IL MESSAGGERO |
Il sindaco Carletti riapre il
dialogo sull’Api. «Il nostro prg lì prevede un polo
energetico»
di LETIZIA LARICI
FALCONARA - Confronto tra
Comune e sindacati interni all’Api sul futuro della città.
L’altro ieri il sindaco Giancarlo Carletti ,insieme alla
giunta, ha ricevuto le rappresentanze sindacali della
raffineria per esporre le principali scelte strategiche
dell’amministrazione. Ad essere illustrati il prg e i
possibili sviluppi derivanti dalla sua applicazione sul
territorio. «Il prg- ha sottolineato nel corso dell’incontro
il dirigente Furio Durpetti – non va considerato un punto di
arrivo, bensì di partenza. Occorre comprenderne gli scenari
a medio e lungo termine. Tra le tappe irrinunciabili, il
riordino territoriale e la riqualificazione ambientale, la
delocalizzazione degli scali merci di Villanova, oltre alle
prospettive di crescita dell’aeroporto e ad un diverso
assetto della grande viabilità che consenta una maggiore
razionalizzazione del traffico. In particolare per l’area
vicina al casello autostradale e per quella compresa tra la
Gabella e Marina di Montemarciano sono previsti investimenti
a vario titolo, in accordo con i comuni limitrofi». Tra gli
altri obiettivi illustrati, lo spostamento del tracciato
ferroviario verso l’interno e la realizzazione del porto
turistico. E l’Api? Il sindaco Carletti ha parlato di
«previsione di un polo energetico. Una questione importante
che deve essere affrontata e condivisa». Soddisfazione da
parte dei sindacati per l’avviato confronto, anche se resta
la preoccupazione, espressa da Andrea Firdelmondo della
Uilcem, per la tutela dell’occupazione e delle
professionalità coinvolte. Perplessità infine da parte di
Daniele Paolinelli (Filcea Cgil) sulla compatibilità del
porto turistico con la raffineria. «In ogni caso –
sottolinea Paolinelli – siamo contenti che il Comune abbia
riaperto il dialogo».
Dalle polveri nasce il
partito dei sindaci
Regione contestata nei
metodi, i Comuni hanno deciso di contare di più
di CLAUDIA PASQUINI
ANCONA - Nasce il partito dei
sindaci, una coalizione che ha come obiettivi quelli di
arginare le imposizioni della Regione e di contare di più.
Ufficialmente non esiste nulla, ma in pratica è quanto
emerge dalle vicende di questi giorni relative alla sanità
prima e alle limitazioni del traffico contro l’inquinamento
poi. Capo del movimento “virtuale” il presidente marchigiano
dell’Associazione nazionale dei Comuni, il sindaco di Ancona
Fabio Sturani. Fino a pochi mesi fa era solo una voce fuori
dal coro, sembrava isolato contro la Regione come Davide
contro Golia. Ma alla luce degli ultimi avvenimenti è
evidente che qualcosa sta per cambiare. La goccia che ha
fatto traboccare il vaso, è noto, è la delibera
dell’assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani per
limitare il traffico in 28 Comuni sopra gli 11mila abitanti.
Il provvedimento approvato il 23 dicembre senza una
discussione preventiva con i primi cittadini interessati, ha
fatto infuriare molte amministrazioni impreparate a dare
seguito alla richiesta. E’ seguita giovedì pomeriggio una
riunione tra i sindaci e gli assessori al traffico per
decidere il da farsi. Ancona e Falconara in testa agli
intransigenti chiedevano addirittura il ritiro della
delibera. Contraria anche Ascoli e pure Macerata e
Civitanova che nel territorio non hanno neanche le
centraline che segnalano le polveri sottili. Arrabbiata al
punto di non partecipare alla riunione Urbino. Più morbida
la posizione di Fano e Macerata propensi ad una
conciliazione. Isolata Osimo che ha deciso si attuare il
provvedimento. Comunque venerdì l’Anci si è presentata
compatta da Amagliani con una richiesta di sospensione,
tanto che l’assessore si è trovato costretto a fare un passo
indietro e a far slittare la prima domenica senza auto.
Domani si aprirà il tavolo tecnico e ci saranno quindici
giorni di tempo per indicare soluzioni al problema delle
polveri sottili che tutti, comunque, vogliono combattere.
