IL MESSAGGERO |
La replica: «Prc e Verdi
ignorano il Piano regolatore»
Falconara, area Montedison.
Accuse al sindaco Carletti
FALCONARA - Le recenti
dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali di Rifondazione
comunista e Verdi relativamente all’ipotesi di
riqualificazione dell’ ”Area a Progetto Unitario dell’ex
Montedison e Pojole” - che richiedono un intervento del
Comune per chiarire i contenuti dell’intero processo di
valorizzazione e riqualificazione dei quell’ambito - fanno
arrabbiare il sindaco, Giancarlo Carletti. «È quantomeno
sorprendente - ribatte il primo cittadino - la disinvoltura
con cui si affronta uno dei temi fondamentali dello sviluppo
e del riscatto di questo territorio, enunciati in maniera
così chiara e forte dal Prg approvato definitivamente. Come
si fa ad affermare che questo Prg “nessun consigliere ha mai
potuto vedere nella sua interezza” quando lo stesso piano
viene fornito dal Comune, anche su supporto informatico, a
tutti i cittadini che ne fanno richiesta? Come può un
consigliere comunale pretendere di concorrere seriamente
all’amministrazione della città dichiarando di non conoscere
almeno le linee strategiche del Prg?».
Pari o dispari,
dietrofront di Montemarciano
Dopo l'assenso ieri è
arrivato il no alla Provincia. Il sindaco Cingolani spiega
così la propria scelta: «Provvedimento troppo blando»
di M. Ben.
MONTEMARCIANO - Il Comune di
Montemarciano dice no alle targhe alterne. Un dietrofront
clamoroso quello della Giunta guidata da Gerardo Cingolani,
visto che proprio quello Montemarciano era stato uno dei
Comuni capofila nel sostenere il provvedimento delle targhe
alterne, tanto soltanto Montemarciano, insieme ad Ancona e
Falconara, avevano in un primo tempo aderito alla proposta
iniziale di istituire le targhe alterne fin da oggi e non
dalla prossima settimana come hanno deciso di fare altri
sette Comuni della provincia. A far cambiare idea agli
amministratori di Montemarciano è stata la decisione della
Provincia, su richiesta della Prefettura, di limitare il
provvedimento alle strade urbane, escludendo i tratti
extraurbani delle strade comunali, provinciali e statali, i
tratti di strade non comunali che attraversano i centri
abitati e l'autostrada A14. Limitazioni eccessive, secondo
la Giunta di Montemarciano «perché - si legge in una nota -
una tale soluzione, per quanto riguarda il Comune di
Montemarciano, avrebbe quindi consentito il transito, senza
limitazione alcuna, in tutte le strade statali e
provinciali, principali fonti di inquinamento». «Il
provvedimento, pertanto - continua la nota - sarebbe
risultato non solo inutile ai fini pratici, ma anche
penalizzante per i cittadini residenti, dal momento che gli
automobilisti provenienti da altri Comuni, circolanti nella
strada statale ed in quelle provinciali, potevano continuare
senza limitazione alcuna ad inquinare, mettendo ugualmente a
repentaglio la salute di chi invece avrebbe dovuto
soggiacere all'ordinanza, valida solo per le strade comunali
urbane». Insomma, secondo il sindaco Cingolani il
provvedimento non avrebbe avuto nessun effetto pratico sulla
limitazione dell'inquinamento delle polveri sottili, ma
avrebbe solamente creato disagi ai residenti. La posizione
dell'amministrazione di Montemarciano è dunque chiara: o il
provvedimento delle targhe alterne si prende senza alcuna
deroga o limitazione oppure tanto vale non prenderlo. Da qui
il clamoroso dietrofront. «Il Comune di Montemarciano -
chiude la nota della Giunta - chiedeva, invece, un
sacrificio a tutti per la tutela della salute di tutti, ma
questo fondamentale concetto qualcheduno non l'ha compreso,
mentre altri non l'hanno voluto comprendere perché intenti a
coltivare una visione settoriale e campanilistica del
problema, che per forza di cose, invece, andava e andrà
anche per il futuro affrontato e risolto in modo solidale ed
unitario, a livello regionale». |
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CORRIERE ADRIATICO |
"Qui c'è chi vuole mantenere
il degrado"
Ex Montedison-Pojole, il
sindaco Carletti interviene per far parlare le carte. E per
ribattere a Verdi e Prc usa quattro parole chiave: bonifica,
valorizzazione, recupero e riuso
FALCONARA - "Bonifica,
valorizzazione, recupero e riuso". A due giorni dai dubbi
espressi da Rifondazione e Verdi sull'operazione ex
Montedison-Pojole è il sindaco Carletti a precisare punto
per punto le sue intenzioni. "E' incredibile - scrive il
primo cittadino di Falconara - che proprio chi ha seguito
fin dai primi passi il Prg del '99 accusi l'amministrazione
comunale di voler cementificare quella parte di territorio
quando è ben noto che nell'area ex Montedison sono indicati
