Lotta alle polveri, arriva la
super verifica
di C. Gr.
Amagliani non giudica i
Comuni ma resta fermo sulle proprie posizioni. All'indomani
della notizia dell'ennesima defezione sul provvedimento
targhe alterne (il caso Falconara), l'assessore regionale
all'Ambiente nonché paladino della lotta all'inquinamento,
preferisce non commentare l'approccio dei sindaci della
provincia di Ancona al problema. «Non ritengo opportuno
esprimere giudizi sulle decisioni dei Comuni - spiega
l'assessore -. Posso solo ribadire che la Regione, sulla
questione Pm10, non ha cambiato di una virgola la propria
posizione. Il che significa che per noi è ancora valida la
necessità già espressa tempo fa di attuare dei provvedimenti
che limitino l'inquinamento dell'aria. E che,
preferibilmente, questi provvedimenti siano adottati
unitariamente da tutti i Comuni». Auspicio che, per ora,
resta confinato nel libro dei sogni. La battaglia ingaggiata
da Amagliani a cavallo tra il 2003 e il 2004, lo ricordiamo,
aveva scatenato una vera e propria querelle Comuni-Regione:
con una delibera, l'assessore impegnava le amministrazioni
locali ad adottare severe misure per combattere il
famigerato Pm10, ma il metodo (l'imposizione dall'alto) era
piaciuto poco ai sindaci marchigiani. Da allora la parola
d'ordine è stata concertazione a livello provinciale: le
province di Ascoli, Macerata e Pesaro avevano detto no alle
targhe alterne, quella di Ancona si era impegnata per
arrivare ad un provvedimento immediato e condiviso. Le
premesse c'erano tutte, tanti i sì incassati dall'assessore
Casagrande. Poi il fuggi-fuggi. Ma la Casagrande ammonisce:
«Il problema inquinamento non si è esaurito». E domani si
riapre il tavolo regionale sull'inquinamento. «Lunedì
(domani, ndr) - dice ancora Amagliani - verificheremo la
posizione dei Comuni che interverranno e le possibilità di
giungere ad una sintesi». |
"Amagliani obblighi l'Api a
informarci"
Carletti contesta l'assessore
dopo l'evaporazione in raffineria
di MARINA MINELLI
FALCONARA - "E' necessario
essere tempestivamente avvisati su tutti gli inconvenienti
provenienti dalla raffineria Api. E a questo punto chiediamo
alla Regione Marche, che ha ritenuto di rinnovare la
concessione all'Api e di redigere un protocollo d'intesa con
la stessa, di intervenire con immediatezza per imporre
definitivamente alla raffineria l'obbligo di avvertire
immediatamente il Comune di Falconara il quale ha la
responsabilità e la rappresentanza territoriale dei
cittadini residenti nella prossimità della raffineria". Chi
parla è il sindaco Carletti e il tono è perentorio. Infatti,
secondo il sindaco Carletti, sulla questione delle emissioni
moleste, avvertite dai cittadini a partire da martedì
scorso, "emerge chiaramente come la raffineria,
disattendendo la circolare prefettizia vigente fin dal 1999
(successiva all'incendio del 25 agosto 1999) non ha
provveduto ad avvertire con la necessaria ed urgente
tempestività il Comune". E proprio per tranquillizzare i
residenti il primo cittadino di Falconara ha deciso di
rendere nota, l'esatta sequenza dei fatti, "atteso che la
stessa non risulta chiaramente esposta dall'assessore
competente della Regione Marche". Il mattino del 4 marzo
l'Ufficio Ambiente del Comune di Falconara ha cominciato a
ricevere lamentele da parte di cittadini residenti nei
quartieri adiacenti alla raffineria, i quali avevano
cominciato ad avvertire un fortissimo e particolarmente
molesto odore di idrocarburi provenienti dall'area
dell'impianto. Immediatamente l'ufficio ambiente incaricava
i propri vigili di un sopralluogo in raffineria per una
ispezione sulla provenienza degli odori molesti di
idrocarburi. L'ispezione individuava la fonte odorigena
all'interno del serbatoio 49 dove, per errore, era stato
immesso un prodotto semilavorato instabile che non si era
coniugato con il prodotto già stoccato all'interno del
serbatoio provocando un'anomala evaporazione del prodotto
stesso. "L'ingegner Punzo dell'Api - prosegue la nota a
firma dello stesso sindaco Carletti - al momento
dell'ispezione stava facendo raffreddare le pareti del
serbatoio per evitare che escursioni termiche aumentassero
le esalazioni e, al riguardo, dichiarava che si stava
provvedendo al trasferimento del contenuto del serbatoio in
altro contenente greggio con un intervento della durata di
per altre 24/ 36 ore ed aggiungendo che non vi erano
soluzioni per bloccare gli odori". Ricevuto il rapporto dei
vigili ambientali, il dirigente dell'Ufficio Ambiente, Paolo
Angeloni, ha provveduto ad avvertire e ad inviare copia del
rapporto di servizio all'Arpam, che pertanto aveva, solo con
tale comunicazione, la possibilità di intervenire. Quanto
alla raffineria Api, soltanto alle 18 e 15 del 4 marzo
trasmetteva comunicazione della emissione degli odori
molesti di idrocarburi all'Ufficio Ambiente del Comune. "Il
persistere del cattivo odore - osserva il sindaco - ha
creato forte preoccupazione nei cittadini abitanti nelle
vicinanze i quali ne hanno subito il forte disagio senza
poter conoscere subito le ragioni di tale emissione".
