RASSEGNA STAMPA 11.01.2004

 

IL MESSAGGERO
Il sindaco Carletti riapre il dialogo sull’Api. «Il nostro prg lì prevede un polo energetico»

di LETIZIA LARICI

FALCONARA - Confronto tra Comune e sindacati interni all’Api sul futuro della città. L’altro ieri il sindaco Giancarlo Carletti ,insieme alla giunta, ha ricevuto le rappresentanze sindacali della raffineria per esporre le principali scelte strategiche dell’amministrazione. Ad essere illustrati il prg e i possibili sviluppi derivanti dalla sua applicazione sul territorio. «Il prg- ha sottolineato nel corso dell’incontro il dirigente Furio Durpetti – non va considerato un punto di arrivo, bensì di partenza. Occorre comprenderne gli scenari a medio e lungo termine. Tra le tappe irrinunciabili, il riordino territoriale e la riqualificazione ambientale, la delocalizzazione degli scali merci di Villanova, oltre alle prospettive di crescita dell’aeroporto e ad un diverso assetto della grande viabilità che consenta una maggiore razionalizzazione del traffico. In particolare per l’area vicina al casello autostradale e per quella compresa tra la Gabella e Marina di Montemarciano sono previsti investimenti a vario titolo, in accordo con i comuni limitrofi». Tra gli altri obiettivi illustrati, lo spostamento del tracciato ferroviario verso l’interno e la realizzazione del porto turistico. E l’Api? Il sindaco Carletti ha parlato di «previsione di un polo energetico. Una questione importante che deve essere affrontata e condivisa». Soddisfazione da parte dei sindacati per l’avviato confronto, anche se resta la preoccupazione, espressa da Andrea Firdelmondo della Uilcem, per la tutela dell’occupazione e delle professionalità coinvolte. Perplessità infine da parte di Daniele Paolinelli (Filcea Cgil) sulla compatibilità del porto turistico con la raffineria. «In ogni caso – sottolinea Paolinelli – siamo contenti che il Comune abbia riaperto il dialogo».

Dalle polveri nasce il partito dei sindaci

Regione contestata nei metodi, i Comuni hanno deciso di contare di più

di CLAUDIA PASQUINI

ANCONA - Nasce il partito dei sindaci, una coalizione che ha come obiettivi quelli di arginare le imposizioni della Regione e di contare di più. Ufficialmente non esiste nulla, ma in pratica è quanto emerge dalle vicende di questi giorni relative alla sanità prima e alle limitazioni del traffico contro l’inquinamento poi. Capo del movimento “virtuale” il presidente marchigiano dell’Associazione nazionale dei Comuni, il sindaco di Ancona Fabio Sturani. Fino a pochi mesi fa era solo una voce fuori dal coro, sembrava isolato contro la Regione come Davide contro Golia. Ma alla luce degli ultimi avvenimenti è evidente che qualcosa sta per cambiare. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è noto, è la delibera dell’assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani per limitare il traffico in 28 Comuni sopra gli 11mila abitanti. Il provvedimento approvato il 23 dicembre senza una discussione preventiva con i primi cittadini interessati, ha fatto infuriare molte amministrazioni impreparate a dare seguito alla richiesta. E’ seguita giovedì pomeriggio una riunione tra i sindaci e gli assessori al traffico per decidere il da farsi. Ancona e Falconara in testa agli intransigenti chiedevano addirittura il ritiro della delibera. Contraria anche Ascoli e pure Macerata e Civitanova che nel territorio non hanno neanche le centraline che segnalano le polveri sottili. Arrabbiata al punto di non partecipare alla riunione Urbino. Più morbida la posizione di Fano e Macerata propensi ad una conciliazione. Isolata Osimo che ha deciso si attuare il provvedimento. Comunque venerdì l’Anci si è presentata compatta da Amagliani con una richiesta di sospensione, tanto che l’assessore si è trovato costretto a fare un passo indietro e a far slittare la prima domenica senza auto. Domani si aprirà il tavolo tecnico e ci saranno quindici giorni di tempo per indicare soluzioni al problema delle polveri sottili che tutti, comunque, vogliono combattere. Perché come già detto l’ostacolo non è l’oggetto della delibera. Il nocciolo della questione sta nel metodo usato ormai troppe volte dalla Regione. Le prime avvisaglie di insofferenze c’erano per la verità già state in occasione della nomina dei nuovi manager per le zone territoriali, le ex asl per intenderci. I sindaci di fronte alle terne presentate dal direttore generale dell’Azienda sanitaria unica locale avevano dato una loro indicazione che però in numerosi casi non è stata rispettata. Vedi Fermo, Civitanova, Fabriano e ancora Urbino e Camerino. Per Ancona poi il conto è lungo, lunghissimo. Sturani si è legate al dito la soppressione dell’azienda Salesi, la “bocciatura” di Alfeo Montesi alla direzione dell’Umberto I, il trasferimento della Bentivoglio dal Lancisi a Fermo. Poi nel trambusto della sanità, la mazzata: alla vigilia di Natale piove una delibera per sospendere il traffico tre volte alla settimana, domenica lunedì e giovedì nel giro di dieci giorni senza presentare alternative per i cittadini, anzi dopo aver da poco tagliato il chilometraggio degli autobus e ridotto le risorse a disposizione dei trasporti pubblici. Ma dopo la riunione con Amagliani e il suo dietrofront, i sindaci hanno per la prima volta capito che facendo fronte comune hanno maggior potere. Ed è sicuro che nei prossimi giorni lo sfrutteranno.

