RASSEGNA STAMPA 10.02.2004

 

IL MESSAGGERO
Fiammata all’Api, assolti i consiglieri comunali

Secondo l’azienda avevano creato allarme con le loro dichiarazioni su un incidente. Sindaco soddisfatto

di LETIZIA LARICI

FALCONARA - «Il fatto non costituisce reato», ovvero nessuna diffusione di notizie allarmistiche da parte dei quattro consiglieri del Comune di Falconara a proposito dell’incidente avvenuto alla raffineria Api il 10 marzo 2000. Ieri mattina la conclusione del lungo processo, con sentenza di assoluzione per Elena Tanzarella e Alessia Cerioni di Fi e Giuliana Di Gioacchino e Paolo Biondino di An. I cinque consiglieri(c’era anche Francesco Perugini di An, che nel frattempo si è avvalso della facoltà di estinguere il reato tramite oblazione) presentarono un’interrogazione al sindaco, riportando anche dichiarazioni di cittadini allarmati, per far luce su un incidente in raffineria, a proposito del quale in prima battuta si erano diffuse voci, successivamente rivelatesi infondate, sul ferimento di un operaio. Una fiammata anomala alla torcia dell’Api che aveva innescato polemiche, seguite da un’inchiesta. Rimbalzata sulla stampa, l’annosa questione aveva indotto l’Api a sporgere querela per diffamazione. Quindi la successiva remissione da parte dell’azienda, che non era però servita a bloccare l’iter giudiziario. La magistratura ravvisando un altro reato perseguibile d’ufficio( diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico) aveva proseguito nell’inchiesta . Ieri il verdetto del giudice monocratico Alberto Pallucchini, che ha scagionato gli imputati. «Una sentenza importante - commenta Amos Benni, difensore di Alessia Cerioni – che tutela la libertà di iniziativa, nei limiti della correttezza, dei consiglieri comunali». Soddisfazione da parte del sindaco Giancarlo Carletti. «E’stato riconosciuto – commenta il primo cittadino – il diritto–dovere dei consiglieri di proporre quesiti per accertare la sussistenza di notizie che interessano la comunità. Peraltro, della legittimità di quella in questione, va precisato che l’Amministrazione non ha mai dubitato».

 
CORRIERE ADRIATICO
Interrogazione choc Consiglieri assolti

Erano accusati di procurato allarme dall'Api

Assolti perché il fatto non costituisce reato. Erano finiti in tribunale per aver firmato, nella veste di consiglieri comunali nella precedente legislatura, un'interrogazione che chiedeva chiarimenti al sindaco su un incidente avvenuto all'interno della raffineria Api. Elena Tanzarella, Alessia Cerioni, Giuliana Di Gioacchino, di Forza Italia, Paolo Biondini e Francesco Perugini di Alleanza nazionale sono finiti a giudizio per procurato allarme. Responsabili, a parere dell'accusa, di aver fatto troppo clamore ed aver esagerato agli occhi dell'opinione pubblica le possibili conseguenze di una fiammata che, si diceva nell'interrogazione, era stata tenuta segreta e nella quale si ipotizzava che qualcuno potesse essere rimasto ferito. Frasi che non sono piaciute ai dirigenti della raffineria che prepararono subito una querela per diffamazione, poi ritirata. D'ufficio partì poi la denuncia per procurato allarme, il reato contestato ai cinque consiglieri. Il giudice ha dato ragione alla difesa, rappresentata dagli avvocati Amos Benni, Renzo Giantomassi, Giansi e Rino Pirani. Nella precedente udienza l'ingegner Dino Poggiali dei vigili del fuoco aveva portato acqua al loro mulino definendo l'incidente all'Api "un evento significativo". Il sindaco di Falconara Giancarlo Carletti ha espresso la sua soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Ancona che ha mandato assolti i consiglieri comunali Biondini, Perugini, Cerioni, Di Gioacchino e Tanzarella. Secondo Carletti "è stato riconosciuto il diritto-dovere dei consiglieri comunali di proporre interrogazioni per accertare la sussistenza di notizie che interessano la comunità, come quella di cui si trattava e della cui legittimità, nel caso specifico, il sindaco non ha mai dubitato".

