RASSEGNA STAMPA 10.01.2004

 

IL MESSAGGERO
Slitta la prima domenica senz’auto

Non si farà il 18. Amagliani dà tempo. Soddisfatti i Comuni ribelli, ma il fronte è diviso. Lotta alle polveri sottili. Sospesi anche i turni settimanali a traffico limitato. Si va al tavolo tecnico: 15 giorni per indicare soluzioni

di CLAUDIA GRANDI

ANCONA - Sulle polveri sottili la Regione fa un passo indietro. Nel corso dell'incontro-fiume, ieri in via Gentile da Fabriano, tra l'assessore regionale Marco Amagliani e i sindaci e assessori dei 28 Comuni interessati dalla delibera sulla limitazione del traffico (accompagnati dagli amministratori di altri Comuni sotto gli 11.000 abitanti), si è deciso per la “revoca” della prima domenica di stop alle auto, il 18 gennaio. Un modo, spiega l'assessore Amagliani, per dare tempo ai Comuni di organizzarsi; una vittoria, secondo gli enti locali. In pratica la richiesta avanzata da Comuni e Province di sospendere la delibera, è passata, anche se Amagliani non vuol sentir parlare di sospensione. «L'istituto della sospensiva non esiste - spiega Amagliani - ho solo espresso la mia disponibilità a prorogare la prima giornata di stop alle auto dal 18 a data da destinarsi, purché vicina nel tempo». Proroga della domenica senz'auto e, per il momento, niente domeniche, lunedì e giovedì con limitazioni del traffico. Fino a quando? I termini del momentaneo "congelamento" del provvedimento sono stati espressi in un documento sottoscritto da Amagliani e dai rappresentanti degli enti locali al termine dell'incontro. «Fermi restando gli atti deliberativi adottati dalla Regione e dagli enti locali - si legge nel documento - in materia di inquinamento e vista la richiesta di sospensiva dell'efficacia della deliberazione, si conviene di riaprire il tavolo tecnico al fine di verificare la percorribilità e la tempistica degli interventi proposti dalla Regione, lo stato di attuazione del precedente protocollo di intesa, concertando eventuali altri provvedimenti migliorativi». Entro 15 giorni il tavolo dovrà presentare le proposte, nel contempo la Regione prenderà atto della richiesta di assegnare risorse per contribuire alla risoluzione del problema inquinamento. Soddisfatti i sindaci che anche nel corso dell'incontro di ieri, come già giovedì, hanno in alcuni casi usato toni non proprio concilianti (particolarmente duro l'intervento dell'assessore falconarese Scortichini). «Siamo sulla strada giusta - spiega Sturani - perché abbiamo chiesto e ottenuto la concertazione. Amagliani parla di riapertura del tavolo tecnico, noi diciamo apertura». Ma il fronte degli enti locali non è compatto: se Ancona, Fermo, Falconara ed altri criticano pesantemente il metodo adottato dalla Regione e la Provincia di Ancona, con l'assessore Casagrande (ieri rappresentata dal dirigente) dice di condividere gli obiettivi dell'atto regionale pur rilevando uno scarso coinvolgimento preventivo delle Province, Pesaro sposta l'attenzione dal metodo al merito, difendendo la decisione del governo regionale. I tempi, dunque, si allungano, ma Amagliani mette in guardia. «Se la situazione - dice - dovesse diventare insostenibile, il presidente della Regione potrà agire sui Comuni con un'ordinanza per il rispetto della delibera che del resto è meno restrittiva rispetto a quella di un anno fa».

 
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