RASSEGNA STAMPA 29.02.2004

 

IL MESSAGGERO
La replica: «Prc e Verdi ignorano il Piano regolatore»

Falconara, area Montedison. Accuse al sindaco Carletti

FALCONARA - Le recenti dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali di Rifondazione comunista e Verdi relativamente all’ipotesi di riqualificazione dell’ ”Area a Progetto Unitario dell’ex Montedison e Pojole” - che richiedono un intervento del Comune per chiarire i contenuti dell’intero processo di valorizzazione e riqualificazione dei quell’ambito - fanno arrabbiare il sindaco, Giancarlo Carletti. «È quantomeno sorprendente - ribatte il primo cittadino - la disinvoltura con cui si affronta uno dei temi fondamentali dello sviluppo e del riscatto di questo territorio, enunciati in maniera così chiara e forte dal Prg approvato definitivamente. Come si fa ad affermare che questo Prg “nessun consigliere ha mai potuto vedere nella sua interezza” quando lo stesso piano viene fornito dal Comune, anche su supporto informatico, a tutti i cittadini che ne fanno richiesta? Come può un consigliere comunale pretendere di concorrere seriamente all’amministrazione della città dichiarando di non conoscere almeno le linee strategiche del Prg?».

Pari o dispari, dietrofront di Montemarciano

Dopo l'assenso ieri è arrivato il no alla Provincia. Il sindaco Cingolani spiega così la propria scelta: «Provvedimento troppo blando»

di M. Ben.

MONTEMARCIANO - Il Comune di Montemarciano dice no alle targhe alterne. Un dietrofront clamoroso quello della Giunta guidata da Gerardo Cingolani, visto che proprio quello Montemarciano era stato uno dei Comuni capofila nel sostenere il provvedimento delle targhe alterne, tanto soltanto Montemarciano, insieme ad Ancona e Falconara, avevano in un primo tempo aderito alla proposta iniziale di istituire le targhe alterne fin da oggi e non dalla prossima settimana come hanno deciso di fare altri sette Comuni della provincia. A far cambiare idea agli amministratori di Montemarciano è stata la decisione della Provincia, su richiesta della Prefettura, di limitare il provvedimento alle strade urbane, escludendo i tratti extraurbani delle strade comunali, provinciali e statali, i tratti di strade non comunali che attraversano i centri abitati e l'autostrada A14. Limitazioni eccessive, secondo la Giunta di Montemarciano «perché - si legge in una nota - una tale soluzione, per quanto riguarda il Comune di Montemarciano, avrebbe quindi consentito il transito, senza limitazione alcuna, in tutte le strade statali e provinciali, principali fonti di inquinamento». «Il provvedimento, pertanto - continua la nota - sarebbe risultato non solo inutile ai fini pratici, ma anche penalizzante per i cittadini residenti, dal momento che gli automobilisti provenienti da altri Comuni, circolanti nella strada statale ed in quelle provinciali, potevano continuare senza limitazione alcuna ad inquinare, mettendo ugualmente a repentaglio la salute di chi invece avrebbe dovuto soggiacere all'ordinanza, valida solo per le strade comunali urbane». Insomma, secondo il sindaco Cingolani il provvedimento non avrebbe avuto nessun effetto pratico sulla limitazione dell'inquinamento delle polveri sottili, ma avrebbe solamente creato disagi ai residenti. La posizione dell'amministrazione di Montemarciano è dunque chiara: o il provvedimento delle targhe alterne si prende senza alcuna deroga o limitazione oppure tanto vale non prenderlo. Da qui il clamoroso dietrofront. «Il Comune di Montemarciano - chiude la nota della Giunta - chiedeva, invece, un sacrificio a tutti per la tutela della salute di tutti, ma questo fondamentale concetto qualcheduno non l'ha compreso, mentre altri non l'hanno voluto comprendere perché intenti a coltivare una visione settoriale e campanilistica del problema, che per forza di cose, invece, andava e andrà anche per il futuro affrontato e risolto in modo solidale ed unitario, a livello regionale».

 
CORRIERE ADRIATICO
"Qui c'è chi vuole mantenere il degrado"

Ex Montedison-Pojole, il sindaco Carletti interviene per far parlare le carte. E per ribattere a Verdi e Prc usa quattro parole chiave: bonifica, valorizzazione, recupero e riuso