Tagliati gli alberi per far posto ai parcheggi

Polizia municipale e tecnici di una ditta specializzata hanno ricavato nuovi spazi per la sosta a pagamento.  A nulla sono valse le proteste dei residenti che chiedevano di recuperare il verde pubblico

FALCONARA - Parcheggi al posto degli alberi. E' accaduto in via Leopardi dove in questi giorni una ditta specializzata, con il coordinamento della Polizia Municipale, sta predisponendo la segnaletica orizzontale per la sosta a pagamento, estesa appunto alla parallela interna di via Bixio. Lungo la strada, diventata orma un'arteria di scorrimento da nord verso Ancona in quanto proseguimento di via Rosselli che raccoglie tutte le auto in uscita dallo svincolo della superstrada, da tempo alcune aiuole predisposte per gli alberi sono vuote ed abbandonate, nonostante i residenti abbiano spesso sollecitato il Cam (responsabile per la manutenzione del verde cittadino) al ripristino dell'alberatura. Adesso, nel tratto di via Leopardi compreso fra via Gobetti e via Colombo, almeno sette spazi lasciati vuoti dalle piante sono stati inglobati nelle strisce blu per mettere a disposizione un maggior numero di parcheggi a pagamento. A nulla sono valse le proteste dei residenti che vedono la loro strada sempre più trascurata dal punto di vista del verde, e dal Cam arriva solo la promessa di una "ripiantumazione quando sarà varato il piano cittadino del verde". "Qui però non si parla di opere straordinarie - osservano gli abitanti della zona - è ordinaria amministrazione, come si pota, così quando una pianta si secca va sostituita, subito, senza aspettare delibere di giunta o piani del verde".

Lo smog arretra

"Pedonale" promossa dalle centraline. Secondo i dati Adam in via Bocconi è andata meglio che a piazza Roma L'assessore Casagrande "Lo stop al traffico fa bene, ma adesso serve l'aiuto dei cittadini per tenere sotto controllo altre componenti dell'inquinamento" Domenica il livello delle Pm 10 è sceso del 36%

di GILBERTO MASTROMATTEO

Ebbene si, la pedonale fa bene all'aria! E inaspettatamente anche al di fuori del centro storico, laddove lo stop al transito veicolare non ha avuto luogo. Parlano chiaro i primi dati raccolti dall'analizzatore Adam della Provincia dorica riguardo ai livelli di Pm10 registrati nel corso della giornata di domenica, specie se confrontati con quelli relativi ad una settimana prima. Negli 8 comuni interessati dal provvedimento sul suolo provinciale, la diminuzione nei livelli di polveri sottili si è aggirata attorno ai 30 punti percentuali rispetto al 1 febbraio, con punte del 32 per cento a Senigallia e addirittura di oltre il 36 per cento a Jesi e nel capoluogo. Qui a vantare la palma del maggior calo negli inquinanti atmosferici è stata proprio via Bocconi, passata dai quasi 70 microgrammi per metro cubo medi registrati la scorsa domenica (il limite è fissato a 55), ai poco più di 44 rilevati ieri l'altro. I cittadini e il comitato che chiedevano "aria!" sugli striscioni comparsi proprio in occasione della pedonale sulla via che congiunge asse e galleria, possono dunque "tirare il fiato". Paradossalmente peggiore, per contro, la situazione descritta dalla centralina di piazza Roma, il cui dato di 37,43 uc/m3, seppur minore rispetto a quello di Valle Miano, denota un calo più contenuto se confrontato a quello di sette giorni prima. "Del resto corso Stamira ha continuato ad essere percorso - nota Piergiorgio Carrescia, dirigente del settore Tutela dell'ambiente per la provincia di Ancona - un po' quello che è successo a Marina di Montemarciano dove l'abbassamento è stato di soli due punti percentuali per via della mancata chiusura della statale 16. Riscontri sicuramente positivi comunque, dato che rivelano una flessione generalizzata nei valori anche laddove le arterie maggiori sono più distanti come a Falconara scuola, dove il calo è stato di oltre il 10 per cento". Il banco di prova più atteso sarà però quello di venerdì prossimo, quando il centro chiuderà alle auto per la prima volta in un giorno feriale. Del resto proprio il primo giorno del "trickend" è indicato dagli esperti come quello nel quale si avvertono gli sforamenti più rilevanti. Basti pensare che solo tra le 8 e le 9 di venerdì scorso in via Bocconi si sono toccati i 206,8 microgrammi per metro cubo di Pm10 nell'aria, in pratica il quadruplo del consentito. "Il fermo ecologico serve - afferma l'assessore provinciale all'ambiente Patrizia Casagrande - tuttavia non basta. Serve un aiuto da parte dei cittadini per controllare anche le altre componenti dell'inquinamento da polveri, quella termica e quella industriale". Per il 12 febbraio nel frattempo è convocata una nuova conferenza provinciale delle autonomie locali, cui saranno presenti anche l'Anas, l'Anci, i sindacati, Conerobus e l'Rsi. "Confido nella collaborazione e nella propositività di tutte le categorie - aggiunge l'assessore - in modo da concertare soluzioni che possano recare vantaggi anche a loro".

 
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