Carletti: "Un progetto
globale"
Dopo lo stop, il sindaco di
Falconara annuncia un'azione combinata che si chiuderà in un
anno e mezzo. "Incentivi per le auto, parcheggi, controlli
sulle fonti inquinanti e mezzi pubblici"
di AL. CAM.
FALCONARA - Un progetto a più
ampio respiro, da chiudere da qui a un anno e mezzo ma
attraverso la realizzazione di tappe intermedie. E' questa
la filosofia anti-polveri-sottili di Giancarlo Carletti,
sindaco di Falconara. Il Comune ha già rimarcato ieri che il
provvedimento aveva un significato se attuato su larga scala
e quindi su un'ampia fetta di territorio. Poi è partito da
solo, insieme ad Ancona, lo scorso lunedì mattina. E,
complice il caos da neve, lo stesso pomeriggio ha aggiornato
l'attuazione del provvedimento ad oggi. Poi la decisione di
cancellare del tutto il provvedimento. Ha fatto un passo
indietro rispetto all'ordinanza sulle targhe alterne. Ma a
quanto pare per farne due in avanti. Parola di primo
cittadino. "Lunedì (domani per chi legge; ndr) è prevista in
Regione una nuova riunione per concordare i comportamenti da
tenere - spiega Carletti -. Ma io in verità credo che non ci
sia tanto da concordare comportamenti... Piuttosto, si
tratta di elaborare una strategia per tentare di avvicinarsi
alla soluzione del problema". Così il sindaco parla della
necessità di dotare il comune di un progetto generale.
"Penso ad un'azione combinata: incentivi per la conversione
delle auto, individuazione di aree che possano servire da
parcheggi scambiatori, controlli sulle altre fonti di
emissione di sostanze inquinanti e una strategia per un
servizio pubblico che sia adeguato. In questo ambito, può
rientrare l'attivazione delle targhe alterne oppure di altre
strategie". Così, "nell'attesa di spiegare questo
all'incontro dell'8 in Regione - aggiunge Carletti -,
l'amministrazione comunale ha pensato di ritirare
l'ordinanza sulle targhe alterne, per evitare il più
possibile disagi ai cittadini. Nel frattempo presenteremo
questo progetto, complesso, che riguarda il territorio di
Falconara ma che può essere realizzato in collaborazione con
gli altri comuni e con la Regione. Inutile menare il can per
l'aia. Anche se è apprezzabile la grande volontà
dell'assessore provinciale all'ambiente". Proprio Patrizia
Casagrande era riuscita a riunire attorno ad uno stesso
tavolo i Comuni della Provincia, anche se in pochi poi hanno
aderito alle giornate a targhe alterne. A questo punto,
Ancona è l'unica amministrazione a testare l'iniziativa su
un giorno lavorativo. Certo, un progetto di più ampio
respiro ha bisogno di tempi lunghi. "La nostra idea -
aggiunge il sindaco Carletti - è quella di attuare il
progetto complessivo nell'arco di un anno, un anno e mezzo.
Nel frattempo, però, si può procedere per stralci
nell'attuazione dei vari interventi". E far sì, insomma, che
uno dietro l'altro che gli interventi possano essere messi
in campo ed essere messi insieme sul medio-lungo periodo.
Tra i due litiganti il
terzo gode
Diatribe da portineria
Quando le diatribe da
portineria salgono sul ring siamo difronte a un evento
mirabile e da affrontare con le pinze da entomologo, tanto è
prezioso e rarissimo. Gaudeamus, igitur. Alla vostra
sinistra, Giancarlo Carletti, sindaco di Falconara sostenuto
da Ds, Sdi e Margherita. Alla vostra estrema sinistra, Marco
Amagliani, assessore regionale all'ambiente, uomo di punta
di Rifondazione (che, anomalia, a Falconara fa
l'opposizione, anche piuttosto pesante). Che i due non
andassero in vacanza insieme, è noto. Ma dopo il rinnovo
della concessione all'Api da parte di Regione e poi
Provincia (non del Comune), gli steccati si sono alzati. Ed
è iniziata la guerra glaciale tra i due. Sottile e
calibratissima. Comunicati fitti dall'assessore, silenzi e
puntualizzazioni centellinate dal sindaco. Risposte quasi
mai dirette, repliche triangolate, rilanci dialettici.
Davvero imperdibile per i cultori di politichese.
L'evaporazione dell'Api di inizio settimana ci porta quindi
diritti all'ultimo gong. In cui Amagliani incensa l'Arpam
per il suo intervento tempestivo, dimenticando il Comune.
Carletti lo bacchetta, carte alla mano. Ma da ora in poi
vuole essere avvisato sugli inconvenienti. E a chi chiede di
obbligare l'Api? Alla Regione, l'ente che ha rinnovato la
concessione. Chi gode tra i due litiganti? Il terzo: quello
che ha fatto maleodorare l'aria. Gaudeamus, igitur. |