FALCONARA - "Bonifica, valorizzazione, recupero e riuso". A due giorni dai dubbi espressi da Rifondazione e Verdi sull'operazione ex Montedison-Pojole è il sindaco Carletti a precisare punto per punto le sue intenzioni. "E' incredibile - scrive il primo cittadino di Falconara - che proprio chi ha seguito fin dai primi passi il Prg del '99 accusi l'amministrazione comunale di voler cementificare quella parte di territorio quando è ben noto che nell'area ex Montedison sono indicati i seguenti obiettivi: bonifica dei siti e degli immobili dello stabilimento dismessi; valorizzazione della risorsa spiaggia con opere di difesa a mare; recupero e riuso delle sole volumetrie esistenti per la realizzazione di un polo territoriale per il tempo libero ed attività terziarie, mediante interventi di alta qualità architettonica; realizzazione di un insediamento turistico-ricettivo e ridefinizione del fronte urbano di Marina con ampliamento delle strutture sportive esistenti; costituzione di un parco urbano integrato da attrezzature ricreative e sportive all'aperto di basso impatto ambientale a servizio del nuovo insediamento urbano". Quanto alle dichiarazioni di Marcelli Flori, Amagliani e Badialetti (i quali però mettevano l'accento soprattutto sul futuro della vicina zona agricola delle Pojole, che potrebbe essere fortemente urbanizzata), secondo Carletti è "sorprendente la disinvoltura con cui si affronta uno dei temi fondamentali dello sviluppo e del riscatto di questo territorio, enunciati in maniera così chiara e forte dal Prg approvato definitivamente lo scorso anno. Come si fa ad affermare che questo Prg 'nessun consigliere ha mai potuto vederlo nella sua interezza' quando lo stesso piano viene fornito dal Comune, anche su supporto informatico, a tutti i cittadini che ne fanno richiesta?". Insostenibile, sempre a parere del sindaco, la tesi di un Prg "sempre di più come un contenitore volutamente povero" quando lo stesso, afferma Carletti, "è stato costruito partendo dalla definizione di obiettivi ed indirizzi generali e specifici per le diverse zone del territorio, come risulta in tutti gli elaborati che compongono il nuovo strumento urbanistico ed alla cui approvazione hanno concorso gli organi istituzionali comunali e provinciali e gli stessi cittadini più volte riuniti in assemblea". "Gli obiettivi e gli indirizzi suddetti - prosegue Giancarlo Carletti - sono stati ulteriormente definiti all'interno di un protocollo d'intesa stipulato di recente tra i Comuni di Falconara e Montemarciano e la stessa proprietà delle aree in oggetto, a dimostrazione della comune volontà di costruire un progetto condiviso e a garanzia del rispetto delle specifiche scelte dei singoli enti". "A fronte di una azione quanto mai seria, rigorosa e trasparente, intrapresa dalle amministrazioni comunali e dalla stessa proprietà dell'area - ribatte il sindaco di Falconara - viene il sospetto, non più privo di elementi fondati, che si cerchi ancora una volta il 'tanto peggio, tanto meglio', puntando ad una cristallizzazione del degrado e ad una immobilizzazione dello spreco del suolo. Infine, per quanto attiene alla salvaguardia del valore storico-architettonico del sito ex Montedison, si sta procedendo ad una progettazione di recupero e riuso degli immobili ritenuti meritevoli di tutela attraverso un continuo e proficuo confronto con le autorità competenti in materia di beni architettonici ed ambientali".

 
CORRIERE DELLA SERA
Usa: esplode petroliera, 3 morti e 18 dispersi

Ci sono anche dei feriti. Lo scoppio della nave, diretta a Houston, è avvenuto al largo delle coste della Virginia. La deflagrazione probabilmente di natura accidentale

WASHINGTON (USA) - Nuova tragedia del mare questa volta negli Stati Uniti. Un'esplosione su una petroliera al largo della Virginia ha infatti provocato almeno tre morti e 18 dispersi fra le 27 persone a bordo. Le tre vittime accertate sono decedute dopo essere state raccolte in mare ancora vive e trasportate in ospedale. Sei membri dell'equipaggio pure raccolti in mare e trasportati in ospedale sono sopravvissuti. Uomini della protezione civile della Virginia proseguono le ricerche dei dispersi: anche due soccorritori hanno dovuto ricorrere a cure mediche perché feriti.
ESPLOSIONE ACCIDENTALE - L'esplosione, di cui s'ignora la natura, ma che pare accidentale, è avvenuta un'ottantina di chilometri al largo della costa, all'altezza di Chincoteague, su un'unità lunga oltre 180 metri che batteva bandiera di Singapore. La petroliera stava trasportando etanolo industriale ed era diretta da New York a Houston: stava quindi navigando verso sud, quando la Guardia Costiera ha ricevuto una richiesta d'intervento perché a bordo c'era stata un'esplosione. I superstiti sono ricoverati in ospedali della Virginia e del Maryland, dove sono stati decontaminati perché erano stati immersi in acqua mista a petrolio. Alcuni di essi versano in gravi condizioni. Un aereo C-130, tre elicotteri e tre unità della Guardia Costiera sono impegnati nella ricerca di superstiti.

 
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