 
CORRIERE ADRIATICO
Emergency trova casa a Falconara

Oggi un documentario

di Marina Minnelli

FALCONARA - Emergency arriva a Falconara grazie all'associazione "Il Falco Azzurro" che ha organizzato per oggi (dalle 10 alle 20 presso l'hotel Touring) una giornata dedicata alla solidarietà, ma anche al mare ed all'ambiente. Nata da poco più di un anno, "Il Falco Azzurro" ha puntato i riflettori sul problema dell'inquinamento del litorale attraverso il monitoraggio costante delle acque antistanti Falconara e per il 2004 ha in programma di avviare una collaborazione "molto operativa" con l'associazione fondata da Gino Strada dopo avere percorso la stessa via con Greenpeace. "Il gemellaggio con Emergency - spiega il presidente de 'Il Falco Azzurro' Massimo Fanelli - parte oggi con la presentazione dell'associazione attraverso uno stand e la proiezione di un toccante documentario realizzato dai volontari in Iraq". Realizzato nel 2003 "L'arcobaleno e il deserto - Emergency in Iraq" di Antonio Di Peppo e Guido Morozzi, il documentario illustra il lavoro che Emergency svolge nel Kurdistan iracheno, dove è presente dal 1995. "Per questa iniziativa - prosegue Fanelli - avevamo richiesto al Comune di poter utilizzare i locali del centro Più di via Roma 2 al comune, ma ci è stato risposto prima che la struttura non è idonea a manifestazioni di questo tipo ed in seguito che è chiusa la domenica, ma non ci è stata proposta nessuna alternativa, così per accogliere degnamente Emergency ci siamo dovuto attrezzare per contro nostro in una struttura privata". "Il Falco Azzurro" ha anche aperto le adesioni per il 2004 precisando che tutte le quote saranno destinate al finanziamento di un progetto di monitoraggio delle acque marine nel tratto di litorale antistante Falconara.

Prg, prima priorità salvare l'occupazione

I sindacati perplessi per le scelte a Falconara

FALCONARA - Il Prg di Falconara e i possibili sviluppi derivanti dalla sua applicazione sul territorio sono stati al centro di un incontro fra il sindaco e la giunta con le rappresentanze sindacali della raffineria Api (Filcea-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem). Uno strumento urbanistico con una forte valenza politica del quale bisogna capire - è stato detto - gli scenari a medio e lungo termine. Il Prg prevede, infatti, opere di riordino territoriale e riqualificazione ambientale; la delocalizzazione degli attuali scali merci situati a Villanova; prospettive di crescita per l'aeroporto; un assetto diverso della grande viabilità per razionalizzare il traffico. Per le due aree identificabili rispettivamente nella zona del casello autostradale Ancona-Nord e quella compresa tra la Gabella e il confine con Marina di Montemarciano, si prevedono, in accordo con i Comuni dell'Ambito, investimenti sul settore del terziario avanzato, commerciale, artigianale, industriale e turistico. Lo spostamento del tracciato ferroviario verso l'interno, la realizzazione di un porto turistico, un collocamento diverso della stazione ferroviaria, la sparizione degli scali merci, nonché la previsione di un polo energetico nell'area attualmente occupata dal sito della raffineria, sono le tappe fondamentali - è stato ricordato - per la realizzazione di questo obiettivo. Andrea Fiordelmondo (Uilcem), nell'esprimere la propria preoccupazione per la tutela dell'occupazione e delle professionalità coinvolte, ha definito quello esposto un progetto ambizioso per Falconara, un'evoluzione praticabile per la città che si trasforma. Concorde nella priorità della salvaguardia dei posti di lavoro, Arrigo Berrionni (Filcea-Cgil) ha apprezzato un progetto che comunque - ha rimarcato - va verificato nel tempo e valutato soprattutto negli aspetti della maggiore compatibilità ambientale. Infine, mentre Daniele Paolinelli (Femca-Cisl) ha mostrato perplessità circa la compatibilità del porto turistico con la Raffineria, Alessandro Veroli (Uilcem) e Giovanni Guglielmino (Filcea-Cgil) hanno auspicato maggiore dialogo tra l'amministrazione comunale e la proprietà.

 
inizio pagina   rassegna stampa