Perché come già detto l’ostacolo non è l’oggetto della
delibera. Il nocciolo della questione sta nel metodo usato
ormai troppe volte dalla Regione. Le prime avvisaglie di
insofferenze c’erano per la verità già state in occasione
della nomina dei nuovi manager per le zone territoriali, le
ex asl per intenderci. I sindaci di fronte alle terne
presentate dal direttore generale dell’Azienda sanitaria
unica locale avevano dato una loro indicazione che però in
numerosi casi non è stata rispettata. Vedi Fermo, Civitanova,
Fabriano e ancora Urbino e Camerino. Per Ancona poi il conto
è lungo, lunghissimo. Sturani si è legate al dito la
soppressione dell’azienda Salesi, la “bocciatura” di Alfeo
Montesi alla direzione dell’Umberto I, il trasferimento
della Bentivoglio dal Lancisi a Fermo. Poi nel trambusto
della sanità, la mazzata: alla vigilia di Natale piove una
delibera per sospendere il traffico tre volte alla
settimana, domenica lunedì e giovedì nel giro di dieci
giorni senza presentare alternative per i cittadini, anzi
dopo aver da poco tagliato il chilometraggio degli autobus e
ridotto le risorse a disposizione dei trasporti pubblici. Ma
dopo la riunione con Amagliani e il suo dietrofront, i
sindaci hanno per la prima volta capito che facendo fronte
comune hanno maggior potere. Ed è sicuro che nei prossimi
giorni lo sfrutteranno. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Emergency trova casa a
Falconara
Oggi un documentario
di Marina Minnelli
FALCONARA - Emergency arriva
a Falconara grazie all'associazione "Il Falco Azzurro" che
ha organizzato per oggi (dalle 10 alle 20 presso l'hotel
Touring) una giornata dedicata alla solidarietà, ma anche al
mare ed all'ambiente. Nata da poco più di un anno, "Il Falco
Azzurro" ha puntato i riflettori sul problema
dell'inquinamento del litorale attraverso il monitoraggio
costante delle acque antistanti Falconara e per il 2004 ha
in programma di avviare una collaborazione "molto operativa"
con l'associazione fondata da Gino Strada dopo avere
percorso la stessa via con Greenpeace. "Il gemellaggio con
Emergency - spiega il presidente de 'Il Falco Azzurro'
Massimo Fanelli - parte oggi con la presentazione
dell'associazione attraverso uno stand e la proiezione di un
toccante documentario realizzato dai volontari in Iraq".
Realizzato nel 2003 "L'arcobaleno e il deserto - Emergency
in Iraq" di Antonio Di Peppo e Guido Morozzi, il
documentario illustra il lavoro che Emergency svolge nel
Kurdistan iracheno, dove è presente dal 1995. "Per questa
iniziativa - prosegue Fanelli - avevamo richiesto al Comune
di poter utilizzare i locali del centro Più di via Roma 2 al
comune, ma ci è stato risposto prima che la struttura non è
idonea a manifestazioni di questo tipo ed in seguito che è
chiusa la domenica, ma non ci è stata proposta nessuna
alternativa, così per accogliere degnamente Emergency ci
siamo dovuto attrezzare per contro nostro in una struttura
privata". "Il Falco Azzurro" ha anche aperto le adesioni per
il 2004 precisando che tutte le quote saranno destinate al
finanziamento di un progetto di monitoraggio delle acque
marine nel tratto di litorale antistante Falconara.
Prg, prima priorità
salvare l'occupazione
I sindacati perplessi per le
scelte a Falconara
FALCONARA - Il Prg di
Falconara e i possibili sviluppi derivanti dalla sua
applicazione sul territorio sono stati al centro di un
incontro fra il sindaco e la giunta con le rappresentanze
sindacali della raffineria Api (Filcea-Cgil, Femca-Cisl e
Uilcem). Uno strumento urbanistico con una forte valenza
politica del quale bisogna capire - è stato detto - gli
scenari a medio e lungo termine. Il Prg prevede, infatti,
opere di riordino territoriale e riqualificazione
ambientale; la delocalizzazione degli attuali scali merci
situati a Villanova; prospettive di crescita per
l'aeroporto; un assetto diverso della grande viabilità per
razionalizzare il traffico. Per le due aree identificabili
rispettivamente nella zona del casello autostradale
Ancona-Nord e quella compresa tra la Gabella e il confine
con Marina di Montemarciano, si prevedono, in accordo con i
Comuni dell'Ambito, investimenti sul settore del terziario
avanzato, commerciale, artigianale, industriale e turistico.
Lo spostamento del tracciato ferroviario verso l'interno, la
realizzazione di un porto turistico, un collocamento diverso
della stazione ferroviaria, la sparizione degli scali merci,
nonché la previsione di un polo energetico nell'area
attualmente occupata dal sito della raffineria, sono le
tappe fondamentali - è stato ricordato - per la
realizzazione di questo obiettivo. Andrea Fiordelmondo (Uilcem),
nell'esprimere la propria preoccupazione per la tutela
dell'occupazione e delle professionalità coinvolte, ha
definito quello esposto un progetto ambizioso per Falconara,
un'evoluzione praticabile per la città che si trasforma.
Concorde nella priorità della salvaguardia dei posti di
lavoro, Arrigo Berrionni (Filcea-Cgil) ha apprezzato un
progetto che comunque - ha rimarcato - va verificato nel
tempo e valutato soprattutto negli aspetti della maggiore
compatibilità ambientale. Infine, mentre Daniele Paolinelli
(Femca-Cisl) ha mostrato perplessità circa la compatibilità
del porto turistico con la Raffineria, Alessandro Veroli (Uilcem)
e Giovanni Guglielmino (Filcea-Cgil) hanno auspicato
maggiore dialogo tra l'amministrazione comunale e la
proprietà. |
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