Slitta la prima domenica
senz’auto
Non si farà il 18. Amagliani
dà tempo. Soddisfatti i Comuni ribelli, ma il fronte è
diviso. Lotta alle polveri sottili. Sospesi anche i turni
settimanali a traffico limitato. Si va al tavolo tecnico: 15
giorni per indicare soluzioni
di CLAUDIA GRANDI
ANCONA - Sulle polveri
sottili la Regione fa un passo indietro. Nel corso
dell'incontro-fiume, ieri in via Gentile da Fabriano, tra
l'assessore regionale Marco Amagliani e i sindaci e
assessori dei 28 Comuni interessati dalla delibera sulla
limitazione del traffico (accompagnati dagli amministratori
di altri Comuni sotto gli 11.000 abitanti), si è deciso per
la “revoca” della prima domenica di stop alle auto, il 18
gennaio. Un modo, spiega l'assessore Amagliani, per dare
tempo ai Comuni di organizzarsi; una vittoria, secondo gli
enti locali. In pratica la richiesta avanzata da Comuni e
Province di sospendere la delibera, è passata, anche se
Amagliani non vuol sentir parlare di sospensione.
«L'istituto della sospensiva non esiste - spiega Amagliani -
ho solo espresso la mia disponibilità a prorogare la prima
giornata di stop alle auto dal 18 a data da destinarsi,
purché vicina nel tempo». Proroga della domenica senz'auto
e, per il momento, niente domeniche, lunedì e giovedì con
limitazioni del traffico. Fino a quando? I termini del
momentaneo "congelamento" del provvedimento sono stati
espressi in un documento sottoscritto da Amagliani e dai
rappresentanti degli enti locali al termine dell'incontro.
«Fermi restando gli atti deliberativi adottati dalla Regione
e dagli enti locali - si legge nel documento - in materia di
inquinamento e vista la richiesta di sospensiva
dell'efficacia della deliberazione, si conviene di riaprire
il tavolo tecnico al fine di verificare la percorribilità e
la tempistica degli interventi proposti dalla Regione, lo
stato di attuazione del precedente protocollo di intesa,
concertando eventuali altri provvedimenti migliorativi».
Entro 15 giorni il tavolo dovrà presentare le proposte, nel
contempo la Regione prenderà atto della richiesta di
assegnare risorse per contribuire alla risoluzione del
problema inquinamento. Soddisfatti i sindaci che anche nel
corso dell'incontro di ieri, come già giovedì, hanno in
alcuni casi usato toni non proprio concilianti
(particolarmente duro l'intervento dell'assessore
falconarese Scortichini). «Siamo sulla strada giusta -
spiega Sturani - perché abbiamo chiesto e ottenuto la
concertazione. Amagliani parla di riapertura del tavolo
tecnico, noi diciamo apertura». Ma il fronte degli enti
locali non è compatto: se Ancona, Fermo, Falconara ed altri
criticano pesantemente il metodo adottato dalla Regione e la
Provincia di Ancona, con l'assessore Casagrande (ieri
rappresentata dal dirigente) dice di condividere gli
obiettivi dell'atto regionale pur rilevando uno scarso
coinvolgimento preventivo delle Province, Pesaro sposta
l'attenzione dal metodo al merito, difendendo la decisione
del governo regionale. I tempi, dunque, si allungano, ma
Amagliani mette in guardia. «Se la situazione - dice -
dovesse diventare insostenibile, il presidente della Regione
potrà agire sui Comuni con un'ordinanza per il rispetto
della delibera che del resto è meno restrittiva rispetto a
quella di un anno fa». |