere qualcosa a che vedere
con la necessità di mantenere dei buoni rapporti con la
Regione". "In ogni caso - continua il capo gruppo dei Verdi
- spero che possa essere riconsiderata tutta la questione
della concessione all'Api per avviare una riflessione sui
problemi del rapporto tra la raffineria ed il territorio".
All'indomani della concessione, ricorda Sergio Badialetti,
"abbiamo assistito ad un sempre maggiore isolamento
dell'amministrazione falconarese, ma stanno accadendo troppe
cose per poter continuare a far finta di nulla". Badialetti
parla dell'inquinamento del sottosuolo, della questione
by-pass, delle "inadempienze e dei piccoli incidenti che
creano ansia e disagi fra la popolazione". Positive le
valutazioni di Massimo Marcelli Flori, capo gruppo di Rc,
che però esclude qualsiasi ingresso in maggioranza, "al di
là dei comunicati e delle polemiche è importante ritrovare
una linea comune sulla questione dell'Api". "Un gesto
intelligente da parte del sindaco - commenta Marcelli Flori
- che però mette in evidenza come sia chiuso in un angolo ed
isolato".
"Esino Spa, Camerata
Picena non è stata chiamata in causa"
I dubbi in un'interrogazione
di Maurizio Quercetti
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Sulla controversa
creazione della società d'ambito "Esino Spa" fra i Comuni di
Falconara e Chiaravalle, interviene anche Maurizio Quercetti,
capogruppo a Camerata Picena per "Progresso e Solidarietà"
che, in una interrogazione, chiede al sindaco come mai il
Comune non è stato coinvolto nel "percorso di costituzione
della nuova società". "Come mai - scrive Quercetti - non si
è puntato tra tutti i Comuni della bassa Valle Esina alla
costituzione di un'unica società per la gestione coordinata
di servizi pubblici di comune interesse? Sarebbe importante
capire quale sarà il ruolo delle società compartecipate dal
Comune di Camerata tenuto conto che svolgono attività e
servizi o hanno finalità in parte analoghi a quelli previsti
dalla bozza di statuto della nuova società". Infatti,
ricorda Quercetti, il Comune di Camerata Picena è
proprietario di quote azionarie nelle Società Cam Energia
Spa, Cam Reti Spa. e Cam Bonifiche Srl che gestiscono
servizi fondamentali nel territorio comunale, mentre Cam Spa,
interamente di proprietà del Comune di Falconara, gestisce
mediante convenzione, il servizio di raccolta e smaltimento
Rsu. "Tra le competenze della futura Esino Spa - prosegue
Quercetti - ve ne sono numerose di interesse di Camerata
quali la gestione di reti, di impianti ed altre dotazioni
patrimoniali destinate all'esercizio di servizi pubblici
locali, la gestione dei servizi di igiene urbana, la
pubblica illuminazione". Il Comune di Falconara aveva
sottoscritto una convenzione con quello di Camerata Picena
per coinvolgerlo in qualsiasi iniziativa di gestione sovra
comunale di pubblici servizi mentre, osserva il capo gruppo
di "Progresso e Solidarietà", "fino ad ora si è sempre
parlato di un accordo fra Falconara e Chiaravalle". Secondo
Quercetti "è evidente il rischio che un eccessivo
proliferare in un territorio limitato di società per la
gestione sovracomunale di pubblici servizi può comportare
frammentazione delle competenze, irrazionalità e sprechi
nella gestione". |