i seguenti obiettivi: bonifica dei siti e degli immobili
dello stabilimento dismessi; valorizzazione della risorsa
spiaggia con opere di difesa a mare; recupero e riuso delle
sole volumetrie esistenti per la realizzazione di un polo
territoriale per il tempo libero ed attività terziarie,
mediante interventi di alta qualità architettonica;
realizzazione di un insediamento turistico-ricettivo e
ridefinizione del fronte urbano di Marina con ampliamento
delle strutture sportive esistenti; costituzione di un parco
urbano integrato da attrezzature ricreative e sportive
all'aperto di basso impatto ambientale a servizio del nuovo
insediamento urbano". Quanto alle dichiarazioni di Marcelli
Flori, Amagliani e Badialetti (i quali però mettevano
l'accento soprattutto sul futuro della vicina zona agricola
delle Pojole, che potrebbe essere fortemente urbanizzata),
secondo Carletti è "sorprendente la disinvoltura con cui si
affronta uno dei temi fondamentali dello sviluppo e del
riscatto di questo territorio, enunciati in maniera così
chiara e forte dal Prg approvato definitivamente lo scorso
anno. Come si fa ad affermare che questo Prg 'nessun
consigliere ha mai potuto vederlo nella sua interezza'
quando lo stesso piano viene fornito dal Comune, anche su
supporto informatico, a tutti i cittadini che ne fanno
richiesta?". Insostenibile, sempre a parere del sindaco, la
tesi di un Prg "sempre di più come un contenitore
volutamente povero" quando lo stesso, afferma Carletti, "è
stato costruito partendo dalla definizione di obiettivi ed
indirizzi generali e specifici per le diverse zone del
territorio, come risulta in tutti gli elaborati che
compongono il nuovo strumento urbanistico ed alla cui
approvazione hanno concorso gli organi istituzionali
comunali e provinciali e gli stessi cittadini più volte
riuniti in assemblea". "Gli obiettivi e gli indirizzi
suddetti - prosegue Giancarlo Carletti - sono stati
ulteriormente definiti all'interno di un protocollo d'intesa
stipulato di recente tra i Comuni di Falconara e
Montemarciano e la stessa proprietà delle aree in oggetto, a
dimostrazione della comune volontà di costruire un progetto
condiviso e a garanzia del rispetto delle specifiche scelte
dei singoli enti". "A fronte di una azione quanto mai seria,
rigorosa e trasparente, intrapresa dalle amministrazioni
comunali e dalla stessa proprietà dell'area - ribatte il
sindaco di Falconara - viene il sospetto, non più privo di
elementi fondati, che si cerchi ancora una volta il 'tanto
peggio, tanto meglio', puntando ad una cristallizzazione del
degrado e ad una immobilizzazione dello spreco del suolo.
Infine, per quanto attiene alla salvaguardia del valore
storico-architettonico del sito ex Montedison, si sta
procedendo ad una progettazione di recupero e riuso degli
immobili ritenuti meritevoli di tutela attraverso un
continuo e proficuo confronto con le autorità competenti in
materia di beni architettonici ed ambientali". |
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CORRIERE DELLA SERA |
Usa: esplode petroliera, 3
morti e 18 dispersi
Ci sono anche dei feriti. Lo
scoppio della nave, diretta a Houston, è avvenuto al largo
delle coste della Virginia. La deflagrazione probabilmente
di natura accidentale
WASHINGTON (USA) - Nuova
tragedia del mare questa volta negli Stati Uniti.
Un'esplosione su una petroliera al largo della Virginia ha
infatti provocato almeno tre morti e 18 dispersi fra le 27
persone a bordo. Le tre vittime accertate sono decedute dopo
essere state raccolte in mare ancora vive e trasportate in
ospedale. Sei membri dell'equipaggio pure raccolti in mare e
trasportati in ospedale sono sopravvissuti. Uomini della
protezione civile della Virginia proseguono le ricerche dei
dispersi: anche due soccorritori hanno dovuto ricorrere a
cure mediche perché feriti.
ESPLOSIONE ACCIDENTALE - L'esplosione, di cui s'ignora la
natura, ma che pare accidentale, è avvenuta un'ottantina di
chilometri al largo della costa, all'altezza di Chincoteague,
su un'unità lunga oltre 180 metri che batteva bandiera di
Singapore. La petroliera stava trasportando etanolo
industriale ed era diretta da New York a Houston: stava
quindi navigando verso sud, quando la Guardia Costiera ha
ricevuto una richiesta d'intervento perché a bordo c'era
stata un'esplosione. I superstiti sono ricoverati in
ospedali della Virginia e del Maryland, dove sono stati
decontaminati perché erano stati immersi in acqua mista a
petrolio. Alcuni di essi versano in gravi condizioni. Un
aereo C-130, tre elicotteri e tre unità della Guardia
Costiera sono impegnati nella ricerca di superstiti. |
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