By pass ferroviario,
Baldassarri accende la speranza dei comitati
di Letizia Larici
FALCONARA - Il viceministro
Baldassarri riaccende le speranze dei comitati cittadini.
L'altro ieri, proprio mentre si svolgeva una conferenza
convocata dalle associazioni di quartiere per ribadire il
proprio dissenso al by pass ferroviario, il viceministro
dell'economia, ospite in Consiglio regionale, si esprimeva
sulla fattibilità del progetto di arretramento della
ferrovia da Marina di Montemarciano all'Aspio, anticipando
di aver ricevuto segnali positivi. La notizia peraltro è
stata appresa in diretta da Franco Budini, presidente del
comitato di Fiumesino, andato in Regione per tentare di
ottenere un incontro ufficiale con Baldassarri. «Il
viceministro - spiega Budini - ha assicurato che
l'approvazione tecnica di questo progetto escluderebbe la
realizzazione del by pass, specificando inoltre che i
finanziamenti sinora stanziati sarebbero impiegati per la
realizzazione della soluzione da lui auspicata. In attesa di
conoscere i risultati dello studio di fattibilità, che
dovrebbero essere resi noti a fine mese, esprimiamo tutta la
nostra soddisfazione». |
Baldassarri arretra,
Amagliani scettico
Per il viceministro niente by
pass. L'assessore: "Il solito bluff"
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Niente by-pass
ferroviario se il progetto dell'arretramento della linea
litoranea nel tratto Montermarciano-Aspio andrà in porto. La
notizia arriva dai comitati di Villanova, Fiumesino e "25
agosto" (da sempre contrari all'ipotesi di uno spostamento
di binari che per evitare il passaggio attraverso l'Api,
chiuderebbe le case fra la ferrovia e l'impianto
petrolifero) i quali giovedì mattina hanno incontrato il
vice ministro Mario Baldassarri. Una notizia importante che
trova al varco lo scetticismo dell'assessore regionale ai
trasporti e all'ambiente, Marco Amagliani. Andiamo per
ordine. Prima l'incontro col vice-ministro. "Baldassarri -
spiegano Loris Calcina e Franco Budini, presidenti dei
comitati di Villanova e Fiumesino - ci ha anticipato di aver
avuto segnali preliminari positivi sulla fattibilità del
progetto di arretramento della ferrovia nel tratto da
Montemarciano all'Aspio". Tempi: i risultati completi dello
studio dovrebbero conoscersi entro la fine di febbraio". Il
vice-ministro avrebbe quindi assicurato che "l'approvazione
tecnica di questo nuovo progetto renderebbe vano il by-pass
attualmente previsto, escludendone nel modo più assoluto la
sua realizzazione". Una volta avvenuta l'approvazione
definitiva, è intenzione del vice-ministro presentare al
pubblico tutto l'insieme del piano che dovrebbe trasformare
Chiaravalle nella stazione "snodo" fra la linea verso ovest
e quella verso nord-sud. Nonostante il parere positivo
espresso dalla Regione, sul by-pass molti degli enti
preposti avevano sollevato dei dubbi, legati soprattutto ad
alcune carenze di un progetto definito "poco approfondito",
che "non indica gli effetti positivi sull'ambiente, e
neanche come debbano essere dismessi il vecchio tracciato,
l'area abbandonata ed il ponte sull'Esino, con conseguente
incertezza sull'impatto ambientale. L'ipotesi sostenuta da
Baldassarri - osservano ancora Calcina e Budini - appare
indubbiamente più lungimirante per il futuro di tutto il
territorio in quanto prodromo di uno spostamento di tutta la
linea, mentre il by-pass è fine a se stesso e serve solo a
danneggiare i cittadini". Di parere del tutto contrario
l'assessore regionale ai trasporti, Marco Amagliani che
accusa il vice ministro "di cogliere ogni occasione per
svolgere una funzione destabilizzante nelle Marche,
avanzando ipotesi di nuove infrastrutture e proponendo
fantasiose soluzioni alternative". "L'ultima di queste
uscite - dice Amagliani - riguarda il by-pass ferroviario
che sarebbe sostituito dallo spostamento del tratto di
ferrovia da Montemarciano all'Aspio. Ma tale spostamento non
è stato progettato né sono stati verificati i costi". Da
Baldassarri l'assessore regionale Amagliani ora vuole solo
certezze: "il progetto e non un inutile studio generale e la
disponibilità economica per la realizzazione, entro dieci
giorni al massimo, però, altrimenti continueremo a pensare
che si tratta solo di un bluff con il quale carpire la buona
fede dei comitati di Falconara". |