Montedison, arriva Bohigas
Falconara. L’architetto
spagnolo atteso a gennaio per un sopralluogo
di GIAMPAOLO MILZI
FALCONARA - Il “grande
saggio” dell'urbanistica europea Oriol Bohigas non ci ha mai
messo piede. Ma chi se ne sta occupando per conto
dell'urbanistica del Comune di Falconara, il dirigente di
settore Furio Durpetti, ha l'aria di uno che, a proposito
dell'operazione recupero del capannone industriale ex
Montedison, guarda al futuro con i piedi ben piantati per
terra. E siccome quella è terra bruciata da una decennale
contaminazione di scorie e altre porcherie figlie della
produzione chimica, ammette che è «quasi impossibile pensare
a una ristrutturazione e a un riutilizzo completo del
vecchio cuore pulsante del complesso produttivo. Almeno uno
dei tre grossi stabili (quello dove operavano macchinari,
nastri trasportatori e cisterne con sostanze tossiche, ndr )
potrebbe già da ora essere considerato fuori del piano di
recupero di tutta l'area produttiva». Il motivo è economico.
I costi per la bonifica del contenitore più importante
dell'azienda dismessa sarebbero insostenibili, e il gioco
non varrebbe la candela nemmeno per il nuovo proprietario
privato che si è assunto l'onere del risanamento, la
“Agricola Poggio”. Senza dimenticare il procedimento di
vincolo attivato dalla soprintendente Lippi, che considera
“bene di interesse storico, architettonico e urbanistico”
tutta l'area dei fabbricati che si affacciano sulla
“spiaggia dei veleni” ai confini con Marina di Montemarciano.
Strutture risalenti agli anni '20, che rientrano tra quelle
per cui il dlgs 490/99 (testo unico in materia) prevede
piena tutela. E il grado di flessibilità che caratterizzerà
l'applicazione di quelle norme è oggetto di un confronto -
già attivato tra Soprintendenza e Comune - che nell'autunno
scorso ha assunto un'accelerazione. Escluse le demolizioni
(se non di piccole parti pericolanti o finalizzate alla
messa in sicurezza), accertata la riciclabilità degli
edifici minori di servizio, i tecnici del Comune, via via
che procedono negli studi sulla salute strutturale dei
grossi capannoni, stanno presentando periodiche relazioni
alla Soprintendenza. Terminata questa fase (caratterizzata
anche da una bonifica superficiale ancora in atto, e che
fino ad ora ha riguardato soprattutto l'inquinamento da
polveri di amianto), la patata bollente degli “antichi”
stabili di produzione di concimi chimici passerà all'esperto
spagnolo Bohigas, incaricato dello studio preliminare per la
rinascita di tutta l'Apu 3 (possibilmente con la vocazione
turistico-commerciale indicata dal Prg '99), ovvero l'area
in cui insiste l'ex Montedison. Un percorso lungo, che
dovrebbe compiere un decisivo passo in avanti solo nella
seconda metà del prossimo gennaio, periodo in cui Bohigas è
atteso per il primo suo sopralluogo in zona. In quell'occasione
l'architetto di Barcellona potrebbe prospettare al Comune i
primi risultati del loro lavoro d'esame delle carte già
acquisite sulla parte della Apu3 che ricomprende il sito
industriale dismesso e quindi sbilanciarsi nelle prime
ipotesi di riconversione. Ma soprattutto indicare se il
protocollo d'intesa firmato a tal fine dai Comuni di
Falconara e Montemarciano può sperare nella fattibilità di
una bonifica in profondità (come auspicato dal sindaco
Carletti) funzionale alla realizzazione di strutture dal
grosso impatto (alberghi, villette, stand commerciali)
oppure sia meglio orientarsi verso un risanamento “di
contenimento”, meno costoso, più sicuro dal punto di vista
ambientale e più superficiale (con il verde pubblico
attrezzato, gli stabilimenti balneari e i servizi "leggeri"
ipotizzati dal perito Biancani). |
I residenti di Villanova
"Stanchi degli aerei della scuola pilotaggio"
FALCONARA - L'Associazione
Comitato quartiere di Villanova protesta per il "frequente
ripetersi dell'attività di scuola pilotaggio aerei presso l'
aeroporto di Falconara, che determina, per ore, il sorvolo
del quartiere Villanova a bassa quota da parte di aeromobili
tipo jet dell'Alitalia in fase di continuo atterraggio e
decollo". L'associazione ha inviato pertanto una nota ai
soci pubblici della società di gestione Aerdorica SpA
chiedendo a questi di "attivarsi urgentemente affinché
l'attività di addestramento non sia più espletata presso
l'aeroporto di Falconara per motivi di salute pubblica
relativi al rumore e all'immissione di gas di scarico,
nonché per motivi di evidente rischio connesso alla presenza
degli impianti della raffineria Api". Le "ormai
insopportabili, ultime sessioni di addestramento - ricorda
l'associazione, si sono svolte il 27 novembre e 10, 13, 16 e
20 dicembre scorsi". Sembra non esserci davvero pace per i
residenti nel quartiere di Villanova. Questa zona di
Falconara è una sorta di polveriera, dalla quale sempre più
spesso salgono le proteste per una qualità della vita che
lascia evidentemente a desiderare. Come se non bastasse la
raffineria Api ci si mettono anche gli addestramenti aerei a
riscaldare gli animi dei residenti. |