RASSEGNA STAMPA 10.03.2004

 

CORRIERE ADRIATICO
L'opposizione: "La pace durerà poco"

Forza Italia ci vede "un tentativo di allargare la maggioranza". Per An "l'assessore dimentica l'Api". La Margherita prende tempo: "Vedremo quello che succederà" L'armistizio tra Carletti e Amagliani sulla questione della sicurezza all'Api

di MARINA MINELLI

FALCONARA - "E' un'alleanza che mi fa soltanto sorridere, adesso brancoleranno nel buio insieme invece di farlo ognuno dalla sua parte". Matteo Astolfi, il giovane capo gruppo di Alleanza Nazionale in consiglio comunale, cassa senza appello i propositi di pace fra il sindaco diessino Giancarlo Carletti e l'assessore regionale all'ambiente Marco Amagliani, uomo di Rifondazione Comunista, partito che a Falconara è all'opposizione da due legislature. "Mi sembra una manovra chiarissima - prosegue Astolfi - Carletti ormai è isolato su quasi tutti i fronti, dentro e fuori il suo partito a livello sia provinciale che regionale, quindi sta cercando possibili alleati. La pace, non ancora fatta, ma solo ventilata, con l'assessore mi sembra possa essere letta da questo punto di vista come la disperata ricerca di un appiglio". Secondo il capo gruppo di AN "se da una parte c'è Amagliani che fa il diavolo a quattro per le polveri causate dal traffico e dimentica le emissioni dell'Api, dall'altra c'è il sindaco che sul problema delle auto non ha capito quasi nulla, tanto da trasformare in un nulla di fatto un nostro ordine del giorno sull'opportunità di usare per i mezzi pubblici il biodiesel come sta facendo Jesi". Nella maggioranza il coordinatore della Margherita e presidente del consiglio comunale, Marco Salustri, si schiera dietro un rigoroso "no comment". "Staremo a vedere quello che succederà", mentre da Forza Italia Goffredo Brandoni, consigliere comunale e Roberto Sciocchetti, neo coordinatore comunale, non hanno dubbi: "Carletti sta cercando di allargare la maggioranza". "Non vogliamo tornare sulle diatribe del passato - assicura Brandoni - ma questa pace sbandierata ha tutta l'aria di essere una mossa per avere più consensi visto che Rifondazione è da sempre piuttosto polemica nei confronti dell'operato della giunta". Un'eventualità, quella del passaggio dei consiglieri di Rc dall'altra parte della barricata, che i consiglieri azzurri guardano con dispiacere perché, commenta Goffredo Brandoni, "sarebbe un vero peccato perdere due validissimi compagni di battaglia come sono Massimo Marcello Flori e Maurizio Amagliani". Anche per il Verde Sergio Badialetti "questa improvvisa pacificazione deve avere qualcosa a che vedere con la necessità di mantenere dei buoni rapporti con la Regione". "In ogni caso - continua il capo gruppo dei Verdi - spero che possa essere riconsiderata tutta la questione della concessione all'Api per avviare una riflessione sui problemi del rapporto tra la raffineria ed il territorio". All'indomani della concessione, ricorda Sergio Badialetti, "abbiamo assistito ad un sempre maggiore isolamento dell'amministrazione falconarese, ma stanno accadendo troppe cose per poter continuare a far finta di nulla". Badialetti parla dell'inquinamento del sottosuolo, della questione by-pass, delle "inadempienze e dei piccoli incidenti che creano ansia e disagi fra la popolazione". Positive le valutazioni di Massimo Marcelli Flori, capo gruppo di Rc, che però esclude qualsiasi ingresso in maggioranza, "al di là dei comunicati e delle polemiche è importante ritrovare una linea comune sulla questione dell'Api". "Un gesto intelligente da parte del sindaco - commenta Marcelli Flori - che però mette in evidenza come sia chiuso in un angolo ed isolato".

"Esino Spa, Camerata Picena non è stata chiamata in causa"

I dubbi in un'interrogazione di Maurizio Quercetti

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Sulla controversa creazione della società d'ambito "Esino Spa" fra i Comuni di Falconara e Chiaravalle, interviene anche Maurizio Quercetti, capogruppo a Camerata Picena per "Progresso e Solidarietà" che, in una interrogazione, chiede al sindaco come mai il Comune non è stato coinvolto nel "percorso di costituzione della nuova società". "Come mai - scrive Quercetti - non si è puntato tra tutti i Comuni della bassa Valle Esina alla costituzione di un'unica società per la gestione coordinata di servizi pubblici di comune interesse? Sarebbe importante capire quale sarà il ruolo delle società compartecipate dal Comune di Camerata tenuto conto che svolgono attività e servizi o hanno finalità in parte analoghi a quelli previsti dalla bozza di statuto della nuova società". Infatti, ricorda Quercetti, il Comune di Camerata Picena è proprietario di quote azionarie nelle Società Cam Energia Spa, Cam Reti Spa. e Cam Bonifiche Srl che gestiscono servizi fondamentali nel territorio comunale, mentre Cam Spa, interamente di proprietà del Comune di Falconara, gestisce mediante convenzione, il servizio di raccolta e smaltimento Rsu. "Tra le competenze della futura Esino Spa - prosegue Quercetti - ve ne sono numerose di interesse di Camerata quali la gestione di reti, di impianti ed altre dotazioni patrimoniali destinate all'esercizio di servizi pubblici locali, la gestione dei servizi di igiene urbana, la pubblica illuminazione". Il Comune di Falconara aveva sottoscritto una convenzione con quello di Camerata Picena per coinvolgerlo in qualsiasi iniziativa di gestione sovra comunale di pubblici servizi mentre, osserva il capo gruppo di "Progresso e Solidarietà", "fino ad ora si è sempre parlato di un accordo fra Falconara e Chiaravalle". Secondo Quercetti "è evidente il rischio che un eccessivo proliferare in un territorio limitato di società per la gestione sovracomunale di pubblici servizi può comportare frammentazione delle competenze, irrazionalità e sprechi nella gestione".

 
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